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Autore Sionismo
eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 04-03-2008 13:53  
quote:
In data 2008-03-03 22:03, AlZayd scrive:
quote:
In data 2008-03-03 13:21, Hamish scrive:
Se tutti i popoli volessero tornare dove abitavano 2000 anni prima diventerebbe un bel problema,spero che te ne renda conto da solo...




Non credo sia in grado di rendersene conto.

Poi magari torno per approfondire meglio, ora sono collegato in internet per seguire l'ultimo faccia a faccia tra Zapatero e Rajoi, prima delle votazioni spagnole della prossima settimana.

Viva il calzolaio, hasta a al victoria!



W Zorrykid!
_________________
Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 04-03-2008 17:19  
quote:
In data 2008-03-04 12:13, Hyperion19 scrive:
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In data 2008-02-29 11:00, quentin84 scrive:
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In data 2008-02-29 10:22, Hamish scrive:


Poi vorrei sapere su quali basi storiche o giuridiche si afferma il diritto all'esistenza di Israele.Certo,oramai c'è e metterne in dubbio l'esistenza è folle.Va accettato come dato di fatto,ma mi dite voi nel 1948 in base a quale diritto è nato lo Stato di Israele?Come lo giustificate voi?

Io lo giustifico con una sola parola: Auschwitz, se all'epoca gli ebrei d'Europa avessero potuto contare sul sostegno di un loro Stato forse Hitler non avrebbe potuto fare quello che ha fatto e in quelle proporzioni.
Ma Auschwitz non giustifica certo le azioni dell'esercito israeliano,ma spiega come mai Israele sia diventato necessario...almeno per molti ebrei è così.

Conosci la storia della nave Saint Louis? Nel marzo 1939 partì da Amburgo con a bordo 937 ebrei tedeschi che speravano di sbarcare a L'Avana per poi andare negli Stati Uniti: gli USA di Franklin Delano Roosevelt si rifiutarono di accoglierli così fece pure il Canada e tutta l'America Latina e gli ebrei dovettero tornare in Germania dove Goebbels potè dire esultante "Nessuno li vuole!"..ed era vero: nessuno li voleva. Ti metto anche un link se vuoi saperne di più:

http://www.bol.it/libri/scheda/ea978885450053.html

Quanto poi alla storia del popolo oppresso che dovrebbe "capire" o essere più "buono" proprio in virtù delle sofferenze subite ..è vera solo in parte, hai mai letto Il Mercante di Venezia di Shakespeare?
il monologo di Shylock nel terzo atto è illuminante su come ti possono ridurre le ingiustizie, il disprezzo che patisci specie se queste ingiustizie e questo disprezzo sono secolari.
Non nego che in certi casi il dolore subito possa aiutarti a capire il dolore altrui, ma in altri casi può farti diventare..come Shylock.

Come cantava Fabrizio De Andrè in Disamistade: "e per tutti il dolore degli altri/ è dolore a metà".


questo a parer mio è un bellissimo post...


Ti ringrazio molto Hyperion.
Ho letto con grande interesse anche il tuo post (non l'ho quotato tutto perchè non amo i quote chilometrici)...sapevo già che il sionismo, i motivi per cui è nato e si è diffuso, i pregiudizi razzisti e antiebraici dell'Europa (che io spero siano solo robaccia del passato) e la convivenza sempre più difficile, ma obbligata e da ricercare in ogni modo tra arabi ed ebrei sono argomenti che ci appassionano entrambi (del resto il topic l'hai aperto tu).
Ne sono felice.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 04-03-2008 alle 17:36 ]

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 04-03-2008 17:50  
quote:
In data 2008-03-04 12:13, Hyperion19 scrive:

come sempre bisogna cercare la luce invece di stare a rimuginare sulle tenebre e ricordarsi dei casi non isolati ma certo rari, di persone come grosman che pur perdendo un figlio riescono a non odiare, a pensare, e a chiedere la pace più forte di prima.

Sì sono d'accordo, poi oltre a Grossman ci sono pacifisti israeliani comer Uri Avnery, Zvi Schuldiner, parlamentari come Shulamit Aloni, Yossi Beilin (uno dei firmatari dell'Intesa di Ginevra), registi come Amos Gitai o lo scrittore Meir Shalev che, fin dall'inizio, era dubbioso sulla guerra in Libano e altri meno famosi (come i refusnik, i riservisti che si sono rifiutati di prestare servizio nei Territori) che hanno saputo vedere il dolore, l'oppressione in cui vivono i palestinesi.
Purtroppo non sono loro gli israeliani che comandano.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 04-03-2008 alle 18:16 ]

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 09-03-2008 10:22  
Posto un bellissimo articolo di Zvi Schuldiner sul tremendo attentato in una scuola rabbinica di Gerusalemme (attentato prevedibile dopo il carnaio di Gaza) pubblicato ieri su Il manifesto, trovo che sia un'analisi molto lucida che mi sento di condividere:

