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(R)evoluzioni in prosa |
seanma
Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 21-09-2002 15:29 |
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il cielo era di un blu cupo,che emanava un nonsochè di angosciante con quelle sue nuvole così grigie e spesse,che sembrava ci si perdesse dentro.
Sotto,una grande distesa di terra deserta,ornata soltanto da qualche albero sperduto e desolatamente spoglio.
Erano solo le otto del mattino,ma sembrava già sera.Eh,sì,perchè non so se a causa del tempo o di qualcos'altro,quella zona della città in quei minuti era tristemente vuota.Un cazzo ci passava.Auto,animali,niente.Niente e nessuno.
Questa situazione dava alla città un'apparenza alquanto spettrale,quasi inquietante.Il tempo passava,ma restava fermo,perchè nulla cambiava.Tutto come in un quadro.
Ma ecco avvicibnarsi una figura che primav non c'era,malinconica e disillusa,triste e curva.
Si andò a sedere su una delle panchine della zona,con in mano un giornale e un paio di occhiali.Era un uomo sulla settantina,grassoccio,magro,col nasone,sguardo torvo e fisso,come alienato,ma direi piuttosto rimbambito.
Nella calma assoluta,inizio a leggere il suo giornale,stando minuti sulla stessa pagina come perso e poi all'improvviso cambiandola.
Probabilmente appassionato dalla lettura,non si accorse del tempo che passava e lesse per alcune ore.Poi,stanco,gettò il giornale a terra e rimase fermo,con lo sguardo fisso,fisso come il paesaggio.Rimase in questo stato per lungo tempo,dando a tutto l'insieme un aspetto terrificante.
Poi,d'un trattos'alzo e cominciò lentamente a camminare in quel desolato ambiente.Lo osserviamo allontanarsi e notiamo che copiose lacrime scendono dai suoi occhi.
Ora non c'è più paesaggio,solo nero.Nero.Il nero.
La Fine.
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 21-09-2002 16:09 |
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c'era anche per caso una volpe in mezzo alla strada e la costellazione del grande carro alta nel cielo?
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 21-09-2002 17:51 |
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quote: In data 2002-09-21 16:09, mattia scrive:
c'era anche per caso una volpe in mezzo alla strada e la costellazione del grande carro alta nel cielo?
| guarda che nn ti ho copiato!ma cosa volevi dire con questo msg?
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 22-09-2002 03:41 |
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grazie seanma
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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mallory
Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 22-09-2002 14:49 |
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quel pensiero che la mente rincorre per primo,è l'assioma delle azioni....
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 22-09-2002 16:59 |
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Agere sequitur cogitare
an
cogitare sequitur agere?
Id Nescio.
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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Perluscone
Reg.: 27 Ago 2002 Messaggi: 189 Da: Arcore (MI)
| Inviato: 23-09-2002 04:14 |
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Era certo che una sigaretta non avrebbe potuto farlo svenire. Cercò allora di trattenersi dal cagare più che poteva. Seduto sul cesso, i pantaloni abbassati mai tanto da scoprire le ginocchia. Le gambe obbligatoriamente strette.
Forse era il momento più giusto per fumarsi tutta una sigaretta. Anche se era abituato a muoversi e a camminare mentre fumava, questa volte si concesse l'immobilità. Le sigarette, a volte, esaltavano e accompagnavano i momenti di riflessione e di soddisfazione e quindi li sfruttava camminando.
Una volta camminò così tanto che quando si voltò indietro, finita la sigaretta, i suoi amici erano lontani più di cento metri. Da quel giorno in cui si rese conto di poter camminare sovvrapensiero, senza quasi accorgersene, fumando una sigaretta diventò stranamente più felice. Ma si trattava, forse, non tanto di felicità quanto di un segreto piacevole. Era come se un altro se stesso, e solo lui, sapesse del suo nuovo io. Una consapevolezza da condividere da solo. Forse solo un attimo di euforia, uno scompenso emotivo suscitato da un ricordo piacevole e incosciente. Una qualcosa che, lui sapeva, accadeva a tutti.
