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Fenomeni di allucinazione collettiva |
lilja4ever ex "natalie73"
Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 27-09-2004 12:58 |
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quote: In data 2004-09-27 11:49, Alfred scrive:
quote: In data 2004-09-27 11:44, riddick scrive:
domanda da spettatore esterno: da una parte c'è un film che piace a tutti e dall' altra tu che dici che sono tutti matti. a chi dovrei dare credito? tralasciando che 9 decimi dei titoli che hai citato sono fra i miei preferiti
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Però facendo questo ragionamento i migliori film italiani sarebbero quelli dei Vanzina.
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questa è davvero bella
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Alfred
Reg.: 27 Mar 2004 Messaggi: 812 Da: Cagliari (CA)
| Inviato: 27-09-2004 13:28 |
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quote: In data 2004-09-27 12:58, lilja4ever scrive:
questa è davvero bella
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Grazie.
Però è una cosa che mi da da pensare.Cosa ci porta a considerare superiore una cosa rispetto ad un'altra?
Quali parametri di misura utilizzare?
Ovviamente il primo potrebbe essere il successo che questa cosa riscuote presso le persone.
Ma sappiamo che non può essere solo questo.
Ci sono altri parametri?
Sicuramente si, ma quali?
E come facciamo a dire ad esempio che una cosa sia grandiosa se fa schifo praticamente a tutti?
Magari questo lo riprendo dopo pranzo, dato che mi sto incartando da solo |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 27-09-2004 13:29 |
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quote: In data 2004-09-27 12:39, CarbonKid scrive:
quote: In data 2004-09-27 08:48, gatsby scrive:
quote: In data 2004-09-26 22:11, CarbonKid scrive:
Un fenomeno di allucinazione collettiva capitata di recente è il massacro di "Ovunque sei" di Michele Placido. Quando la critica italiana ed il pubblico mostrano la loro stupidità, facendo prevalere il pre-giudizio piuttosto che il giudizio. Vergogna critica italiana! vergogna pubblico italiano!
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Scusa, questo solo perchè te hai un'opinione diversa dagli altri!
Pregiudizi perchè?
Io non ne avevo e ho trovato il film di Placido orribile dpo 5 minuti, prima che si alzassero cori e risate. E così altri.
Non generalizziamo così, dai!
e poi se "sia critica che pubblico"....
ma a chi deve piacere questo Ovunque sei?
Alle poltroncine?
_________________
Il pittore non deve dipingere quello che vede, ma quello che si vedrà
[ Questo messaggio è stato modificato da: gatsby il 27-09-2004 alle 08:56 ]
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Il fatto che si trovi orribile un film dopo i titoli di testa (diciamo un buon 5 minuti) per me equivale a puro pregiudizio. Ma analizziamo una recensione a caso, quello di Cinefile.biz va, eccolo (in corsivo la recensione, in non corsivo il mio commento sulla recensione).
segue....
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Hai citato e fatto un'analisi di una recensione.
Ciò non vuol dire né che questa sia l'opnione generale della critica, nè che Ovunque sei sia un bel film.
E' semplicemente una critica sul modo di scrivere di questo recensore.
Non mi convinci affatto così.
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 27-09-2004 13:31 |
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quote: In data 2004-09-27 12:58, lilja4ever scrive:
quote: In data 2004-09-27 11:49, Alfred scrive:
quote: In data 2004-09-27 11:44, riddick scrive:
domanda da spettatore esterno: da una parte c'è un film che piace a tutti e dall' altra tu che dici che sono tutti matti. a chi dovrei dare credito? tralasciando che 9 decimi dei titoli che hai citato sono fra i miei preferiti
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Però facendo questo ragionamento i migliori film italiani sarebbero quelli dei Vanzina.
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questa è davvero bella
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io la trovo piuttosto superficiale invece, perchè i Vanizna a mio avvivo ogni tanto fanno film italiani al di sopra della media.
