FilmUP.com > Forum > Attualità - "perchè non rifacciamo il p.c.i."?
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Autore "perchè non rifacciamo il p.c.i."?
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 29-06-2008 14:50  
quote:
In data 2008-06-29 14:48, ginestra scrive:
beh, se abbiamo Berlusconi al governo, non vedo perché mettere alla berlina Bertinotti e Diliberto!

perché fanno schifo.
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 29-06-2008 16:42  
berlusconi è la feccia di questo Paese.

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HistoryX

Reg.: 26 Set 2005
Messaggi: 4234
Da: cagliari (CA)
Inviato: 30-06-2008 14:53  
Che bello scambio...
_________________
[ Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. (Johann Wolfgang Göethe) ]

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 04-07-2008 18:54  
Rifare il PCI è un'idea sbagliata. Intanto perché, come diceva Hamish, non abbiamo davvero bisogno di ideologie anacronistiche e poco portate alla libertà di pensiero. Infatti, uno dei motivi del fallimento dei partiti comunisti è stato la totale mancanza di pensiero cui sono soggetti gli esponenti di tali partiti. E ciò ha portato a soventi liti che chiaramente hanno fatto perdere consenso nella popolazione. I sindacati, inoltre, hanno perso qualsiasi ruolo di contrattazione facendo sì che i lavoratori rimanessero delusi dai sindacati e da chi li dovrebbe coadiuvare come i partiti comunisti. Inoltre, probabilmente, l'ideologia comunista fine a se stessa non ha più motivo di esistere se non altro per questioni ideologiche. Da mio punto di vista, le idee espresse nell'ultima campagna elettorale (nella quale non ho votato) dagli esponenti di SA erano spesso sbagliate o sbagliatissime. Non si percepiva, infatti, nei loro discorsi nessun senso di giustizialismo nei riguardi di chi compie crimini contro la sicurezza dei cittadini, c'era una esagerata difesa degli immigrati, forse basata ancora sull'idea che dall'unione con altre "culture" come quella rom, romena, maghrebina, la società italiana possa migliorare. Inoltre anche la lotta contro il capitale, per usare loro termine, era più astratta di un libro di metafisica. E inoltre ancora, è innegabile che da 20 anni nei partiti comunisti ci siano sempre le solite persone, da Bertinotti al mummiofilo Diliberto, al rintronato Ingrao passando per qualche "nuovo" esponente di pessimo valore come Giordano o Migliore.
Alktri punti debolissimi sono stati l'annessione di Verdi e Sinistra democratica. Infatti, i primi sono una formazione fintamente ecologista, che alla prova dei fatti si indigna solo del taglio di alberi e della costruzione di raddoppi autostradali senza vedere i veri problemi nel carbone, nel petrolio e anche nell'inquinamento elettromagnetico dei quali spesso dicono ma non fanno niente. (basti pensare che i rigassificatori e gli inceneritori, che è dimostrato essere dannosi, sono stati avallati dalla firma di Pecoraro Scanio).

Quindi, per tirare le conclusioni, credo che sia il caso di prendere a calci nel culo questi politici che non hanno mai fatto niente e al limite creare partiti progressisti e moderni che partano dal basso e che facciano della lotta alla speculazione finanziaria, al signoraggio, alla distruzione ambientale e alla distruzione dei pochi diritti che abbiamo il loro cardine. Ma ripeto, partendo dal basso e senza fare gli amici dei potenti.
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«E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 04-07-2008 18:56  
per tirare le conclusioni, non sai un cazzo.
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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 04-07-2008 18:57  
non sei il solo eh, per carità, ma mi sono rotto di chi continua, nonostante tutto, ad associare l'ideologia comunista ai coglioni che si spacciano per comunisti. bertinotti diliberto e pecoraro scanio sono comunisti più o meno tanto quanto lo era stalin, cioè zero.
_________________
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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 04-07-2008 19:07  
io direi tutto il contrario, MARQUEZ, in merito alla tua osservazione sulla libertà di pensiero: nella sinistra c'è sempre stata ampia democrazia.

le liti e le spaccature (che cmq sono svantaggiose, e su questo non ci piove, perchè un punto d'incontro bisogna pur trovarlo, evitando autolesionismi)indicano cmq che c'è democrazia all'interno di quei partiti: ognuno può esprimere il suo parere e dissentire liberamente dagli altri, senza sentirsi obbligato da qualcosa.
soprattutto nessuno di quegli esponenti deve seguire una linea politica che tiene conto degli interessi personali di un capo.

che è proprio quello che succede invece nel pdl: dove tutti i caproni fanno quello che il capo ordina, lo difendono sempre a costo di fare pessime figure e ognuno a seconda del ruolo ministeriale o istituzionale che ricopre obbliga le camere a sprecare dibattiti e sedute di giorni e giorni per difendere, con mostruose leggi ad hoc, gli interessi di uno solo di loro.

