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Autore la foresta dei pugnali volanti
MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 01-02-2005 21:59  
quote:
In data 2005-02-01 20:28, leonessa scrive:

"I pugnali volanti" invece entra a vivo nella storia degli uomini e dipinge i loro amori e i loro odi senza dimenticare pennellate di rosso sangue che si stagliano sulla neve immacolata.



Al di là della tua bella immagine, secondo me è proprio questo il problema. Un film a metà. Piacione e premeditatamente trasversale, senza che però abbia una coerenza interna. Nemmeno nelle scelte registiche.

Viceversa Hero, pur nella sua ingordigia visiva, la aveva.
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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 02-02-2005 14:25  
allora, l ho rivisto al cine ieri sera.
confermo tutte le impressioni positive della prima visione.

la regia si definisce in una parola sola: IMPECCABILE.
del resto nno solo zhang è sempre lo stesso, ma usa anche lo stesso stile studiato, cercato e perfettamente trovato in hero.
quante inquadrature fenomenali ci sono..ma soprattutto, oltre che belle, poichè questo non basterebbe a farne un grande, le immagini e scelte sono funzionali all intenzionalità di yimou.
l uso dei mezzi espressivi propri del cinema deve sempre essere fatto in vista di un intenzionalità. e sarebbero troppe le inquadrature o le intere sequenze da elencare.

scenografie costumi e fotografia sono da nominare.
tutti questi aspetti sono curati in modo preciso ma non maniacale, sempre cmq con eleganza, senza strafare. e scusate se è poco...non si cerca di impressionare con atteggiamento ruffiano lo spettatore.
si porta in scena la bellezza. pura e semplice. il semplice allestimento del padiglione delle peonie meriterebbe un premio.

oltre a ciò devo dire che il soggetto della foresta continua a essere tra i migliori per me. parliamo di sceneggiatura?
benissimo. a parte due sole forzature in tutto il film, per il resto non credo proprio che abbia nè buchi nè strappi narrativi.
c'è una coerenza di fondo che si esemplifica in questo passaggio: il tema epico- guerresco è portato avanti parallelamente alla storia d amore. a un certo punto, dice qualcuno, sembra perdersi...niente battaglia finale, niente vincitori e vinti.
ma questo, lungi dall esser una perdita nel film, gli è essenziale. ricordiamo che in hero il giovane eroe senza nome percorre un filo narrativo segnato dal leit motiv: uccidere l imperatore.
poi, colpo di scena: si piega al pensiero di spada spezzata, "sotto un unico cielo", e lo grazia. il messaggio pacifista travalica orgoglio, esuberanza, e sete di vendetta.

cosi nei pugnali volanti è la pace dell amore a spegnere i fuochi di guerra.
c'è un momento decisivo in cui capiamo che i due protagonisti abbandoneranno i loro diversi schieramenti, che li vedrebbero nemici.
lì il messaggio narrativo della guerra perde ogni senso.
e non avrebbe avuto senso nesuna scena di battaglia successiva.
tutti i fili tessuti da yimou donano all insieme un immagine coerente in modo perfettamente geometrico.
gli inganni e le meschinità sono mezzi della guerra.
e dell approccio amoroso. in amore e in guerra tutto è lecito.
il regista sembra invece dire che solo in amore tutto è lecito perchè nulla sfugge al suo potere.

ci sono , come ho detto, due sole pesantezze narrative. forse non errori, ma due momenti in cui l inganno nei confronti dello spettatore si fa fin troppo ostentato. inizialmente, nel duello al padiglione delle peonie fra xiao-mei e lju.. i due si conoscono , sono stati amanti, combattono per la stessa fazione, eppure lei insiste nel fingere la sua cecità.
e il duello sarà fin troppo aspro, per essere un finto duello.
questo momento è un trucco per ingannarci e non farci capire fin dall inizio che i due sono amici. ma con ciò l intreccio diegetico perde veridicità.
altro momento è quello in cui il capo dei pugnali volanti conduce lju nel mezzo della foresta per ucciderlo. salvo poi liberarlo perchè, e noi spettatori ne veniamo a conoscenza in quel momento stesso, è anche lui affiliato allo stesso gruppo.
anche qui i due non avrebbero motivo di comportarsi in tal modo, se non per stupire lo spettatore al momento della rivelazione.

