FilmUP.com > Forum > Attualità - Dalla Bielorussia Un mese di vacanze italiane e 11 mesi di orribile orfanotrofio
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Autore Dalla Bielorussia Un mese di vacanze italiane e 11 mesi di orribile orfanotrofio
Mizar81

Reg.: 29 Ott 2004
Messaggi: 8463
Da: Latisana (UD)
Inviato: 04-10-2006 15:22  
quando ho sentito parlare di "mamma" e "papà" mi sono venuti i brividi... ottimo l'editoriale, mette in luce un aspetto che da sempre avevo in testa ma che non ho mai sentito ancora affrontare. Le cose sono due:
- chi ha insegnato alla bambina a chiamare la coppia "mamma" e "papà"?
- se ha cominciato da sola, perchè non è stata corretta?

Ok, la bimba viveva in una situazione orribile; ok, andava portata via di lì (e come lei tanti altri).
Ma qui siamo di fronte a un gesto di egoismo puro: si sono appropriati della piccola facendosi chiamare così, ed ora lei vede solo una mamma e un papà... e a buon diritto non vuole separarsene.

E grave, è veramente grave la situazione... e la causa principale dei problemi attuali di Maria (a livello emotivo) sono i suoi "autonominati" genitori.
Al di là di tutto, è la prima cosa cui ho pensato... un errore gravissimo di fondo (farsi chiamare mamma e papà) ha generato una serie di problemi difficilmente risolvibili e peggiorato notevolmente una situazione già di per sè grave.

Sull'adozione? Non lo so, c'è chi valuterà se la coppia effettivamente si merita quegli appellativi di cui si è appropriata non avendone il benchè minimo diritto.
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Agitandosi in una terra dove la luce della Luna ghiaccia, comincia un'era di distruzione e rinascita...

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 04-10-2006 15:57  
quote:
In data 2006-10-04 15:22, Mizar81 scrive:

- chi ha insegnato alla bambina a chiamare la coppia "mamma" e "papà"?
- se ha cominciato da sola, perchè non è stata corretta?
[...]
siamo di fronte a un gesto di egoismo puro: si sono appropriati della piccola facendosi chiamare così, ed ora lei vede solo una mamma e un papà... e a buon diritto non vuole separarsene.




Beh, non credo che sia questo il danno maggiore. A prescindere dal fatto che, così come chiamare mamma e papà due persone che biologicamente e legalmente non sono tali non serve a farne i propri genitori, allo stesso modo non vedo come un bambino non possa affezionarsi a due persone come ci si affezionerebbe a due genitori nonostante non li chiami proprio 'mamma' e 'papà'.
Appoggio la tua argomentazione poichè ho capito cosa intendevi, e cioè che è stata toccata anche un pò di psiche della bambina e di conseguenza credi possa essere stata, seppur marginalmente, 'manipolata'; ma credo che, anche se fosse stata affidata ad un'anziana o a qualsiasi altra persona l'avesse trattata meglio di come l'abbiano trattata nel suo paese natale, lei sarebbe stata comunque indotta a pensare all'Italia come la sua casa. Il concetto di famiglia va al di là di dove siano le proprie origini; la mamma ed il papà sono due persone che, di norma, donano per primi l'amore ad un bambino. E se il primo amore ricevuto da Maria è provenuto da questa famiglia italiana, beh, allora ben vengano i due appellativi.
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Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!

Happiness only real when shared.

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Mizar81

Reg.: 29 Ott 2004
Messaggi: 8463
Da: Latisana (UD)
Inviato: 04-10-2006 16:47  
quote:
In data 2006-10-04 15:57, utopia scrive:
Appoggio la tua argomentazione poichè ho capito cosa intendevi, e cioè che è stata toccata anche un pò di psiche della bambina e di conseguenza credi possa essere stata, seppur marginalmente, 'manipolata'; ma credo che, anche se fosse stata affidata ad un'anziana o a qualsiasi altra persona l'avesse trattata meglio di come l'abbiano trattata nel suo paese natale, lei sarebbe stata comunque indotta a pensare all'Italia come la sua casa.



