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Ponyo sulla scogliera |
kubrickfan
Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 24-03-2009 22:00 |
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Trama: Ponyo è una tenera pesciolina rossa che sfugge al controllo di Fujimoto, uno stregone che controlla i fondali marini. Intrappolata in un barattolo di vetro finisce sulla spiaggia dove viene raccolta e salvata da Sosuke, un bambino di 5 anni innamorato delle navi (suo padre è capitano di una di esse) e del mare. Ripresa da Fujimoto, rovescia senza volerlo l'elisir che governa gli equilibri tra mondo terrestre e mondo lunare, provocando dei violenti maremoti. Mentre lei ritorna da Sosuke ormai diventata, come da suo desiderio, una bambina, per risolvere tutti i problemi legati allo squilibrio che ha provocato costringerà il piccolo bimbo che l'ha salvata ad affrontare prove e guai di vario tipo ...
Recensione: Torna il grande maestro Hayao Miyazaki, pluripremiato per i suoi film animati che hanno incantato grandi e piccini, pellicole dense di poesia e un grande amore per la natura. Assoluto difensore della (calda) tecnica animata realizzata con i disegni manuali e non con quella (fredda) del computer, la sua carriera ha regalato al mondo perle come La principessa Mononoke e La città incantata, e anche con questo suo attuale lavoro non si smentisce, ancora un sacco di cartoonist al lavoro per disegnare gli innumerevoli fondali e far muovere i personaggi.
Personaggi che sono una pesciolina rossa che diventata bimba provoca guai di terribile entità e un bambino di 5 anni che la trova in un vasetto di vetro (ovviamente prima che diventi una bimba) e le fa conoscere l'amicizia e il prosciutto, di cui lei è ghiotta e ne mangerebbe in quantità esagerata.
Ponyo e Sosuke, teneri protagonisti, sono a prima vista la versione infantile della sirenetta dysneiana (Ariel e il principe) ma il lavoro del maestro giapponese ovviamente non si limita a ridisegnare stilemi ma vuole condurci per mano nel mondo della natura e dei suoi problemi di inquinamento (come all'inizio con tutti i rifiuti che vengono a galla nella rete, tema già affrontato nella Città incantata), contemporaneam ente si dedica anche a dirci come certe volte l'avventatezza di voler realizzare desideri porta a dei problemi che vanno oltre la possibile sfera personale.
Molto belle sono le scene della corsa sui pesci, dinamiche e coinvolgenti, che fanno da preludio al maremoto che si scatenerà di lì a poco.
Ponyo e Sosuke sono una coppia evidentemente ben assortita in quanto essendo due bimbi non hanno troppi problemi a chiedersi il perchè e il per come delle cose, ma anche i grandi che Miyazaki introduce nel film (bellissimo il personaggio della madre del bimbo, decisa e risoluta compagna di un uomo di mare che la lascia spesso per navigare), accettano come possibile questa realtà, un totale credo nelle divinità che tutto possono e che decidono il nostro destino a loro volere e piacimento (vedi i marinai quando arriva la dea del mare), per cui questo è possibile.
Da rimarcare la scena dell'alfabeto morse con le luci intermittenti nella quale viene detto al padre di Sosuke, senza mezzi termini, che opinione ha di lui la moglie dato che se ne è andato per l'ennesima volta per mari lasciandoli soli.
Purtroppo, tra tante cose davvero molto valide, ci sono anche delle particolarità che rendono Ponyo inferiore ai lavori del maestro, come un tono troppo esageramente dolce (nessuno è veramente cattivo, neppure Fujimoto che è più preoccupato per il destino del mondo che realmente un personaggio negativo), non ci sono in maniera preponderante le astruse e geniali macchine tanto care al regista (se si eccettua il veicolo dello stregone del mare), lo spirito dell'avventura è praticamente inesistente e le divinità presenti sono meno affascinanti di quelle viste nella Città incantata (che per chi scrive rimane il suo capolavoro).
Se poi pensate che molti passaggi sono un deja vu (come la corsa della macchina della madre di sosuke sulla scogliera che sembra quella di Lupin nel Castello di cagliostro o il passaggio del tunnel che è preso dalla Città incantata) possiamo pensare che pur essendo comunque un Miyazaki style il lavoro è fatto per dare allo spettatore una maggiore serenità di visione con una storia filiforme, senza la necessità di altri approfondiment i successivi allo stazionamento cinematografic o per capirne toni espressivi e spunti di riflessione.