Magari Neri Prenti, ma se c'è stata una confusione di tale genere, allora significa che c''è un certo pregiudizio tutt'altro che positivo alla riuscita di una critica valida sul fenomeno esposto da Lilja.
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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NancyKid ex "CarbonKid"
Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 6860 Da: PR (PR)
| Inviato: 27-09-2004 13:38 |
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quote: In data 2004-09-27 13:29, gatsby scrive:
quote: In data 2004-09-27 12:39, CarbonKid scrive:
quote: In data 2004-09-27 08:48, gatsby scrive:
quote: In data 2004-09-26 22:11, CarbonKid scrive:
Un fenomeno di allucinazione collettiva capitata di recente è il massacro di "Ovunque sei" di Michele Placido. Quando la critica italiana ed il pubblico mostrano la loro stupidità, facendo prevalere il pre-giudizio piuttosto che il giudizio. Vergogna critica italiana! vergogna pubblico italiano!
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Scusa, questo solo perchè te hai un'opinione diversa dagli altri!
Pregiudizi perchè?
Io non ne avevo e ho trovato il film di Placido orribile dpo 5 minuti, prima che si alzassero cori e risate. E così altri.
Non generalizziamo così, dai!
e poi se "sia critica che pubblico"....
ma a chi deve piacere questo Ovunque sei?
Alle poltroncine?
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Il pittore non deve dipingere quello che vede, ma quello che si vedrà
[ Questo messaggio è stato modificato da: gatsby il 27-09-2004 alle 08:56 ]
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Il fatto che si trovi orribile un film dopo i titoli di testa (diciamo un buon 5 minuti) per me equivale a puro pregiudizio. Ma analizziamo una recensione a caso, quello di Cinefile.biz va, eccolo (in corsivo la recensione, in non corsivo il mio commento sulla recensione).
segue....
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Hai citato e fatto un'analisi di una recensione.
Ciò non vuol dire né che questa sia l'opnione generale della critica, nè che Ovunque sei sia un bel film.
E' semplicemente una critica sul modo di scrivere di questo recensore.
Non mi convinci affatto così.
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Non c'è nessuno da convincere perchè è un dato di fatto che la critica italiana è composta da babbei. A me va benissimo che si sfotta Placido sai, ma che lo si faccia in modo adeguato e argomentato, perchè se no rimango della mia posizione che l'accoglienza per il film è stato una pura baggianata datata da pregiudizi e incuranza del proprio spirito critico e d'osservazione. E di recensioni così, se ne trovano a manetta.
_________________ eh? |
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Alfred
Reg.: 27 Mar 2004 Messaggi: 812 Da: Cagliari (CA)
| Inviato: 27-09-2004 13:42 |
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quote: In data 2004-09-27 13:31, gatsby scrive:
io la trovo piuttosto superficiale invece, perchè i Vanizna a mio avvivo ogni tanto fanno film italiani al di sopra della media.
Magari Neri Prenti, ma se c'è stata una confusione di tale genere, allora significa che c''è un certo pregiudizio tutt'altro che positivo alla riuscita di una critica valida sul fenomeno esposto da Lilja.
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Quali sarebbero questi film al di sopra della media?
Aggiungo: domanda non polemica, pura curiosità personale
[ Questo messaggio è stato modificato da: Alfred il 27-09-2004 alle 14:19 ] |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 27-09-2004 14:33 |
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quote: In data 2004-09-27 13:38, CarbonKid scrive:
quote: In data 2004-09-27 13:29, gatsby scrive:
quote: In data 2004-09-27 12:39, CarbonKid scrive:
quote: In data 2004-09-27 08:48, gatsby scrive:
quote: In data 2004-09-26 22:11, CarbonKid scrive:
Un fenomeno di allucinazione collettiva capitata di recente è il massacro di "Ovunque sei" di Michele Placido. Quando la critica italiana ed il pubblico mostrano la loro stupidità, facendo prevalere il pre-giudizio piuttosto che il giudizio. Vergogna critica italiana! vergogna pubblico italiano!
