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Autore Il terrorismo e i dittatori del pensiero
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 09-07-2005 18:41  
quote:
In data 2005-07-09 09:30, ipergiorg scrive:
Due piccoli appunti: 100mila è un numero derivato da un sondaggione. Francamente non mi pare un metodo granchè scientifico per valutarli. Inoltre nel numero totale di morti ci inserite tranquillamente tutti i morti dovuti alle autobombe terroriste e lei addebitate facilmente agli americani che hanno causato la guerra.





Eh no,ipergiorg.
Il sondaggione, come lo chiami, è quello che tu atribuisci alla rivista scientifica britannica Lancet, che parecchi mesi fa su una rilevazione statistica calcolò la cifra di 100.000 morti.
Quello che ho citato io invece è il rapporto dell'Onu che è arrivato alla stessa conclusione, pubblicato sui giornali italiani in un angolino sperduto nelle ultime pagine.

Lo riporto qui sotto.

Bagdad, il rapporto dell'Onu
"la guerra affama i bambini".

Cresciuti i casi di malnutrizione dall'inizio dell'invasione.

BAGDAD- Dall'inizio dell'intervento anglo- americano in Iraq sono raddoppiati i casi di bambini iracheni malnutriti. Jean Zieglier , che ha coordinato il rapporto Onu, denuncia: "Oltre un quarto dei bambini iracheni soffre di sottoalimentazione cronica e la malnutrizione acuta tra i piccoli sotto i cinque anni è praticamente raddoppiata " passando dal 4% dopo la caduta del dittatore Saddam Hussein (aprile 2003) al 7,7% l'anno scorso. Nel dossier presentato ieri alla Commissione Onu sui diritti umani riunita a Ginevra, si denuncia anche che la popolazione irachena ha avuto oltre 100mila morti in più rispetto a quelli che ci sarebbero stati senza l'invasione. "La maggioranza è dovuta alla violenza, ma buona parte anche alle condizioni di vita sempre più difficili", ha aggiunto Zieglier . Il rapporto esamina infine la situazione di altri paesi dove le condizioni di vita sono sempre più difficili: il Darfur, la Corea del Nord , e i territori palestinesi.

1 aprile 2005- la Repubblica


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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 12-07-2005 15:46  
il modo differente in cui vengono trattati gli avvenimenti deriva anche dalla differenza sostaziale della causa che li ha provocati


se si individua un nemico (gli Usa) perchè invade uno stato senza motivo allora ci si deve vendicare su di esso e gli altri che lo hanno sostenuto (Gran Bretagna e Spagna )

L'Iraq è il territorio favorito per tale attacco

tuttavia quello che appunto non è coerente è dato dal fatto che questi paladini della giustizia in IRAQ hanno fatto strage di loro connazionali (sempre che lo siano ...)


allora quale è la differenza:
metti una bomba a Londra ammazzi gli inglesi
e va bene l'obiettivo è raggiunto

metti una bomba a Bagdad e ammazzi anche un bel po' di iacheni innocenti

quale sarebbe la colpa di quegli iracheni morti ?
mistero
_________________
For relaxing times make it Suntory time

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 12-07-2005 16:28  
Dittatori del "pensiero" ? Pfui! Queste nuove generazioni sono fatte di smidollati. I buoni vecchi dittatori sanguinari di una volta! Quelli si che valevano qualcosa!
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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greenday2

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 1074
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 12-07-2005 18:45  
Ma perchè continuate a collegare la guerra in Iraq con le associazioni terroristiche islamiche???
Mi dite che cavolo gliene frega a Bin Laden del popolo iracheno?

Ma per favore dai....

