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Autore solo riflessione
Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 29-11-2005 17:19  
essere irregolare di per se indica la potenziale situazione di diagio e pericolo

quindi se si potesse risolvere questo problema ci sarebbero meno reati e quelle persone verrebbero indirettamente tutelate da certi episodi
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For relaxing times make it Suntory time

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 29-11-2005 17:20  
quote:
In data 2005-11-29 17:14, meskal scrive:
quote:
In data 2005-11-29 17:08, ipergiorg scrive:
Giustappunto il Circeo. Uno dei responsabili è fuggito, l'altro è tornato in libertà e ha commesso un altro stupro e due omicidi.



Sì, però io tendo a tentare di utilizzare la logica, un caso specifico va analizzato come tale, le generalizzazioni sommarie aiutano poco.



io ritengo che la paura aiuti a tenere certi soggetti lontani dalla tentazione. E il caso del Circeo lavora invece in direzione opposta in quanto fa vedere un fallimento della giustizia italiana.

Le tue considerazioni "sociologiche" del post precedente sono molto valide, anche se non apprezzo molto lo spostare la responsabilità dal singolo malintenzionato alla "società che non sa accogliere".
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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sgamp2003


Reg.: 21 Ago 2004
Messaggi: 11260
Da: Roma (RM)
Inviato: 29-11-2005 17:30  
quote:
In data 2005-11-29 16:38, AnnieHall scrive:
Ho sentito oggi di una ragazza avvicinata da uno straniero che l'avvertiva di aver visto un uomo che la seguiva, e la invitava a salire in macchina. Lei ha rifiutato e ha tirato dritto, ma c'era davvero un uomo che l'aveva puntata, e appena la macchina è andata via questo l'ha raggiunta e violentata.

Con ciò non voglio difendere nè accusare nessuno. Giudicate voi dai fatti. Come mai ultimamente gli stupratori sembrano essersi scatenati?




Vi è stato anche un altro caso a La Spezia, di una ragazza che è stata violentata mentre andava al lavoro ed un altro caso simile è accaduto anche a Roma.
Ed anche io, come Annie, mi domando come mai ultimamente gli aggressori contro le donne si siano così sviluppati.
Che stia diventando una macabra moda?

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tesserò i tuoi capelli come trame di un canto,
conosco le leggi del mondo e te ne farò dono...

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 29-11-2005 17:37  
quote:
In data 2005-11-29 17:30, sgamp2003 scrive:
mi domando come mai ultimamente gli aggressori contro le donne si siano così sviluppati.



Merito degli steroidi.

Scherzi a parte, dubito che questi dati indichino qualcosa di più allarmante rispetto ad altri periodi. Gli stupri giornalieri sono sempre stati molto numerosi, non è che solo perchè ora si è deciso di "raccontarne" qualcuno ci si deve sorprendere.

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Ospedali, cliniche, obitori e imprese di pompe funebri sono giunti
alla sicura conclusione che attualmente i gatti non sepolti
ritornano in vita, animati da un'incrollabile ansia di vittime umane...


[ Questo messaggio è stato modificato da: Deeproad il 29-11-2005 alle 17:38 ]

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 29-11-2005 17:42  
ma qualcuno non aveva evidenziato questo dato incredibile:

13 mila morti in un anno (donne)



I dati provengono dal Consiglio d'Europa Violenza partner è prima causa morte donne In Russia il 75% delle donne uccise in un anno sono state ammazzate dal marito. Il fenomeno è alto anche nei paesi avanzati STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
ROMA - Prima del cancro, degli incidenti stradali e della guerra, ad uccidere le donne nel mondo, o a causarne l'invalidità permanente, è la violenza subita dall'uomo. Partner, marito, fidanzato o padre che sia. Sono alcuni dei dati del Consiglio d'Europa evidenziati alla presentazione dell'Osservatorio criminologico e multidisciplinare sulla violenza di genere, che dà assistenza alle vittime di violenza in Italia.
I DATI - «La violenza familiare da parte del proprio compagno - spiega Gabriella Paparazzo, responsabile formazione dell'associazione Differenza donna - è in Europa e nel mondo la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni. Basti pensare che in Russia, in un anno, sono morte 13 mila donne, il 75% delle quali uccise dal marito, mentre il conflitto Urss-Afghanistan nell'arco di dieci anni ha mietuto 14 mila vittime».
L'OCCIDENTE - Ma il fenomeno della violenza sulle donne non è certo circoscritto ad alcune realtà disagiate, come quelle dei paesi in via di sviluppo, ma è presente anche in occidente, dove prevale una cultura dalle radici patriarcali. «Anche negli Stati Uniti e in Svezia - continua Paparazzo - i dati sulla violenza femminile sono molto alti, visto che ogni quattro minuti una donna viene violentata in America e in Svezia, dove l'emancipazione femminile ha raggiunto i massimi livelli, ogni dieci giorni una donna viene uccisa. Si tratta quindi di un fenomeno che ha profonde radici culturali».
LE FAMIGLIE DI IMMIGRATI - Proprio sulle radici culturali si sta concentrando l'azione dell'osservatorio, come spiega la criminologa Noemi Novelli. «Nella nostra attività - ha detto - abbiamo visto che molte famiglie immigrate in Italia continuano a perpetuare le loro tradizioni, che però in alcuni casi sono in contrasto con le nostre leggi, come accade con l'infibulazione e i matrimoni coatti. Non si tratta di fenomeni esclusivamente legati alla religione islamica, ma anche appartenenti ad altre minoranze come quella coopti-ortodossi ed ebraica. Per questo motivo è importante agire a livello di sensibilizzazione, spiegando a queste famiglie i rischi e le conseguenze a livello psicologico e sanitario cui vanno incontro le vittime di queste violenze».
LE DONNE - Ma, nonostante la crescita delle violenze denunciate dalle donne, sia gli operatori che le forze dell'ordine hanno rilevato una grande difficoltà da parte del sesso femminile a denunciare i propri carnefici. «La spiegazione di questo fenomeno - dice Susanna Loriga, criminologa - sta nel fatto che le donne non hanno la consapevolezza di essere vittima. Non denunciano quindi per paura, ma per proteggere e difendere se stesse da una realtà che altrimenti le distruggerebbe».
28 ottobre 2005

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/10_Ottobre/28/violenza.shtml
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