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Scusa, questo solo perchè te hai un'opinione diversa dagli altri!
Pregiudizi perchè?
Io non ne avevo e ho trovato il film di Placido orribile dpo 5 minuti, prima che si alzassero cori e risate. E così altri.
Non generalizziamo così, dai!
e poi se "sia critica che pubblico"....
ma a chi deve piacere questo Ovunque sei?
Alle poltroncine?
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Il pittore non deve dipingere quello che vede, ma quello che si vedrà
[ Questo messaggio è stato modificato da: gatsby il 27-09-2004 alle 08:56 ]
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Il fatto che si trovi orribile un film dopo i titoli di testa (diciamo un buon 5 minuti) per me equivale a puro pregiudizio. Ma analizziamo una recensione a caso, quello di Cinefile.biz va, eccolo (in corsivo la recensione, in non corsivo il mio commento sulla recensione).
segue....
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Hai citato e fatto un'analisi di una recensione.
Ciò non vuol dire né che questa sia l'opnione generale della critica, nè che Ovunque sei sia un bel film.
E' semplicemente una critica sul modo di scrivere di questo recensore.
Non mi convinci affatto così.
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Non c'è nessuno da convincere perchè è un dato di fatto che la critica italiana è composta da babbei. A me va benissimo che si sfotta Placido sai, ma che lo si faccia in modo adeguato e argomentato, perchè se no rimango della mia posizione che l'accoglienza per il film è stato una pura baggianata datata da pregiudizi e incuranza del proprio spirito critico e d'osservazione. E di recensioni così, se ne trovano a manetta.
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ma che c'entra questo col topic?
Tu stavi facendo di Ovunque sei un caso emblematico, mentre per me non lo è affatto.
Già di per se il discorso è inverso a quello del topic.Lilja critica il pubblico, te la stampa.Di comune si critica il pregiudizio.
Il tuo post doveva valere come un esempio, ma non lo è.Il recensore "sbaglia" semmi nel modo, ma ciò non vuol dire che il film sia bello, nè che ci fosse un pregiudizio.Io non ne avevo alcuno, e non capisco perhè dovrebbe essere il contrario. Se vai a ritrovare fuori topic su Accorsi, Placido, Muccino e simili, troverai che sono sempre stato per un'obiettività di giudizio nei loro confronti, il più delle volte positiva.
Se dopo pochi minuti ti accorgi che il film è brutto, che bisogna fare? Non dirlo.
Non lo si direbbe si stesse sbagliando, ma se il ocntinuo è su quella strada, che bisogna fare?
Il tono delle recensioni che troverai fa parte dell'arbitrarietà dello scrittore. perchè negargliela perchè viene utilizzata per fare dell'ironia?
Per questo non mi convinceva il tuo post.
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 27-09-2004 15:26 |
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Per Alfred:
Senza calcolare le loro collaborazione con il padre Steno e con Monicelli( non certo due registi qualsiasi...),i Vanzina sono gli autori di un film bello come
Il cielo in una stanza,
di film carini e simpatici come
Febbre da cavallo 2
Il pranzo della domenica
Piedipiatti
Sapore di sale
vacanze in AMerica
un pò d'amore
senza contare le varie produzioni televisive come I ragazzi della terza C, e le tantissime sceneggiature scritte per altri grandi della commedia all'italiana ala fine degli anni 70.
Se poi consideri che bene o male, hanno rappresentato più di ogni altro egsita, il nostro ultimo ventennio facendo seppur in maniera caricaturale, un quadro di tutti i generi di persone della nostra società, già c'è da riconoscergli un certo merito.
sono tra i pochi ancora a cercare un cinema che riprenda la quotidianeità, che poi sepsso cadano nella grossolanità è fuor di dubbio, ma da qui a farne gli esempi del cattivo cinem ace ne passa molto.