Non è assolutamente un innocuo film che rinnega il passato luminoso del maestro, come un trailer confezionato ad hoc per attirare famiglie con bimbi che lo potevano prendere per un Disney dolce e senza pretese poteva far intendere, ma non è neanche un imperdibile appuntamento da perpetuare in home video tra qualche mese.
Forse Miyazaki voleva rendere il suo linguaggio più universale anche al di fuori del suo paese e della cultura orientale (in altri film c'erano dei riferimenti che noi occidentali d'acchito non percepivamo), così facendo ha agito ad elastico riducendo le ansie (pur con un maremoto la preoccupazione per possibili morti è pari a zero) ed avvicinado molto anche al gusto e alla comprensione fanciullesca il suo Ponyo.
in definitiva un film che si parametra nella carriera del maestro con un tono molto più fruibile e leggero rispetto al passato, però per chi lo stima ed approva per averci regalato autentiche perle commoventi ed emozionanti, risulta essere più un segnale dell'esserci ancora come presenza che un lavoro nato da vera ispirazione autoriale. Il film è nella sua tenerezza e stile di racconto più che valido rispetto ai prodotti di genere cartoons (compariamolo anche ai lavori in cg), non annoia e lo stile old non è assolutamente un fastidio visto anche il tripudio di colori di alcune scene, ma con quella firma ci aspettavamo qualcosa di diverso o di più.
pubblicato su cine zone
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vietcong
Reg.: 13 Ott 2003 Messaggi: 4111 Da: roma (RM)
| Inviato: 25-03-2009 11:58 |
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quote: In data 2009-03-24 22:00, kubrickfan scrive:
Purtroppo, tra tante cose davvero molto valide, ci sono anche delle particolarità che rendono Ponyo inferiore ai lavori del maestro, come un tono troppo esageramente dolce (nessuno è veramente cattivo, neppure Fujimoto che è più preoccupato per il destino del mondo che realmente un personaggio negativo)
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ma questa è una caratteristica (positiva) della poetica di Miyazaki. anche in Totoro non esistono "cattivi" o oppositori.
quote: In data 2009-03-24 22:00, kubrickfan scrive:
, non ci sono in maniera preponderante le astruse e geniali macchine tanto care al regista (se si eccettua il veicolo dello stregone del mare),
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e questo che problema sarebbe? Che Miyazaki ha un obbligo di macchine astruse nei confronti dello spettatore? Sicuro di aver visto Mononoke?
quote: In data 2009-03-24 22:00, kubrickfan scrive:
lo spirito dell'avventura è praticamente inesistente e le divinità presenti sono meno affascinanti di quelle viste nella Città incantata (che per chi scrive rimane il suo capolavoro).
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ah, c'è anche un obbligo di divinità affascinanti
quote: In data 2009-03-24 22:00, kubrickfan scrive:
Forse Miyazaki voleva rendere il suo linguaggio più universale anche al di fuori del suo paese e della cultura orientale (in altri film c'erano dei riferimenti che noi occidentali d'acchito non percepivamo), così facendo ha agito ad elastico riducendo le ansie (pur con un maremoto la preoccupazione per possibili morti è pari a zero) ed avvicinado molto anche al gusto e alla comprensione fanciullesca il suo Ponyo.
in definitiva un film che si parametra nella carriera del maestro con un tono molto più fruibile e leggero rispetto al passato,
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eh sì, è chiaro che non hai visto Totoro. Ed è un peccato, perchè viene considerato come uno dei suoi film migliori (per dire, era uno dei film preferiti di Kurosawa). Se io non avessi visto Blue Velvet, probabilmente non scriverei recensioni di film di David Lynch. Ma da quello che scrivi è evidente che non hai visto neanche Kiki e Porco Rosso, perchè anche quelli sono film "leggeri" e privi di ansie. E zero divinità affascinanti!
