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Autore cinema sogno ed evasione
gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-12-2003 17:13  
Vista la serità di certi argomenti trattati ultimamente, non posso esimermi dal riaasumere quello che era un piccolo saggio propedeutico che feci ai tempi universitari. L'idea del Thread mi è venuta leggendo gli ultimi interventi di Ilaria e Tristam i quali mi hanno particolarmente colpito in quanto non sapevo che studiare cinema significa anche studiare dei significati particolarmente "densi".
Premetto che secondo la Gestalt theory, una corrente di ampio raggio, il cinema è terapia:


Cinema e sogno ed evasione.



Già dalla nascita, la settima arte venne definita “la fabbrica dei sogni” soprattutto per l’accostamento alla dimensione onirica. Un film, infatti, ci permette, attraverso le immagini, di costruire dentro di noi delle aspettative e ci permette di identificarci sia con la storia che con i personaggi. Cesare Musatti, celebre psicoanalista affermò che ogni film è un test proiettivo del regista, così come degli autori, che investono le loro fantasie attraverso un decoupage di immagini.
Senza entrare strettamente nell’ambito della psicologia dinamica si può affermare che il cinema riveste un ruolo terapeutico perché ci introduce in una realtà spazio temporale che compensa in parte le nostre ansie, esattamente come se entrassimo in una scatola e per due ore dimenticassimo la realtà tangibile, le preoccupazioni lavorative e tutto il resto.
E’ anche vero che in soggetti particolarmente sensibili, l’identificazione con le pellicole può provocare forti emozioni fino ad indurre il pianto o la commozione, ma è necessario distinguere quanto queste emozioni abbiano a che fare con la vita reale. Ne segue che lo sfogo ci aiuta ad estrarre ciò che abbiamo dentro. Un film ci fa sorridere, ci fa fantasticare, ci fa innamorare e fa prendere corpo ai desideri.
Il distacco dalla vista esterna avviene anche attraverso il luogo in sé, la sala, che funge da chiusura, quasi chiudessimo le palpebre.
Esattamente come colui che dorme lo spettatore necessita di una sala scura e buia, per poter rilasciare l’alta soglia di attenzione che inevitabilmente dobbiamo sostenere nella vita reale
Indubbiamente esiste l’elemento “consapevolezza” che aumenta il principio del piacere, proprio perché lo spettatore sa di trovarsi in un cinema e quindi lo si può definire un sognatore sveglio che non assorbe solamente, attraverso l’identificazione, ma si arricchisce estrapolando le sue dinamiche interne favorendo una piacevole evasione.



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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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raystorm

Reg.: 05 Dic 2003
Messaggi: 145
Da: Fiesso D'Artico (VE)
Inviato: 21-12-2003 11:16  
Condivido appieno le tue parole. Altrimenti se il cinema non fosse principalmente uno spettacolo d'evasione sparirebbero metà dei generi che invece il pubblico apprezza di più.
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Tutti muoiono, non tutti però vivono veramente.


moderatore sezione cinema di Cinema la natura non indifferente
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Trix180

Reg.: 06 Dic 2002
Messaggi: 202
Da: Fornovo (PR)
Inviato: 21-12-2003 11:37  
Si da un certo punto di vista sono d'accordo , anche kubrick sosteneva che ogni film altro non è che una proiezione onirica del regista (mica sempre solo del regista...) , pero' d'altro canto non si puo' limitare la visione del cinema a semplice fuga dalla relta o full immersion nel mondo dei sogni o meglio esistono film che escono dall loro confine immaginifico e invadono la realta o se volete sono invasi dalla realta.
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Fuxass

Reg.: 20 Dic 2003
Messaggi: 11
Da: milano (MI)
Inviato: 21-12-2003 11:40  
se si parla di evasione mi sembra più che ovvio

[ Questo messaggio è stato modificato da: fuxass il 21-12-2003 alle 15:34 ]

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 21-12-2003 11:51  
Quello che è scritto ha valore sempre, del resto dire che ho inventato io il concetto di fabbrica dei sogni sarebbe un'eresia. ma siamo qui per osservare il cinema da diverse latitudini.

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 21-12-2003 11:57  
quote:
In data 2003-12-21 11:37, Trix180 scrive:
Si da un certo punto di vista sono d'accordo , anche kubrick sosteneva che ogni film altro non è che una proiezione onirica del regista (mica sempre solo del regista...) , pero' d'altro canto non si puo' limitare la visione del cinema a semplice fuga dalla relta o full immersion nel mondo dei sogni o meglio esistono film che escono dall loro confine immaginifico e invadono la realta o se volete sono invasi dalla realta.


ma infatti, non siamo passivi, noi investiamo le immagini con i nostri desideri, siamo noi che li produciamo, siamo noi la realtà, si deve fare attenzione, perchè noi siamo spettatori consapoveli, ripeto. L'onirismo nel cinema è un concetto complicatissimo, va oltre le altre arti, proprio perchè le immagini possono essere trasposte e lo spettatore sogna in una latitudine diversa da quella del sonno.
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Trix180