Sinceramente insinuavo, neanche tanto velatamente, che i due coniugi non si sono prodigati più di tanto per spiegare alla bambina che loro non erano i suoi genitori e che, seguendo un certo iter e con tanto impegno, magari lo sarebbero diventati... anzi! Volevano una figlia e se la sono presa.
l'hanno conquistata promettendole qualcosa che non era in loro potere promettere.

Nel momento in cui lei ha iniziato a chiamarli così, ha cominciato a pensare all'Italia come casa sua, i due (non genitori adottivi, ricordiamocelo, nè affidatari) dovevano spiegarle che c'era un iter da seguire prima di arrivare a questo.
Per il loro egoismo l'hanno sottoposta a traumi che spero possa superare, non ultimo il fatto che forse, qualora venga data in adozione, non so se potranno essere loro i genitori adottivi.

Ah, chiaramente mi rendo anche conto della situazione tragica e orribile che ha vissuto la piccola, ma coi bambini di mezzo io credo che non ci possa essere spazio per la tipica sfiducia nelle autorità italiane... si richia di far danni veramente grossi col fai da te. Per l'appunto.
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Agitandosi in una terra dove la luce della Luna ghiaccia, comincia un'era di distruzione e rinascita...

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 04-10-2006 18:44  
Non conoscevo l'editoriale di Massimo Fini, devo dire che adesso vedo i Giusto sotto una luce meno favorevole, anche se, pare, che avessero già fatto richiesta di adottare Maria e che questa richiesta, per un disguido, non sia arrivata in Bielorussia.
La cosa che continua a sconcertarmi è un'altra : perchè nessuno si è preoccupato di verificare le accuse della piccola? perchè nessuno vuole indagare sulle condizioni degli orfanotrofi bielorussi?Per quanto sia dittatoriale, penso che anche al governo bielorusso convenga punire i responsabili di eventuali maltrattamenti.

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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 04-10-2006 20:08  
quote:
In data 2006-10-04 16:47, Mizar81 scrive:

Sinceramente insinuavo, neanche tanto velatamente, che i due coniugi non si sono prodigati più di tanto per spiegare alla bambina che loro non erano i suoi genitori e che, seguendo un certo iter e con tanto impegno, magari lo sarebbero diventati... anzi! Volevano una figlia e se la sono presa.
l'hanno conquistata promettendole qualcosa che non era in loro potere promettere.




Parole sante.
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E' ok per me!

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 09-10-2006 17:35  
Ulterire sviluppo

Anche all’Onu un ricorso su Maria
Diego Pistacchida Genova



Intervenga l’Onu. Prenda posizione contro la Bielorussia. La condanni a pagare 300 milioni di euro. E se del caso, ne decida l’espulsione dall’Organizzazione. Non importa se c’è un’eventuale trattativa segreta con l’Italia, non contano gli accordi e i passi indietro reciproci. La vicenda di Maria deve avere delle conseguenze per chi l’ha gestita.

Lo chiede un avvocato genovese, Gian Paolo Vincenti Mattioli, il precursore di «Telefono Azzurro», che ha presentato un ricorso all’Onu tramite l’Unicef. E che snocciola quelli che ritiene essere i gravissimi errori commessi dal tribunale per i minori di Genova. Proprio ieri le carte sono state trasmesse dall’Unicef al «Palazzo di vetro».Non lo fa per conto dei coniugi Giusto («anzi, mi vergogno di essere italiano per come sono stati costretti a chiedere scusa alla Bielorussia in tv», puntualizza). È spinto da una promessa. «L’ho fatta a mio figlio Gian Maria, morto nel 2004 in un incidente stradale - precisa l’avvocato -. Ho giurato che in suo nome avrei condotto qualsiasi battaglia per i diritti di chi subisce soprusi».

Non ha un mandato e non vuole averlo in futuro. «Per quanto è accaduto non servono mandati. Perché qui sono stati calpestati i diritti minimi di un minore - spiega l’avvocato -. E la Dichiarazione dei diritti del Fanciullo di New York è una fonte primaria del diritto, vale più di qualsiasi costituzione nazionale. Quindi l’Italia e i giudici italiani sono costretti a farla rispettare».Le violazioni individuate da Gian Paolo Vincenti Mattioli, coadiuvato dall’altro suo figlio Francesco Maria e da Saverio Burgaretta, vengono poste a carico del tribunale per i minori di Genova. E fanno riferimento anche alle «Regole minime per la giustizia minorile» dettate nel 1985 a New York e alla Convenzione Europea dei diritti dei bambini di Strasburgo (1996). «Innanzitutto ritengo fosse dovere del tribunale applicare la dichiarazione di New York del ’59 anche se la famiglia Giusto, non lo avesse fatto - spiega Vincenti Mattioli -. Questo avrebbe concesso all’Italia la possibilità di prorogare la propria giurisdizione, come peraltro in un primo tempo era stato fatto dallo stesso tribunale fino al 30 ottobre».

