FilmUP.com > Forum > Critica il critico - C'è un'oggettività nella valutazione di un film?
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Cinema > Critica il critico > C'è un'oggettività nella valutazione di un film?   
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 )
Autore C'è un'oggettività nella valutazione di un film?
ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 13-03-2003 19:58  

occorre conoscere bene la storia del cinema, le sue tappe e il suo sviluppo, vedere tanti film soprattutto vecchi e leggere le più svariate critiche(i famosi saggi,non le recensioni sui giornali che valgono relativamente).
[/quote]

io conosco sufficentemente la storia del cinema, studio saggi e leggo riviste del settore,ma non mi ritengo assolutamente all'altezza di fare una critica di un film che prescinde dal mio gusto personale,ne mi ritengo in grado di definire un film un capolavoro secondo una mia disamina attenta...non potrei mai farlo.
Lino Miccichè dice che per fare la critica di un film ci sono 4 regole fondamentali:
1 definire le modalità con cui un regista interpreta un "testo"
2 riconoscere le connessioni tra il film e il contesto socio-culturale in cui si pone
3 capire l'intento che il regista si pone girando il film e se lo raggiunge
4 trovare citazioni,richiami,influenze del cinema del passato nel film che si vuole criticare.

in base a queste regole oggettive un critico analizza un film,ma mi sembra che queste regole non impongano dei risultati unanime,anzi la soggettività ha sempre un forte peso,come molti prima di me dicevano, conta la cultura e anche le attitudini di ciascuno di noi,quello che è certo è che non tutti possono essere critici...per cui le nostre opinioni,rimangono tali e secondo me sempre legate ad una certa soggettività,sicuramente per riconoscere i capolavori ci vuole lo studio attento di addetti ai lavori,che hanno più strumenti di noi per capirlo,non certo il gusto della massa può rendere un quadro o un film un'Opera d'arte,un Picasso non è un capolavoro perchè piace a molti.
il discorso delle innovazioni tecniche , stilistiche o contenutistiche che un 'opera apporta nel suo ambito,possono decretare il capolavoro,ma secondo me non è il solo requisito.
_________________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

  Visualizza il profilo di ilaria78  Invia un messaggio privato a ilaria78    Rispondi riportando il messaggio originario
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 13-03-2003 20:23  
Allora non c'è nemmeno bisogno di aver letto e studiato per discutere sulla bellezza di un quadro di Giotto.

Se chiunque potesse esprimere il suo giudizio ed essere considerato credibile solo perchè un quadro esprime sensazioni soggettive in chi lo guarda,non esisterebbero libri e libri sulla STORIA DELL'ARTE.

Io potrei guardare Giotto e da perfetto ignorante concludere che sì,in fondo non c'è nulla di geniale nelle sue opere ,che non mi comunicano nulla....senza sapere che Giotto introdusse un elemento rivoluzionario come la PROSPETTIVA nei suoi dipinti!


Il ridere o il piangere sono sensazioni soggettive-a me potrebbe far ridere ciò che non ti sfiora nemmeno.

Allora questi non possono essere parametri per un giudizio oggettivo, mentre gli studiosi di ogni arte-e anche il cinema-si basano su certi metri di valutazione che trascendono le sensazioni prettamente emotive per soffermarsi piuttosto sull'importanza di un'opera in un determinato contesto o l'accuratezza della messa in scena o il modo in cui si presenta una determinata storia(e se ci sono 33 strutture narrative ci sono infiniti modi di presentare un contenuto,come dimostra la storia dell'arte che,proponendo nel corso dei secoli sempre le stesse tematiche,ha tuttavia una serie infinita di movimenti che ci parlano delle stesse cose in maniera differente(barocco gotico romanico...surrealismo cubismo futurismo...).
Quarto Potere rivoluziona la forma di un film e condiziona i film a venire, creando un nuovo modo di fare cinema tutt'oggi copiatissimo-in questo sta la differenza questa pellicola e una come Pink Flamingos,che non ha certo avuto la sua importanza e influenza su altre opere che sono venute tant'è che è considerato TRASH cioè spazzatura.

