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FilmUP Forum Index > Cinema > Attori, Attrici e Registi > Luis Bunuel   
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Autore Luis Bunuel
quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 23-07-2006 17:42  
Luis Bunuel,il grande regista spagnolo surrealista che nei suoi film ha bersagliato con la sua ironia pungente la borghesia e i suoi cardini come la Famiglia e la Chiesa.Come surrealista ha anche messo in crisi il linguaggio cinematografico,ha raccontato l'amor fou e l'impossibilità di raggiungerlo a causa della morale cattolica e dei nostri tabù.Continuate con le vostre riflessioni ditemi cosa pensate di film come I figli della violenza,L'angelo sterminatore,Il fascino discreto della borghesia,Diario di una cameriera e Quell'oscuro oggetto del desiderio che ho visto oggi e altri che conoscete!vi aspetto!
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RipleyGame

Reg.: 16 Giu 2006
Messaggi: 116
Da: Messina (ME)
Inviato: 24-07-2006 02:08  
Io ho visto Viridiana qualche mese fa.
Viridiana è una donna che decide di prendere i voti,ma prima di farlo si reca a casa di un suo zio che,rivedendo nella nipote la figura della moglie morta,se ne innamora e la droga,cercando di farla sua.
Intanto Viridiana manifesta la sua bontà ospitando a casa dello zio tutti i servi,che anch'essi se ne approfitteranno di lei.Mi ha colpito molto la disillusione di questo film.Come se l'uomo,in fin dei conti,altro non fosse che una bestia,i cui istinti carnali prevaricano sempre su quelli spirituali.Questa visione della vita a me non piace molto,tuttavia ho apprezzato parecchio questo film,perchè la disillusione,se da un lato ti rattrista,dall'altro ti aiuta a superare.
_________________
Every day men sleep with women whom they do not love, and do not sleep with women whom they do love.

Da Jacques le fataliste,Diderot

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 24-07-2006 15:41  
L'ho visto anch'io qualche anno fa.Effettivamente è un film molto pessimista sulla possibilità di aiutare il prossimo specie se si fa affidamento sul Cristianesimo che Bunuel "ateo per grazia di Dio" sbeffeggia e dissacra qui come in altri film comunque sono contento che tu l'abbia apprezzato !

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 24-07-2006 15:51  
Su Bunuel avrei miliardi di cose da dire.
Per adesso vorrei mettervi a conoscenza sulle mie impressioni di "Quell'oscuro oggetto del desiderio"
_________________
True love waits...

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Jakkma

Reg.: 07 Mag 2003
Messaggi: 1168
Da: Busto Arsizio (VA)
Inviato: 24-07-2006 16:45  
Ho visto Un chien andalou: è uno dei film (o meglio, cortometraggi) più strani che abbia mai visto. C'è addirittura una scena in cui ad un personaggio sparisce la bocca, come in Matrix. Peccato fossimo in una situazione non ideale, perché eravamo ad un corso di arte contemporanea, tenuto in una vecchia scuola, con una televisioncina minuscola.
_________________
La storia è maestra, ma nessuno impara quasi mai niente. -Marco Travaglio-
L'indipendenza è una bella cosa; purtroppo, non ci sono uomini liberi. -Peter Gomez-

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 24-07-2006 16:58  
quote:
In data 2006-07-24 16:45, Jakkma scrive:
Ho visto Un chien andalou: è uno dei film (o meglio, cortometraggi) più strani che abbia mai visto. C'è addirittura una scena in cui ad un personaggio sparisce la bocca, come in Matrix. Peccato fossimo in una situazione non ideale, perché eravamo ad un corso di arte contemporanea, tenuto in una vecchia scuola, con una televisioncina minuscola.


l'occhio attraversato dalla lama probabilmente una metafora di ciò che i surrealisti volevano fare agli spettatori.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 24-07-2006 17:13  
quote:
In data 2006-07-24 15:51, Schizobis scrive:
Su Bunuel avrei miliardi di cose da dire.
Per adesso vorrei mettervi a conoscenza sulle mie impressioni di "Quell'oscuro oggetto del desiderio"


