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FilmUP Forum Index > Zoom Out > Attualità > Cosa sarà la resistenza irachena?   
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Autore Cosa sarà la resistenza irachena?
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 01-10-2004 10:04  
Io non lo ho ancora capito. Mi spieghino un po' i sostenitori della sedicente "Resistenza" Lilly Gruber in primis.

1) Sono quelli che rapiscono ostaggi di ogni nazionalità? Anche iracheni?
2) Sono i Miliziani di Al Sadr?
3) Sono i miliziani sunniti che si scontrano con l'esercito della coalizione?
4) Sono quelli degli attacchi Kamikaze?
5) Sono quelli che mettono autobombe a Baghdad come quella di ieri? 37 Bambini che festeggiavano il ripristino delle fogne??
6) Tutte le precedenti?
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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MrVercetti

Reg.: 26 Apr 2004
Messaggi: 167
Da: Brescia (BS)
Inviato: 01-10-2004 10:52  
Dai camion i militari lanciavano caramelle, strage di ragazzini
Il massacro rivendicato dal gruppo che fa capo ad Al Zarqawi

BAGDAD - Passa il convoglio americano, i soldati lanciano caramelle ai ragazzini che si accalcano: esplode la bomba destinata ai militari, è strage di bambini. In una zona a sud di Bagdad questa mattina sono morte almeno 41 persone, un numero impressionante di bambini, 34, colpevoli di essere vicini al convoglio. Decine i feriti.

Una strage rivendicata, in serata, su un sito utilizzato dal gruppo che fa capo al terrorista Abu Musab Al Zarqawi: "Due eroi - si legge nel proclama - hanno colpito un convoglio delle forze d'invasione, in un attacco che ha avuto successo".

A provocare il massacro, l'esplosione di tre ordigni, a pochi minuti l'uno dall'altro. Il primo al passaggio del convoglio militare americano, gli altri mentre accorrevano soldati e persone in soccorso.

A far alzare il numero dei morti e dei feriti, il fatto che vicino al luogo dell'esplosione si teneva una cerimonia per l'avvio di una nuova stazione di pompaggio. Un ufficiale americano ha confermato che i ribelli hanno fatto esplodere tre autobombe mentre passava un convoglio Usa. La seconda e la terza esplosione sono avvenute mentre truppe americane accorrevano per soccorrere i feriti. Un portavoce dell'esercito Usa ha detto che stava attendendo informazioni più precise, ma ha comunque confermato che ci sono militari tra le vittime.

Alcuni medici dell'ospedale 'Yarmouk' hanno dichiarato che non si riesce a fare fronte al continuo afflusso di cadaveri e all'incessante susseguirsi delle ambulanze che trasportano persone bisognose di cure urgenti, soprattutto a causa delle lesioni provocate da schegge e frammenti di metallo scagliati a mitraglia dalle deflagrazioni.

La giornata si era aperta con un altro sanguinoso attentato nella zona est di Bagdad, dove erano morti due poliziotti iracheni e un soldato statunitense. Un kamikaze si era fatto esplodere con la sua auto vicino a un checkpoint americano, circa 60 persone sono rimaste ferite, molti sono donne e bambini.
(30 settembre 2004)


Ho paura che la resistenza sia questa.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 01-10-2004 11:02  
Mi sa che è anche questa
Prima pagina di Unità.it

Dopo i bombardamenti di Falluja, la battaglia di Samarra. Una nottata di combattimenti che ha lasciato oltre cento morti: 94 miliziani e 21 civili. Le truppe americane e le forze della Guardia naziionale irachena sono riuscite a riconquistare commissariati e sedi locali del governo provvisorio soltanto alle prime luci di venerdì. Tra i 35 civili feriti, secondo fonti ospedaliere, anche donne, vecchi e bambini. Ieri a Baghdad in un duplice attacco a un convoglio Usa, ha ucciso 34 bambini che aspettavano caramelle.

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chi sarà il soggetto dell'ultima frase???

Notare come la strage di Bambini meriti solo quest'ultima frase nella prima pagna On-Line del sito. E' chiaro questi fatti interessano poco all'Unità
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ADRIANOOOOOOOO!!!!!!!