Anche perchè tecnicamnete in Italia in pochi si avvicinano a loro, e di per se la gran mole di pellicole che han eseguito è normale che valgano come prova di una certa commercialità.Ma commericalità non significa affatto peggior cinema.
E se adesso si ruimpiangono i vari Franco e Ciccio, vedrete che dei Vanzina col tempo si sentirà molto più l'assenza.
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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NancyKid ex "CarbonKid"
Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 6860 Da: PR (PR)
| Inviato: 27-09-2004 15:27 |
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quote: In data 2004-09-27 14:33, gatsby scrive:
quote: In data 2004-09-27 13:38, CarbonKid scrive:
quote: In data 2004-09-27 13:29, gatsby scrive:
quote: In data 2004-09-27 12:39, CarbonKid scrive:
quote: In data 2004-09-27 08:48, gatsby scrive:
quote: In data 2004-09-26 22:11, CarbonKid scrive:
Un fenomeno di allucinazione collettiva capitata di recente è il massacro di "Ovunque sei" di Michele Placido. Quando la critica italiana ed il pubblico mostrano la loro stupidità, facendo prevalere il pre-giudizio piuttosto che il giudizio. Vergogna critica italiana! vergogna pubblico italiano!
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Scusa, questo solo perchè te hai un'opinione diversa dagli altri!
Pregiudizi perchè?
Io non ne avevo e ho trovato il film di Placido orribile dpo 5 minuti, prima che si alzassero cori e risate. E così altri.
Non generalizziamo così, dai!
e poi se "sia critica che pubblico"....
ma a chi deve piacere questo Ovunque sei?
Alle poltroncine?
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Il pittore non deve dipingere quello che vede, ma quello che si vedrà
[ Questo messaggio è stato modificato da: gatsby il 27-09-2004 alle 08:56 ]
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Il fatto che si trovi orribile un film dopo i titoli di testa (diciamo un buon 5 minuti) per me equivale a puro pregiudizio. Ma analizziamo una recensione a caso, quello di Cinefile.biz va, eccolo (in corsivo la recensione, in non corsivo il mio commento sulla recensione).
segue....
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Hai citato e fatto un'analisi di una recensione.
Ciò non vuol dire né che questa sia l'opnione generale della critica, nè che Ovunque sei sia un bel film.
E' semplicemente una critica sul modo di scrivere di questo recensore.
Non mi convinci affatto così.
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Non c'è nessuno da convincere perchè è un dato di fatto che la critica italiana è composta da babbei. A me va benissimo che si sfotta Placido sai, ma che lo si faccia in modo adeguato e argomentato, perchè se no rimango della mia posizione che l'accoglienza per il film è stato una pura baggianata datata da pregiudizi e incuranza del proprio spirito critico e d'osservazione. E di recensioni così, se ne trovano a manetta.
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ma che c'entra questo col topic?
Tu stavi facendo di Ovunque sei un caso emblematico, mentre per me non lo è affatto.
Già di per se il discorso è inverso a quello del topic.Lilja critica il pubblico, te la stampa.Di comune si critica il pregiudizio.
Il tuo post doveva valere come un esempio, ma non lo è.Il recensore "sbaglia" semmi nel modo, ma ciò non vuol dire che il film sia bello, nè che ci fosse un pregiudizio.Io non ne avevo alcuno, e non capisco perhè dovrebbe essere il contrario. Se vai a ritrovare fuori topic su Accorsi, Placido, Muccino e simili, troverai che sono sempre stato per un'obiettività di giudizio nei loro confronti, il più delle volte positiva.
Se dopo pochi minuti ti accorgi che il film è brutto, che bisogna fare? Non dirlo.
Non lo si direbbe si stesse sbagliando, ma se il ocntinuo è su quella strada, che bisogna fare?