Il futuro oscuro di due popoli
Zvi Schuldiner


Dopo vari giorni di fuoco nella Striscia di Gaza, il fuoco si estende a Gerusalemme. Un palestinese è entrato in una yeshiva e ha assassinato otto alunni, giovani tra i 14 e i 19 anni di età. Si tratta di una strage dai molteplici significati e probabilmente è il nuovo anello di una catena terribile che porterà solo nuove sofferenze. L'assassinio attribuito a un palestinese di Gerusalemme assume il senso della vendetta per i palestinesi uccisi dall'esercito israeliano nell'ultima settimana, e ha suscitato uno spettacolo ripugnante a Gaza, con spettacoli di giubilo organizzati da Hamas. La vendetta, che molti potrebbero gradire a livello emotivo, non è altro che un nuovo contributo alla catena di sangue che provvederà a seppellire ogni possibilità di costruire un orizzonte politico. Hamas sa come provocare la morte, ma non ha alcuna strategia riguardo la vita.
La tattica di Hamas può portare in piazza a festeggiare tutti quelli che godono della morte, il che politicamente equivale a isolare e indebolire ancora di più Abu Mazen e il suo governo. La tattica di Hamas e la debolezza di Abu Mazen sono un cocktail catastrofico che mette in luce due altri aspetti: il governo israeliano è riuscito a smembrare l'unità della Palestina mentre i palestinesi non hanno una reale strategia politica.
La tattica israeliana rivela anche i disastrosi effetti del cancro annessionista e bellicista del governo israeliano: solo la forza è un elemento chiaro, brutale, decisivo e definito di un'élite politica miope che continua a negare la realtà e a costruire un futuro che non porta alla pace ma alla perpetuazione della guerra e alla degenerazione progressiva del sistema politico e sociale in Israele.
Aprofittando dell'ignoranza, dell'apatia o della stupidità dentro e fuori Israele, il premier Olmert già accusa l'Autorità palestinese di non fare abbastanza per combattere il terrore. Questo è anche vero, ma non prende in considerazione un «piccolo» problema: l'Autorità non è reale come pensano molti. Non ha alcuna forza e si trova sotto una totale occupazione israeliana. Anche se si è già detto, è bene ripeterlo: le forze israeliane si trovano in ogni angolo dei territori occupati in Cisgiordania e mantengono un accerchiamento crudele di quella grande prigione che è Gaza.
La strage è da condannare per le sue caratteristiche disumane. I festeggiamenti a Gaza sono ripugnanti. Ma questo è anche il risultato di un programma scritto ed elaborato giorno dopo giorno dai nostri dirigenti in Israele. La violenza e soltanto la violenza è l'unica risposta della miope e debole leadership israeliana. Messi sotto pressione da un'opposizione ancora più estremista, i dirigenti pensano solo alle apparenze. Temono che i negoziati o un compromesso li conducano alla morte politica e per questo preferiscono continuare a seminare morte.
Hamas e il governo israeliano si stringono in un abbraccio mortale di cui fanno le spese entrambi i popoli. I palestinesi e gli israeliani continueranno a pagare con la vita questa costante costruzione di un futuro oscuro.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 09-03-2008 alle 10:23 ]

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 10-03-2008 00:06  
Sto leggendo anch'io con molto piacere gli articoli di Schuldiner sul Manifesto di questi giorni. Molto bello anche quello pubblicato appena era cominciata la reazione di Israele in seguito alla morte dello studente israeliano ucciso dal razzo Kassam.
Schuldiner sta a Sderot, qundi si trova letteralmente con la testa sotto i missili, e insegna nell'università dove studiava quello studente, quindi il fatto che abbia comunque la forza di criticare la politica di Israele e di battersi a favore della pace è particolarmente ammirevole a mio avviso.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 10-03-2008 14:28  
quote:
In data 2008-03-10 00:06, Valparaiso scrive:
Sto leggendo anch'io con molto piacere gli articoli di Schuldiner sul Manifesto di questi giorni. Molto bello anche quello pubblicato appena era cominciata la reazione di Israele in seguito alla morte dello studente israeliano ucciso dal razzo Kassam.
Schuldiner sta a Sderot, qundi si trova letteralmente con la testa sotto i missili, e insegna nell'università dove studiava quello studente, quindi il fatto che abbia comunque la forza di criticare la politica di Israele e di battersi a favore della pace è particolarmente ammirevole a mio avviso.

Verissimo, le persone come Schuldiner per me rappresentano la parte migliore della società israeliana.

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 11-03-2008 11:03  
Fortunatamente di Israeliani obiettivi e non fondamentalisti ce ne sono tanti.

Peccato che al governo del paese però si alternino sempre gli stessi gruppi di potere all'interno dei quali queste persone non contano niente.

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