Questo ripeto è solo uno dei metri di giudizio oggettivi;altri potrebbero essere l'accuratezza della messa in scena, la profondità delle tematiche raggiunta...ecc.

  Visualizza il profilo di Quilty  Invia un messaggio privato a Quilty    Rispondi riportando il messaggio originario
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 13-03-2003 20:32  
quote:
In data 2003-03-13 19:58, ilaria78 scrive:[/i]



io conosco sufficentemente la storia del cinema, studio saggi e leggo riviste del settore,ma non mi ritengo assolutamente all'altezza di fare una critica di un film che prescinde dal mio gusto personale,ne mi ritengo in grado di definire un film un capolavoro secondo una mia disamina attenta...non potrei mai farlo.
Lino Miccichè dice che per fare la critica di un film ci sono 4 regole fondamentali:
1 definire le modalità con cui un regista interpreta un "testo"
2 riconoscere le connessioni tra il film e il contesto socio-culturale in cui si pone
3 capire l'intento che il regista si pone girando il film e se lo raggiunge
4 trovare citazioni,richiami,influenze del cinema del passato nel film che si vuole criticare.

in base a queste regole oggettive un critico analizza un film,ma mi sembra che queste regole non impongano dei risultati unanime,anzi la soggettività ha sempre un forte peso,come molti prima di me dicevano, conta la cultura e anche le attitudini di ciascuno di noi,quello che è certo è che non tutti possono essere critici...per cui le nostre opinioni,rimangono tali e secondo me sempre legate ad una certa soggettività,sicuramente per riconoscere i capolavori ci vuole lo studio attento di addetti ai lavori,che hanno più strumenti di noi per capirlo,non certo il gusto della massa può rendere un quadro o un film un'Opera d'arte,un Picasso non è un capolavoro perchè piace a molti.
il discorso delle innovazioni tecniche , stilistiche o contenutistiche che un 'opera apporta nel suo ambito,possono decretare il capolavoro,ma secondo me non è il solo requisito.



Conoscere la storia del cinema AIUTA ad analizzare meglio e più oggettivamente un'opera(poichè si hanno più termini di paragone),non a diventare critici infallibili. Non ho detto questo.
Sulle 4 regole sono d'accordo,sono elementi che devono essere presi in considerazione per valutare oggettivamente un film.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 13-03-2003 alle 20:34 ]

  Visualizza il profilo di Quilty  Invia un messaggio privato a Quilty    Rispondi riportando il messaggio originario
Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 13-03-2003 21:33  
L'intertestualità è una cosa estremamente importante per un giudizio 'oggettivo' di un'opera e qui gioca un ruolo fondamentale la storia del cinema e non solo ... in generis possiamo dire che ha un ruolo portante la storia tout court (come ad esempio la pittura romantica ha ispirato capolavori come il 'Nosferatu' di Murnau in alcune inquadrature o l'avvento della società di massa post industriale film epocali come 'La folla' di Vidor) e come questi siano entrati a buon diritto nel complesso sistema storico ponendo basi per lavori postumi e innovazioni strabilianti e assolute ... questi sono a mio avviso i germi standard per spiegare un capolavoro 'oggettivo' e quindi 'assoluto' ... poi qui entra a far parte il giudizio personale e soggettivo che infine completa la critica ... che deve essere anzitutto motivata da posizioni solide e che devono rientrare in un contesto concreto, solido e mai contradditorio con quello che si dice (in sostanza non limitarsi a dire <<Questo film è un capolavoro ... si devo dire che mi è piaciuto ... è bello>> ... ma motivare il fatto che si usi la parola "capolavoro" usata troppe volte a sproposito (e che a mio modesto è una parola che richiede sopratutto dei connotati 'oggettivi') e dare una motivazione plausibile sul fatto che il film ti sia piaciuto [rimanere sul "bello" è insulso e ridicolo] ... In questo momento potrei essere stato pocho chiaro ma nel mio studentato c'è una festa con casino annesso (che mi sta rendendo difficile lo scrivere di questo argomento abbastanza delicato) ... in sostanza sono un po' rintronato (e brillo ) ... per delucidazioni sul mio post 'folleggiante' vi aspetto numerosi so che accorrerete ...
_________________
::M:: cineForum