cmq questi sono i due unici momenti che possono esser considerati imperfezioni nel contesto della sceneggiatura.

oltre a ciò, sottolineo di nuovo, e vi invito a prestarvi attenzione, che la prova dei due attori protagonisti è più che buona. non solo per la stellina zhang ziyi, ma anche e forse soprattutto per kaneshiro. la sua metamorfosi espressiva accompagna tempisticamente quella del suo personaggio. (poi sarebbe lungo esemplificarlo in numerose scene)

la colonna sonora è una delle migliori della stagione, non solo per la dolcezza del tema portante, ma per la sua modulazione: inizialmente nel canto singolo di xiao-mei, al quale si sovrappone debolmente la voce di jin. poi, consolidato il loro amore, il tema si rovescia in una versione quasi epica, potente, orchestrale. per tornare, nel momento tragico dell assassinio di xiao-mei, ad una sinfonia solitaria, che si spegne del tutto sulle note finali cantate da jin, abbracciato a xiao-mei che è ormai senza vita.





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klaus85

Reg.: 25 Lug 2004
Messaggi: 450
Da: marigliano (NA)
Inviato: 02-02-2005 14:37  
vorrei tanto capire le impressioni avute da qst film ma i vostri post sono troppo lunghi... beati voi ke avete voglia di leggerli..cmq spero ke nel cinema nn ci sia la stessa reazione (ignorante) avuta per hero,dove tutti fecero un casino da tale da dover lasciare la sala in anticipo...
_________________
con te non ho finito, neanche per il cazzo! ho una cura medioevale per il tuo culo!

Marcellus Wallace in Pulp Fiction

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 02-02-2005 17:48  
quote:
In data 2005-02-02 14:25, Ayrtonit scrive:

la regia si definisce in una parola sola: IMPECCABILE.
del resto nno solo zhang è sempre lo stesso, ma usa anche lo stesso stile studiato, cercato e perfettamente trovato in hero.




Veramente lo stile cambia, c'è molto più movimento della macchina da presa. Pensa a tutte le sequenze nel bosco e fai il confronto con Hero. Certo resta la staticità, ma non è più una scelta di campo. E così il tutto resta sospeso e il linguaggio di Hero, perde credibilità.

quote:
In data 2005-02-02 14:25, Ayrtonit scrive:


oltre a ciò devo dire che il soggetto della foresta continua a essere tra i migliori per me. parliamo di sceneggiatura?
benissimo. a parte due sole forzature in tutto il film, per il resto non credo proprio che abbia nè buchi nè strappi narrativi.
c'è una coerenza di fondo che si esemplifica in questo passaggio: il tema epico- guerresco è portato avanti parallelamente alla storia d amore. a un certo punto, dice qualcuno, sembra perdersi...niente battaglia finale, niente vincitori e vinti.
ma questo, lungi dall esser una perdita nel film, gli è essenziale. ricordiamo che in hero il giovane eroe senza nome percorre un filo narrativo segnato dal leit motiv: uccidere l imperatore.
poi, colpo di scena: si piega al pensiero di spada spezzata, "sotto un unico cielo", e lo grazia. il messaggio pacifista travalica orgoglio, esuberanza, e sete di vendetta.





1. di buchi narrativi ce n'è molti di più. Per esempio, quando l'amante tradito afferma di aver sprecato due anni della sua vita per proteggerla, cosa diavolo intendeva? E quando i due protagonisti maschili affermano di essere i responsabili della morte del capo dei pugnali volanti e poi nel proseguio emerge che l'infiltrato era assente. Allora come faceva ad essere allo stesso tempo il responsabile? E ce n'è molti altri di buchi.

2. Ciò che tu definisci essenziale lo sarebbe stato se il film fosse finito con i due protagonisti che si allontanano. Il resto invece, e mi riferisco al finale, è melenso melodramma e fa perdere la coerenza interna di cui parli, portando il tutto fuori fuoco rispetto al contesto epico. Che del resto, è costruito molto peggio rispetto ad Hero per tutto il film. Certo vi si può leggere un tentativo di ripiegarlo nelle vicende individuali, ma allora occorreva abbandonare in toto quelle scelte di regia che tu definisci impeccabili. Altrimenti resta solo il manierismo della scelta oltranzistica di qualcosa che aveva pagato in precedenza, e non è più funzionale.

