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per chi suona uno strumento
maschio, e suono quello che mi pare! (improvviso, compongo, ecc.) 6 35.3%
maschio. suono esclusivamente da spartiti (o cercando canzoni a orecchio, comunque nulla di 'mio') 5 29.4%
femmina, e suono anche cose mie. 1 5.9%
femmina, e suono quello che dice lo spartito. 1 5.9%
Altro (voglio incasinarti le statistiche) 4 23.5%
Totale 17 100%

Autore per chi suona uno strumento
vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 03-05-2004 14:51  


(A qualsiasi livello: che siate dilettanti allo sbaraglio o concertisti non importa.)


Facendo domande qua e là, ho notato che maschi e femmine hanno un rapporto diverso con la musica, in particolare rispetto al suonare improvvisando oppure seguendo uno spartito (o ricostruendo un brano preesistente che si vuole riprodurre).

Rispondete, poi vi dico se le risposte corrispondono alla mia prima impressione.

non ho formulato le opzioni in modo chiarissimo, ma comunque prefersico che mi spiegate il vostro rapporto con la cosa 'a voce'.

_________________
La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili

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aralis

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 3151
Da: bolzano (BZ)
Inviato: 03-05-2004 15:00  
Femmina, suono la chitarra non bene, ho preso lezioni un paio d'anni, le rare volte che suono per me stessa lo faccio seguendo lo spartito.
A volte suono per i vecchietti in una casa di riposo, per volontariato, e in quei casi suono ad orecchio, tanto per accompagnarli nelle canzoni che cantano.

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ilNero

Reg.: 11 Apr 2003
Messaggi: 5388
Da: Napoli (NA)
Inviato: 03-05-2004 23:41  
Ho studiato chitarra Blues e Jazz per diverso tempo,in modo svogliato.
Credendo che la linearità stilistica del Blues fosse "elementarietà",e la apparente confusione del Jazz fosse solo un modo anarchico di intendere l'armonia.
Dopo i primi,veloci,progressi,tutto si fermò.
Suonavo con quello che sentivo,girando e rigirando su quello che sapevo,o che credevo di sapere,giocando il gioco del musicista "che ha tutto dentro".
Presunzione stupida oltre ogni limite.
Mi imposi,allora,quasi con la forza,di fare lo scolaretto.Di nuovo metronomo,di nuovo solfeggi e di nuovo gli spartiti,a cominciare da quelli che odiavo di più.
Cinque pagine a settimana,non di più.
Per diversi mesi.
Ho maledetto Frank Zappa.Credevo di conoscerlo,di riuscire a suonare qualcosina in modo accettabile,e poi ho capito che significa leggere e studiare uno spartito.
Non puoi dire di conoscere Dostoyevsky leggendo un riassunto,o ricomponendo l'idea che hai del suo stile in modo personale.
Devi leggerlo,farlo tuo,e poi lanciarlo lontano.
Leggendo uno spartito devi eseguire,immaginare la mano di chi lo scrisse,immaginare mille cancellature là dove non ci sono,e come,grazie a quelle cancellature invisibili ora puoi suonarlo,e immaginare la musica senza averla ancora suonata;è come un reperto storico,su cui qualcuno ha impresso qualcosa e che va decifrato secondo la SUA ottica.
E' un pò come la diceria che la matematica "ti apre la mente e ti aiuta a pensare".
Immedesimazione,esecuzione,esercizio e ancora esercizio.Poi lo butti via,e lasci il tuo strumento per una settimana.Poi riprendo con tutt'altro.
Ora,senza presunzione,credo di poter ripetere un pezzo di media difficoltà dopo averlo ascoltato attentamente un paio di volte.Ma non è merito mio,ditelo a Frank Zappa,maledetto ovunque sia.

_________________
L'Ignoranza è più vicina alla Verità che il Pregiudizio.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 04-05-2004 01:07  
Non so cosa votare. Io suono (tastiera e chitarra acustica; male e da autodidatta) quasi sempre su spartiti o "a orecchio"; ma ultimamente m'ha preso la mania della composizione, e ho cominciato a scrivere qualche pezzo.

Ma non riesco a votare perché sono indeciso tra "maschio" o "femmina".
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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andros

Reg.: 30 Nov 2003
Messaggi: 1837
Da: Catania (CT)
Inviato: 04-05-2004 13:23  
Odio lo spartito! A meno che non si tratti di un pezzo più o meno realmente complesso che voglio saper suonare a tutti i costi, come avvenne per "lezioni di piano", non leggo mai lo spartito. Credo nella musica intima, quella che ti esce da dentro e che ti porta a ricreare più l'atmosfera di un brano che la sua semplice melodia, fatta di una successione di note statica e puramente "inutile", perché semplice riproduzione di una cosa... Preferisco cogliere l'essenza di un pezzo e mi sforzo di riprodurla. Adoro suonare ciò che mi passa per la testa, e mi sto cimentando nella composizione, ma senza scrivere niente, tengo tutto in testa.
Suono il pianoforte...

_________________
"...and everything under the sun is in tune but the sun is eclipsed by the moon..."

[ Questo messaggio è stato modificato da: andros il 04-05-2004 alle 13:25 ]

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mortimer

Reg.: 21 Dic 2003
Messaggi: 782
Da: sinalunga (SI)
Inviato: 04-05-2004 13:56  
Suono pianoforte seguendo spartiti ma ogni tanto improvviso qualcosa.
_________________
Da un grande potere...derivano grandi responsabilità

Spider-man

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vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 04-05-2004 14:17  


dunque, abbiamo una ragazza che suona solo cose preesistenti, cioè non improvvisa e non compone.
poi tre uomini (se i nomi hanno un senso) che fanno un po' quello che gli pare; anzi direi quattro visto che anche io, da pessimo chitarrista sono sempre andato a caso, e ho iniziato a studiare solo dopo molto tempo, e ora mi sono pure interrotto ma tant'è.
poi, se ho capito bene (molto interessante la tua esperienza/considerazione) un altro maschio, ilNero, che fa solo brani altrui.

attendo altri responsi, spero soprattutto di qualche donna (condizione naturale, direi...)

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La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili

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angel76st

Reg.: 18 Apr 2004
Messaggi: 1945
Da: ostuni (BR)
Inviato: 04-05-2004 22:05  
Off topic:
invidio coloro che sanno suonare uno strumento!
C'ho provato d autodidatta con la chitarra e sempre guardando uno spartito ma non sono mai andato oltre a "vagabondo dei nomadi"
e al do re sol di knokin on heaven's door dei gnr..
_________________
"quando vivi nella paura arrivi al punto , che vorresti essere morto." Sonatine.

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 04-05-2004 22:09  
mai studiato musica, ma una volta sulla tastiera di un amico ho composto ad orecchio una cosa bellissima che ho intitolato "il ritorno del vendicatore". Dovreste proprio sentirla. Oh si.
_________________
Quattro galìne dodicimila

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 05-05-2004 00:44  
Suonare.
Oh si, suonare.
Un gusto personale, che poi mi accomuna con molta gente al mondo (e per fortuna, aggiungerei), è quel fottutissimo brivido che percepisco sempre più amplificato nel corpo mano a mano che imparo a destreggiarmi con uno strumento.
E' quel contatto potente, fortemente sessuale, che si ha con la musica.
Direttamente dal corpo al suono.

Ho compreso da piccolo che il canto non faceva per me, anche se con il rock non me la cavo malissimo, ma per fortuna ho sentito che quella non era la strada da seguire.
Ancora infante appresi il solfeggio e passai rapidamente al saxofono soprano.
Piccolo bimbo che suonava nella banda del paese. Ah.... la banda del paese...
In vacanza, a 11 anni, con il sax e gli amici, presi la mia prima sbronza... e comparve una chitarra acustica nella mia vita.
Amore al primo accordo.
Pian piano, con l'adolescenza ed il liceo, la banda si allontanò e subentrarono spartiti, tablature e qualche schitarrata elettrica.
Pomeriggi piovosi in cui alzavo il cd a palla, mi mettevo al collo la mia vecchia Yamaha e giu di getto, fino a far crollare il muro di camera. Con mia madre che urlava dalla cucina ed io che steccavo a manetta.
Periodi in cui abbandonavo tutto in un angolo, altri in cui stavo a giornata a cercare di imparare l'arpeggio di Stairway to Heaven o il riff di Basketcase e When I Come Around.
Autodidatta forever (e infatti credo di non essere ai livelli del Neraccio), ma quel brivido è cresciuto in intensità negli anni ed è sempre un piacere rimettersi al collo questo magnifico strumento e suonare...
Suonare da soli, con gli altri, agli amici.
Poche sensazioni sono paragonabili per me a quella che mi fornisce una pennata azzeccata...
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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arwen90

Reg.: 19 Apr 2004
Messaggi: 24
Da: monte carasso- svizzera (es)
Inviato: 05-05-2004 12:45  
femmina. suono il sax da un po' di tempo e mi piace anche suonare cose mie... purtroppo non sono una compositrice nata così quando mi metto a suonare i miei capolavori mi fanno subito smettere
_________________
chi autorizza la gente a uccidere?????? La vita è preziosa e nessuno ha il diritto di portarcela via!!!!
PEACE AND LOVE IS FUTURE

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ilNero

Reg.: 11 Apr 2003
Messaggi: 5388
Da: Napoli (NA)
Inviato: 05-05-2004 12:55  
quote:
In data 2004-05-04 14:17, vietcong scrive:

Poi, se ho capito bene (molto interessante la tua esperienza/considerazione) un altro maschio, ilNero,che fa solo brani altrui.





Ti ringrazio,ma non è del tutto esatto.
Suono diverse cose mie,anzi,credo di suonare solo cose mie,ora.L'importante non è sentirsi liberi dalle costruzioni musicali studiate su spartiti.Credo che la cosa più importante(oltre che più difficile)sia libersene a cuor leggero.Ma dopo esserci passato ed aver patito quello stato d'animo che ti fa pensare:"Più imparo e meno so di sapere."
_________________
Just a perfect day,
Ma starei meglio se tu non appoggiassi quella mano sulla mia spalla.

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DrCalamaro

Reg.: 14 Giu 2002
Messaggi: 2077
Da: ge (GE)
Inviato: 05-05-2004 14:03  
Lei veramente pensa che la gente che viene in sala sa cos'è la musica? Essi solamente credono che diventano più intelligenti perchè sentono una commozione in pancia e questo fa importante: con Beethoven tutti diventano cavalieri a cavallo contro nemico (Il direttore Balduin Bass, Prova d'orchestra)

Questo linguaggio, la musica, ha precise regole grammaticali, lo studio di una lingua, la sua padronanza, richiede tempo, precisione, scienza e paletti ben definiti.
Una volta conseguita una certa dimestichezza ci si può permettere di improvvisare, anche il caos ha il suo metodo del resto.

La musica, la precisa e documentata sequenza di onde nello spazio, è una questione anche di sopravvivenza: come il neonato è stimolato ad interagire col suono del vagito che pian piano si articolerà sempre più in periodi complessi (pallida eppure geniale rappresentazione del dentro verso il fuori), la nostra consapevolezza del nostro essere finiti ci impone la ricerca del tentativo di surfare su onde che noi stessi non solo creiamo, ma siamo fisicamente.

Detto questo ci se ne può fottere, e se hai stile, il linguaggio si adatta, non troppo però, e allora inventi quello che c'è già.

Credo che il terrone Nero abbia scritto una pagina importante e ottima (una delle più belle di sempre eh, caro mio?).

Chiose infernali del calamaro (pigro e frustrato autocompiacente).

Tra l'altro, basta
sai cosa?
andare a capo
e farne poesia

Da quel pochenulla che i tentacoli permettono ad un calamaro, egli suona la chitarrazza femmina, nel senso di ruspante, empatica e giocosa sgualdrinella, e che fa pure la preziosa (pensate!), truccandosi e tirandosela da originale composizione. Quindi maschio, grossolano e ruspante, cosciente dei limiti eppure irresistibilmente attratto. (riproduco un po', e per quanto possibile, la confusione delle opzioni)

E' veramente pessimo e fantastico, una vita parallela, la abbandoni lì, ammuffita e persistente, ma ti ha rubato un po' di anima, è l'arto fantasma.

Insomma, la femmina è riproduzione (e quindi sopravvivenza specie e spartito) il maschio è esploratore coraggioso (perchè l'ha detto per primo, mica per altro,e l'ha anche detto pure col linguaggio vincente).
L'atteggiamento viene sperimentato e poi ci sono sempre i gheis, per fortuna.

_________________
La carne è grassa, lo spirito è lieto.

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ilNero

Reg.: 11 Apr 2003
Messaggi: 5388
Da: Napoli (NA)
Inviato: 05-05-2004 19:27  
Sollazzare il Calamaro è qualcosa di altamente erotizzante.
Poter intingere,per un secondo,un dito in quella gelatina informe di neuroni è come mettere la lingua nel vasetto dello yogurt.
Eccitare il Calamaro,per un uomo,è più gratificante che riuscire ad eccitare un battona cinquantenne alle 7 del mattino,dopo una notte di onorato lavoro.
_________________
Just a perfect day,
Ma starei meglio se tu non appoggiassi quella mano sulla mia spalla.

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MRSSTEELE

Reg.: 08 Nov 2002
Messaggi: 10730
Da: Venezia (VE)
Inviato: 06-05-2004 11:33  
io suono la campana
_________________
Oggi è il mio ultimo giorno di vita.

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