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Aids, mai tanti casi come nel 2003 |
Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 07-07-2004 12:33 |
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E' l'Asia il nuovo epicentro dell'infezione ma l'Africa resta il continente più colpito: ci sono 25 milioni di sieropositivi
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ROMA - Nel 2003 almeno 5 milioni di persone in tutto il mondo si sono infettate con il virus dell’Aids, una cifra mai raggiunta in passato per un solo anno. Di queste, 1,1 milioni vivono in Asia che sta così diventando il nuovo palcoscenico dell’epidemia. Secondo l’ultimo rapporto dell’Onu diffuso ieri, a pochi giorni dall’apertura della XV Conferenza internazionale sull’Aids che si terrà a Bangkok, l’Asia, dove vive il 60 per cento della popolazione mondiale, conta ormai 7,4 milioni di infetti. «Questo continente si trova oggi nella stessa situazione dell’Africa 15 anni fa» commenta Giuseppe Ippolito dell’Istituto Spallanzani di Roma, durante una conferenza stampa svoltasi nella capitale.
IL BOOM ASIATICO - Benché l’Africa continui a essere il continente più colpito dall’epidemia con 25 milioni di sieropositivi, è la situazione asiatica che preoccupa di più, soprattutto in Cina, dove 10 milioni di persone potrebbero contrarre il virus entro il 2010, Indonesia e Vietnam. In India il numero stimato di sieropositivi ha già raggiunto i 5,1 milioni e l’India diventa così il Paese, insieme al Sudafrica, con il più alto numero assoluto di infetti. «L’Asia - ha commentato Antonella D’Arminio Monforte, dell’Università di Milano - non ha imparato la lezione della Thailandia dove la prevenzione e l’uso del preservativo, che qui non incontra resistenze culturali come avviene invece in Africa, hanno determinato un crollo dei contagi». Nella popolazione asiatica le categorie più colpite sono quelle dei tossicodipendenti, delle prostitute, dei loro clienti e dei partner di questi ultimi. «Oggi abbiamo però capito - puntualizza Giampiero Carosi, dell’Università di Brescia - come sia difficile agire sul comportamento umano, soprattutto su quello sessuale. Convincere qualcuno a mettere una mascherina per prevenire la Sars è più semplice che convincerlo a usare il preservativo. Infatti la Sars è sotto controllo, l’Aids dilaga».
Campagna anti-Aids in Thailandia (Reuters)
NEL MONDO - Complessivamente, nel mondo, vivono 38 milioni di sieropositivi e di malati di Aids, tre milioni in più rispetto al 2001. E altri punti «caldi» per l’espansione del virus sono l’Europa dell’Est e l’Asia centrale: in queste aree il contagio è dovuto soprattutto all’uso di droga. La maggior parte delle persone infette (in totale 1,3 milioni) sono al di sotto dei 30 anni; Estonia, Lituania, Federazione Russa e Ucraina sono le regioni più colpite. Secondo Peter Piot, responsabile del programma dell’Onu per la lotta all’Aids (Unaids), nonostante negli ultimi anni i finanziamenti siano aumentati, i governi si siano impegnati di più sul piano politico e la possibilità di accedere alle cure contro l’Aids si sia ampliata, l’epidemia continua a correre più veloce della risposta mondiale. Le spese globali in favore della lotta all’Aids sono passate dai 300 milioni di dollari del 1996 ai quasi 5 miliardi nel 2003, ma sono ancora pari alla metà dei bisogni per i Paesi in via di sviluppo fino al 2005. Secondo le nuove stime dell’Unaids infatti, saranno necessari circa 12 miliardi di dollari per finanziare la lotta globale contro il virus entro il 2005 e 20 miliardi entro il 2007.