Il tono delle recensioni che troverai fa parte dell'arbitrarietà dello scrittore. perchè negargliela perchè viene utilizzata per fare dell'ironia?
Per questo non mi convinceva il tuo post.
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Lilja critica le "allucinazioni di massa", ovvero quando la massa, pubblico pagante o stampa che sia, va in una direzione secondo lei (o secondo noi) sbagliata. Ciò, a mio avviso, è capitato con Ovunque Sei di Placido, quando la massa di critici o pseudo tali si è tutta schierata da una parte, perchè è una posizione più comoda da prendere. E' molto più facile sfottere un film piuttosto che trovare le giuste argomentazioni per parlarne bene, ma il guaio qui è che la critica si è limitata a sfottere, sfottere e basta, senza dire nè il come nè il perchè. E se non si trovano reali e fondati motivazioni argomentate e sostenute da una tesi del perchè Ovunque Sei fa schifo, non dico che debba essere bello, ma che di sicuro alla critica italiana manca quella dose di motivazione reale per dire che è un film brutto (senza ricorrere allo sfottò, s'intende sempre). facendo 1+1, la critica italiana ha quindi seguito la corrente dell'allucinazione di massa di cui parlava lilja all'inizio (anche se lei intendeva le correnti di allucinazioni per valorizzare un film, non distruggerlo), ovvero questo accecamento nell'analisi filmica, che va ad oscurare lo spirito d'osservazione di uno scrittore. Lilja ha parlato di "dose massiccia di marketing", in Placido io parlo di "dose massiccia di pressione". Se parli male de Il Ritorno del re sei un critico che non capisce un cazzo, se parli male di ovunque sei, sei un critico in gamba. Eccolo il tanto disucusso allucinazione, ed eccolo il motivo del perchè non si trovano, (tranne rare eccezzioni), argomentazioni valide per dire che Ovunque sei è un film brutto. E' brutto e basta, senza come e perchè. E' una corrente pericolosa ragazzi
_________________
Droga? Si grazie lo proverò, cavalcherò la mia ultima speranza. E le nuvole si apriranno per me, incontrerò il mio Gesù Cristo. Farò tutto questo, come dei furiosi, spietati, Mefistofele con le corna che vengono giù per la mia anima
[ Questo messaggio è stato modificato da: CarbonKid il 27-09-2004 alle 15:32 ] |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 27-09-2004 15:38 |
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ma il tipo di recensione che te mi poni sono piccoli testi che per loro stessa natura non possono andare troppo in profondità, e che si limitano a tracciare a grandi linee i motivi per cui il film non è da vedere.
Un analisi filmica di Ovunque sei la troverai solo più avanti, quando si avrà modo di analizzare il film paralndo a lettori che lo hanno già visto.
Comunque già nella tua citazione ci sono un paio di appunti: i dialoghi e la scopiazzatura della trama. Nella situazione più negativa immaginabili, non sraebbero di per se due causali abbastanza forti per muovere critica al film?Per me si.
Non voglio però andare fuori topic continuando qui questa interessante discussione, lilja parlava di operazioni di marketing e vedrai che Ovunque sei ne rappresenterà più che una vittima, un ottima sfruttratrice(e non ci sarebbe nulla di male).
Ad esempio nel nudo integrale dei due attori, ci hai trovato il compimento di un sottotesto narrativo celato ai più? Io l'ho trovata solo una scemenza, quasi una trovata pubblicitaria visto che non ha agganci con il resto. Poi che il film possa piacere è giusto, ma da qui a dire che chi lo trova brutto sia vincolato a qualche tipo di pregiudizio(e mi richiedo, perhè mai?) è solo un abile soluzione per cercare di far valere di più il proprio punto di vista
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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ilaria78
Reg.: 09 Dic 2002 Messaggi: 5055 Da: latina (LT)
| Inviato: 27-09-2004 15:44 |
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voglio intrufolarmi nella discussione di gatsby e carbonkid e riallacciarmi al discorso di lilja.