Mi spiego. Buona la staticità per il tema epico di respiro generale. Ma pessima per narrare le vicende amorose di un triangolo. Dove starebbe la funzionalità?

3. Questo è evidente nel gioco di sguardi che collega i protagonisti delle varie scene. A differenza di Hero, dove spesso neanche si incrociavano andando a confermare a livello di costruzione interna le caratteristiche più generali della regia, alienando quindi i soggetti e le loro traiettorie attanziali dal contesto stretto per riconfigurarle nella staticità epica e tragica di quello più ampio del film (rendendoli in qualche modo freddi simboli), qui tutto questo si perde.
E quindi viene a mancare l'organicità. Di là confermata oltretutto dalla costruzione Rashomon, che autorizzava in qualche modo l'asetticità e la freddezza della visione d'insieme, insieme alla simbolizzazione dei personaggi.

All'amico Klaus consiglio invece di leggere, e se non ne ha voglia, bhe, amen.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 02-02-2005 alle 19:43 ]

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Midknight

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 3555
Da: Perugia (PG)
Inviato: 03-02-2005 00:31  
Prendete un fotogramma a caso dalla pellicola.Uno qualsiasi.Beh ci si potrebbe trarre un poster stupendo e questa e una cosa che non avevo mai visto in un film

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 03-02-2005 00:36  
quote:
In data 2005-02-03 00:31, Midknight scrive:
Prendete un fotogramma a caso dalla pellicola.Uno qualsiasi.Beh ci si potrebbe trarre un poster stupendo e questa e una cosa che non avevo mai visto in un film



Ma levati
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Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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lenny81

Reg.: 03 Gen 2005
Messaggi: 78
Da: Meda (MI)
Inviato: 03-02-2005 20:20  
una vera meraviglia x gli occhi!una fotografia eccezionale...che colori!!!
soddisfatta al 100%

_________________
“ La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stata quella di far credere al mondo che lui non esiste…”

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 12-02-2005 15:24  
non mi va di argomentare a lungo.
Dico solo una cosa.
Qualcuno definiva la regia impeccabile.
Due errori clamorosi.
Nella prima scena d'amore (chiamiamola così) in riva al lago la telecamera rimane stretta sui due protagonisti. Scelta narrativa estremamente ovvia e tranquilla.
Quand'ecco che avviene uno stacco improvviso.
Ci troviamo a osservare la scena da una decina di metri di distanza, mdp a mezz'altezza che descrive un movimento arcuato. L'inquadratura è traballante, incerta, e non aggiunge nulla a una scena dagli sviluppi narrativi potenzialmente ovvi.
Si connota ovviamente come una soggettiva. Soggettiva che verrà esplicata appena due sequenze dopo, dando un'impatto totalmente disarmante e francamente inutile a una sequenza normale. Nessun bisogno c'era di quella soggettiva. Soprattutto se per capire che una soggettiva era si sarebbero dovuti aspettare 5 minuti di film, dando l'idea di una scena sgangherata e raffazzonata.
Altro.
Nella sequenza della battaglia nel campo fiorito si sfiora il ridicolo.
Zhang ci presenta due soldati, inquadrati frontalmente in un controcampo rispetto ai protagonisti. La scelta è marcata e ovvia. I soldati sono due. Nulla impediva al regista di mostrarci quella quindicina di militi che si stavano avvicinando.
La scena manca di coerenza in quanto la scelta del mostrarci solo due soldati è del tutto arbitraria e grossolana, tanto più che, morti questi, il combattimento continua senza soluzione di continuità. Non c'è nessun elemento scenico nè narrativo che ci dovrebbe impedire di vedere (così com'è ovvio che facciano i due interpreti principali) l'arrivo di tutti i soldati. Invece zhang spezza il campo, lo frammenta, senza che tra l'altro questo costituisca uno stimolo narrativo per il resto della sequenza. Una regia se non altro raffazzonata, o cmq piena di buchi e di imprecisioni.
Il film poi..vabbè, lasciamo perdere
_________________
"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 12-02-2005 15:45  
quote:
In data 2005-02-12 15:24, Petrus scrive:
Non c'è nessun elemento scenico nè narrativo che ci dovrebbe impedire di vedere (così com'è ovvio che facciano i due interpreti principali) l'arrivo di tutti i soldati.