L'ultimo film di Bunuel!ritornano molte delle sue ossessioni come gli animali,la scatola vista anche in Bella di giorno e sopratutto l'amor fou che non viene mai consumato !Geniale l'idea delle due attrici (Angela Molina e Carole Bouquet tra l'altro diversissime)che si fondono nell'unico personaggio di Conchita ,che il goffo e tutto sommato sciocco don Matteo insegue inutilmente.La trovata delle due Conchite è uno sberleffo alla narrazione tradizionale,ma anche, forse una celebrazione della Forza Femminile e di come ci conquisti tutti nonostante la sua crudeltà.Ma questo film è misogino o misantropo ?

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 25-07-2006 13:36  
QUELL’OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO di Luis Bunuel 1977 (una donna andalusa e il burattino borghese)

“Mi scusi signore, ma cosa facciamo alle tre di pomeriggio a Singapore?”
“La Siesta.”

Luis Bunuel classe 1900 alla veneranda età di 77 anni (ma è niente se paragonato a De Oliveira) chiude la sua carriera cinematografica (iniziata con il mitico “cane Andaluso” nel 1929) con questa opera densa di richiami e rimandi a tutta la sua produzione precedente. In un viaggio su un treno da Siviglia a Parigi, Fernando Ray (Don Matteo) racconta l’inseguimento dell’oscuro oggetto del desiderio, ovvero Conchita, una ragazza andalusa conosciuta come cameriera per la prima volta a casa del fratello magistrato. Il colpo di genio è che Bunuel sdoppia Conchita in due attrici (le debuttanti Carole Boquet e Angela Molina, agli antipodi caratteriali) ma la fa doppiare da una. L’effetto è davvero superbo e alla fine del film non ci accorgiamo nemmeno del passaggio da una attrice all’altra di scena in scena, quasi a volere suggerire un concetto universale di donna che da preda si fa cacciatrice e umilia il maschio con la forza di un desiderio mai appagato. Sullo sfondo della storia ma in realtà asse portante di questa, un clima di tensione e di attentati scatenati dalla fantomatica sigla GARBG (Gruppo Armato Rivoluzionario del Bambin Gesù) e che fanno sussultare lo spettatore ma non i protagonisti che sembramo semplicemente indifferenti e annoiati dalle sparatorie ed esplosioni. “Se vai con le donne non dimenticare il bastone” e “Le Donne sono sacco di escrementi” dice il maggiordomo di Don Matteo ma le sue frasi invece che confermare la misoginia di Bunuel sembrano essere uno sberleffo irriverente al falso dominio del maschio. Tra soldi sbattuti sul tavolo, regali costosissimi e addirittura intestazioni di beni immobili il nostro borghese piccolo piccolo non riesce a possedere nemmeno per un istante il corpo della bella Conchita, che al contrario lo sfinisce in un inseguimento umiliante, lo aizza con la comunicazione non verbale e poi gli sbatte un no! improvviso e inaspettato, fa odorare il profumo del suo sesso ma poi si presenta a letto con una cintura di castità impossibile da rimuovere (modello Dottor Gibaud). Quante scuse! “Chiudi la finestra, spegni le candele, no questo non me lo puoi chiedere, domani, no meglio tra tre giorni.”
Quanti uomini si lasciano trainare da un pelo di fica, quanti uomini gettano amicizie e soldi al vento pur di suonare la chitarra. Conchita esclama in un rigurgito post femminista “la chitarra è mia e la suono per chi mi pare” e al povero Don Matteo non resta che lo smacco vojeuristico della propria immagine del desiderio giacente con un uomo più fornito e più giovane di lui. Il film è disseminato di immagini surreali che naturalmente hanno il solo scopo di spiazzare lo spettatore Non c’è niente da capire: il topo in trappola, il maiale in fasce, la mosca nel bicchiere possono scatenare mille idiozie interpretative ma probabilmente rappresentano quel che sono, ovvero nulla. Luis Bunuel apre la scatola del suo cinema ma ci prende in giro facendoci vedere un set della piccola ricamatrice, un adesivo a forma di piede e una caramella. E’ vero che desideriamo ardentemente e ossessivamente proprio quello che ci è continuamente e sadicamente negato e che nel momento in cui l’oggetto è catturato è per sempre perso. Ma continuiamo ad illuderci di essere vivi e portiamo il nostro sacco di iuta pieno di straccie e vestiti da rammendare sperando di incontrare qualcuno che ci rattoppi l’anima sanguinante, che possa in qualche modo ricucire il vuoto che ci smembra ogni possibilità d’amore.
E per favore fate tacere quel cane Andaluso che continua ad abbaiare e fatemi gustare il grande botto.
Citazione d’onore per Angela Molina che balla il flamenco nuda con una naturalezza disarmante.
Atmosfera di insurrezione permanente sottolineata dalla musica del duetto del I atto delle Valchirie wagneriane.
Un congedo coi fiocchi, una uscita di scena degna del grande maestro aragonese.