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 12-07-2005 21:35  
Secondo il tuo giudizio,Bush è ancora più coglione di quello che sembra!
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 12-07-2005 23:04  
I dittatori del pensiero esistono ma è il popolo islamico che ne è assoggettato. Prendiamo l'Iraq. Prima della guerra erano proibite le parabole come altre forme di comunicazione con l'esterno. Per anni il regime di Saddam (come quello talebano, libico, pakistano, iraniano, saudita etc) per nascondere la propria incapacità di creare il benessere ha dipinto gli occidentali come fossero demoni, accusandoli di tutti i mali e addirittura di essere la causa delle malattie oltre che della loro povertà, e molti islamici ne sono ancora convinti non avendo mai avuto mezzi di informazione alternativi a quelli del regime. Questa è l'unica sola causa del terrorismo e la comunità internazionale doveva fare qualcosa per impedire il diffondersi di questo odio, ma non l'ha mai fatto. Finchè gli USA non sono stati aggrediti in modo eclatante ad hanno finalmente deciso di porre fine a questa omertà. Ed è a questo punto che molti movimenti politici di sinistra, che odiano gli USA per motivi risalenti alla guerra fredda, hanno cominciato a sposare le tesi degli islamici integralisti, seguendo la massima "il nemico del mio nemico è mio amico", poco importa se Bin Laden è un criminale internazionale. Fu in quel momento che i dittatori del pensiero hanno travalicato i confini della nazione islamica insinuando teorie di odio in occidente, odio contro gli USA, fonte del male. E poi ci si stupisce se gli attentatori colpiscono.

Per quanto mi riguarda non fare niente non è sempre la scelta migliore, meno che mai con i terroristi.

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 12-07-2005 23:18  
La Libia di Gheddafi(tornato improvvisamente buono e affidabile, dopo aver foraggiato per anni il terrorismo internazionale) è in ottimi rapporti con l'Italia.
L'Arabia Saudita (uno dei regimi più corrotti del mondo, enormemente colluso con il terrorismo internazionale) è il miglior alleato degli Stati Uniti.
Stesso discorso per il Pakistan (che ha pure la bomba atomica).

La lotta al terrorismo internazionale non esiste: è una scusa per coltivare i propri interessi economici.

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 12-07-2005 23:45  
quote:
In data 2005-07-12 23:18, honecker scrive:
La Libia di Gheddafi(tornato improvvisamente buono e affidabile, dopo aver foraggiato per anni il terrorismo internazionale) è in ottimi rapporti con l'Italia.
L'Arabia Saudita (uno dei regimi più corrotti del mondo, enormemente colluso con il terrorismo internazionale) è il miglior alleato degli Stati Uniti.
Stesso discorso per il Pakistan (che ha pure la bomba atomica).

La lotta al terrorismo internazionale non esiste: è una scusa per coltivare i propri interessi economici.



Non li ho citati a caso. Questi stati infatti sono splenditi esempi in cui il dialogo ha trionfato, eliminando l'opzione della guerra.
La libia ed il pakistan da dieci anni non hanno fatto altro che lanciare segni di distenzione. Gheddafi ultimamente ha pure ammesso di avere avuto un programma per la bomba atomica ma ci ha rinunciato grazie alla solidarietà diplomatica dell'occidente.
Il governo dell'Arabia invece ha subito perfino degli attentati da parte delle frange più conservatrici dell'integralismo per le piccole ma importanti riforme democratiche che sta compiendo, sotto la spinta americana.
Preferiresti una bella guerra totale a queste nazioni, anche se oggi si muovono con profitto verso la pace?

Con l'Iraq invece era molto diverso, Saddam non solo mandava in onda documentari ininterrotti su come gli USA ammazzavano i bambini islamici avvelenando le acque (cazzate immense ovviamente), ma addirittura finanziava in modo diretto i terroristi offrendo alle loro famiglie assegni da 10.000$. Un atteggiamento intollerabile accompagnato al sospetto, mai fugato del tutto, delle armi proibite e del genocidio dei Kurdi, quest'ultimo verificato nei fatti e casus belli da solo in molte altre guerre (Balcani).

[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 12-07-2005 alle 23:45 ]

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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 13-07-2005 09:07  
Pakistan, Libia e Arabia amici degli States?
Lo erano anche l'Afghanistan, Bin Laden, Saddam, i Vietcong...non erano solo amici, ma sono stati anche finanziati e armati dagli USA!
Lo vedi prima o poi come questi pseudo alleati glielo rifileranno nel culo al caro ass(e) occidentale.
La guerra in Afghanistan la giustifico, ma quella in Iraq si basava su motivazioni infondate e demagogiche, come l'importazione della democrazia...bah!
_________________
Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega

Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout!

