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il regista |
aerdna
Reg.: 21 Mag 2004 Messaggi: 999 Da: fiuggi (FR)
| Inviato: 04-09-2004 00:11 |
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molto interessante il messaggio di VVinks sulla bravura degli attori, adesso parliamo dei registi? cioe' quand'e' che un regista viene considerato un bravo regista? cos'e' che fa il regista in un film? lo so, fa tutto ma, per esempio e' lui che filma le scene? e quando il regista e' anche l'attore? chi filma la scena? perdonate la mia ignoranza ma sono stufa di non sapere mai come considerare un regista.
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paolo14
Reg.: 16 Giu 2004 Messaggi: 778 Da: Ferrara (FE)
| Inviato: 04-09-2004 01:32 |
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Fai domande a cui servirebbero risposte lunghissime.
Comunque, il regista è il film. Il film è suo, lo dirige lui, è lui che lo plasma, lo spezzetta, cancella, corregge, dirige. Spiega agli attori come lui vuole che recitino perchè la scena venga come vuole lui, attua messa in scena e scansione filmica, dunque decide i movimenti della macchina da presa, le inquadrature, i cambiamenti di inquadrature e tutto il resto. E' lui che dovrebbe dire: "cazzo, continuiamo, questo film deve essere finito come voglio io, porcaputtana!". Deve essere il più autoritario e il più anarchico di tutti, deve impersonificare e trasportare nell'occhio meccanico che egli muove l'arte del cinema, la sua arte. Deve far parlare le immagini, dargli l'identità che meglio crede. Deve compiere scelte, dire: "cazzo, decido perchè sono il regista" e poi magari chiede consigli a destra e a manca ma deve mettersi sulla schiena le tonnellate delle scelte che lui prende, in quanto regista. E tutto ciò consiste nel credere in un qualcosa di altamente artistico e difficile, di così puro e faticoso che è il cinema.
Il suo è un lavoro importante, fondamentale. Non è importante che sia lui dietro la macchina da presa a filmare (alcuni lo fanno e altri no), ma che sia lui a decidere cosa, come e dove filmare.
Ma deve fare molto altro.
Oppure può non essere autoritario ma anarchico, lasciarsi portare dal caso, non impoartire ordini ma consigli.
Ma ti assicuro che deve anche fare molto, molto altro.
Deve vivere nel film. E dunque, di conseguenza, nella diffcoltà faticosa dell'arte.
_________________ L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass
http://arteonline.blog.excite.it/ |
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TINTOBRASS
Reg.: 25 Giu 2002 Messaggi: 5081 Da: Roma (RM)
| Inviato: 04-09-2004 02:33 |
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quote: In data 2004-09-04 01:32, paolo14 scrive:
Fai domande a cui servirebbero risposte lunghissime.
Comunque, il regista è il film. Il film è suo, lo dirige lui, è lui che lo plasma, lo spezzetta, cancella, corregge, dirige. Spiega agli attori come lui vuole che recitino perchè la scena venga come vuole lui, attua messa in scena e scansione filmica, dunque decide i movimenti della macchina da presa, le inquadrature, i cambiamenti di inquadrature e tutto il resto. E' lui che dovrebbe dire: "cazzo, continuiamo, questo film deve essere finito come voglio io, porcaputtana!". Deve essere il più autoritario e il più anarchico di tutti, deve impersonificare e trasportare nell'occhio meccanico che egli muove l'arte del cinema, la sua arte. Deve far parlare le immagini, dargli l'identità che meglio crede. Deve compiere scelte, dire: "cazzo, decido perchè sono il regista" e poi magari chiede consigli a destra e a manca ma deve mettersi sulla schiena le tonnellate delle scelte che lui prende, in quanto regista. E tutto ciò consiste nel credere in un qualcosa di altamente artistico e difficile, di così puro e faticoso che è il cinema.
Il suo è un lavoro importante, fondamentale. Non è importante che sia lui dietro la macchina da presa a filmare (alcuni lo fanno e altri no), ma che sia lui a decidere cosa, come e dove filmare.
Ma deve fare molto altro.
Oppure può non essere autoritario ma anarchico, lasciarsi portare dal caso, non impoartire ordini ma consigli.
Ma ti assicuro che deve anche fare molto, molto altro.
Deve vivere nel film. E dunque, di conseguenza, nella diffcoltà faticosa dell'arte.
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Il cinema è un' arte bastarda, come diceva il mio maestro di regia Giuliano Montaldo. Il pittore dipinge il proprio quadro, lo scultore scolpisce la propria opera, lo scrittore scrive il proprio romanzo, ma il regista non può dirigere da solo il film. Basti citare l'apporto fondamentale del direttore della fotografia, dell'operatore e del montatore in primis, poi della segretaria di edizione, dell'aiuto regista, del primo e del secondo assistente alla regia, del regista della II unità, e via dicendo fino all'ultimo dei macchinisti... ma quante volte abbiamo detto queste cose... basta ripescare nei vecchi topic!