  Visualizza il profilo di Daniel  Invia un messaggio privato a Daniel    Rispondi riportando il messaggio originario
ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 13-03-2003 21:43  
se ho capito bene quello fin qui letto..credo che stiamo dicendo più o meno le stesse cose...
_________________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

  Visualizza il profilo di ilaria78  Invia un messaggio privato a ilaria78    Rispondi riportando il messaggio originario
Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 13-03-2003 21:46  
quote:
In data 2003-03-13 21:43, ilaria78 scrive:
se ho capito bene quello fin qui letto..credo che stiamo dicendo più o meno le stesse cose...




come spesso accade eheh ...
_________________
::M:: cineForum

  Visualizza il profilo di Daniel  Invia un messaggio privato a Daniel    Rispondi riportando il messaggio originario
sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 13-03-2003 23:37  
Ho visto questo post solo adesso e non voglio entrare nel merito del dibattito che state sviscerando perchè al momento non ho il tempo necessario per leggere tutti i vostri interventi.
Però una questione voglio porla:qualche criterio oggettivo di valutazione deve esistere altrimenti i premi che senso avrebbero? Se fosse solamente una questione soggettiva la loro credibilità sarebbe pari a zero. Chi perde l'oscar o qualsiasi altro premio potrebbe dire: "ah ma tanto non conta niente, questa è solo l'opinione di X persone che sono i componenti della giuria; ma io ho Y persone disposte a dire che il film migliore è il mio in base a chissà quali altri criteri e quindi dovrei vincere io!".
Non so se mi sono spiegato.E' come se nei mondiali di pattinaggio i vincitori fossero scelti solo in base al puro gusto dei giurati. Allora che senso ha selezionare una giuria se tanto questa esprime solo una propria opinione?
_________________
E' ok per me!

  Visualizza il profilo di sloberi  Invia un messaggio privato a sloberi     Rispondi riportando il messaggio originario
gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 13-03-2003 23:57  
In parte l'idea di questo post è nata proprio per capire se può esistere una giuria capace di giudicare cosa sia meritevole e cosa meno.
Comunque la mia idea,ripeto, è che non esista una vera oggettività ma una condivisione di giudizi di persone più o meno "qualificate".
Mi spiegherò meglio in seguito.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

  Visualizza il profilo di gatsby  Invia un messaggio privato a gatsby  Vai al sito web di gatsby    Rispondi riportando il messaggio originario
ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 15-03-2003 00:00  
quote:
In data 2003-03-13 23:37, sloberi scrive:
Ho visto questo post solo adesso e non voglio entrare nel merito del dibattito che state sviscerando perchè al momento non ho il tempo necessario per leggere tutti i vostri interventi.
Però una questione voglio porla:qualche criterio oggettivo di valutazione deve esistere altrimenti i premi che senso avrebbero? Se fosse solamente una questione soggettiva la loro credibilità sarebbe pari a zero. Chi perde l'oscar o qualsiasi altro premio potrebbe dire: "ah ma tanto non conta niente, questa è solo l'opinione di X persone che sono i componenti della giuria; ma io ho Y persone disposte a dire che il film migliore è il mio in base a chissà quali altri criteri e quindi dovrei vincere io!".
Non so se mi sono spiegato.E' come se nei mondiali di pattinaggio i vincitori fossero scelti solo in base al puro gusto dei giurati. Allora che senso ha selezionare una giuria se tanto questa esprime solo una propria opinione?



ma infatti succede spesso che i film che hanno vinto degli oscar non piacciano a più di qualcuno....non sempre vengono premiati i migliori proprio perchè secondo me entra in campo la soggettività dei giurati,e non solo con gli oscar,anche con altri premi dopo ci sono sempre critiche varie...
secondo me un capolavoro può essere decretato solo col tempo.