è vero ci sono i pregiudizi e le allucinazioni di massa, il più delle volte "indotti" dai produttori, quindi dalla pubblicità e dai recensori.
mi spiego meglio, il fatto che il signore degli anelli sia uno dei film più amati degli ultimi tempi, altro non è che un fenomeno indotto dalla pubblicità e dalle sensazioni degli spettatori. un film che fa facilmente emozionare non è per forza di cose un bel film o un film fatto bene(e viceversa), ma è un film che piace alle masse.
questo non vuol dire che le masse siano imbecilli e i critici intelligenti. il discorso è sul fatto che non si hanno le stesse finalità nel guardare un film e nel dare giudizi.
un critico (non un recensore, i recensori sono per me alla stregua degli spettatori) ha dei pregiudizi quando fa un 'analisi e questi altro non sono che gli studi di linguaggio e grammatica cinematografica che ha fatto.
il pubblico ha pregiudizi di altro tipo dovuti alla pubblicità, alle recensioni, al passaparola.
andare a vedere un film senza pregiudizi anche se minimi forse è impossibile, perchè se anche io non ho mai visto il trailer, mai letto una recensione su un film, già magari sapendo chi è il regista o qualche attore avrò una serie di aspettative.
tolta tutta questa immensa premessa, posso dire che i pareri a caldo, lo ripeto sempre, lasciano il tempo che trovano, molti film appena visti fanno schifo e quando ci si riflette un po' su si cambia idea, perchè si mettono in atto altre dinamiche e conoscenze che si hanno.
per quanto riguarda le allucinazioni collettive, riallacciandomi alla premessa, sono indotte al di la della qualità del film di cui si parla alcuni esempi:
-a beautiful mind vinse non so quanti oscar, acclamato dal pubblico ma è un filmetto orribile...
-titanic osannato dal pubblico, vinti tanti oscar, ad andarlo ad analizzare è un buon film
-il signore degli anelli, polpettone atteso e amato da tutti... non è certo della qualità che si spaccia di avere
insomma le mode le dettano i soldi e la pubblicità, delle volte dietro a questi fenomeni si nascondono film buoni, altre volte ci vendono fumo, il buon senso vorrebbe che riuscissimo a liberarci dai tanti assalti esterni per riuscire a giudicare un film autonomamente.
Certo è che l’analisi è sempre il miglior metodo per capire un film e dare un giudizio più obiettivo, ma mon è lavoro per tutti, ne che interessa a tutti.
penso di aver fatto casino ed essere uscita dal topic
_________________ ...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere... |
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Alfred
Reg.: 27 Mar 2004 Messaggi: 812 Da: Cagliari (CA)
| Inviato: 27-09-2004 15:45 |
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quote: In data 2004-09-27 15:26, gatsby scrive:
Anche perchè tecnicamnete in Italia in pochi si avvicinano a loro, e di per se la gran mole di pellicole che han eseguito è normale che valgano come prova di una certa commercialità.Ma commericalità non significa affatto peggior cinema.
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Sul distinguo da fare tra commercialità e cattivo cinema concordo, mi pare di averlo detto anche prima anche se non proprio in maniera esplicita.
Un'altra precisazione che ci tengo a fare è che non ho tirato fuori loro perchè li ritengo i peggiori in Italia, ma semplicemente perchè accanto a questi film citati da te ci sono molti (troppi) cloni, basta vedere le infinite "vacanze quì e la" o "Viaggi nel tempo" . Troppi film fotocopia basati sull'inesistente (o defunta) simpatia di Boldi-De Sica.
Questo il motivo per cui mi sono venuti in mente loro prima di altri.
La mia era solo una provocazione.
A parer mio chi sostiene che un film è valido solamente se "per pochi eletti" sbaglia nello stesso modo di chi sostiene che se un film ha milioni di sostenitori allora è bellissimo.