[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 01-10-2004 alle 11:07 ]

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 01-10-2004 13:51  
o pure questa

Da "il giornale"

Per il mio intellettuale di riferimento il terrorismo non esiste, il terrorismo è una leggenda inventata da quei fascistoni di George W Bush, Tony Blair e Silvio Berlusconi. Lei mi dirà: e chi se ne frega del suo intellettuale di riferimento. Be', allora sappia che un certo popolo della sinistra, quello radicalchicchettone, quello tutto Lacoste e cashmire, quello che sposa pacifismo e Che Guevara, quello che legge Repubblica, quello macrobiotico, biologico, equo e solidale, insomma, pende dalle labbra del suddetto intellettuale. Il quale ebbe a scrivere, cito: «L'allarme terrorismo serve da alcuni anni a giustificare un altro milione di problemi grandi e piccoli, altrimenti imbarazzanti da spiegare». «La sicurezza, si sa, non ha prezzo e guai a sospettare che si tratti dell'ultimo dei tanti nomi delle vecchie, care tangenti». «Negli Stati Uniti dopo l'11 settembre non si contano più gli allarmi "arancioni" scattati in prossimità di "inevitabili" attacchi terroristici ( ... ) puntualmente svaniti nel nulla». «Nell'Italietta di Berlusconi» la minaccia del terrorismo «è servita a spiegare tre anni di crescita zero, il declino industriale italiano, il prossimo fallimento di Alitalia, il disastro della stagione turistica, il caos dei trasporti ( ... ) Peccato non avere avuto la prontezza di spirito di mettere nel conto di Bin Laden i casi Cirio e ParmaIat». «Molti esperti sostengono che la parabola di al Qaida si esaurirà in pochi anni e che non sarebbe nemmeno incominciata senza l'aiuto del Pentagono ai talebani contro l'Urss», ma «la minaccia terroristica non finirà mai perché accomuna, ormai, nella semplificazione della propaganda, miriadi di sigle e movimenti, un universo indistinto ai nostri occhi occidentali e quindi invincibile».

Va detto che la tesi del terrorismo quale balla inventata per «giustificare un altro milione di problemi grandi e piccoli, altrimenti imbarazzanti da spiegare» poggia su argomenti anche più solidi. Ad esempio che l'attentato alle Torri gemelle è stato disposto e portato a buon fine dalla Cia e dagli israeliani (appena un paio d'ore dopo la tragedia, su Internet impazzava la voce che quella mattina 600 ebrei "stranamente" non avevano raggiunto i propri uffici al World Trade Center). O che nessun aereo si era mai schiantalo sul Pentagono essendo la parte crollata tutta una messinscena e il volo 77 dell'American Airlines coi suoi 58 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio una panzana diffusa ad arte dai servizi segreti della Casa Bianca. Per una certa sinistra, per la sinistra «intelligente», il terrorismo, dunque, non esiste. Sì, certo, quella sinistra ha sfilato con la candela in mano e il drappo arcobaleno a mo' di scialle, ma non contro il terrorismo, che non esiste; non contro al Zarqawi, che milita nella Resistenza. Caso mai contro Bush e l'America che guarda cosa ti vanno a combinare, ti vanno a destituire quel galantuomo, quel democratico, quel virtuoso del dialogo d'un Saddam Hussein. Uno cosi buono, ma così buono da donare 25mila dollari ai familiari dei terroristi kamikaze, cuor d'oro.

Paolo Granzotto

Ps: le citazioni virgolettate sono tratte da un nerboruto articolo a firma Curzio Maltese, di Repubblica.
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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 03-10-2004 11:24  
sarà anche questa