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 13-07-2005 10:52  
quote:
In data 2005-07-13 09:07, DottorDio scrive:
Pakistan, Libia e Arabia amici degli States?
Lo erano anche l'Afghanistan, Bin Laden, Saddam, i Vietcong...non erano solo amici, ma sono stati anche finanziati e armati dagli USA!
Lo vedi prima o poi come questi pseudo alleati glielo rifileranno nel culo al caro ass(e) occidentale.
La guerra in Afghanistan la giustifico, ma quella in Iraq si basava su motivazioni infondate e demagogiche, come l'importazione della democrazia...bah!




Spero che tu non abbia ragione quando dici che non ci si può fidare dei governi islamici, anche se in effetti la possibilità che facciano un doppio gioco è oltremodo fondata. Tuttavia non c'è altra scelta che fidarsi dei vari gheddafi, o preferiamo emarginarli politicamente rigettandogli in faccia ogni proposta di dialogo e di redenzione?

Per quanto riguarda la guerra in Iraq è vero, il mito dell'esportazione della democrazia è solo una grande bischerata di Bush, presidente notoriamente incapace perfino di giustificare le sue azioni, per quanto giuste possano essere.

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 13-07-2005 13:52  
quote:
In data 2005-07-12 23:45, Futurist scrive:
quote:
In data 2005-07-12 23:18, honecker scrive:
La Libia di Gheddafi(tornato improvvisamente buono e affidabile, dopo aver foraggiato per anni il terrorismo internazionale) è in ottimi rapporti con l'Italia.
L'Arabia Saudita (uno dei regimi più corrotti del mondo, enormemente colluso con il terrorismo internazionale) è il miglior alleato degli Stati Uniti.
Stesso discorso per il Pakistan (che ha pure la bomba atomica).

La lotta al terrorismo internazionale non esiste: è una scusa per coltivare i propri interessi economici.



Non li ho citati a caso. Questi stati infatti sono splenditi esempi in cui il dialogo ha trionfato, eliminando l'opzione della guerra.


[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 12-07-2005 alle 23:45 ]



Prendiamo l'Arabia Saudita.
Il primo sovrano del paese, autoproclamatesi tale nel 1906, Ibn Saud, apparteneva alla setta dei wahabiti, sostenitori di una visione fondamentalista dell'Islam: tutta la cultura e la società saudita sono tuttora profondamente influenzate dalla vision wahabita.
Il principe ereditario Abdallah ibn Abdul Aziz è un nemico dichiarato degli Usa fin dalla Guerra del Golfo del 1991. Con lui l'ex responsabile dei servizi segreti il principe Turki al Feisal. Osama Bin Laden li elogia apertamente come "difensori dell'Islam" e conta su di loro per un cambio ai vertici della monarchia saudita.
Osama Bin Laden stesso è saudita, imparentato con la famiglia reale, e nel paese ha ancora molti interessi.
15 dei 19 dirottatori dell'11 settembre erano sauditi.

Prendiamo il Pakistan: paese enorme, disseminato di madrasa (le scuole coraniche).
Le madrasa (le scuole religiose islamiche) offrono studi, vitto e alloggio gratuiti. Secondo fonti della stampa pakistana, il numero delle madrasa è aumentato tra la metà degli anni Settanta alla metà degli anni Novanta da circa 700 a 2.463. Attraverso le scuole e le varie attività sociali, gli ulama hanno costruito un notevole consenso, non solo nelle campagne ma anche tra il proletariato urbano e parte del ceto medio.
La leadership degli ulama (i "giurisperiti" della cultura islamica tradizionale) si è formata nell'India britannica tra Ottocento e Novecento in antitesi alla presenza coloniale. Contrari da sempre ad un Pakistan laico, negli anni Cinquanta gli ulama hanno creato un grande movimento politico a favore dell'adozione di una Costituzione islamica. Il Pakistan ha perciò una leadership religiosa molto ben organizzata e attiva politicamente. Nei momenti critici della storia pakistana gli ulama hanno sempre una voce in capitolo.
La Jui è un'organizzazione religiosa di ispirazione teologica riformista, che crede nel valore suprema delle sacre scritture. La Jui è il partito che ha maggiori legami con i Talebani. E' la Jui ad animare le proteste anti Usa. Uno dei suoi capi, il Maulana Fazlur Rahman, è attualmente uno dei leader religiosi più influenti del Paese.
Insieme all'Arabia Saudita il Pakistan era l'unico paese a riconoscere il governo taleban in Afghanistan. La regione attorno a Peshawar al confine fra i due paesi è stata ripetutamente indicate come possibile rifugio di Bin Laden e dei taleban superstiti all'invasione americana: in questa regione tutt'ora Bin Laden è considerato un eroe.

