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Autore Spiral out. Keep going..
13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 13-09-2006 13:28  
Ho deciso di buttare giù qualche saltuario commento sulla musica che ascolto, sperando che sia di aiuto ad eventuali webbettoni filmuppiani affamati di nuovi ascolti e rigorosamente schifati da quello che in media passa Mtv.
Queste sono le canzoni, o gli album, attualmente presenti nella mia playlist, da più di un decennio in continua e prosperosa evoluzione sonora. Ovviamente sono graditi commenti e domande.
Bù.

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 13-09-2006 13:29  
13 settembre 2006

Partiamo con canzoni isolate.
Un vecchio singolo soul che ho sempre adorato per ritmica ed arrangiamento è Papa Was A Rollin’ Stone scritta dal grande Norman Whitfield nell’ormai lontano 1972 e resa celebre dai The Temptations prima e da George Michael poi. Un semplice quanto martellante giro di basso fornisce l’incipit di un tessuto musicale che va via via arricchendosi di strumenti (la tromba su tutti) e di good vibrations, per la gioia del nostro orecchio. Immortale.
Passiamo poi ad una delle cover più fottutamente azzeccate della storia: Rusty Cage dei Soundgarden rifatta da “the man in black” Johnny Cash (a proposito, ma l’avete visto l’ottimo film di Mangold?). Come può un vecchio decrepito prendere una symbol-song dell’hard rock anni’90, trasformarla in un insistente blues acustico (con qualche pennellata, accuratamente soppesata, di elettrica) e non far perdere alla canzone nemmeno una minima parte dell’energia che la contraddistingueva? Misteri all americans…
Passiamo alle colonne sonore.
Avete tutti sentito parlare di “Bollywood", l’industria cinematografica indiana per cui Los Angeles = Bombay, la quale sforna circa 700 film l’anno (pauuura!), al punto da far giungere la sua eco nel malefico occidente… Ed ecco che Spike Lee, in apertura al suo ultimo film “Inside Man”, piazza la versione remixata di un classico tema dei film bolly-bolly, Chaiyya Chaiyya, opportunamente e figosamente rivisitata (ancora?) in chiusura del film (versione “Bollywood Joint”) dallo schizzatissimo Punjabi MC (ricordate Mundian To Bach Ke?). Ritmo cool e hindi al punto giusto, con un’ottima progressione. Tutta da ballare, verrebbe da dire, se non fosse che la mia fase truzza di sbarellatissimo ballerino fetuso non fosse finita da un pezzo… Vi ammalierà.
Altro film, altra colonna sonora: “Broken Flowers” di Jim Jarmusch (peraltro ottima opera). In tutta l’OST di pezzi da prendere ce ne sono a bizzeffe nonostante la varietà scarseggi, io ve ne consiglio un paio: Yekermo Sew di Mulatu Astatke, con una fantastica parte di sax (musica etiope da sballo), e There Is An End dei Greenhornes, che rievoca certe sonorità dei pezzi di Nancy Sinatra e starebbe benissimo anche in chiusura/apertura di un film di Tarantino.
Per concludere passiamo agli album: non commento nulla, in quanto tutti quelli che sto ascoltando sono freschissimi d’ascolto e pare troppo prematuro giudicarli, ma ve li indico comunque, per la buona impressione che è venuta fuori dai primi ascolti.
Poche righe sopra ho citato i Greenhornes. Ecco. Prendete il bassista e il batterista di quel gruppo, affiancategli Jack White (il suo mini-gruppo non devo nemmeno citarlo) e un suo amico di vecchia data e avrete i The Raconteurs, apparsi anche agli ultimi MTV Video Music Awards e ingiustificabilmente stra-tagliati causa pubblicità dalla fetente emittente (e si che erano una delle pochissime cose decenti di tutto lo spettacolo…). Il loro recente album si intitola Broken Boy Soldiers e si discosta abbastanza dalle sonorità che ci saremmo aspettati vista la presenza di White… Gli altri Lp sono: The Eraser di Thom Yorke solista, The Magic Numbers dell’omonimo gruppo e il non recentissimo Both Sides Of A Gun di Ben Harper.
Bene, per il momento ho concluso.
Fuggo.