Rendetevi conto. Ieri sulla prima pagina del Manifesto c'era una foto raffigurante dei bambini insanguinati e il titolone "La festa di Erode" con il seguente sottotitolo: "Passa il convoglio Usa, i soldati offrono dolci, esplodono le autobombe e la reazione dei marines. Strage a Baghdad, tra i morti 34 bambini".
E un lettore normale capisce che i marines dopo tre autobombe hanno reagito e provocato una strage di bambini.
Ma siccome più probabilmente il lettore incredulo capisce poco, passa a pagina tre dove trova l'occhiello "Tre bombe esplodono nei pressi di un mercato, i marines sparano sulla folla" e, sotto, il titolo "Baghdad, massacro di bambini".
E qui pare più chiaro: le tre autobombe, la scomposta reazione degli americani, la strage. E la cosa incredibile non è che questa notizia non compare su nessun altro quotidiano: potrebbe essere un'esclusiva del manifesto; la cosa incredibile è che questa notizia ­ ripetiamo: menzionata da nessuno - non trova particolare credito neppure nell'articolo del manifesto, laddove l'inviata, tra mille ducerie, ne aggiunge una: "C'è anche chi ci ha riferito di aver visto i militari americani, arrivati a bordo di elicotteri per portare soccorso, sparare sulla folla che si accalcava".
Bene, questo è diventato "i marines sparano sulla folla" con chiaro riferimento al "massacro di bambini" e a "Erode". Rendetevi conto.
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 03-10-2004 11:46  
quote:
In data 2004-10-03 11:24, ipergiorg scrive:
Bene, questo è diventato "i marines sparano sulla folla" con chiaro riferimento al "massacro di bambini" e a "Erode". Rendetevi conto.




Gli articoli vanno letti , e come tu stesso affermi, non c'è nessuna traccia delle impressioni che tu ti sei fatto ,alla lettura dell'articolo che citi.
Era solo una tua impressione: si dice chiaramente che La piazza che è stata teatro ieri di uno dei più grandi attacchi della giornata è ancora disseminata dei resti delle esplosioni: l'autobomba accartocciata in mezzo alla piazza, pezzi di pneumatici, rottami, una bicicletta, vetri, ammassi di resti irriconoscibili, scarpe, la scena di un massacro. Su una strada laterale si sta piangendo una delle vittime. Il numero dei morti continua a salire: al momento in cui scriviamo sono già 44, la maggior parte, 37, bambini, e poi 130 i feriti, portati in gran parte all'ospedale Yarmuz che però, malgrado gli sforzi dei sanitari, non è riuscito ad accoglierli tutti. Ci sono state vittime anche tra gli americani, anche se il comando atatunitense non ha ancora fornito un bilancio ufficiale dei caduti.

Con un comunicato firmato Tawid wal Jihad, il terrorista giordano Abu Mussab al Zarqawi ha rivendicato i tre attacchi suicidi della giornata, compreso quello ad Abu Ghraib.


Riporto per correttezza l'intero articolo qui sotto.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 03-10-2004 11:47  
Il Manifesto 1 ottobre 2004.

Baghdad, massacro di bambini
Tre bombe esplodono nei pressi di un mercato, i marines sparano sulla folla
Nell'attentato muoiono 44 persone di cui 37 bimbi. Rivendica Zarqawi su Internet. Due soldati Usa uccisi in altri scontri. In onda su al Jazeera il video di 10 nuovi ostaggi, tra loro due donne indonesiane
GIULIANA SGRENA
INVIATA A BAGHDAD
La strada per Hil al Amal, un enorme quartiere popolare, abitato soprattutto da sciiti, nella zona meridionale di Baghdad, è stata appena riaperta. La piazza che è stata teatro ieri di uno dei più grandi attacchi della giornata è ancora disseminata dei resti delle esplosioni: l'autobomba accartocciata in mezzo alla piazza, pezzi di pneumatici, rottami, una bicicletta, vetri, ammassi di resti irriconoscibili, scarpe, la scena di un massacro. Su una strada laterale si sta piangendo una delle vittime. Il numero dei morti continua a salire: al momento in cui scriviamo sono già 44, la maggior parte, 37, bambini, e poi 130 i feriti, portati in gran parte all'ospedale Yarmuz che però, malgrado gli sforzi dei sanitari, non è riuscito ad accoglierli tutti. Ci sono state vittime anche tra gli americani, anche se il comando atatunitense non ha ancora fornito un bilancio ufficiale dei caduti.

Con un comunicato firmato Tawid wal Jihad, il terrorista giordano Abu Mussab al Zarqawi ha rivendicato i tre attacchi suicidi della giornata, compreso quello ad Abu Ghraib.