ti quoto solo in questa parte per dire che c'è invece un elemento narrativo che giustifica l inquadratura prima di due soldati e poi, morti quelli, di altri quindici che arrivano.
jin, il protagonista, pensa che siano soldati "fantocci" mandati per fingere un duello, cosicchè lui possa far credere alla bella non vedente di esser dalla sua parte e difenderla.
solo dopo esser stato ferito, ed averli uccisi entrambi, si rende, e ci rendiamo conto anche noi proprio grazie a quell inquadratura successiva di quindici soldati all assalto, che le cose non stanno funzionando. i piani sono saltati.
quelli sono soldati mandati dal generale,che non hanno alcuna intenzione di fingere.
perciò lo stacco delle inquadrature (prima due, poi 15 soldati) è funzionale a questo nodo narrativo.

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"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 12-02-2005 15:57  
nono calma.
non c'è stacco d'inquadrature
c'è proprio uno stacco di situazioni.
La situazione A ci presenta lei che avverte i soldati. Lui alza la testa e parte il controcampo (già in fallo. Lui, e noi con lui, vede i soldati solamente a metà prato??). Segue il combattimento tra i nostri due e i soldati, che vede vittoriosi i primi.
Ora. Una scelta di regia orchestrata e coerente vorrebbe un attimo di pausa, un secondo di tensione, per poi magari far sbucare i soldati da dietro gli arbusti e avanzare nel prato.
Invece lo sbalzo è netto. Si passa di colpo alla situazione B, in cui in un campo lungo troviamo i due spalla a spalla e i soldati che, a dispetto di una notevole mancanza di barriere visive, gli si parano davanti a cinque sei metri di distanza.
Ora non mi si parli di sovrastruttura psicologica.
La vicenda la viviamo, per la maggior parte del tempo, attraverso gli occhi del protagonista.
Ci rimane celato quindi il suo doppio gioco fino al momento fisico del suo incontro con il comandante, e così via.
La scelta di costruzione di quella sequenza è totalmente errata e priva di un'idea registica.
Anzi. Denota volontà limpida e pura di far incalzare shock visivo-emozionali (francamente troppi e ridondanti i combattimenti) slternati male e senza sosta
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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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Shelob89

Reg.: 09 Dic 2005
Messaggi: 1479
Da: Palombara Sabina (RM)
Inviato: 28-12-2005 22:25  
Oddio ma vi attaccate proprio a tutto!!!!!
a me è piaciuto un sacco

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 29-12-2005 10:27  
quote:
In data 2005-02-12 15:57, Petrus scrive:
nono calma.
non c'è stacco d'inquadrature
c'è proprio uno stacco di situazioni.
La situazione A ci presenta lei che avverte i soldati. Lui alza la testa e parte il controcampo (già in fallo. Lui, e noi con lui, vede i soldati solamente a metà prato??). Segue il combattimento tra i nostri due e i soldati, che vede vittoriosi i primi.
Ora. Una scelta di regia orchestrata e coerente vorrebbe un attimo di pausa, un secondo di tensione, per poi magari far sbucare i soldati da dietro gli arbusti e avanzare nel prato.
Invece lo sbalzo è netto. Si passa di colpo alla situazione B, in cui in un campo lungo troviamo i due spalla a spalla e i soldati che, a dispetto di una notevole mancanza di barriere visive, gli si parano davanti a cinque sei metri di distanza.
Ora non mi si parli di sovrastruttura psicologica.
La vicenda la viviamo, per la maggior parte del tempo, attraverso gli occhi del protagonista.
Ci rimane celato quindi il suo doppio gioco fino al momento fisico del suo incontro con il comandante, e così via.
La scelta di costruzione di quella sequenza è totalmente errata e priva di un'idea registica.
Anzi. Denota volontà limpida e pura di far incalzare shock visivo-emozionali (francamente troppi e ridondanti i combattimenti) slternati male e senza sosta




strano
quelli che tu chiami errori io lo chiamo stile.

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 29-12-2005 13:43  
beh, l'importante è che sei d'accordo, poi con la scelta dei vocaboli pian piano migliorerai
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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 29-12-2005 16:04  
più difficile che tu capisca la fertilità di alcuni "errori" di grammatica cinematografica

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 29-12-2005 17:14  
deve essere molto difficile visto che non si azzarda nemmeno una minima motivazione
sarò io alquanto poco fertile evidentemente
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