Finchè amicizie e alleanze con paesi simili saranno considerate "splendidi" esempi di diplomazia, continueremo a saltare in aria.

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 13-07-2005 alle 13:56 ]

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clagle01

Reg.: 18 Set 2003
Messaggi: 1566
Da: Lissone (MI)
Inviato: 13-07-2005 14:56  
quote:
In data 2005-07-08 21:05, Quilty scrive:
Nelle analisi da qui a chissà quando sui tragici eventi di Londra mancherà sicuramente un tassello fondamentale per comprendere certi fenomeni.

Quello che mancherà è, come prevede il modello della propaganda, l'attenzione per le vittime non meritevoli di considerazione.
Se prendiamo la guerra in Iraq , ogni giorno si verificano attentati e ogni giorno muoiono decine di persone. Un recente rapporto dell' Onu che ho postato anche sul forum , letto su Repubblica in un angolino a pagina 18, diceva che sono oltre 100.000 le persone che sono morte a causa di questo conflitto, direttamente o indirettamente, per mananza di cibo, acqua, medicinali.
Il rapporto diceva inoltre che senza questa guerra quelle persone sarebbero ancora vive.

Chi non si lascia trasportare dal tripudio della retorica che riempie i giornali e telegiornali dovrebbe chiedersi se la vita di queste persone sia meno importante di quella di un centinaio di inglesi morti altrettanto in attentati.

Certamente non è meno importante; il punto è che non è utile alla causa.
Non è lecito soffermarsi sulle vittime di certi conflitti perchè se si pongono certe domande si ottengono risposte poco gradite.
Per cui è meglio continuare a ignorare una parte della storia e trattare solo quella che è più utile.

L'altra parte della storia , che è conosciuta alla perfezione solamente da chi vive queste esperienze sulla propria pelle, è che i vari Bush Blair eccetera sono i principali sostenitori del fondamentalismo islamico dell'Arabia Saudita , della dittatura del Pakistan , come lo erano fino al 1990 nei riguardi di Saddam Hussein e lo sono oggi nei riguardi di Gheddafi.

Le popolazioni locali che vivono appunto sulla loro pelle questi eventi sanno benissimo chi è la causa dei loro mali e chi sostiene i loro regimi.
Chi bombarda le loro moschee e chi miete centomila vittime in un paio di anni.
Chi uccide 1 milione e mezzo di persone in 13 anni di embargo , senza che la notizia susciti alcuno scalpore sui giornali.

I dittatori del pensiero non vogliono che la gente rifletta su questi fatti; potrebbero essere questi forse la causa dell'odio di certi islamici verso le politiche del mondo occidentale?

Ecco il motivo per cui è necessario comprendere le ragioni dell'odio e degli attacchi per porre fine alla politica che porta la gente all'ira e a ribellarsi e per ELIMINARE LE RAGIONI CHE PORTANO AL TERRORISMO.
Per combattere il terrorismo,in sintesi, bisognerebbe smettere di praticarlo.

Ma nessuno sentirà un ragionamento del genere su nessun quotidiano, perchè ai dittatori del pensiero piace che la gente sia ben indottrinata entro certi schemi che non tocchino mimimamente la loro politica e gli effetti di questa sugli interessi che devono difendere.

secondo me non sei normale....scusa ma certi pensieri sono assurdi.......Un attacco chimico entro sei mesi potrebbe colpire città simbolo come Roma, Milano, Bologna e Venezia. E’ l’inquietante monito lanciato dall’ex imam di Carmagnola Abdel Qader Fadlallah Mamour, seguace di Bin Laden e già espulso dal nostro Paese, nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Controcorrente’ di Sky Tg24.