Non solo. C’è la questione delle «garanzie» offerte dalla Bielorussia. Le promesse però sono state solo verbali. Invece «per le stesse norme internazionali, occorreva mettere nero su bianco un protocollo dettagliatissimo. È il caso di dire che scripta manent, verba volant, anzi... sono già volate».Sembra finita lì. Invece c’è ancora l’aspetto più clamoroso del ricorso. «Il tribunale per i minori ha consegnato Maria a chi non aveva alcun diritto su di lei - attacca Vincenti Mattioli -. L’ambasciatore è un rappresentante politico del paese, non il tutore della bambina, che è invece il direttore dell’orfanotrofio. Ebbene, di fronte al tribunale di Genova l’ambasciatore non aveva una delega a rappresentarlo, non era nessuno». Questo errore clamoroso in effetti sembra confermato dalla sentenza della Corte d’appello di Genova: «La Corte rileva - si legge nell’atto che il 28 settembre respinge il ricorso dei Giusto - che con atto depositato in data odierna la giunta distrettuale di Vilejka ha delegato il console dell’Ambasciata Bielorussa (...) Il che fa ritenere che la costituzione in causa dell’Ambasciata sia valsa a sanare il vizio».

Un vizio che c’era e che nessuno aveva rilevato prima. «Infatti ho presentato anche un ricorso presso il tribunale per i minori per chiedere che venga risentita la bambina, che abbia un difensore privato - incalza l’avvocato che offre la sua assistenza gratuita -. Voglio vedere cosa mi rispondono».Gian Paolo Vincenti Mattioli si muove anche di fronte alla Corte di Strasburgo. «La Bielorussia ha accettato la giurisdizione di un tribunale italiano? A questo punto è costretta a comparire di fronte a qualsiasi altra corte dell’Unione», osserva. Ma punta molto sul ricorso presentato ieri dall’Unicef all’Onu. Soprattutto sulle richieste. Oltre alla condanna della Bielorussia alla sanzione da 300 milioni (di cui 100 da destinarsi a Maria e 200 all’Unicef), chiede che l’Onu ordini la restituzione della bambina alla Croce Rossa perché la riporti in Italia e la affidi temporaneamente ai coniugi Giusto, un’ispezione in tutti gli orfanotrofi bielorussi e il processo a Strasburgo.

Per la fase istruttoria, l’avvocato chiede di ascoltare tutti i protagonisti della vicenda (la bambina ma anche i rappresentanti dei governi), e persino «il nunzio apostolico, nella persona del segretario di Stato, cardinal Tarcisio Bertone». «Finora in tanti hanno calpestato i diritti di una bambina - conclude l’avvocato -. Nessuno ha messo davanti a ogni cosa l’interesse primario di Maria». Ora tocca all’Onu.
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 09-02-2007 12:41  
Sarebbe stata indotta a scrivere della sua segregazione, a disegnare bambini legati alle sedie, a denunciare le violenze subite nell'orfanotrofio di Vilejka: "Se vuoi rimanere in Italia devi fare così". Lo avrebbe confessato Maria-Vika all'équipe di psicologi nominati dal procuratore generale del tribunale di Minsk. Sulle dichiarazioni rese dalla bambina, contesa tra la famiglia Giusto-Bornacin di Cogoleto e le autorità bielorusse, la procura di quel Paese ha aperto un'inchiesta, ipotizzando il reato di "istigazione al falso". Gli indagati sarebbero proprio Chiara Bornacin e Alessandro Giusto. Chiamato in causa potrebbe essere anche uno degli psicoterapeutici di parte, Alberto Barbagelata, l'estensore delle relazioni mediche sulle quali si sono poi basati gli esposti della famiglia genovese, presentati al tribunale dei Minori del capoluogo ligure.