_________________

Rubare in Sardegna è il Male.



[ Questo messaggio è stato modificato da: 13Abyss il 13-09-2006 alle 13:44 ]

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 13-09-2006 15:21  
Hai più di un esame da dare, che cazzo fai?
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Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 13-09-2006 15:43  
quote:
In data 2006-09-13 13:29, 13Abyss scrive:
Passiamo poi ad una delle cover più fottutamente azzeccate della storia: Rusty Cage dei Soundgarden rifatta da “the man in black” Johnny Cash


minchia allora me la devo troppo studiare!
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 13-09-2006 17:49  
quote:
In data 2006-09-13 15:21, Marienbad scrive:
Hai più di un esame da dare, che cazzo fai?



mi sono preso una pausa cazzeggiatrice-meditabonda.
ovvio.
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 13-09-2006 17:52  
quote:
In data 2006-09-13 15:43, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2006-09-13 13:29, 13Abyss scrive:
Passiamo poi ad una delle cover più fottutamente azzeccate della storia: Rusty Cage dei Soundgarden rifatta da “the man in black” Johnny Cash


minchia allora me la devo troppo studiare!




ci sono molte canzoni degli ultimi 2 decenni coverizzate da Cash: One degli U2 e Personal Jesus dei Depeche Mode, per esempio.
ma nessuna risulta azzeccata (e semplice da suonare) come questa...
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Rubare in Sardegna è il Male.

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 30-09-2006 03:14  
29 settembre 2006

The Breeders – “Last Splash”