“E’ il momento di colpire Berlusconi- ha dichiarato Mamour- e succederà in poco tempo”. L’imam si è anche addentrato nella descrizione dei tempi e modi in cui avverrà l’attacco: entro sei mesi, se a colpire saranno le brigate Abu Hafs Al Masri, le stesse che hanno rivendicato gli attentati di Londra e Madrid, nel giro di poche settimane se dovesse entrare in scena un gruppo concorrente.




Stavolta niente esplosioni in metropolitana, niente treni dilaniati, nessun proiettile nel cielo che si conficcherà in un edificio. Armi più impercettibili, più velenose che, soprattutto, “le attuali misure di prevenzione italiane non sono in grado di individuare”. Eppure il clima di unità nazionale che si respira all’interno degli schieramenti politici dopo la relazione di Pisanu, fa sperare in una presa di coscienza unanime e quindi nell’adozione di misure di difesa mai messe in campo prima.



Il seguace di Bin Laden si lascia sfuggire anche un’altra importante indicazione: i terroristi verranno da fuori, dalla Francia, dalla Germania o dai Balcani, per non rischiare di mettere in pericolo le “cellule dormienti” presenti in Italia.
e questo demente è libero di dire certe cose e nessuno non gli ha ancora sparato in testa...............Non si fermano gli attacchi kamikaze in Iraq. A Baghdad un attentatore suicida si è fatto saltare a bordo di un'autobomba nei pressi di un postazione dell'esercito americano. Almeno 24 bambini sono rimasti uccisi. Lo ha detto un responsabile dell'obitorio dell'ospedale Kindi. Tra le vittime anche soldato americano che si trovava al posto di blocco.


"Abbiamo ricevuto i corpi di 24 bambini fra i 10 e i 13 anni", hanno fatto sapere dall'ospedale iracheno che per primo ha prestato soccorso ai feriti. La fonte della France Presse ha aggiunto che altri 18 bambini sono rimasti colpiti. Le forze armate Usa hanno detto che nell'attentato è rimasto ucciso anche un soldato americano e altri due sono stati feriti. L'attentato è avvenuto intorno alle 10:30 (le 08:30 italiane) sulla strada a scorrimento veloce Mohammad al-Kassem. Secondo fonti giornalistiche, un attentatore suicida a bordo di un'autobomba si è fatto esplodere vicino a un convoglio militare americano, che in quel momento era circondato da bambini.

che brave persone......e c'è gente che le giustifica!!!
_________________
Nulla accade per caso.....

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 13-07-2005 15:24  
quote:
In data 2005-07-13 14:56, clagle01 scrive:
quote:
In data 2005-07-08 21:05, Quilty scrive:
Nelle analisi da qui a chissà quando sui tragici eventi di Londra mancherà sicuramente un tassello fondamentale per comprendere certi fenomeni.

Quello che mancherà è, come prevede il modello della propaganda, l'attenzione per le vittime non meritevoli di considerazione.
Se prendiamo la guerra in Iraq , ogni giorno si verificano attentati e ogni giorno muoiono decine di persone. Un recente rapporto dell' Onu che ho postato anche sul forum , letto su Repubblica in un angolino a pagina 18, diceva che sono oltre 100.000 le persone che sono morte a causa di questo conflitto, direttamente o indirettamente, per mananza di cibo, acqua, medicinali.
Il rapporto diceva inoltre che senza questa guerra quelle persone sarebbero ancora vive.

Chi non si lascia trasportare dal tripudio della retorica che riempie i giornali e telegiornali dovrebbe chiedersi se la vita di queste persone sia meno importante di quella di un centinaio di inglesi morti altrettanto in attentati.