IN ITALIA - Il «nuovo» sieropositivo italiano è maschio, single, colto e attorno ai 37 anni. Nella metà dei casi, ha contratto l’infezione con l’uso di droghe e, nell’altra metà, attraverso i rapporti sessuali, soprattutto occasionali. L’identikit emerge dal rapporto Icona, uno studio che coinvolge 70 centri di infettivologia italiani e fornisce dati su persone che si scoprono sieropositive e non hanno mai seguito terapie. Lo studio comincia a comprendere anche extracomunitari, ma si tratta, per ora, di persone integrate, che lavorano, fanno riferimento a strutture sanitarie e sono in prevalenza donne. «Il problema degli extracomunitari sieropositivi - sottolinea Mauro Moroni, dell’Università di Milano - comporterà un aumento dei costi e diventerà sempre più importante con il progressivo instaurarsi della devolution. Una circolare della Regione Lombardia di qualche giorno fa prevede che un cittadino italiano sieropositivo faccia riferimento alla sua Regione di origine per avere alcuni dei farmaci anti Aids gratis. Per gli extracomunitari possiamo ora contare soltanto su fondi europei».
Adriana Bazzi
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mutaforme
Reg.: 25 Lug 2002 Messaggi: 4608 Da: Monte Giberto (AP)
| Inviato: 07-07-2004 13:54 |
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Speriamo che la ricerca riesca a trovare una cura per questa piaga, e altre peggiori.
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Oh, oh, oh, Jokerman. |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 07-07-2004 14:29 |
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una c'è già
si mette sul pisello
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mutaforme
Reg.: 25 Lug 2002 Messaggi: 4608 Da: Monte Giberto (AP)
| Inviato: 08-07-2004 15:29 |
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Si certo ma costa un bel po' se consideri che molta gente nel mondo vive con meno di un dollaro al giorno!
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ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 08-07-2004 15:38 |
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Ladyanne ex "ladyann2"
Reg.: 02 Lug 2004 Messaggi: 8834 Da: vicenza (VI)
| Inviato: 08-07-2004 15:58 |
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quote: In data 2004-07-08 15:38, ipergiorg scrive:
Costerà molto sto profilattico ma è un investimento! Ci sono nazioni africane in cui la popolazione è contagiata per il 20% e anche di più. Inoltre non credo che i costi di fabbricazione siano granchè elevati lascia perdere quanto costano a te i profilattici e pensa che è solo un pezzo di gomma!
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concordo
_________________ Tzè |
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mutaforme
Reg.: 25 Lug 2002 Messaggi: 4608 Da: Monte Giberto (AP)
| Inviato: 09-07-2004 04:19 |
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Comunque si può ridurre gratis con la monogamia...
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ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 09-07-2004 11:38 |
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quote: In data 2004-07-09 04:19, mutaforme scrive:
Comunque si può ridurre gratis con la monogamia...
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Beh guarda che le due cose dipendono entrambe dall'educazione. In determinati paesi dell'africa la promiscuità sessuale è molto forte e molte pratiche sessuali sono dolorose per le donne quindi il rischio di procurasi ferite nell'atto è molto + elevato e così si eleva anche il rischio di infezione (in special modo lo ripeto per le donne). Le donne sono praticamente un'oggetto per alcune culture e questo spiega anche perchè non c'è nessun rispetto della monogamia e perchè esse non posssono neppure chiedere l'uso del profilattico.
_________________ Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis. |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 13-07-2004 20:21 |
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da Ansa
L'Aids e' un'epidemia ormai fuori controllo ovunque: nel congresso mondiale di Bangkok e' ormai chiaro che se il virus Hiv minaccia di dilagare nei Paesi in via di sviluppo, in quelli industrializzati non e' stato affatto sconfitto.
Un terrorista peggiore di Bin Laden, lo ha definito Richard Gere, impegnato in un progetto per l'informazione e la prevenzione in India. Un giudizio condiviso dal mondo della ricerca, che constata come finora il virus Hiv non sia stato debellato. I farmaci oggi disponibili e quelli allo studio promettono di accerchiarlo, come ha detto Anthony Fauci, direttore dell'Istituto statunitense per le allergie e le malattie infettive (NIAID) dell'NIH e fra i maggiori esperti internazionali sul virus, ma al momento nessuno di essi e' riuscito ad eliminarlo completamente dall'organismo.