_________________ La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili |
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vietcong
Reg.: 13 Ott 2003 Messaggi: 4111 Da: roma (RM)
| Inviato: 25-03-2009 12:01 |
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comunque cercate di vedere questo Ponyo, anche con l'ostacolo degli spettacoli pomeridiani. Io nella filmografia del maestro lo metterei addirittura al quarto posto, dopo il trittico Mononoke - Totoro - Chihiro (la città incantata).
_________________ La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili |
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pkdick
Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 25-03-2009 12:09 |
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Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002 Messaggi: 25368 Da: Capocity (CA)
| Inviato: 25-03-2009 12:49 |
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utopia
Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 25-03-2009 13:34 |
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Oooooh, bene.
Vedendo il trailer m'era un pò calato l'entusiasmo ma mi sa che va visto assolutamente! |
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DonVito ex "quentin83"
Reg.: 14 Gen 2004 Messaggi: 11488 Da: torino (TO)
| Inviato: 25-03-2009 14:58 |
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dovrei andarci in settimana.. non vedo l'ora..
al momento però il mio preferito è la città incantata.. inarrivabile |
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utopia
Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 25-03-2009 16:14 |
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Ma perchè tutti con la città incantata? Solo io preferisco Howl? |
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HaroldKid
Reg.: 11 Gen 2009 Messaggi: 4589 Da: milano (MI)
| Inviato: 25-03-2009 16:38 |
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Vergine e ingenuo vi chiedo,
cos'ha di geniale sto qua? vale la pena davvero di vedere i suoi "film " (sugli animati io sono sempre molto diffidente, non li considero cinema... )
mi rivolgo soprattutto agli appassionati indefessi, tipo donvito o utopia, perchè finchè leggo le seghe mentali di nancykid....... |
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pkdick
Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 25-03-2009 17:13 |
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è indiscutibilmente uno dei più grandi maestri della storia del cinema, a prescindere da quello che consideri cinema tu.
poi se ti va di parlarne la sede più adeguata è attori, attrici e registi, senza stare a sporcare questo topic qui.
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Quattro galìne dodicimila
[ Questo messaggio è stato modificato da: pkdick il 25-03-2009 alle 17:13 ] |
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HaroldKid
Reg.: 11 Gen 2009 Messaggi: 4589 Da: milano (MI)
| Inviato: 25-03-2009 17:17 |
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quote: In data 2009-03-25 17:13, pkdick scrive:
è indiscutibilmente uno dei più grandi maestri della storia del cinema, a prescindere da quello che consideri cinema tu.
poi se ti va di parlarne la sede più adeguata è attori, attrici e registi, senza stare a sporcare questo topic qui.
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Quattro galìne dodicimila
[ Questo messaggio è stato modificato da: pkdick il 25-03-2009 alle 17:13 ]
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ti ripeto, se vado lì e leggo pierre come pure ho fatto non mi dice niente, non mi invoglia. |
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DeadSwan
Reg.: 05 Apr 2008 Messaggi: 1478 Da: Desda (es)
| Inviato: 25-03-2009 18:26 |
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quote: In data 2009-03-25 16:38, HaroldKid scrive:
Vergine e ingenuo vi chiedo,
cos'ha di geniale sto qua? vale la pena davvero di vedere i suoi "film " (sugli animati io sono sempre molto diffidente, non li considero cinema... )
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"Credo che apparteniamo entrambi alla stessa scuola; condividiamo lo stesso rigore e lo stesso gusto per le storie umane su grande scala. Tuttavia provo un certo fastidio quando i critici accomunano i nostri lavori. Non si può sminuire l’importanza dell’opera di Miyazaki paragonandola alla mia"
Akira Kurosawa
(forse è un paradosso, e sei libero di considerarla puramente una stronzata. Io te le riporto)
_________________ Dresda, Sassonia, Germania
Se non riesci ad uscire dal tunnel, almeno arredalo |
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vietcong
Reg.: 13 Ott 2003 Messaggi: 4111 Da: roma (RM)
| Inviato: 25-03-2009 20:31 |
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però ragazzi vedetevelo al cinema, il film non è partito bene e ha bisogno di essere sostenuto, anche in vista della possibilità che la lucky red distribuisca in sala tutto il suo catalogo..
_________________ La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 26-03-2009 10:45 |
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Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002 Messaggi: 25368 Da: Capocity (CA)
| Inviato: 26-03-2009 11:08 |
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