Le esplosioni sono avvenute in rapida successione su una piazza da dove si estende un enorme mercato. Sullo sfondo l'edificio che ospita l'impianto per il trattamento delle acque che veniva inaugurato proprio ieri è completamente annerito dal fumo. Le voci sullo svolgimento dei fatti si accavallano e a volte si contraddicono. Questa la ricostruzione che siamo riusciti a fare: all'una, un'autobomba è scoppiata contro un convoglio militare americano proprio mentre i soldati stavano attraversando la piazza. Il fragore dell'esplosione si è sentito a distanza e ha provocato l'immediato arrivo di altri americani, accolti da un lancio di razzi e da una nuova esplosione che ha colpito anche gli iracheni che stavano portando soccorso. C'è anche chi ci ha riferito di aver visto tre mezzi militari americani attaccati con armi da fuoco mentre si avvicinavano al luogo dell'esplosione e i militari americani arrivati a bordo di elicotteri per portare soccorso sparare sulla folla che si accalcava. Se queste voci erano difficili da verificare ieri a Hil al Amal, il massacro rendeva ancora più desolante il povero quartiere di periferia. L'attacco di Amal era stato preceduto da un'autobomba lanciata contro un posto di blocco sulla strada che porta a Abu Ghraib che ha provocato la morte di un americano, due poliziotti iracheni e il ferimento di una sessantina di persone. La tensione si è estesa a tutto il quartiere che ospita il carcere omonimo, a una trentina di chilometri a ovest della capitale: è stato attaccato il consiglio comunale e ieri sera erano ancora in corso scontri tra le forza americane e i ribelli. Poco lontano, Falluja era stata nuovamente bombardata nella notte dagli americani. Nel raid - giustificato come al solito dal tentativo di colpire il terrorista giordano al Zarqawi - sono state uccise quattro persone, tre civili, due donne e un bambino.

Un altro marine è stato ucciso da un colpo di mortaio sparato contro una base militare Usa vicino alla capitale. La terza autobomba della giornata è invece esplosa nel nord dell'Iraq, a Tal Afar, verso il confine con la Siria, già teatro nelle settimane scorse di pesanti combattimenti e bombardamenti da parte delle forze americane. La macchina imbottita di dinamite è esplosa vicino a un convoglio della polizia irachena, uccidendo quattro civili e ferendone altri sedici. Questi sanguinosi attacchi sembrano dare il via a quella escalation di violenza prevista con l'avvicinarsi delle elezioni americane prima e di quelle che il governo iracheno continua a dire di voler mantenere in gennaio.

Dopo la liberazione di Simona Torretta e Simona Pari, continua più o meno indisturbato lo stillicidio di sequestri (almeno 140 stranieri rapiti dall'inizio del «dopoguerra»). Ieri sono state rapite dieci persone: due donne indonesiane, sei iracheni e due libanesi. Secondo la televisione Al Jazeera i dieci sono stati presi in ostaggio dall'Esercito islamico iracheno, lo stesso gruppo che ha rivendicato il rapimento dei due giornalisti francesi tuttora nelle mani dei loro carcerieri. Il video mandato in onda dall'emittente panaraba ha mostrato solo tre degli ostaggi, due donne velate e un uomo e tre uomini mascherati che, dietro di loro, gli puntavano addosso dei fucili. Secondo Al Jazeera tutti e dieci i «nuovi» ostaggi sono impiegati della compagnia elettrica «Jib electricity».



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Torvald

Reg.: 02 Apr 2004
Messaggi: 255
Da: Bonea (BN)
Inviato: 03-10-2004 11:49  
No guarda Quilty che c'è modo e modo di impostare i titoli; questa dava tanto l'aria di scaricare colpe (in questa circostanza intendiamoci) ai militari americani che non si meritano
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Se vuoi il massimo devi essere pronto a pagare il massimo ...

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 03-10-2004 11:53  
Beh se ci si ferma ai titoli e non si ha voglia di leggere il contenuto, è come quando si prende uma rivista e si guardano solo le figure. Non c'è approfondimento e quindi non c'è alcuna voglia di conoscere.