Dopo gli anni dell'ottimismo per le cure e quelli delle denunce per la situazione di abbandono in cui i Paesi del Sud del mondo erano costretti ad affrontare l'epidemia, oggi c'e' la consapevolezza di trovarsi di fronte a un nemico con il quale si dovra' convivere ancora a lungo. ''L'epidemia e' fuori controllo ovunque'', ha osservato il direttore della clinica di malattie infettive dell'universita' di Milano, Massimo Galli. Nonostante la disponibilita' dei farmaci nel mondo occidentale, i nuovi casi di infezione continuano comunque ad aumentare, ed i Paesi in via di sviluppo cominciano soltanto adesso ad organizzare misure di prevenzione per arginare la diffusione del virus. L'Aids ha messo in ginocchio l'Africa e si prepara a colpire duramente in Asia, America Latina e Paesi dell'Est europeo.
Per avere un'idea di come il virus Hiv continui a sfuggire ai controlli c'e' l¿esempio eloquente dell¿Italia, ha aggiunto Galli. Si stima infatti, ha aggiunto, che le persone sieropositive nel Paese siano fra 90.000 e 120.000, ma di queste soltanto 45.000 seguono una terapia. ''Cio' significa - ha rilevato - che almeno altre 45.000 persone sono sieropositive senza sapere di esserlo e che quindi non sono in cura''. E queste, ha aggiunto, ''sono le cifre di un Paese nel quale c'e' la percezione che l'epidemia sia sotto controllo'', grazie al test per l'Hiv gratuito, i centri di eccellenza per la terapia e la disponibilita' dei farmaci.
In generale, le cifre presentate nel congresso indicano che il numero complessivo di persone che convivono con il virus Hiv e' in aumento anche nei Paesi industrializzati, dove pero' la sopravvivenza migliora cosi' come la qualita' della vita grazie all'assistenza e alla disponibilita' delle cure. Si stima che complessivamente il numero delle infezioni nel mondo occidentale sia pari a 1,6 milioni. La diffusine dell'Aids e' in deciso aumento nei Paesi piu' popolosi del mondo, India e Cina. Nella provincia cinese di Guanxi, ad esempio, il programma delle Nazioni Unite per la lotta contro l'Aids (Unaids), ha rilevato che il virus e' in ascesa fra i tossicodipendenti e nel mondo della prostituzione: dal 1997 al 1998 coloro che si infettavano scambiandosi le siringhe sono aumentati dal 2,5% all'11% e nel 2000 erano il 17%. Le prostitute colpite dal virus Hiv sono aumentate dal 3% del 1998 al 10% del 2000.
Non meno drammatica e' la situazione nell'Europa dell'Est, dove il maggior numero di infezioni si registra attualmente in Estonia, con 2.400 casi per milione di abitanti, seguita dalla Federazione Russa, con oltre 1.800 casi, e quindi da Ucraina e Lettonia, ciascuna con circa 1.000 casi per milione di abitanti.
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 14-07-2004 10:57 |
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dopo il messaggio di Gatsby vorrei rimettere in evidenza la fine dell'articolo che avevo postato
IN ITALIA - Il «nuovo» sieropositivo italiano è maschio, single, colto e attorno ai 37 anni. Nella metà dei casi, ha contratto l’infezione con l’uso di droghe e, nell’altra metà, attraverso i rapporti sessuali, soprattutto occasionali. L’identikit emerge dal rapporto Icona, uno studio che coinvolge 70 centri di infettivologia italiani e fornisce dati su persone che si scoprono sieropositive e non hanno mai seguito terapie. Lo studio comincia a comprendere anche extracomunitari, ma si tratta, per ora, di persone integrate, che lavorano, fanno riferimento a strutture sanitarie e sono in prevalenza donne. «Il problema degli extracomunitari sieropositivi - sottolinea Mauro Moroni, dell’Università di Milano - comporterà un aumento dei costi e diventerà sempre più importante con il progressivo instaurarsi della devolution. Una circolare della Regione Lombardia di qualche giorno fa prevede che un cittadino italiano sieropositivo faccia riferimento alla sua Regione di origine per avere alcuni dei farmaci anti Aids gratis. Per gli extracomunitari possiamo ora contare soltanto su fondi europei».
questo perchè molti evidentemente non si pongono nemmeno il problema del rischio di contaggio
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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