La sigaretta finì, aprì leggermente le coscie e lasciò scivolare il mozzicone di Camel. LA sigaretta si spense con un fregolio. La pressione scese e un capogirò salì. Era tempo di alzarsi. Raccolse il rotolo di carta igienica ai suoi piedi e si pulì il culo, anche se non ricordava più se avesse poi cagato veramente o no.
In cucina si sedette sulla sedia, dopo averla scostata dal tavolo. Inclinò leggermente la testa e guardò il muro. Lo sfregare delle mani e delle braccia, l'appoggiare delle teste aveva creato degli aloni più scuri e sfumati in punti precisi. Tutti questi segni di vita erano la sua personale sacra sindone riportata sul muro. Lo scurirsi del muro, impensabile in molte case, gli permetteva di sentire la casa come una cosa sua, ma allo stesso tempo suscitava una sensazione negativa. Un giorno avrebbe dovuto coprire con la pittura quei segni. La casa era infatti sua soltanto a tempo determinato. Un contratto attestava che i suoi sentimenti di appartenenza fossero legali fino ad una certa data, dopo la quale ogni ricordo non sarebbe potuto mai più essere suscitato dalla relazione fisica con il luogo. Tutto si sarebbe spostato nella sezione cerebrale e con il tempo si sarebbe lentamente cancellato, al contrario di quanto invece avrebbe fatto con la sindone sul muro. Un colpo, due colpi, due rumori morbidi del pennello imbevuto di pittura bianca e l'immagine solo ipoteticamente e romanticamente speculare sarebbe sparita per sempre, veloce.
_________________ Perluscone effettua il teletrsabordoP |
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Perluscone
Reg.: 27 Ago 2002 Messaggi: 189 Da: Arcore (MI)
| Inviato: 23-09-2002 12:51 |
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Evito di solito di impicciarmi in collosi dialoghi di rappresentanza giovanile ..........e non perchè mi senta superiore , ma respiro sempre più malamente l'aria stantia di non dialoghi pretestuosi , ho una sorta di asma bohemiène che mi sta pure sul cazzo , come un preservativo .
Evito pure di ruotare gli occhi dove so che potrò incontrarne di indesiderati , castranti cristallini da casa degli specchi , sbatti e sbatti come un moscone peloso alla ricerca della merda ristoratrice in un mondo asettico .
Non mi sono mai piaciuto granchè , ho adottato una bella parodia per paraventare marionette magiche , e continuo imperterrito a compatirmi con frusta schioccante , sciadà sciadà , e ricordandomi tutti i giorni di quanto sono ex giovane ed entrato finalmente nella tanto agognata fase matura di depressione articolata ed inattaccabile , depressione piena di citazioni , depressione che è malattia droga , da cui amo uscirne con la droga , per rituffarmici con quella controvoglia che tanto mi sbrilla . Il mio albero preferito è il salice piangente , mi sono tatuato una lacrima sul terzo occhio e mi incazzo sbavante appena mi si dimostra il contrario .
Ci sono giorni in cui rido di cuore ma me li scordo in fretta , non posso sgarrare , il copione parla chiaro , l'ho pure firmato , è una questione di onere .
Mi ossesiona il concetto di semplicità , la amo e non la capisco , l'ambisco ma non ci arrivo , sono prigioniero della torre di Abele , e Caino mi tira le pietre appena metto fuori il naso .
Sissignore sissignore sono languido e lascivo ma sento pulsare la potenzialità , ho fatto cose anche meravigliose , ma mi fermo prima e manco mi chiedo più il perchè , una sorta di ineluttabile rassegnazione , che a volte mi piace prendere in contropiede , scagliando le palle lontano , fuori dal' area dei rigori .