comunque la scelta di una giuria prevede la scelta di persone che per la loro professione,la loro preparazione tecnica o culturale sanno giudicare a ragion veduta,non credo che ai mondiali di pattinaggio si possa mettere in giuria un semplice spettatore o amante di quello sport,ma comunque qualcuno che sia in grado di riconoscere un errore,i passi e le capacità degli atleti,e credo che il discorso può essere valido per qualsiasi tipo di giuria ,in svariati campi...
_________________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

  Visualizza il profilo di ilaria78  Invia un messaggio privato a ilaria78    Rispondi riportando il messaggio originario
sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 15-03-2003 03:24  
quote:
In data 2003-03-15 00:00, ilaria78 scrive:
quote:
In data 2003-03-13 23:37, sloberi scrive:
Ho visto questo post solo adesso e non voglio entrare nel merito del dibattito che state sviscerando perchè al momento non ho il tempo necessario per leggere tutti i vostri interventi.
Però una questione voglio porla:qualche criterio oggettivo di valutazione deve esistere altrimenti i premi che senso avrebbero? Se fosse solamente una questione soggettiva la loro credibilità sarebbe pari a zero. Chi perde l'oscar o qualsiasi altro premio potrebbe dire: "ah ma tanto non conta niente, questa è solo l'opinione di X persone che sono i componenti della giuria; ma io ho Y persone disposte a dire che il film migliore è il mio in base a chissà quali altri criteri e quindi dovrei vincere io!".
Non so se mi sono spiegato.E' come se nei mondiali di pattinaggio i vincitori fossero scelti solo in base al puro gusto dei giurati. Allora che senso ha selezionare una giuria se tanto questa esprime solo una propria opinione?



ma infatti succede spesso che i film che hanno vinto degli oscar non piacciano a più di qualcuno....non sempre vengono premiati i migliori proprio perchè secondo me entra in campo la soggettività dei giurati,e non solo con gli oscar,anche con altri premi dopo ci sono sempre critiche varie...
secondo me un capolavoro può essere decretato solo col tempo.

comunque la scelta di una giuria prevede la scelta di persone che per la loro professione,la loro preparazione tecnica o culturale sanno giudicare a ragion veduta,non credo che ai mondiali di pattinaggio si possa mettere in giuria un semplice spettatore o amante di quello sport,ma comunque qualcuno che sia in grado di riconoscere un errore,i passi e le capacità degli atleti,e credo che il discorso può essere valido per qualsiasi tipo di giuria ,in svariati campi...




Esatto. Quindi tu metti in discussione non tanto l'esistenza della giuria bensì chi la componga o sbaglio? Infatti è opinione abbastanza comune che l'Accademy sia una giuria assolutamamente inattendibile.
_________________
E' ok per me!

  Visualizza il profilo di sloberi  Invia un messaggio privato a sloberi     Rispondi riportando il messaggio originario
gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 15-03-2003 13:21  
Io credo che le giurie non si basino tanto sui libri di Ilaria che, senza offesa, danno solo dati, seppur ritengo siano utilissimi.
Se fossi un giurato mi baserei su questi parametri:
impatto emotivo soggettivo.
valore del contenuto.
tecnica narrativa.
uso degli elementi naturali come tramite.
periodo storico.
Fotografia.
Dialoghi.
_________________
la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
_________________

  Visualizza il profilo di gmgregori  Invia un messaggio privato a gmgregori  Email gmgregori    Rispondi riportando il messaggio originario
ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 15-03-2003 14:43  
quote:
In data 2003-03-15 13:21, gmgregori scrive:
Io credo che le giurie non si basino tanto sui libri di Ilaria che, senza offesa, danno solo dati, seppur ritengo siano utilissimi.
Se fossi un giurato mi baserei su questi parametri:
impatto emotivo soggettivo.
valore del contenuto.
tecnica narrativa.
uso degli elementi naturali come tramite.
periodo storico.
Fotografia.
Dialoghi.



i "parametri"di miccichè non sono un vademecum per il giurato di un concorso,sono semplicemente le regole che miccichè usa quando si appresta ad analizzare un film,e secondo me sono un buon punto di partenza per orientarsi nell'analisi di un testo come quello filmico estremamente complesso dato la presenza di linguaggi e "strati" differenti e i diversi punti di vista dai quali un film si può guardare o analizzare...
_________________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