Certamente non è meno importante; il punto è che non è utile alla causa.
Non è lecito soffermarsi sulle vittime di certi conflitti perchè se si pongono certe domande si ottengono risposte poco gradite.
Per cui è meglio continuare a ignorare una parte della storia e trattare solo quella che è più utile.

L'altra parte della storia , che è conosciuta alla perfezione solamente da chi vive queste esperienze sulla propria pelle, è che i vari Bush Blair eccetera sono i principali sostenitori del fondamentalismo islamico dell'Arabia Saudita , della dittatura del Pakistan , come lo erano fino al 1990 nei riguardi di Saddam Hussein e lo sono oggi nei riguardi di Gheddafi.

Le popolazioni locali che vivono appunto sulla loro pelle questi eventi sanno benissimo chi è la causa dei loro mali e chi sostiene i loro regimi.
Chi bombarda le loro moschee e chi miete centomila vittime in un paio di anni.
Chi uccide 1 milione e mezzo di persone in 13 anni di embargo , senza che la notizia susciti alcuno scalpore sui giornali.

I dittatori del pensiero non vogliono che la gente rifletta su questi fatti; potrebbero essere questi forse la causa dell'odio di certi islamici verso le politiche del mondo occidentale?

Ecco il motivo per cui è necessario comprendere le ragioni dell'odio e degli attacchi per porre fine alla politica che porta la gente all'ira e a ribellarsi e per ELIMINARE LE RAGIONI CHE PORTANO AL TERRORISMO.
Per combattere il terrorismo,in sintesi, bisognerebbe smettere di praticarlo.

Ma nessuno sentirà un ragionamento del genere su nessun quotidiano, perchè ai dittatori del pensiero piace che la gente sia ben indottrinata entro certi schemi che non tocchino mimimamente la loro politica e gli effetti di questa sugli interessi che devono difendere.




Non si fermano gli attacchi kamikaze in Iraq. A Baghdad un attentatore suicida si è fatto saltare a bordo di un'autobomba nei pressi di un postazione dell'esercito americano. Almeno 24 bambini sono rimasti uccisi. Lo ha detto un responsabile dell'obitorio dell'ospedale Kindi. Tra le vittime anche soldato americano che si trovava al posto di blocco.


"Abbiamo ricevuto i corpi di 24 bambini fra i 10 e i 13 anni", hanno fatto sapere dall'ospedale iracheno che per primo ha prestato soccorso ai feriti. La fonte della France Presse ha aggiunto che altri 18 bambini sono rimasti colpiti. Le forze armate Usa hanno detto che nell'attentato è rimasto ucciso anche un soldato americano e altri due sono stati feriti. L'attentato è avvenuto intorno alle 10:30 (le 08:30 italiane) sulla strada a scorrimento veloce Mohammad al-Kassem. Secondo fonti giornalistiche, un attentatore suicida a bordo di un'autobomba si è fatto esplodere vicino a un convoglio militare americano, che in quel momento era circondato da bambini.




la notizie che viene riferita è precisamente questa:

Bagdad, l'autobomba è esplosa vicino a una postazione Usa
I militari stavano distribuendo dolci ai piccoli. Strazio dei genitori
Kamikaze fa strage di bambini
ventiquattro uccisi, decine di feriti
Nell'attacco è morto anche un soldato statunitense
Le vittime hanno dai dieci ai tredici anni


Una donna irachena piange per i bambini morti nell'attentato

BAGDAD - Una strage di bambini è stata causata questa mattina, a Bagdad, dallo scoppio di un'autobomba. Ventiquattro ragazzini, tra i 10 e 13 anni e un soldato americano sono morti in un'attentato suicida contro un veicolo militare americano, in un quartiere sud-orientale della capitale.

Lo scoppio è avvenuto intorno alle 10:30 (le 08:30 italiane) nella zona di al-Jedidah, su una strada a scorrimento veloce.

"Abbiamo ricevuto i corpi di 24 bambini fra i 10 e i 13 anni," ha detto un responsabile dell'obitorio dell'ospedale Kindi all'agenzia France Presse. La stessa fonte ha poi riferito che altri 18 ragazzini sono stati feriti.

Secondo quanto dichiarato dal sergente David Abrams, un portavoce militare americano nella capitale, nell'attentato è morto anche un soldato e che altri tre sono stati feriti.