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 04-07-2008 19:08  
quote:
In data 2008-07-04 18:57, sandrix81 scrive:
non sei il solo eh, per carità, ma mi sono rotto di chi continua, nonostante tutto, ad associare l'ideologia comunista ai coglioni che si spacciano per comunisti. bertinotti diliberto e pecoraro scanio sono comunisti più o meno tanto quanto lo era stalin, cioè zero.


Mah, se tu avessi letto il mio post, forse avresti potuto capire che io non parlo di quello che dici tu. Io rispondo solo all'interrogativo se sia il caso di ricreare(da parte di Bertinotti Diliberto and CO) un partito comunista. Che sia giusto o meno il comunsimo, è un'altra questione. Oltretutto, hai la memoria corta poiché io stesso ho detto decine di volte che i comunisti veri hanno altre idee(da cui dissento sempre di più). Ma ciò non toglie che rievocare spiriti di scontro di classe in pieno spirito classista degmo del vero e del falso comunismo non serva a niente tranne che a creare qualche nuovo idoletto delle masse privo di idee ma ricco di violenza e anacronismo.
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Piergiorgio Odifreddi

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 04-07-2008 19:14  
quote:
In data 2008-07-04 19:07, dan880 scrive:
io direi tutto il contrario, MARQUEZ, in merito alla tua osservazione sulla libertà di pensiero: nella sinistra c'è sempre stata ampia democrazia.

le liti e le spaccature (che cmq sono svantaggiose, e su questo non ci piove, perchè un punto d'incontro bisogna pur trovarlo, evitando autolesionismi)indicano cmq che c'è democrazia all'interno di quei partiti: ognuno può esprimere il suo parere e dissentire liberamente dagli altri, senza sentirsi obbligato da qualcosa.
soprattutto nessuno di quegli esponenti deve seguire una linea politica che tiene conto degli interessi personali di un capo.

che è proprio quello che succede invece nel pdl: dove tutti i caproni fanno quello che il capo ordina, lo difendono sempre a costo di fare pessime figure e ognuno a seconda del ruolo ministeriale o istituzionale che ricopre obbliga le camere a sprecare dibattiti e sedute di giorni e giorni per difendere, con mostruose leggi ad hoc, gli interessi di uno solo di loro.


Ma le condizioni di uno stato non si migliorano dicendo tutto e l'opposto di tutto. La democrazia interna ad un partito si trova quando si stabilisce una linea a maggioranza e chi non è d'accordo forse è il caso stia zitto, altrimenti più che darsi libertà di parola, crea instabilità nel suo partito. Io comunque non mi riferivo tanto alla possibilità di dire la propria su qualcosa ma ad espisodi di ostracismo nei confronti di persone come Rossi, Ferrando e Turigliatto in cui il partito si è comportato in pieno spirito purgatorio degno del PCUS degli ultimi tempi.


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Piergiorgio Odifreddi

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 04-07-2008 19:21  
Ferrando infatti è l'unico vero comunista della nostra scena politica.
o almeno, l'unico che parla da comunista.
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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 04-07-2008 20:40  
in quel momento bisognava evitare che un governo cadesse su una questione di politica estera, dal momento che c'erano delle urgenze gravi da dover affrontare e che riguardavano le problematiche sociali del Paese.

ci voleva un senso di responsabilità.

ad ogni modo, pur avendo fatto degli sbagli (almeno secondo me), rossi e turigliatto sono stati cmq liberi di esprimere le loro contrarietà. non hanno dovuto fare nessun retromarsc davanti a nessuna imposizione di partito.

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 04-07-2008 21:13  
quote:
In data 2008-07-04 20:40, dan880 scrive:
in quel momento bisognava evitare che un governo cadesse su una questione di politica estera, dal momento che c'erano delle urgenze gravi da dover affrontare e che riguardavano le problematiche sociali del Paese.

ci voleva un senso di responsabilità.

ad ogni modo, pur avendo fatto degli sbagli (almeno secondo me), rossi e turigliatto sono stati cmq liberi di esprimere le loro contrarietà. non hanno dovuto fare nessun retromarsc davanti a nessuna imposizione di partito.

beh, cavolo, non potevano mica ammazzarli. Però io non parlerei di libertà di parola quando mi viene detto, va bene, ragazzo, se voti così ti caccio dal partito. Se questa per voi comunisti è la libertà di parola allora siamo ancora più distanti di quanto credessi.