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Torvald

Reg.: 02 Apr 2004
Messaggi: 255
Da: Bonea (BN)
Inviato: 03-10-2004 11:57  
quote:
In data 2004-10-03 11:53, Quilty scrive:
Beh se ci si ferma ai titoli e non si ha voglia di leggere il contenuto, è come quando si prende uma rivista e si guardano solo le figure. Non c'è approfondimento e quindi non c'è alcuna voglia di conoscere.



Indubbiamente hai ragione (e d'altro canto non è mio stile, come di sicuro non è tuo, fermarsi ai titoli; tuttavia si potrebbe essere più onesti anche con le righe di apertura (che costava esordire con un titolo più aderente, anche se di sicuro meno 'forte'?)
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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 03-10-2004 12:45  
per non parlare di chi guarda o sente le rassegne stampa in TV.
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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 03-10-2004 13:26  
quote:
In data 2004-10-03 11:53, Quilty scrive:
Beh se ci si ferma ai titoli e non si ha voglia di leggere il contenuto, è come quando si prende uma rivista e si guardano solo le figure. Non c'è approfondimento e quindi non c'è alcuna voglia di conoscere.



Mr Chomsky, mi sorprendi: lo sai benissimo quali sono la forza induttiva e l'impatto psicologico, nella Propaganda, dei titoli di giornali o delle foto.
Per favore, non cercare di coglionarci. E tieni anche in considerazione che il Manifesto non è nuovo a certe cose. Come non lo sono l'Unità e La Repubblica.
Un esempio:

Repubblica
Come si fanno i giornali? L'articolo di cronaca e di analisi del dibattito tra Bush e Kerry è stato scritto da Alberto Flores D'Arcais, e così comincia: "Un Kerry deciso e all´attacco, lontano dalla caricatura flip-flop che ne fanno i repubblicani, ma un po´ freddo e professorale; un Bush sulla difensiva, con qualche incertezza ma sempre chiaro nel suo messaggio semplice e diretto. I sondaggi a caldo che premiano Kerry, gli analisti e i columnist che parlano di sostanziale pareggio". E su questo tono continua. Bene.
Rep. che titolo ha fatto, secondo voi?
In prima pagina: "Usa, Kerry vince il primo round", mentre in seconda: "Kerry vince il primo round". Non è meraviglioso?
Uno dirà, ma no, non hanno fatto il titolo sulla fredda cronaca ma sul commento e sull'interpretazione di Vittorio Zucconi. Avrà detto che è finita 6-0 per Kerry, no? E' così?
No, non è così. Anche Zucconi è, più o meno, della stessa tesi del pareggio e di nessun ko.
Ecco che cosa ha scritto Zucconi su questo punto: "Chi vuol pensare che Kerry abbia vinto, perché non ha subito quel ko mortale che lo avrebbe steso, può legittimamente farlo. Chi preferisce leggere nel tabellino un pareggio (dunque un successo per Bush avanti nei sondaggi), nonostante l´aria spesso irritata, l´aspetto affaticato e il classico eloquio fratturato del texano, ha altrettanto diritto di farlo". e continua: "Ma anche se Bush avesse davvero vinto e se nei prossimi due dibattiti riuscisse a rintuzzare le punzecchiature di un avversario apparso sempre in grave deficit di carisma e di comunicatività, anche se lui fosse rieletto in novembre..." eccetera.
Evviva la formidabile Repubblica.
PS
Flores fa notare una gaffe clamorosa (ma senza impatto né sul dibattito né sul voto). Uno dei due contendenti per citare la sede del Kgb, la Lubjanka, ha parlato di Treblinka che è campo di concentramento nazista in Polonia. Il solito ignorante Bush? No, il raffinato intellettuale, rappresentante dell'Altra America, John Kerry. (http://www.ilfoglio.it/camillo/)

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Io sono tutti.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 03-10-2004 13:37  
quote:
In data 2004-10-03 13:26, Alessandro scrive:
quote:
In data 2004-10-03 11:53, Quilty scrive:
Beh se ci si ferma ai titoli e non si ha voglia di leggere il contenuto, è come quando si prende uma rivista e si guardano solo le figure. Non c'è approfondimento e quindi non c'è alcuna voglia di conoscere.