I militari erano giunti sul posto per bloccare i punti di accesso del quartiere Baghdad al-Jadida, appresa la notizia che un attentatore suicida si aggirava nella zona a bordo di un'auto. I soldati hanno invitato i residenti a restare nelle loro case, ma quando una folla di ragazzini ha circondato il loro mezzo blindato hanno iniziato a distribuire caramelle, ha raccontato un testimone, Mohammed Ali Hamza.

Improvvisamente il kamikaze, sbucato da una stradina laterale, si è lanciato contro il fuoristrada corazzato, azionando il detonatore prima di raggiungere l'obiettivo. L'onda d'urto è stata così potente che tre case adiacenti sono state ridotte a un unico cumulo di rovine.

(13 luglio 2005)


Ora, siccome di fatto non esistono più giornalisti in Iraq, le notizie arrivano alle agenzie e quindi a noi attraverso gli organi di informazioni del governo e dell'esercito americano. Ovvero propaganda: in pratica scrivono quello che gli pare e che più fa comodo alla loro causa: nel caso specifico che siano morti più bambini che soldati (per quanto ne sappiamo nella realtà le cifra potrebbero essere tranquillamente rovesciate, 24 marines e 1 bambini - le cifre esatte sono costantemente taciute dall'esercito USA).

La notizia sopra riportata fa acqua in un punto oltretutto: i soldati arrivano in una zona perchè messi in allarme da un possibile kamikaze che si aggira fra la folla, invitano la gente ad andare o restare nelle proprie case. Poi arriva un gruppo di bambini e invece che allontanarli che fanno?
Restano lì a distribuire caramelle... (tra l'altro non è la prima notizia di bambini uccisi mentre veniva distribuito le caramelle: un prototipo ad uso e consume della "pietas" occidentale?).





[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 13-07-2005 alle 15:45 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 13-07-2005 alle 15:49 ]

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 13-07-2005 15:26  
quote:
In data 2005-07-13 13:52, honecker scrive:
Finchè amicizie e alleanze con paesi simili saranno considerate "splendidi" esempi di diplomazia, continueremo a saltare in aria.

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 13-07-2005 alle 13:56 ]



Grazie per la lezione di storia, in effetti mi hai convinto, per un attimo sono stato affascinato dall'ipotesi pacifista di poter migliorare il mondo senza la guerra, ho creduto a Bertinotti, chiedo scusa per questo mio sbandamento; bisogna invece attaccare al più presto questi stati, distruggere le loro scuole coraniche, in modo da spengere per sempre la fiamma integralista che alimenta il terrorismo.

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 13-07-2005 15:43  
quote:
In data 2005-07-13 15:26, Futurist scrive:
quote:
In data 2005-07-13 13:52, honecker scrive:
Finchè amicizie e alleanze con paesi simili saranno considerate "splendidi" esempi di diplomazia, continueremo a saltare in aria.

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 13-07-2005 alle 13:56 ]



Grazie per la lezione di storia, in effetti mi hai convinto, per un attimo sono stato affascinato dall'ipotesi pacifista di poter migliorare il mondo senza la guerra, ho creduto a Bertinotti, chiedo scusa per questo mio sbandamento; bisogna invece attaccare al più presto questi stati, distruggere le loro scuole coraniche, in modo da spengere per sempre la fiamma integralista che alimenta il terrorismo.



Serve a poco il sarcasmo: se si vuole risolvere VERAMENTE il problema del terrorismo internazionale bisogna incominciare risolvendo le contraddizioni sopra esposte: non si può continuare a fare affari con paesi che usano poi questi soldi per finanziare chi si fa esplodere nelle metropolitane e sugli autobus.
Se non è stato fatto niente in questa direzione viene da pensare che poi alla fin fine questi attentati facciano comodo ai governi occidentali dopotutto, dando loro il pretesto e l'occasione per ampliare la loro sfera di influenza.
Per questo ogni attentato terroristico ha in se il seme della stupidità: fornisce scuse a chi controlla il potere per limitare le libertà del singolo.

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