Rieccomi qua.
Volevo rendere questo appuntamento un pò più frequente, almeno nei suoi albori, ma le connessioni internet fiorentine continuano a snobbarmi, con fare perpetuo, e sono quindi costretto a sfruttare questa rapida comparsata in madre patria. Sono qua, dicevamo, anche se non mi leggete. Tanto scrivo per me, oltre che per voi, indi mi accontento. Rimando l’entusiasta commento sui Raconteurs ad un altro momento e intendo invece soffermarmi su di un gruppo a me particolarmente caro: i Breeders. Premessa d’obbligo: sarebbe più opportuno definirle “le” Breeders, visto che la line-up del gruppo, seppur negli anni abbia subito alcuni smottamenti, ha presentato sempre una radicale e preponderante componente femminile. Basti pensare che nell’album di cui sto per parlare l’unico maschione strumentato era il batterista…
Qualche giorno fa, quasi per caso, sono incappato in un video che non vedevo da tempo immemore, girato da uno Spike Jonze in erba… Il video in questione è ovviamente quello del singolo Cannonball il quale, udite udite, un tempo veniva passato piuttosto spesso su Mtv, prima che l’emittente si trasformasse nell’odierno ammasso di fetida merda che noi tutti abbiamo presente (non mi stanco mai di ripeterlo, ormai è chiaro). La visione ha suscitato nel sottoscritto gioiosi e nostalgici ricordi dei ’90 che furono, e mi sono sentito costretto al recupero di questo glorioso LP, finito, nella sua versione scasso-magnetica, in chissà quale anfratto della mia casa paterna…
Bene, procediamo con ligio ordine, ma anche no.
Le Breeders sono un gruppo nato dalla schizzatissima mente di Kim Deal, bassista dei più noti Pixies, come alternativa espressiva a questi ultimi. Si sa, Francis Black si era rivelata una presenza schiacciante negli anni, e la povera Kim stava cercando un modo per esternare la sua poderosa anima in totale libertà… Lo stesso si può dire per l’amica chitarrista dei Throwing Muses (altro gruppo della mitica etichetta 4AD) Tanya Donelly. Ecco che quindi il gruppo viene a formarsi, con Kim questa volta in veste di cantante e guitar-woman. L’album di debutto esce nel 1990 con il titolo Pod. Si rivelerà un esordio folgorante e affatto deludente, mentre il successivo EP Safari confermerà il talento della Deal. Sorvoliamo rapidamente su questi primi anni, fino a giungere al 1993, dove ritroviamo il gruppo mutato (la sorella di Kim, Kelley, ha preso il posto della Donelly) e si assiste allo scioglimento dei Pixies…
E’ in questo periodo che nasce Last Splash, l’album-capolavoro del gruppo, un mix devastante di pop, alternative-rock, melodie sbilenche e riff disarmanti. Kim ha messo l’anima in questo progetto e Last Splash si rivela come la giusta conseguenza dell’avvenuta maturità musicale dell’autrice, ormai svincolata dalle eredità pixelliane e saldamente ancorata ai suoi modelli personali e fottutamente originali. Sia chiaro, l’album è tutto fuorché semplice: al primo ascolto difficilmente ammalia e le liriche nascondono contrastanti sentimenti femministi misti ad emozioni lisergiche e destabilizzanti. Ma… Ma se ci si lascia consumare dai suoni trasversali che le tracce emettono verso i nostri timpani, finiamo inevitabilmente per trovarci dentro ad un trascinante vortice musicale che ci ingoia tediati e ci risputa elettrizzati. New Year è la perfetta premessa: parte lenta e corale, metallica e cantilenante, per poi cambiare immediatamente ritmo e trasformarsi in palpitante power-rock. In successione ecco Cannonball, definita ai suoi tempi l’inno dell’alternative-rock targato ’90. Parte con un vocio low-fi (“auuu-uuu auuuu-uuu”…). Si stoppa. Parte un rullio di bacchette. Parte il giro di basso. Ed ecco che senza quasi accorgercene ci ritroviamo invischiati in questo straordinario pezzo, stralunato quanto basta, pompato da un ritornello di voce filtrata e rockkamanetta. Semplice e dannatamente incisivo. Si seguita in questo strampalato trip e si passa dallo slow-tempo di Invisibile Man al giro hawaiano di No Aloha, perfetta commistione tra suoni apparentemente inaccostabili. La musicale Roi insinua il dubbio di una notevole ispirazione fornita dai Sonic Youth, fatto che si renderà appurato nelle successive songs. Melodie pop ed incedere rocckeggiante e speziato in Do You Love Me Now. A seguire ancora una canzone musicale, e qui è impossibile non riconoscere le sonorità dei Pixies, trasmutate per fare a loro volta da intrecci sonori per gruppi futuri come le Sleater Kinney (altre cazzutissime rock-girls…). Saltiamo verso Mad Lucas, la canzone più lenta e lunga dell’album, quasi disturbante con il suo filtro vocale e con le sue chitarre silenziosamente sbranate. Ancora una forte matrice made in Pixies nell’orecchiabile Divine Hammer, mentre S.O.S butta nel calderone un riff chitarristico stile “I Wanna Be Your Dog” degli Stooges, svarioni ritmici vertiginosi e un giro di basso martellante. Saints ci fornisce melodie più caute e lineari, ma ugualmente accattivanti e Drivin On 9 si rivela il finale che non ci saremmo mai aspettati: una ballata con tanto di violini e banjo, spassionata e delicata, sinuosa e calda come la voce di Kim.
Un album personalmente epico, uguale a nessun altro e al contempo pieno di richiami di notevole levatura. Disarmante ma squisito, prodigo per reiterati ascolti, alla scoperta di sfumature sempre nuove. Figlio del noise rock, del mai esistito grunge, della contaminazione più sfrenata e dei tempi spezzati dei Pixies, e progenitore del buon alternative-rock odierno. Peccato che il suo successo sia stato seguito da una serie interminabile di casini che hanno portato il gruppo a dissolversi lentamente fino ad un improvvisa reunion attorno alla Deal nel 2002. Ma questa è un’altra storia…
Nel frattempo il consiglio è d’obbligo.
Byez.