L'indagine è coperta dal massimo riserbo, anche perché sono in gioco i rapporti bilaterali tra i due stati. Ma l'esistenza del carteggio tra i magistrati bielorussi e quelli italiani non è negata dall'ambasciatore Alexei Skripko. Così come da Roma l'avvocato della Bielorussia, Diego Perugini pur attenendosi al segreto istruttorio, non smentisce l'apertura dell'indagine da parte del procuratore generale di Minsk. I magistrati bielorussi oltre a trasmettere a Genova gli atti della commissione nominata dal ministro dell'Educazione, Alexander Radkov, hanno chiesto le generalità di chi ha scritto, firmato le relazioni medico-psicologiche, compilato le certificazioni su Maria-Vika. Scrivono i magistrati di Minsk: "Risultano discrepanze forti tra quello che è stato dichiarato in Italia e quello che invece ha raccontato la bambina agli specialisti bielorussi".


La notizia stravolge quanto sostenuto finora dai Giusto. La bimba di 10 anni durante la vacanza terapeutica a Cogoleto avrebbe confidato a loro la segregazione nell'istituto di Vilejka, le violenze fisiche e sessuali ad opera di altri adolescenti. Le dichiarazioni sono state accompagnate da referti medico-legali chiesti dalla famiglia genovese ai periti di parte: "Ematomi contusivi multipli nella regione toracico-addominale e agli arti inferiori con lesione, sospetta ustione, in regione pubica". Tutto sostenuto da una raccolta di scritti e disegni terribili fatti da Vika. Lo psicoterapeuta Barbagelata avrebbe detto: "La bimba ad una bambola aveva legato le mani dietro la schiena... raccontava di un gioco che un ragazzo più grande dell'istituto imponeva a lei e ad altre bambine".

Maria-Vika l'estate scorsa manifestò la volontà di non tornare in Bielorussia, ma di rimanere con Chiara e Alessandro, altrimenti si sarebbe uccisa. I due presentarono un esposto al tribunale dei Minori di Genova, chiedendo l'adozione straordinaria. Poi non riconsegnarono la bambina alle autorità bielorusse e per 20 giorni la nascosero nel convento di Saint Oyen, il Val d'Aosta. Ritrovata dai carabinieri e rispedita a Minsk (accompagnata da due psicologhe genovesi), lì avrebbe confessato di avere scritto e disegnato perché "sollecitata".

Sull'intera vicenda, data la delicatezza, le bocche rimangono cucite, ma fonti vicine alla Procura della Repubblica di Genova e al Tribunale dei Minori, riferiscono che la famiglia di Cogoleto avrebbe già respinto con sdegno le accuse giunte da Minsk.