Mr Chomsky, mi sorprendi: lo sai benissimo quali sono la forza induttiva e l'impatto psicologico, nella Propaganda, dei titoli di giornali o delle foto.
Per favore, non cercare di coglionarci. E tieni anche in considerazione che il Manifesto non è nuovo a certe cose. Come non lo sono l'Unità e La Repubblica.
Un esempio:




Se vogliamo rimanere in questo mondo di superficialità, a immagine della televisione, dove invece di leggere le notizie ci si ferma ai titoli e al contenuto(?) dei titoli, questo è un segno del livello della discussione.
Che lascio ovviamente ai diretti interessati.
L'articolo citato dal Manifesto è molto chiaro sull'attribuzione delle colpe.
Ho riportato per intero il testo che tutti quanti possono leggere e giudicare, e sfido chiunque a dire che sia un pezzo ambiguo.
Il resto sono chiacchiere sensa alcun senso.
Chi si fa le idee leggendo i titoli(e solo quelli) non è nemmeno degno di essere preso in considerazione in un dibattito serio che voglia approfondire i contenuti ,e nemmeno ha senso.
Se ci sono persone che si fermano a giudicare una notizia da un titolo, non vedo dove sia il problema,se non in un deficit vistoso della loro capacità di analisi, non certo di quella di un giornale.

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 03-10-2004 14:15  
Non è deficit, è malafede di un giornale.

E' indifferente che poi ci siano persone che ricordano molto meglio un titolo(e magari leggono solo quello) piuttosto che l'articolo. Quelle persone ci sono (non sono io e non sei tu, ma ci sono!). E queste sono tecniche giornalistiche, non nascondiamocelo, per favore!!
E in ultima analisi sono tecniche di comunicazione. A volte molto basse e volgari: altrimenti perchè mettere un titolo in cui si suggerisce una sintesi dei fatti che è allusiva o addirittura è chiaramente il contrario di quello che poi nell'articolo verrà detto? Qualcuno mi da una risposta?

Sono i titolisti che si divertono a prendere per il culo gli articolisti?


quote:
In data 2004-10-03 13:37, Quilty scrive:
quote:
In data 2004-10-03 13:26, Alessandro scrive:
quote:
In data 2004-10-03 11:53, Quilty scrive:
Beh se ci si ferma ai titoli e non si ha voglia di leggere il contenuto, è come quando si prende uma rivista e si guardano solo le figure. Non c'è approfondimento e quindi non c'è alcuna voglia di conoscere.



Mr Chomsky, mi sorprendi: lo sai benissimo quali sono la forza induttiva e l'impatto psicologico, nella Propaganda, dei titoli di giornali o delle foto.
Per favore, non cercare di coglionarci. E tieni anche in considerazione che il Manifesto non è nuovo a certe cose. Come non lo sono l'Unità e La Repubblica.
Un esempio:




Se vogliamo rimanere in questo mondo di superficialità, a immagine della televisione, dove invece di leggere le notizie ci si ferma ai titoli e al contenuto(?) dei titoli, questo è un segno del livello della discussione.
Che lascio ovviamente ai diretti interessati.
L'articolo citato dal Manifesto è molto chiaro sull'attribuzione delle colpe.
Ho riportato per intero il testo che tutti quanti possono leggere e giudicare, e sfido chiunque a dire che sia un pezzo ambiguo.
Il resto sono chiacchiere sensa alcun senso.
Chi si fa le idee leggendo i titoli(e solo quelli) non è nemmeno degno di essere preso in considerazione in un dibattito serio che voglia approfondire i contenuti ,e nemmeno ha senso.
Se ci sono persone che si fermano a giudicare una notizia da un titolo, non vedo dove sia il problema,se non in un deficit vistoso della loro capacità di analisi, non certo di quella di un giornale.


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Io sono tutti.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 03-10-2004 15:07  
No,non è affatto indifferente che ci siano persone che ricordano molto meglio un titolo(e magari leggono solo quello) piuttosto che l'articolo.
E' esattamente il contrario.Quello che conta è il contenuto,non il contenitore, da che mondo è mondo.
Le persone veramente interessate a conoscere e a informarsi si spingono a leggere il pezzo ,quelle più superficiali si possono accontentare di guardare le figurine.
E il pezzo riportato è assolutamente onesto.

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E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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