Colpisco a freddo , amo stupirmi e gioco ad essere posseduto . Se sono franco con me stesso non lo saprei spiegare a lorsignori , è uno dei tanti problemi che ho smesso di pormi di fronte a verità di più grande portata , come la droga o l'osservazione-sentinella dei corti circuiti umani , di cui sono esemplare evoluto , infatti me ne andrò presto , se riesco a ricordarmi di essere ancora qui . |
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Perluscone
Reg.: 27 Ago 2002 Messaggi: 189 Da: Arcore (MI)
| Inviato: 30-09-2002 22:14 |
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Stasera, controvoglia , decido di andare a pisciare poco prima di coricarmi . Slaccio la patta come di consueto , sipario porno , faccio per tirarmelo fuori...tasto bene , non mi raccapezzolo più ....... sparito . E non come era venuto . Non hai più il cazzo ! non hai più il cazzo ! una vocetta stridula di eunuco mi esplica razionalmente l’accaduto . Sempre pronto il meccanismo di difesa autoironica mi pone stravaganti interpretazioni " L’avrai dimenticato da qualche parte , magari l’hai lasciato appoggiato sulla scrivania al lavoro oppure in qualche cazzetto , dormici su , domani ci penserai " . Sono fastidiosamente in attesa di uno svenimento , di un urlo improvviso ,ma stallo come un demente in piedi davanti al cesso ( e ci potete giurare non mi ci rivedrete mai più) con l’aria in mano . Siccome non succede niente di sensazionale mi riabbottono . Non c’ho più niente , sono come Big Jim con più peli . Qualcuno se lo sarà ripreso , non sapevo di avere il cazzo in comodato d’uso .
Sarà rientrato ? no , è tutto pelle piatta . C’è di buono che non mi scappa da pisciare e che risparmierò sui preservativi ma immagino dovrò impegnarmi in una massacrante sfida di ricostruzione identitaria ,non ne ho già più le palle piene e per di più dovrò anche spiegare l’accaduto a qualcuno....ma chi cazzo me lo fa fare ! Ora me ne vado a letto , domani inizia la mia prima giornata senza uccello : niente grattate , niente chiavate , niente trastullamenti vari , niente pisciate generose ma anche niente più pallonate nei coglioni e molto più tempo libero . Tra l’altro ho sempre ritenuto il pisello molto inestetico , magari mi piacerò di più allo specchio , superato lo shock iniziale . In realtà non sono ottimista no , sono solo pigro . Bhè buonanotte .
_________________ Perluscone effettua il teletrsabordoP |
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stilgar
Reg.: 12 Nov 2001 Messaggi: 4999 Da: castelgiorgio (TR)
| Inviato: 30-09-2002 23:28 |
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moscardo
Reg.: 08 Ott 2002 Messaggi: 188 Da: collina (es)
| Inviato: 08-10-2002 16:06 |
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Le fiabe collinari :
Sono Moscardo , un ottimo coniglio , abito in collina , vicino a Filmtown , e mi ci sciallo di carotazza .
Sgranocchio , me la dormo , flatulo e chiavoabbestia , che cazzo vuoi fare d’altro ? Minchione !
Bhè , anche guardare il buio , cazzo , buioi in conigliese , esco dal cilindro e me lo sguardo , di brutto , e me ne sbatto , sono in botta . Guardo una coniglia e la castigo immediatamente , senza preliminari , mangio gli scacchi di Raviole , e scracchio ; poi piscio sui fiori cresciuti sulle orme del Cristo , felice , ed il culo di Mattia pulsa di luce malsana . Oh si ! Alleluia ! Proseggio e poetizzo , senza remore , la collina me lo ha insegnato , senza ipocondrie , e se mi va balzo all’impazzata , chi mi giudica si vuol sentire meglio ma in realtà mi invidia , e non lo compatisco…piuttosto mi stimola la cagata a palline , di cui sono magister incontrastato , vuoi sentire ? PROOOOOOOOT ! il respiro della vita . Una volta mi hanno detto “ A’ Mosca ‘ cosa pensi di fare nella vita ?” li ho guardati e c’ho detto “ Se fossi negro ed avessi una figlia , pensate che la darei ad un fottuto negro ? “ no no…….le domande sono ben altre e le risposte mica vengono di conseguenza , stanno ritte finchè possono , poi schizzano . Si conclude così la prima fiaba collinare , sussurratela a vostro figlio che vi supplica di raccontarvene un’altra prima che se lo mangi il Babau che morse il cazzo che si succhiò il poco che al mercato mia madre portò . Alla prossima , sempre che non sia l’ultima .