Reg.: 06 Dic 2002
Messaggi: 202
Da: Fornovo (PR)
Inviato: 21-12-2003 14:40  
quote:
In data 2003-12-21 11:57, gmgregori scrive:
quote:
In data 2003-12-21 11:37, Trix180 scrive:
Si da un certo punto di vista sono d'accordo , anche kubrick sosteneva che ogni film altro non è che una proiezione onirica del regista (mica sempre solo del regista...) , pero' d'altro canto non si puo' limitare la visione del cinema a semplice fuga dalla relta o full immersion nel mondo dei sogni o meglio esistono film che escono dall loro confine immaginifico e invadono la realta o se volete sono invasi dalla realta.


ma infatti, non siamo passivi, noi investiamo le immagini con i nostri desideri, siamo noi che li produciamo, siamo noi la realtà, si deve fare attenzione, perchè noi siamo spettatori consapoveli, ripeto. L'onirismo nel cinema è un concetto complicatissimo, va oltre le altre arti, proprio perchè le immagini possono essere trasposte e lo spettatore sogna in una latitudine diversa da quella del sonno.




cito il tuo testo

si può affermare che il cinema riveste un ruolo terapeutico perché ci introduce in una realtà spazio temporale che compensa in parte le nostre ansie

Non penso possa essere del tutto vero per ogni tipo di film ... per esempio ci sono film che hanno come scopo di sensibilizzarci ai temi della realta, mi sembra che si possa considerare valido per un certo sottoinsieme del cinema cmq

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Fuxass

Reg.: 20 Dic 2003
Messaggi: 11
Da: milano (MI)
Inviato: 21-12-2003 14:59  
poca dimestichezza

[ Questo messaggio è stato modificato da: Fuxass il 21-12-2003 alle 16:59 ]

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 21-12-2003 15:30  
la sensibilizzazione è terapia, spero.
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Fuxass

Reg.: 20 Dic 2003
Messaggi: 11
Da: milano (MI)
Inviato: 21-12-2003 16:58  

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Trix180

Reg.: 06 Dic 2002
Messaggi: 202
Da: Fornovo (PR)
Inviato: 23-12-2003 15:21  
quote:
In data 2003-12-21 15:30, gmgregori scrive:
la sensibilizzazione è terapia, spero.




si ma compensa le nostre ansie o piuttosto ne aggiunge ?questo è il mio dubbio ...

[ Questo messaggio è stato modificato da: Trix180 il 23-12-2003 alle 15:21 ]

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 23-12-2003 17:36  
Bè, il discorso si fa marcatamente più introspettivo. Siamo passati da una visione abbastanza semplicistica del rapporto tra cinema e onirismo ad un discorso che trascende il collettivo per favorire l'individualità.
Ecco, si deve fare una bella differenza tra ansia patologica ed ansia come preoccupazione e voglia di comunicazione.
Le ansie non patologiche hanno sempre fatto parte dell'immagine collettiva ( vedi desiderio d'amore, di essere amati, di mancanza e tante altre cose. Il senso del bene e del male che porta ad un innato conflitto interno ecc.)ma sul versante più personale ognune ha le sue differenze. pensare che la Gestalt proponga un'eclettica visione del cinema individuale è inimmaginabile.

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Trix180

Reg.: 06 Dic 2002
Messaggi: 202
Da: Fornovo (PR)
Inviato: 23-12-2003 20:05  
Quello che sostengo è che l' onirismo cmq fomenti la tesi esposta nel tuo testo, ovvero quando sogniamo siamo vittima di immagini suoni e senzazioni, cmq non è questo che mi preme ...
Il dubbio non è intimistico anzi semplicemente dire che un film ci permette entrare in un "spaziotempo" per dimenticare le nostre ansie non è sempre vero , e non è sempre vero per la collettivita' (senza tirare in ballo la voglia di comunicazione).
Forse mi è solo difficile sminuire il cinema a sola terapia, perchè si potrebbe ridurre a cio ogni forma d' arte

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 24-12-2003 07:09  
ovviamente il Thread è lì a scopo informativo. il cinema investe numerosi campi ed in questo caso ho preso in considerzione il rapporto con la dimensione onirica. Stop. Nessuno vuole "sminuire"( bruttissimo termine) il cinema a terapia (altro brutto termine).
Il cinema è tante altre cose, il cinema è mitologia, sequenze di immagini semplici, sequenze di immagini che utilizzano oggetti e angolature a scoopo metaforico o altro.
Il cinema è dialogo e comicità. Il cinema e lo Spirito Dei Tempi, come ogni forma culturale. Quindi Trix, non fossilizzarti su qualcosa che non pretende di essere una tesi. Aggiungo che il termine "terapia", che ho usato nel topico è molto meno cerebrale di quanto, forse, tu abbia capito.
Ciao e Buon Natale.
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Trix180

Reg.: 06 Dic 2002
Messaggi: 202
Da: Fornovo (PR)
Inviato: 24-12-2003 12:37  
Sara forse mi sono fossilizzato come dice tu ... pero' il discorso mi sembrava cosi' generale da non sottintendere certe cosucce ...

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