[ Questo messaggio è stato modificato da: TINTOBRASS il 04-09-2004 alle 02:36 ] |
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Hiyuga
Reg.: 05 Ago 2004 Messaggi: 1301 Da: Gossolengo (PC)
| Inviato: 04-09-2004 02:54 |
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Ma per me che me li sono persi, Tinto, il tuo intervento è stato interessantissimo..
Non avevo mai visto il lavoro di regista in questo modo..
PS: Montaldo quello di Sacco e Vanzetti? Porca miseria.. |
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TINTOBRASS
Reg.: 25 Giu 2002 Messaggi: 5081 Da: Roma (RM)
| Inviato: 04-09-2004 03:03 |
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quote: In data 2004-09-04 02:54, Hiyuga scrive:
PS: Montaldo quello di Sacco e Vanzetti? Porca miseria..
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Si proprio lui... un grande uomo soprattutto, un grande regista poi...
_________________ "La giovinezza è una conquista dello spirito che si raggiunge solo ad una certa età" (Proust)
Il sito della mia personalissima rivoluzione: http://www.vueling.com |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 04-09-2004 11:23 |
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quote: In data 2004-09-04 01:32, paolo14 scrive:
Fai domande a cui servirebbero risposte lunghissime.
Comunque, il regista è il film. Il film è suo, lo dirige lui, è lui che lo plasma, lo spezzetta, cancella, corregge, dirige. Spiega agli attori come lui vuole che recitino perchè la scena venga come vuole lui, attua messa in scena e scansione filmica, dunque decide i movimenti della macchina da presa, le inquadrature, i cambiamenti di inquadrature e tutto il resto. E' lui che dovrebbe dire: "cazzo, continuiamo, questo film deve essere finito come voglio io, porcaputtana!". Deve essere il più autoritario e il più anarchico di tutti, deve impersonificare e trasportare nell'occhio meccanico che egli muove l'arte del cinema, la sua arte. Deve far parlare le immagini, dargli l'identità che meglio crede. Deve compiere scelte, dire: "cazzo, decido perchè sono il regista" e poi magari chiede consigli a destra e a manca ma deve mettersi sulla schiena le tonnellate delle scelte che lui prende, in quanto regista. E tutto ciò consiste nel credere in un qualcosa di altamente artistico e difficile, di così puro e faticoso che è il cinema.
Il suo è un lavoro importante, fondamentale. Non è importante che sia lui dietro la macchina da presa a filmare (alcuni lo fanno e altri no), ma che sia lui a decidere cosa, come e dove filmare.
Ma deve fare molto altro.
Oppure può non essere autoritario ma anarchico, lasciarsi portare dal caso, non impoartire ordini ma consigli.
Ma ti assicuro che deve anche fare molto, molto altro.
Deve vivere nel film. E dunque, di conseguenza, nella diffcoltà faticosa dell'arte.
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Un regista deve davvero dire sempre "cazzo"?
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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TINTOBRASS
Reg.: 25 Giu 2002 Messaggi: 5081 Da: Roma (RM)
| Inviato: 04-09-2004 14:43 |
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quote: In data 2004-09-04 11:23, sandrix81 scrive:
Un regista deve davvero dire sempre "cazzo"?
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No, ogni tanto dice anche "porcaputtana" tutto attaccato...
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paolo14
Reg.: 16 Giu 2004 Messaggi: 778 Da: Ferrara (FE)
| Inviato: 05-09-2004 20:36 |
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Niente male come battuta.
Comunque io ho detto cosa dovrebbe fare un regista, poi sono d'accordo con voi che per fare un film servano tantissime altre persone e tutte di un'importanza notevole. Nessuno lo nega, anzi...
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Tinto Brass
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aerdna
Reg.: 21 Mag 2004 Messaggi: 999 Da: fiuggi (FR)
| Inviato: 05-09-2004 23:56 |
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grazie per le vostre risposte
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aerdna
Reg.: 21 Mag 2004 Messaggi: 999 Da: fiuggi (FR)
| Inviato: 06-09-2004 00:43 |
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[ Questo messaggio è stato modificato da: aerdna il 03-02-2007 alle 01:18 ] |
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FabryDivx ex "ometto"
Reg.: 27 Apr 2003 Messaggi: 1788 Da: Palermo (PA)
| Inviato: 06-09-2004 00:51 |
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Mi ricordo una piccola lezione di regia fatta durante la registrazione di uan scena , il regista da l'azione e glia ttori partono con le loro recitazioni , vedevi istaurarsi sul volto del regista , l'espressione "che cazzo stanno facendo" , dopo lo stop , va di corsa dagli attori , e li immaginavo la scenata colossale , invece con calma e gentilezza ha saputo e ha potuto generare negli attori quella forza per girare la scena come voleva lui..
un 'esperienza davvero strana.. mi ricordo che mi disse "fabrizio , questo è un'esempio di come mi debba incazzare in silenzio"
_________________ ""Solo chi teme di non essere mai citato evita di citare" S. M. Ejzenstejn" |
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