“ Io sono al fianco di quelli che cercano ma abbandono quelli che credono di aver trovato. Nei miei film non ci sono simbolismi e soprattutto non c’è la psicoanalisi. Ma qualche volta mi divertono le assurde interpretazioni che si fanno dei miei film. Mi è capitato di ridere fino alle lacrime leggendo certi articoli del Cahiers du Cinema….. Luis Bunuel"


_________________
L'uomo vive di ragione, ma sopravvive di sogni.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Schizobis il 25-07-2006 alle 15:30 ]

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 25-07-2006 15:29  
quote:
In data 2006-07-25 13:36, Schizobis scrive:
QUELL’OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO di Luis Bunuel 1977 (una donna andalusa e il burattino borghese)

“Mi scusi signore, ma cosa facciamo alle tre di pomeriggio a Singapore?”
“La Siesta.”

Luis Bunuel classe 1900 alla veneranda età di 77 anni (ma è niente se paragonato a De Oliveira) chiude la sua carriera cinematografica (iniziata con il mitico “cane Andaluso” nel 1929) con questa opera densa di richiami e rimandi a tutta la sua produzione precedente. In un viaggio su un treno da Siviglia a Parigi, Fernando Ray (Don Matteo) racconta l’inseguimento dell’oscuro oggetto del desiderio, ovvero Conchita, una ragazza andalusa conosciuta come cameriera per la prima volta a casa del fratello magistrato. Il colpo di genio è che Bunuel sdoppia Conchita in due attrici (le debuttanti Carole Boquet e Angela Molina, agli antipodi caratteriali) ma la fa doppiare da una. L’effetto è davvero superbo e alla fine del film non ci accorgiamo nemmeno del passaggio da una attrice all’altra di scena in scena, quasi a volere suggerire un concetto universale di donna che da preda si fa cacciatrice e umilia il maschio con la forza di un desiderio mai appagato. Sullo sfondo della storia ma in realtà asse portante di questa, un clima di tensione e di attentati scatenati dalla fantomatica sigla GARBG (Gruppo Armato Rivoluzionario del Bambin Gesù) e che fanno sussultare lo spettatore ma non i protagonisti che sembramo semplicemente indifferenti e annoiati dalle sparatorie ed esplosioni. “Se vai con le donne non dimenticare il bastone” e “Le Donne sono sacco di escrementi” dice il maggiordomo di Don Matteo ma le sue frasi invece che confermare la misoginia di Bunuel sembrano essere uno sberleffo irriverente al falso dominio del maschio. Tra soldi sbattuti sul tavolo, regali costosissimi e addirittura intestazioni di beni immobili il nostro borghese piccolo piccolo non riesce a possedere nemmeno per un istante il corpo della bella Conchita, che al contrario lo sfinisce in un inseguimento umiliante, lo aizza con la comunicazione non verbale e poi gli sbatte un no! improvviso e inaspettato, fa odorare il profumo del suo sesso ma poi si presenta a letto con una cintura di castità impossibile da rimuovere (modello Dottor Gibaud). Quante scuse! “Chiudi la finestra, spegni le candele, no questo non me lo puoi chiedere, domani, no meglio tra tre giorni.”
Quanti uomini si lasciano trainare da un pelo di fica, quanti uomini gettano amicizie e soldi al vento pur di suonare la chitarra. Conchita esclama in un rigurgito post femminista “la chitarra è mia e la suono per chi mi pare” e al povero Don Matteo non resta che lo smacco vojeuristico della propria immagine del desiderio giacente con un uomo più fornito e più giovane di lui. Il film è disseminato di immagini surreali che naturalmente hanno il solo scopo di spiazzare lo spettatore Non c’è niente da capire: il topo in trappola, il maiale in fasce, la mosca nel bicchiere possono scatenare mille idiozie interpretative ma probabilmente rappresentano quel che sono, ovvero nulla. Luis Bunuel apre la scatola del suo cinema ma ci prende in giro facendoci vedere un set della piccola ricamatrice, un adesivo a forma di piede e una caramella. E’ vero che desideriamo ardentemente e ossessivamente proprio quello che ci è continuamente e sadicamente negato e che nel momento in cui l’oggetto è catturato è per sempre perso. Ma continuiamo ad illuderci di essere vivi e portiamo il nostro sacco di iuta pieno di straccie e vestiti da rammendare sperando di incontrare qualcuno che ci rattoppi l’anima sanguinante, che possa in qualche modo ricucire il vuoto che ci smembra ogni possibilità d’amore.
E per favore fate tacere quel cane Andaluso che continua ad abbaiare e fatemi gustare il grande botto.
Citazione d’onore per Angela Molina che balla il flamenco nuda con una naturalezza disarmante.
Atmosfera di insurrezione permanente sottolineata dalla musica del duetto del I atto delle Valchirie wagneriane.
Un congedo coi fiocchi, una uscita di scena degna del grande maestro aragonese.