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Popolo, Patria, Socialismo

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 09-02-2007 13:20  
quote:
In data 2006-09-16 09:36, ipergiorg scrive:
Una signora che dichiara con aria ferma e autorevole di essere stata «quattro volte in Bielorussia» deve sapere benissimo come stanno davvero le cose laggiù: è un paese attardato nel postcomunismo, da secoli privo di una propria leadership autonoma da Mosca: diversamente dall'Ucraina, che per molti versi ha costituito il nucleo più civile e moderno dal quale è gemmata ed è cresciuta nei secoli la stessa Russia di Mosca. È un Paese la cui leadership attuale riassume i vizi e le tare dei potentati che si creavano nelle province fin dai tempi zaristi e sovietici, un Paese che contrariamente a tutti i suoi vicini non ha saputo o voluto approfittare della caduta del regime sovietico, in cui la salute e la vita di ogni individuo valgono pochino, in cui i diritti umani e il diritto in generale rimangono un'opinione o un'opzione per la neo-nomenklatura e per i "nuvorisci" (come in russo vengono chiamati con elegante neologismo semifrancofono i "nuovi ricchi").
Non è possibile sostenere in buona fede, essendoci stati quattro volte come la signora che in Italia si occupa di tutelare i minori e di garantire la regolarità delle adozioni e rilascia interviste alla Rai, che in Bielorussia la salute fisica e morale dei bambini detenuti negli ospizi sono garantite ed eccellenti, che tutto là funziona nel migliore dei modi, che non si possono inseguire e prender sul serio le fisime di una coppia italiana che con il suo comportamento non farebbe che traumatizzare la bambina in questione, la quale senza dubbio ora si sentirà colpevole di «aver parlato», e per questo non vorrà tornare nel paradiso post-sovietico e in quell'ospizio, modello di accoglienza. E se sulla bambina nell'ospizio sono state commesse violenze di ogni genere, pensa bene di ricordare che anche in Italia le cose non vanno meglio. Peccato che la signora che lo ricorda dovrebbe essere appunto fra coloro che vigilano e che garantiscono che ciò non avvenga. E anche le associazioni italiane che gestiscono i viaggi dei bambini, manco a dirlo, sono d'accordo.
Ma a ben vedere tutto quadra: ad un governo bielorusso che usa i bambini degli orfanotrofi come merce pregiata di scambio, come risorsa economica, come occasione per concedere bambini-merce alle famiglie italiane prive di figli, o desiderose di sentirsi utili, corrisponde una comunità italiana che sta al gioco, che accetta di non vedere come funzionano gli ospizi laggiù e in generale con chi hanno a che fare, per potere continuare a godere del "privilegio" di ospitare un piccolo ostaggio durante l'estate. Accetta di non vedere il caso individuale, per poter continuare a credere di far del bene a livello collettivo. Il muro è caduto ormai per tutti gli altri, ma non per questi bambini: neanche per quelli che in Ucraina non hanno una famiglia che si occupi di loro.
Quando il gioco non regge, l'ambasciatore bielorusso dichiara che l'invio dei bimbi in Italia potrebbe anche cessare, e i nostri condannano la reazione – che a me pare naturale anche se avrebbe potuto seguire una strada più "istituzionale", ma avrebbe ottenuto lo stesso successo? –, di una coppia di italiani orripilati per quanto hanno appreso sulla vita della "loro" bambina nell'orfanotrofio. Orripilati perché fanno saltare il tavolo della connivenza: io ti lascio il bambino per un mese all'anno, e tu non indaghi troppo su come vive negli altri undici, e magari metti una buona parola per le relazioni italo-bielorusse. In ogni caso il bambino deve tornare, non a casa sua, ma nell'ospizio.




tutto questo però per dire un'altra cosa, come sempre immagino: che il comunismo è deleterio?

io non ho mai messo in dubbio la drammatica realtà dei paesi russi, ex sovietici, che hanno vissuto sotto un regime comunista sovietico(la definizione che fa la differenza con la generalizzazione del termine comunismo).

sono il primo a dire che ci sono state dittature, che si sono fatte politiche sbagliate e che un rigidissimo statalismo, o per meglio dire protezionismo, ha portato ad una economia abbastanza disastrata.

ma questo non significa che il "comunismo" è quello attuato in Russia: lì c'è stata una forma di comunismo che non ha niente a che vedere con le dottrine sociali dalle quali è nato.

perchè ribadisco che il comunismo vero e proprio è un modo di pensare, di vedere la società in un certo modo, è una specie di corrente ideologica, sviluppata e teorizzata poi anche da grandi personalità, come ad esempio Karl Marx con Il Capitale.
e soprattutto nasce dal concetto di socialismo, che è forse l'effettivo punto di partenza di una ideologia di sinistra autentica.

lo stesso P.C.I. nacque in Italia dopo il congresso di Livorno del 1922, scindendosi dal partito socialista.

se poi vogliamo insinuare che in Italia se il comunismo italiano fosse salito al potere avremmo avuto una realtà simil sovietica dimostriamo enorme ignoranza soprattutto verso la cultura politica di grandi dirigenti come antonio gramsci che si sono battuti anzi proprio a favore della democrazia e della libertà contro l'unica, vera dittatura che abbiamo conosciuto, e anche per ben 20 anni: quella fascista, di destra.

e che per battersi contro queste libertà sono pure morti, in carcere.

e successivamente lo stesso enrico berlinguer ufficialmente sganciò il comunismo italiano da quello moscovita.

io penso che oggi le persone di centro-destra dovrebbero invece amare la russia quasi quanto amano gli Usa.