Che poi esistano i pecoroni non ci sono dubbi, così come non ci sono dubbi sull'esistenza dei Bastian Contrario.
Per quel che riguarda i film che hai consigliato alcuni non li ho visti, ma farò in modo di colmare queste lacune |
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NancyKid ex "CarbonKid"
Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 6860 Da: PR (PR)
| Inviato: 27-09-2004 15:59 |
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quote: In data 2004-09-27 15:38, gatsby scrive:
ma il tipo di recensione che te mi poni sono piccoli testi che per loro stessa natura non possono andare troppo in profondità, e che si limitano a tracciare a grandi linee i motivi per cui il film non è da vedere.
Un analisi filmica di Ovunque sei la troverai solo più avanti, quando si avrà modo di analizzare il film paralndo a lettori che lo hanno già visto.
Comunque già nella tua citazione ci sono un paio di appunti: i dialoghi e la scopiazzatura della trama. Nella situazione più negativa immaginabili, non sraebbero di per se due causali abbastanza forti per muovere critica al film?Per me si.
Non voglio però andare fuori topic continuando qui questa interessante discussione, lilja parlava di operazioni di marketing e vedrai che Ovunque sei ne rappresenterà più che una vittima, un ottima sfruttratrice(e non ci sarebbe nulla di male).
Ad esempio nel nudo integrale dei due attori, ci hai trovato il compimento di un sottotesto narrativo celato ai più? Io l'ho trovata solo una scemenza, quasi una trovata pubblicitaria visto che non ha agganci con il resto. Poi che il film possa piacere è giusto, ma da qui a dire che chi lo trova brutto sia vincolato a qualche tipo di pregiudizio(e mi richiedo, perhè mai?) è solo un abile soluzione per cercare di far valere di più il proprio punto di vista
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Si può riuscire ad argomentare bene una tesi anche senza neccessità di molte righe credimi. Magari meno sfottò e più motivazioni, così si dovrebbe riuscire ad ottenere qualcosa di sensato. Il nudo integrale c'entra eccome col resto, è l'anima dei due protagonisti, i loro sentimenti, messi appunto a nudo. Seppoi la critica ha preferito riderci su piuttosto che interpretarlo, cercare di darne un significato, allora ritorno sulle mie tesi del loro essere babbei.
_________________ eh? |
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riddick
Reg.: 14 Giu 2003 Messaggi: 3018 Da: san giorgio in bosco (PD)
| Inviato: 27-09-2004 16:41 |
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quote: In data 2004-09-27 15:44, ilaria78 scrive:
-a beautiful mind vinse non so quanti oscar, acclamato dal pubblico ma è un filmetto orribile...
-il signore degli anelli, polpettone atteso e amato da tutti... non è certo della qualità che si spaccia di avere
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daje ... va beh, viaggiamo su binari diversi.in fondo è anche giusto cosi |
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lilja4ever ex "natalie73"
Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 27-09-2004 18:47 |
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quote: In data 2004-09-27 12:01, riddick scrive:
...
quali sarebbero allora i "veri" film? ovviamente nulla di americano , vero?
...
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Questo non è proprio vero.
E ti fornisco anche le prove, giusto per sfatare questa idea che vi siete fatti che sono "contro" i film americani:
Ai recenti IOMA ho fatto il tifo per film come Elephant, Lost in Translation, In America, Coffee and Cigarettes, Secretary, La 25°a Ora, 21 grammi, Big Fish.
Se vai a vedere la mia Top100 ci troverai molti film americani, anche piuttosto recenti, come "Memento", "Requiem for a dream", "Almost Famous", "Bowling a Columbine", "L'uomo che non c'era", etc etc.
Se leggi la lista dei film che aspetto ad ottobre e novembre, troverai cinque stelle a film come "Eternal Sunshine", "Before Sunset", "Donnie Darko", "De-Lovely" (quest'ultimo addirittura andando "contro" i mediocri giudizi dei critici Usa), ma anche quattro stelle ad "Alfie", per dire...
Se poi ti posto la lista dei miei dvd ci troverai anche film come "Ghost world", "La sottile linea rossa", "Magnolia", “Fight Club” solo per citarti alcuni dei recenti, poi molti dvd sono di film che compaiono anche nella mia top100, quindi ci sono molti "classici" americani.
Al festival di Venezia il voto più alto l’ho dato a “Finding Neverland”, e ho apprezzato film americani anche discutibili come “Palindromes” e “Una Casa alla Fine del Mondo”.
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Io faccio molta selezione, forse TROPPA selezione, ecco, questo magari sì. Il fatto poi che non sopporto le persone che NON FANNO ALCUNA SELEZIONE, uff, che vi devo dire, non ci posso fare niente... arrivati ad una certa età è difficile cambiare.
Riallacciandomi al tema del topic e a quello che ha detto Ilaria: è chiaro che chiunque abbia una minima conoscenza del mondo del cinema ha delle "aspettative" sui film in uscita, addirittura a partire dal titolo del film e dalla locandina, oltre che dal nome del regista. Mi sembra chiaro, almeno a me, che la maggioranza degli spettatori non sappia quasi niente della settima arte. Sono principalmente loro i destinatari delle campagne pubblicitarie di hollywood, e sono loro quelli che fanno partire i fenomeni di massa, come ad esempio l'incredibile incasso di film stile "grasso matrimonio greco". I critici che scrivono sulle testate importanti sono spesso presi tra due fuochi: assecondare i “potenti” di hollywood (che sono oggi dei conglomerati impressionanti, con le mani in pasta in tutti i media, stampa, tv e internet compresi), e assecondare i gusti della massa di consumatori di cine-popcorn. In fondo il critico ci tiene alla poltrona sotto il suo sedere, perché prendere dei “rischi” stroncando un film popolare (col rischio di disaffezionare qualche lettore) o distribuito dal proprio datore di lavoro? E poi chi sono i critici più in voga? Ebert & Roeper? Ma per favore! Ma l’avete letto il pezzo che ho pubblicato qui? Le mani nei capelli, altro che.
Ora, come fanno i consumatori di cine-popcorn a fare "selezione", se già noi, come diceva Ilaria, facciamo fatica a liberarci dagli "assalti esterni"? Come si può fare selezione e andare a vedere i film migliori se poi "Spider-man" esce in 800 copie e "Mare Adentro" in 40? Il discorso dei "fenomeni di massa" è molto ampio, stiamo si e no toccando la punta dell'iceberg. Internet ha una bella fetta di responsabilità, ed è anche per questo che sono qui a postare e a lottare contro i mulini a vento, ovvero contro il “lato oscuro” del mainstream americano (passatemelo, vi prego). E la mia missione, come già dicevo più su. Ora vi chiedo: ma voi vi siete resi conto che qualcuno dall'alto tenta “spesso” di offuscare lo spirito critico delle persone? Vi siete resi conto che hollywood ci tratta "spesso" (non "sempre") come un branco di pecore da tosare? Vi sta bene così? Io spesso tento di parlare con chi non capisce niente di cinema, cerco di spiegargli qualcosa, di mettere in evidenza i pregi di un buon film, di fargli capire la differenza tra un telefilm e un film (già, molte persone che ho intorno fanno spesso confusione…). Voi? E’ una battaglia persa? Bisognerebbe partire dalla scuola elementare? Ma in quell’età i ragazzi già subiscono gli “assalti esterni”! Dobbiamo forse privarli della televisione e di internet, farli crescere in una campana di vetro cercando di coltivare il loro “spirito critico indipendente”? La vedo dura… ma parliamone ugualmente.
[ Questo messaggio è stato modificato da: lilja4ever il 27-09-2004 alle 19:35 ] |
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