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Autore L'avventura (Italia/Francia, 1960) di Michelangelo Antonioni
juliettina

Reg.: 09 Ott 2003
Messaggi: 141
Da: prato (PO)
Inviato: 13-10-2003 20:53  
Ultimamente mi è capitato di rivedere "L'avventura" di Michelangelo Antonioni... e una domanda mi sorge spontanea... ma Anna che fine fa???
Se avete delle ipotesi fatemi sapee...

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 29-07-2008 17:19  
Durante una gita in barca alle isole Eolie, la bella ed infelice Anna (Lea Massari) scompare misteriosamente. Il suo uomo Sandro (Gabriele Ferzetti) la cerca assieme all'amica di lei, Claudia (Monica Vitti), ma in breve i due iniziano una relazione e pian piano la dimenticano.

Credo sia stato questo il film che ha dato il via alla pessima (e credo immeritata) fama di Antonioni come regista noioso..sicuramente questo non è un film facile: è un finto giallo tutto giocato sulla lentezza, la casualità in cui la scomparsa inspiegabile ed inspiegata di Anna dopo circa venti minuti di film (durante i quali Lea Massari pareva a tutti gli effetti la protagonista della vicenda) è il pretesto per esplorare il complicato animo di Sandro e in particolare di Claudia (l'unica a sentirsi in colpa per la relazione con l'amante dell'amica), per raccontare di come sia complicato comunicare e comunicarsi le proprie emozioni, di come il dolore e i sentimenti possano essere fragili e vissuti futilmente, ma anche di come non se ne possa fare a meno.

Notevole il modo in cui Antonioni riprende i paesaggi siciliani (anche grazie all'ottima fotografia di Aldo Scavarda) regalandoci sequenze surreali ed inquietanti come quando Claudia e Sandro si trovano tra gli edifici deserti di Noto...forse sbaglio, ma quel paesaggio fermo, immerso nel silenzio, l'atmosfera rarefatta mi ha ricordato certi quadri di De Chirico..

Sicuramente un film importante che si presta a molteplici interpretazioni e che forse andrebbe rivisto più volte.

SPOILER il finale in cui Claudia accarezza Sandro e sembra averlo perdonato per la "scappatella" da lei scoperta poco prima non potrebbe nascondere altro? Forse Claudia inizia a capire perchè Anna ha deciso di sparire e, pur amando Sandro, medita di fare altrettanto..ma è solo una mia suggestione che evidentemente non merita risposta.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 29-07-2008 alle 19:10 ]

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 29-07-2008 21:00  
amo tantissimo l'universo di sensazioni indecifrabili e rarefatte su cui si muove questo film. antonioni utilizza il cinema non per raccontare una storia nel senso convenzionale del termine, strutturata su di eventi più o meno rilevanti, ma bensi per mostrare il fluire del tempo e della vita, ottenendo un risultato tanto anticonvenzionale quanto di grande fascino e immedesimazione.

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Here, if you have a milkshake, and I have a milkshake, and I have a straw. There it is, that's a straw, you see? You watching? And my straw reaches acroooooss the room, and starts to drink your milkshake... I...DRINK...YOUR...MILKSHAKE! I drink it up!

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Hegel77

Reg.: 20 Gen 2008
Messaggi: 298
Da: Roma (RM)
Inviato: 29-07-2008 23:01  
nonostante il film sia del 59, sembra una opera post moderna.
Sono sovvertite quasi tutte le regole del cinema classico: la protagonista che scompare a un terzo di film, la dilatazione temporale che rende gli spazi irreali e metafisici, i dialoghi spesso troncati da silenzi che sono più eloquenti, il non finale che lascia lo spazio a più di una interpretazione.

C'è qualcosa di magico in questo film: sarà l'ambientazione siciliana, sarà l'alchimia dei personaggi principali, sarà che il regista era in stato di grazia, ma ad ogni visione si scopre qualcosa di diverso, ci si ferma a riflettere e a far lievitare le immagini.

Antonioni ci suggerisce un segreto: per ritornare veramente a vivere bisogna sparire ed imparare ad essere come morto. E' l'assenza che sottolinea la presenza, il vuoto che rafforza il pieno. Il lavoro di sottrazione si riflette sui due protagonisti superstiti che sembrano dimenticare la desaparecida Lea Massari ma alla fine si renderanno conto di essere loro i simulacri fittizi di un amore che non esiste.

La loro realtà si vaporizza immediatamente, la loro essenza è quella degli "uomini vuoti" di Eliot.

Come David Hemmings in Blow Up
_________________
Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 30-07-2008 16:45  
quote:
In data 2008-07-29 23:01, Hegel77 scrive:
La loro realtà si vaporizza immediatamente, la loro essenza è quella degli "uomini vuoti" di Eliot.

Come David Hemmings in Blow Up




E come Jack in Professione reporter.

Avete detto un sacco di cose ficcanti su questo film, mi limito a dire che è indubbiamente uno dei migliori film di Antonioni e del cinema italiano tutto, dal quale forse bisognerebbe ripartire...
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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