attraverso putin(tra l'altro grande amico di berlusconi e bush) la russia è oggi un Paese che sta a poco a poco entrando nel mercato della globalizzazione sempre di più(quindi tende a un riformismo e capitalismo effettivo) e lo stesso putin, una settimana fa, ha dichiarato che bisogna adesso pensare al mercato, e basta.
e questo sì che andrà a scapito delle popolazioni non ricche, altro che dittature comuniste.
dittatura di mercato direi.

sono consapevole di aver parlato di tutt'altra cosa rispetto all'argomento effettivo di questo forum, ma molte volte certi argomenti vengono tirati fuori per mantenere viva la paura comunista, ritenuta ancora oggi capace di "avanzare" in tutto il mondo.

oggi?: con l'unione europea e la globalizzazione.proprio oggi?.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 09-02-2007 17:23  
quote:
In data 2007-02-09 13:20, dan880 scrive:

tutto questo però per dire un'altra cosa, come sempre immagino: che il comunismo è deleterio?





veramente no. Ma grazie per averlo ricordato.
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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 09-02-2007 18:06  
se tu avessi letto anche quello che ho scritto dopo capiresti che non sei obiettivo.

come molte persone di destra ti sei indottrinato alle frottole che accomunano il comunismo italiano(che non c'è più) alle realtà politiche dell'ex urss.

prima leggi poi puoi discutere.

anche se due domande te la voglio porre, così come le pongo a tutti quelli che la pensano diversamente:

1-perchè per voi la sinistra non esiste ma solo il comunismo?

2-l'Italia non ha mai conosciuto una linea politica comunista. per 50 anni al governo sono andati tutti tranne loro.
quando è caduta la prima repubblica è nata una sinistra riformista, guidata da un prodi che tutto può essere fuorchè comunista.
berlusconi ha governato la seconda volta per 5 anni interi.

ma di che vi lamentate dunque?

dov'è questo comunismo che avrebbe distrutto l'Italia?

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 09-02-2007 20:36  
quote:
In data 2007-02-09 18:06, dan880 scrive:

dov'è questo comunismo che avrebbe distrutto l'Italia?



da Togliatti in avanti più o meno.
Ma questa è tutta un'altra (e lunga) storia che rischia di sfociare off-topic.
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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 09-02-2007 20:43  
I-G-N-O-R-A-N-T-I.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 10-02-2007 07:30  
quote:
In data 2007-02-09 18:06, dan880 scrive:
se tu avessi letto anche quello che ho scritto dopo capiresti che non sei obiettivo.




interessante, hai pure la pretesa di sapere che cosa mi passa per la testa?
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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 10-02-2007 08:54  
quote:
In data 2007-02-10 07:30, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2007-02-09 18:06, dan880 scrive:
se tu avessi letto anche quello che ho scritto dopo capiresti che non sei obiettivo.






interessante, hai pure la pretesa di sapere che cosa mi passa per la testa?




una persona obiettiva sarebbe in grado di evidenziare anche, se non solo, le negatività delle realtà politiche di destra e una feroce critica al fascismo, dal quale traggono origine alcuni partiti tuttora esistenti, uno in particolare presente nella Cdl.

e riconoscerebbe che in Italia il p.c.i. è stato uno dei partiti che più si sono battuti in favore della democrazia e delle libertà e, una volta almeno, per i diritti sociali dei lavoratori.

senza contare anche la battaglia svolta dai partigiani, certamente persone non di destra, che hanno dato l'effettivo contributo a schiacciar via i nazi-fascisti dal territorio italiano.

perchè molte volte, anzi direi sempre, si parla o solo di comunismo o di comunismo per denigrare le ideologie di sinistra.

perchè ripeto che quì di sinistra in generale non si parla mai.

di certo non la sinistra che sta ora al potere, che è riformista.

la sinistra intesa attraverso quelle idee socialiste dalle quali inizialmente nacque.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 10-02-2007 18:22  
ma forse non hai capito che si parla di qualcos'altro in questo topic, ce ne sono molti altri in cui si discute se il comunismo sia bene o male, se questo o quello stato ha avuto il vero comunismo, quanto è bravo berlinguer e se Marx fosse effettivamente marxista.
Più vai avanti e più mi viene da pensare
“escusatio non petita, accusatio manifesta”
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