“ Io sono al fianco di quelli che cercano ma abbandono quelli che credono di aver trovato. Nei miei film non ci sono simbolismi e soprattutto non c’è la psicoanalisi. Ma qualche volta mi divertono le assurde interpretazioni che si fanno dei miei film. Mi è capitato di ridere fino alle lacrime leggendo certi articoli del Cahiers du Cinema….. Lui



Hai ragione Schizobis, se c'è misoginia c'è anche una buona dose di disprezzo per il maschio debole e al tempo stesso arrogante che vuole comprare Conchita con il denaro e giustamente viene umiliato , irretito e tenuto sulle spine dalla Donna.
Quanto al maiale in fasce e al topo in trappola , è vero, dal punto di vista narrativo non vogliono dire niente ,ma sono "attentati"al linguaggio tradizionale , fatti per stupire e mettere in crisi lo spettatore.
Davvero brillante, Schizobis!

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 27-07-2006 17:55  
Per sbaglio avevo aperto un topic su Bella di giorno invece è qui che voglio parlare della casalinga inquieta che si prostituisce ogni pomeriggio per dare sfogo alle sue fantasie masochiste ,descritto così sembra un pornazzo ,ma in realtà non c'è niente di porno in questo nuovo atto d'accusa di Bunuel alla borghesia all'educazione cattolica.
Catherine Deneuve è sensualissima e glaciale al tempo stesso .
Voi che ne pensate?

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 28-07-2006 00:59  
avevo scritto questo un pò di tempo fa...

BELLA DI GIORNO di Luis Bunuel 1967 (la crocefissione indiscreta della borghesia)