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malebolgia

Reg.: 15 Gen 2003
Messaggi: 2665
Da: matelica (MC)
Inviato: 30-09-2006 06:53  
sì vabè ma il titolo è uno specchietto per l'allodola, che sarei io.
leggerò il tutto dopo un po' di sonno, ché ho appena finito di lavorare.
_________________
... e per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità

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McMurphy

Reg.: 27 Dic 2002
Messaggi: 7223
Da: Verano Brianza (MI)
Inviato: 30-09-2006 13:37  
meno male che hai messo in grassetto alcuni titoli cosi' ho potuto decidere prima se valeva la pena leggerlo o meno... anche se per un attimo quel Cannonball mi ha fatto pensare a Cannonball Adderley.

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 30-09-2006 15:43  
quote:
In data 2006-09-30 06:53, malebolgia scrive:
sì vabè ma il titolo è uno specchietto per l'allodola, che sarei io.
leggerò il tutto dopo un po' di sonno, ché ho appena finito di lavorare.



seeeeee, per le allodole...
quanti fan dei Tool ci saranno mai in questo forum? se volevo un rearview mirror ci piazzavo "applausi per Fibra"...
e comunque adoro i testi dei Tool, specialmente in Lateralus, e sono i primi ad essermi venuti in mente per un titolo random.

p.s.: inoltre mi sa proprio che me li vado a vedere live a 500m da casa il 13 Novembre...
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 30-09-2006 15:47  
quote:
In data 2006-09-30 13:37, McMurphy scrive:
meno male che hai messo in grassetto alcuni titoli cosi' ho potuto decidere prima se valeva la pena leggerlo o meno... anche se per un attimo quel Cannonball mi ha fatto pensare a Cannonball Adderley.


maledetto jazzista di sta minchia...
ma rintraccia, scarica o ottieni in qualsiasi modo queste Breeders...
non te ne pentirai.
o forse si, visti i tuoi gusti.
ah, ma lo sapevate che ieri sera RadioUno ha passato il concerto dei PJ a Milano?
fuggo.
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 30-09-2006 16:04  
Non c'entra una minchia, ma proprio ieri ho scaricato tutta la discografia dei Fuzztones e non riesco a smettere di ascoltare Jack The Ripper.
_________________
Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio.

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vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 30-09-2006 16:05  

sì, anch'io dico sempre LE breeders..

Grande Last Splash... purtroppo appartiene a quel gruppo di dischi che non riesco più ad ascoltare perché si è impregnato di passato (non traumatico, solo passato), ed è un peccato, perché come dici tu ha una densità che spinge ad ascolti uteriori (penso all'orecchiabilità nascosta nei pezzi più noise). Ci ritrovo ovviamente molto pixies, con il loro pop deragliato, le mille trovate geniali (ma sempre semplicissime), l'intuito melodico infallibile. Per altro, se si ascolta Last Splash e Trompe le Monde ci si rende conto di quanto i primi due lavori dei Pixies si fossero avvantaggiati dalla fusione della personalità di Franck Black e Kim Deal. Per quanto Trompe le Monde (ultimo disco dei Pixies in cui si avverte ormai l'emarginazione di Kim) sia ottimo, non è all'altezza dei primi due capolavori, e lo stesso si può dire del pur eccellente Last Splash.


_________________
La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili

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McMurphy

Reg.: 27 Dic 2002
Messaggi: 7223
Da: Verano Brianza (MI)
Inviato: 30-09-2006 23:28  
quote:
In data 2006-09-30 15:47, 13Abyss scrive:
ma rintraccia, scarica o ottieni in qualsiasi modo queste Breeders...
non te ne pentirai.



occhei... mi fido... metto in tiro il mulo

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 01-10-2006 15:13  
Abyss non può rispondervi, si è giocato la connessione a gratis in quel di Firenze (fottute wireless inaffidabili)... Ma ho avuto modo di leggergli i vostri interventi e presto vi risponderà, non temete.

(sono un'ottima Secretary......)
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Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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