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DemonSeth ex "Phibes"
Reg.: 27 Feb 2002 Messaggi: 2048 Da: Catania (CT)
| Inviato: 08-10-2002 16:13 |
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Moscardo...bisogna avere il coraggio di scopare in piazza!
_________________ "Capable du meilleur comme du pire, mais pour le pire je suis le meilleur" |
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Polifemo
Reg.: 04 Set 2002 Messaggi: 71 Da: Luino (VA)
| Inviato: 08-10-2002 17:03 |
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caspita...ma c'e' pure il cavaliere???
ha veramente il tempo di fare tutto.
_________________ Dio e' morto e anch'io non sto' troppo bene |
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moscardo
Reg.: 08 Ott 2002 Messaggi: 188 Da: collina (es)
| Inviato: 29-11-2002 11:11 |
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Svelto ed incupito colgo la palla al balzo , e non potrebbe essere altrimenti; mi piace pensare di poter essere il mio stesso ausiliare , con licenza di pigliarmi per il culo , in odore di barzelletta . Ed il bello è che me la vedrò con me stesso se e quando ne avrò voglia.....chi l'ha detto che la pigrizia è un difetto ? Qualcuno pensa sia una caratteristica , e comunque al nostro orgoglioso antieroe , credetemi , la consapevolezza ha salvato e lavato il culo più di anta volte . Dritto , rovescio , rovescio ancora rovescio , dritto , i miei amici sono egoismi compatibili e pure chi felice si bea con la sua bella in un tripudio di servili frustrazioni . Guardo con curiosità chi parla e scrive finto profondo , finto addolarato , finto provato , finto pieno , finto vuoto , finto pesce........lo avete provato ? E' straordinario . Quando da bambino guardavo le belle ragazzine di ceramica che , ginnasticartistanti , se la ponteggiavano inarcando la schiena in un ' improbabile ed anticruscarola u rovesciata mi veniva voglia di scagliarle su Marte con un calcio di collo pieno sulle vertebre o di baciarle sull' ombelico , apogeo antropocentrico e nodo dell' esistenza , dipendeva dalle volte e dal controtempo ; Altre volte mi grattavo confuso e basta .
Schiavo di mestesso , m'imbabarisco nella routine , un'istituzione comoda ed inevitabile , colpendo nel segno del mio zodiaco personale , vergognandomene , ed esaltando le mie virtù artefatte per il mio sollazzo personale . Almeno piove e da buon metereopatetico amo esaltarmi nella mia nullità aiutandomi nel mio infinito ottimismo a comprendere che se mi bagno , sogno .
_________________ Corri e fottitene dell' orgoglio, ne ha rovinati più lui che il petrolio. |
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mario54
Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 29-11-2002 13:19 |
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Alcuni anni a dietro in una solegiata mattinata invernale mi trovai lungo un viale alberato con alcune panchine. Su di una di queste vidi una sella di cavallo posta sullo schienale di questa. Che cosa ci faceva? mi domandai? subito dopo vidi arrivare un uomo sulla cinquantina basso ed obeso con un cavallo marrone. Egli si avvicino a questa panchina ove era posta la sella e mi chiese se potevo tenergli le redini del suo cavallo perchè lui doveva salire Lo sello e poi sali si questo equino ma casco dall'altra parte perche tremava dalla paura. In quel momento che lui stava salendo anche io tremavo e il cavallo si spostò. Questa era stata la mia prima esperienza diretta con un cavallo
_________________ Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia! |
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