“Cosa ti viene in mente quando fai sesso?
…La Crocefissione….” W Allen


Nel 1966 Luis Bunuel adatta per il grande schermo il romanzo omonimo di Joseph Kessel e naturalmente lo fa a modo suo. Preso a pomodorate a Cannes (dove viene scartato per scarso valore artistico! Sic!) nel 1967 vince il Leone d’oro a Venezia.
L’inizio è un leit motiv riccorente per tutto il film: uno scampanellio e la visione di una carrozza ci avverte che siamo dentro un sogno, il sogno di Severine che immagina di essere con il marito Pierre e due cocchieri all’interno di un bosco non meglio identificato. Il buon Pierre in una escalation di insulti verbali consegnerà la moglie Severine alla frusta e allo stupro dei due cocchieri. La bella e fredda Severine gode nell’immaginare questa scena: ha una sessualità immatura, pietrificata da una violenza subita da bambina (da un parente?), perversa nella vocazione masochistica all’essere insultata e picchiata. Severine ha bisogno di ricreare un rapporto sessuale con una figura d’autorità che la domini e la schiavizzi, ma che, anche nel male, anche se con modi bruschi e violenti, la fa sentire l’oggetto privilegiato dell’attenzione. Direi fondamentale e coerente (dal punto di vista psicologico) la scena in cui Severine corre dal marito per un ultima possibilità di salvezza (prima di abbracciare definitivamente la strada della prostituzione diurna, fatta non per soldi ma per puro godimento sessuale) e il distratto Pierre concentrato su sé stesso e sul suo lavoro, respinge questa disperata richiesta d’aiuto e di attenzioni. L’immaginario castrante religioso (Severine bambina rifiuta la comunione forse perché si sente macchiata e responsabile della molestia sessuale) ingigantisce il senso di colpa fino a diventare frigidità. Severine gode solo fuori dal matrimonio, forse perche non riesce a fare coincidere il sentimento di sincero affetto per il marito con una pulsione sensuale che le ricorda il peccato originale. E non sorprende il fatto che la miglior intesa sessuale, l’algida Severine la raggiunga con il bullo Marcel, figura violenta e torbida in cui coincidono passione estrema e voglia di annullamento. Finale doppio ma lo scampanellio e la visione della carrozza non ci lasciano dubbi sulla consistenza del sogno: solo con Pierre ridotto ad un automa Severine si riappropria della identità sessuale e da oggetto del desiderio (non oscuro) diventa soggetto dominante. Perfetta la Denevue in un ruolo che le sembra ritagliato addosso. Meno compiuta la figura torbida di Michel Piccoli.Uno dei pochi film di Bunuel con discreto successo di pubblico.Il regista è riconoscibile come avventore del bar dove si incontrano la Denevue e il pervertito Duca.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 28-07-2006 14:42  
Grazie Schizobis per le tue analisi, ma è possibile che nessun'altro conosca Bunuel ?

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roccomedia

Reg.: 15 Lug 2005
Messaggi: 3829
Da: Bergamo (BG)
Inviato: 28-07-2006 14:43  
quote:
In data 2006-07-28 00:59, Schizobis scrive:
Perfetta la Denevue in un ruolo che le sembra ritagliato addosso.




Non è che le fai poi un grandissimo complimento. In "Bella di giorno" Catherine è di una freddezza straniante quasi robotica; molto meglio l'insofferenza ribelle di "Tristana" (dove finalmente recita e non si limita a mostrare) che nel tempo diviene acido male di (soprav)vivere.

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rossydepp

Reg.: 12 Giu 2006
Messaggi: 2709
Da: Siena (SI)
Inviato: 28-07-2006 14:56  
quote:
In data 2006-07-28 14:42, quentin84 scrive:
Grazie Schizobis per le tue analisi, ma è possibile che nessun'altro conosca Bunuel ?


Non posso darti le analisi di Schizobis,ma Quell'oscuro oggetto del desiderio e anche Il fascino discreto della borghesia sono davvero ottimi.
_________________
E' assurdo dice la ragione.E' infelicità dice il calcolo.Non è che dolore dice la paura.E' vano dice il giudizio.E' ridicolo!dice l'orgoglio.E' avventato dice la presunzione.E' impossibile dice l'esperienza.E' quel che è dice l'amore.

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Mambotaxi

Reg.: 31 Mag 2006
Messaggi: 46
Da: Sardegna (SS)
Inviato: 28-07-2006 20:42  
Bunuel è senza ombra di dubbio 1 dei registi piu importanti nella storia del cinema,nn so se ho dei preferiti xkè mi sn piaciuti tutti,consiglio cmq il fantasma delle libertà, nazarin, il fascino discreto della borghesia, l angelo sterminatore,la via lattea, simon del desierto e l age d or per iniziare,ma sn tutti capolavori.una curiosità...durante una cena cn chaplin ed altri capisaldi della storia del cinema distrusse l albero di natale...ahahaha

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