Comunque io sono stato a decine di collettivi di comunisti, dall'università alle superiori, dai circoli ad un giornale, ma penso che in pochi posti ho trovato poca libertà di espressione come lì. Appena abbia provato a parlare di idee un po' più nuove e creative, che uscissero dal massimalismo e dalla rigida piolitica dei decenni precedenti, venivo tacciato come democratico, liberale, anticomusta, revisionista per non dire addirittura razzista, fascista filoamericanista. Questa paura del diverso che accompagna il comunista è alla base della decadenza di questo credo politico(almeno a livello politico). E, come memorandum, non si è comunisti perché si crede che i rom abbiano la nostra stessa dignità o che tutti i mali del mondo siano causati dagli americani. E non si è comunisti neanche quando ci si comporta da piccoli leader della rivolta, pieni di voglia di fare scioperi, occupazioni, autogestioni.
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Piergiorgio Odifreddi

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 04-07-2008 23:29  
quote:
In data 2008-07-04 21:13, MARQUEZ scrive:E, come memorandum, non si è comunisti perché si crede che i rom abbiano la nostra stessa dignità


Questo non c'entra con la questione del comunismo (che francamente mi appassiona poco), ma mi preme ribadire che i rom sono esseri umani e la dignità umana è (o dovrebbe essere) un valore universale che non c'entra nulla con l'appartenenza a un'etnia o a un popolo.
E' ingiusto dire che un popolo non ha dignità solo perchè non ci piacciono determinati aspetti della loro cultura, è giusto criticare quei comportamenti che per l'appunto negano la dignità dell'essere umano (ma questi comportamenti sono riscontrabili in ogni popolo, non solo in quello rom).
Spero sarai d'accordo anche perchè se dici che la dignità di qualcuno è condizionata dalla sua appartenenza ad un certo popolo piuttosto che a un altro, non puoi lamentarti se poi ti danno del razzista.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 05-07-2008 alle 10:26 ]

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 04-07-2008 23:33  
può darsi che ci sia un pò di rigidità mentale, ma non mi sembra che la sinistra alternativa, quella di veltroni, riformista e che vuole mettere insieme interessi contrapposti, possa funzionare.

e non lo affermo per un fatto di contrapposizione politica: bensì perchè due interessi contrapposti, lavoro e capitale, non possono coincidere insieme, contemporaneamente.

e poi perchè così facendo non si è ne di destra ne di sinistra. ma di centro. e veltroni questo dovrebbe riconoscerlo.

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 05-07-2008 12:40  
quote:
In data 2008-07-04 23:29, quentin84 scrive:
quote:
In data 2008-07-04 21:13, MARQUEZ scrive:E, come memorandum, non si è comunisti perché si crede che i rom abbiano la nostra stessa dignità


Questo non c'entra con la questione del comunismo (che francamente mi appassiona poco), ma mi preme ribadire che i rom sono esseri umani e la dignità umana è (o dovrebbe essere) un valore universale che non c'entra nulla con l'appartenenza a un'etnia o a un popolo.
E' ingiusto dire che un popolo non ha dignità solo perchè non ci piacciono determinati aspetti della loro cultura, è giusto criticare quei comportamenti che per l'appunto negano la dignità dell'essere umano (ma questi comportamenti sono riscontrabili in ogni popolo, non solo in quello rom).
Spero sarai d'accordo anche perchè se dici che la dignità di qualcuno è condizionata dalla sua appartenenza ad un certo popolo piuttosto che a un altro, non puoi lamentarti se poi ti danno del razzista.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 05-07-2008 alle 10:26 ]

Beh, è chiaro che se per dignità umana si parla di diritto all'esistenza o simili, siamo d'accordo. Ma dal momento che il concetto di dignità umana, per me, è ben più ampio e ingloba le capacità, le attitudini, l'esperienza l'operosità, la razionalità (etc), non posso che pensare che chi crede, per esempio, che pregando si risolvano i suoi problemi o denigra e disprezza tutto il processo di costruzione della società delineatosi in occidente basato spesso su grandi valori, sia da considerare meno degno. Mi sembra naturale che la dignità si basi anche sul concetto di merito. I rom, che sono spesso difesi a spada tratta senza alcuna ragione, rappresentano l'esempio di popolazione che non lotta per i propri diritti, che non lavora, che non studia, che non si evolve, che non costruisce, e quindi per questo sono meno degni.
Il concetto di razzismo è legato a concetti pseudobiologici e antiscientifici, e io, onestamente, non so se i rom facciano quello che fanno anche per motivi biologici. Se fosse verificato, non avrei nessun dubbio a dire che si tratta di una etnia meno sviluppata, ma ciò, attenzione, non implica il credo nel concetto di razzismo ma semplicemente il fatto che l'evoluzione è proceduta in un certo modo, che la scienza ci ha mostrato, ed è normale che una società chiusa come quella rom, possa incorrere in problemi evolutivi sia culturali che biologici. Quindi non razzismo ma determinismo o evoluzionismo.
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Piergiorgio Odifreddi

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