  Visualizza il profilo di ilaria78  Invia un messaggio privato a ilaria78    Rispondi riportando il messaggio originario
gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 16-03-2003 21:55  
quote:
In data 2003-03-13 00:40, ilaria78 scrive:
ci possono essere dei paramentri che si usano per giudicare un film che possono essere oggettivi,tipo il cercare di analizzare il linguaggio cinematografico,quindi la conoscenza e la bravura o meno nell'usarlo del regista,l'uso di particolari trovate,pellicola,certo tipo di fotografia,la scelta degli attori e come riesce a farli recitare,la scelta della trama e il modo in cui si racconta filmandola.

sicuramente c'è sempre anche una parte soggettiva nel giudizioalmeno per me,legata a quanto mi ha emozionato il film,qunanto mi interessano o mi coinvolgono gli eventi narrati o i personaggi,quanto riesco ad immedesimarmi o a capire il messaggio...
Delle volte capita che un film mi sia particolarmente caro anche se so che tecnicamente fa pena,o viceversa,capisco la qualità di un film,la sua importanza o la bravura del regista sensa che mi colpisca particolarmente....
Atre volte accade che la prima volta che lo vedo un film non mi abbia emozionato per niente,ma poi rivedendolo lo apprezzo di più...
oggettività e soggettività secondo me vanno di pari passo,una accanto all'altra...


no parametri!
_________________
la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
_________________

  Visualizza il profilo di gmgregori  Invia un messaggio privato a gmgregori  Email gmgregori    Rispondi riportando il messaggio originario
Natalie

Reg.: 24 Dic 2002
Messaggi: 464
Da: S.pietro (VR)
Inviato: 17-03-2003 12:33  
E' vero che esistono sicuramente dei parametri, ma se quelli che usa Lino Miccichè sono solo di Lino Miccichè siamo di punto a capo, in quanto ogni critico ha i suoi parametri che bene o male discosteranno da quelli citati da Ilaria.
Quindi è chiaro che qualunque giuria nn avrà mai un giudizio uniforme, tanto meno quella degli oscar (che chissà perchè vincono sempre le major del cinema anche se sfornano film in fotocopia?).
Personalmente mescolerei i criteri valutativi di Miccichè con quelli di gmgregori aggiungendo in più la valutazione della colonna sonora (se aderisce bene alla scena facendone risaltare le varie caratteristiche es. drammaticità, paura, gioia...)

Natalie+Apocalypse
_________________
BE OBSCENE!
BE, BE OBSCENE!
BE OBSCENE BABY
AND NOT HEARD!

Marilyn Manson

  Visualizza il profilo di Natalie  Invia un messaggio privato a Natalie  Email Natalie    Rispondi riportando il messaggio originario
Stracolmo

Reg.: 22 Mag 2003
Messaggi: 6
Da: roma (RM)
Inviato: 31-05-2003 17:59  
Io valuto un film facendo riferimento alle emozioni che esso mi accentua.La comprenzione e valutazione di queste emozioni va al di la' della piu' comune visione di un film.Quello che provo non e' altro che quelle 10 regolette su come si debba valutare un film centuplicate da ogni cellula del mio cervello.Al di la' di questo, pensare si possa dare una valutazione numerica o comparativa al proprio grado di agradimento sia qualcosa di orribilmente riduttivo.
Se mi si chiede quale sia il colore preferito ,io non saprei rispondere,perche abbino ogni colore
ad un oggetto,indi sarebbe piu' risolutivo chiedermi la preferenza di colore di un determinato oggetto.Se la creazione di un film fosse soggetta ad esempio alla rampresentazione di una guerra avvenuta o alla partecipazione di un qualsiasi concorso a premi,allora si potrebbe stabilire un canone di paragone e dei principi di validita.
Secondo me ci sono film che possono essere giudicati e misurati e altri che possono essere solo intepretati.



  Visualizza il profilo di Stracolmo  Invia un messaggio privato a Stracolmo     Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 )
  
0.129229 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: