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Autore I problemi del Governo
pietro2004


Reg.: 28 Mag 2004
Messaggi: 1909
Da: Roma (RM)
Inviato: 13-10-2005 16:12  
vabbé, va, questa volta ti quoto

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 13-10-2005 16:23  
la gnocca è SuperPartes...


ecco cosa ci vorrebbe come presidente della repubblica.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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pietro2004


Reg.: 28 Mag 2004
Messaggi: 1909
Da: Roma (RM)
Inviato: 13-10-2005 16:38  
sarà per questo che non abbiamo mai avuto un presidente donna?

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pietro2004


Reg.: 28 Mag 2004
Messaggi: 1909
Da: Roma (RM)
Inviato: 14-10-2005 12:32  
Verso un nuovo intervento
Il premier: manovra correttiva sui conti
I conti pubblici del 2005 non quadrano e il governo deve ricorrere a una manovra correttiva. Lo ha annunciato ieri il premier Silvio Berlusconi: «Stiamo guardando i conti - ha detto ieri tra un incontro e l’altro con il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti - stanno emergendo delle situazioni che probabilmente richiederanno un intervento».
Corriere della Sera

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 14-10-2005 12:56  
quote:
In data 2005-10-14 12:32, pietro2004 scrive:
Verso un nuovo intervento
Il premier: manovra correttiva sui conti
I conti pubblici del 2005 non quadrano e il governo deve ricorrere a una manovra correttiva. Lo ha annunciato ieri il premier Silvio Berlusconi: «Stiamo guardando i conti - ha detto ieri tra un incontro e l’altro con il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti - stanno emergendo delle situazioni che probabilmente richiederanno un intervento».
Corriere della Sera



ma non eri in sciopero?

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stevie

Reg.: 26 Feb 2004
Messaggi: 2135
Da: viterbo (RM)
Inviato: 14-10-2005 13:55  
Si sono autosabotati con l'emendamento delle quote rosa!!!!

Non avremo dieci, cento, mille Santanché!

Grazie, governo. Bisogna sempre guardare il bicchiere mezzo pieno.


_________________
Save the cheerleader, save the world

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pietro2004


Reg.: 28 Mag 2004
Messaggi: 1909
Da: Roma (RM)
Inviato: 15-10-2005 17:13  
«Mediaset, fondi neri anche nel 2002»
Nuove contestazioni al «socio occulto di Berlusconi». Scoperti altri sette conti in Svizzera
«Appropriazione indebita in concorso con persone da identificare all’interno del gruppo Mediaset». Vista così, senza badare al nome della società e a due date, l’accusa per Frank Agrama e i suoi supposti complici in Mediaset sembrerebbe ricalcare lo schema che vede il produttore di Hollywood già imputato dalla Procura di Milano come «socio occulto» di Silvio Berlusconi nelle off-shore usate dal ’92 al ’99 per comprare diritti tv a prezzi gonfiati.
Corriere della Sera

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 15-10-2005 17:22  
"floris, purtroppo questa è l'eredità del governo precedente!" (cit.)
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

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VictimDown

Reg.: 15 Gen 2005
Messaggi: 3183
Da: Sant'Antonino (TO)
Inviato: 15-10-2005 19:23  
quote:
In data 2005-10-15 17:22, 83Alo83 scrive:
"floris, purtroppo questa è l'eredità del governo precedente!" (cit.)



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NO TAV

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pietro2004


Reg.: 28 Mag 2004
Messaggi: 1909
Da: Roma (RM)
Inviato: 15-10-2005 23:02  
quote:
In data 2005-10-15 19:23, VictimDown scrive:
quote:
In data 2005-10-15 17:22, 83Alo83 scrive:
"floris, purtroppo questa è l'eredità del governo precedente!" (cit.)








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pietro2004


Reg.: 28 Mag 2004
Messaggi: 1909
Da: Roma (RM)
Inviato: 24-11-2005 20:29  
uno si distrae un attimo ... ci sarebbero milioni di cose da postare.
vabbé.. una tra le tante (importanti)..



La Corte dei Conti lancia l'allarme risorse
La magistratura contabile: i tagli contenuti nella legge di bilancio mettono in discussione il funzionamento dei nostri uffici giudiziari
leggi l'articolo sul Corriere della Sera

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 02-12-2005 19:25  
Digitale terrestre verso l’addio Lo slittamento nel decreto «milleproroghe». Venduti solo 3 milioni di decoder. Fallimento dell'intera strategia finanziata dallo Stato STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
Tv digitale terrestre, addio. Se ne riparlerà più avanti. Senza grandi clamori, è lo stesso governo che si appresta a sancire lo slittamento di due anni della data prevista per lo switch off, come viene definito lo «spegnimento» dell’attuale segnale televisivo analogico (quello che oggi si vede nelle case di tutti gli italiani) per lasciare il posto esclusivamente al digitale. Domani, infatti, il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare all’interno del decreto cosiddetto «milleproroghe» anche l’articolo 28 sulla «conversione in tecnica digitale del sistema televisivo su frequenze terrestri». Poche parole in perfetto burocratese, ma dal significato chiarissimo: «all’articolo 2-bis, comma 5 del decreto legge 23 gennaio 2001, numero 5, convertito con modificazioni dalla legge 20 marzo 2001 numero 66, le parole "entro l’anno 2006" sono sostituite dalle seguenti "entro l’anno 2008"». Un rinvio per certi aspetti atteso: nessuno credeva più che gli oltre 20 milioni di famiglie italiane potessero correre in massa ad acquistare entro la fine dell’anno prossimo i decoder necessari per ricevere la «nuova» tv. Ma la scelta di rinviare la scadenza sembra oggi prefigurare il fallimento dell’intera strategia, finanziata dallo Stato con tre anni di contributi pubblici per l’acquisto dei decoder. A minacciare il futuro del digitale terrestre sono innanzitutto le nuove tecnologie con le quali è ormai possibile vedere i programmi tv. Innanzitutto internet, come testimonia l’esperienza di FastWeb o i recenti accordi grazie ai quali Telecom Italia sta cominciando a offrire contenuti video in adsl. Senza contare il satellite o, addirittura, i telefoni cellulari di nuova generazione.
«Il digitale terrestre non è affatto un’ossessione italiana ma un obiettivo europeo - ha ribadito ieri il ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi -. Consentirà l’e-government, la formazione a distanza e una serie di possibilità che vanno dalla prenotazione di una visita specialistica al pagamento di una bolletta». Finora però, nonostante i contributi del governo, soltanto 3 milioni e mezzo di italiani hanno acquistato il decoder. Che oggi, tra l’altro, consente di vedere i programmi Mediaset, Rai, La7 e poco altro. Troppo pochi. Basta pensare che solo la tv satellitare di Sky conta oltre 3 milioni di abbonati. E una serie di promesse, dai servizi civici (l’e-government, appunto) fino all’interattività, sono ancora di là da venire. Tanto che ieri la giunta regionale sarda (di una Sardegna che, insieme alla Valle d’Aosta, avrebbe dovuto passare al digitale terrestre già a gennaio 2006) ha deciso di bloccare il finanziamento di 10 milioni di euro con cui doveva concorrere alla diffusione dei decoder e di dirottare la cifra verso il progetto Medir, che prevede la messa in rete delle strutture sanitarie e la costruzione del fascicolo sanitario elettronico dei cittadini. «Il finanziamento per la tv digitale terrestre era legato all’esigenza di offrire un servizio migliore ai cittadini e di favorire l’offerta di servizi innovativi - ha spiegato il governatore Renato Soru -. Ma questi obiettivi appaiono difficilmente raggiungibili».
Giancarlo Radice
01 dicembre 2005


_________________
"La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà"

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pietro2004


Reg.: 28 Mag 2004
Messaggi: 1909
Da: Roma (RM)
Inviato: 04-12-2005 11:00  
L'Fbi riapre l'indagine sul Nigergate
"Vogliamo sentire la spia italiana"

Sarà interrogato Rocco Martino al centro dell'inchiesta di Repubblica sul falso dossier uranio. Il senatore Rockefeller: "Dimostrano una più vasta campagna di menzogne"
L'Fbi ha riaperto l'inchiesta per far luce su uno degli aspetti più torbidi legati al fiasco delle intelligence prima della guerra in Iraq. Ovvero per scoprire come l'Amministrazione Bush sia arrivata, per legittimarne l'invasione, a fare affidamento su finti documenti nei quali l'Iraq era messo in relazione ad alcune materie prime necessarie alla realizzazione di ordigni nucleari. Ciò che è diventato poi il Nigergate, investendo violentemente la Casa Bianca.
La Repubblica

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calciofilo

Reg.: 04 Ott 2005
Messaggi: 104
Da: san paolo (NA)
Inviato: 14-12-2005 16:14  
Fonte: www.corriere.it

«Berlusconi non ha attuato le riforme»

La politica del governo è «inconsistente e contraddittoria».

ROMA - Tranne poche eccezioni, il governo Berlusconi non è stato in grado di attuare le riforme fiscali e strutturali in agenda conducendo una politica inconsistente e contraddittoria. E' una bocciatura a tutto campo quella che arriva da Standard & Poor's. Nel suo rapporto sull'Italia l'agenzia di rating si dice pronta ad abbassare il rating italiano nel 2006 se, dopo le Politiche, il Belpaese non metterà in atto una strategia per abbassare il debito. Che, riferisce Standard & Poor's, vuol dire introdurre riforme strutturali che portino a una riduzione del debito.
L'agenzia di rating esprime un giudizio negativo per la riforma costituzionale e per quella elettorale, entrambe viste come possibili portatrici di ostacoli a misure strutturali. La frammentazione politica, poi, in caso di vittoria elettorale del centrosinistra intralcerebbe il nuovo governo come ha fatto con quello di centrodestra, spiega nel suo rapporto l'agenzia di rating.

Una bocciatura senza attenuanti: «A dispetto della solida maggioranza parlamentare il governo di centrodestra del premier Berlusconi non è stato capace di mandare avanti l'agenda di riforme fiscali e strutturali, a eccezione di alcune modeste riforme di pensioni e mercato del lavoro. L'orientamento della politica economica è stato inconsistente e soggetto a retromarce in particolare sulla questione dei tagli fiscali», si legge nel documento. «Una potenziale maggioranza di centrosinistra mancherà di coesione allo stesso modo del governo Berlusconi e dovrebbe probabilmente avvalersi di Rifondazione comunista come partner di coalizione. In breve la frammentazione politica continua a impedire la formulazione e l'attuazione delle politiche» spiega S&P's. «Inoltre la riforma costituzionale approvata dal parlamento a fine 2005 potrebbe complicare ulteriormente la sfida di attuare riforme strutturali», continua il rapporto. A fine 2005 il governo Berlusconi si è anche affrettato ad approvare una profonda riforma del sistema elettorale a favore di un ritorno al proporzionale pieno. «Questo, anche se dovrebbe migliorare le prospettive della nuova coalizione, potrebbe anche condurre a una frammentazione politica (ancora) maggiore, intralciando la formazione di maggioranze per le riforme» afferma l'agenzia di rating.

14 dicembre 2005

E questo è l'outlook di S&P, mica del Manifesto.

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 14-12-2005 18:21  
quote:
In data 2005-12-14 16:14, calciofilo scrive:

14 dicembre 2005

E questo è l'outlook di S&P, mica del Manifesto.



Ma è normale... il manifesto di solito istiga i suoi lettori a contrastare in tutti i modi le capmagna di riforme del governo, qualunque siano... poi S&P accusa il governo di essere privo di spina dorsale perchè non porta avanti le riforme anche con il rischio di mesi di scioperi, disordini, devastazioni provocate da poveracci sobillati dalla propaganda della sinistra che li convince che le riforme sono il male, almeno finche il governo non smette di farle ad allora il male diviene non aver fatto le riforme.

Non so voi ma io colgo una certa contraddizione in tutto questo e francamente cominciano a fumarmi le palle di sentire sempre tutto e il contrario di tutto per giustificare posizioni politiche sensa senso è scopo.
S&P ha ragione e lo sappiamo tutti... e allora perchè invece di sostenere il governo quando voleva fare le riforme lo hanno invece ostacolato gli stessi che oggi lo accusano di non aver fatto niente, come gli ipocriti prodiani e i fassiniani e i rutelliani...
A cosa serve un governo se non governa, se tutte le volte che si deve fare una riforma quelli che hanno perso le elezioni minacciano scioperi e blocchi dell'economia ad oltranza con milioni di euro che vanno in fumo ogni ora che passa.
Bertinotti parla di "ricatto sociale" ma io vedo solo i ricatti della sua fazione contro il pubblico interesse. Ottenere il benessere attraverso l'uguaglianza sociale è la menzogna più grande dell'era moderna... però intanto chi ancora non l'ha capito paralizza qualsiasi tentativo di cambiamento e S&P non capisce perchè il governo italiano non schiacci questi sovversivi come si meriterebbero e francamente comincio a non capirlo più nemmeno io. Forse perchè il governo berlusconi è più statalista e di sinistra di quanto non dovrebbe essere o forse perchè S&P è troppo inglese e civilizzata per comprendere i problemi di noi altri stupidi italiani, che difendiamo chi avvilisce dall'interno la nostra società, mentre negli USA si afferma l'equazione sindacato=mafia che guardacaso è assolutamente vera.
Tutte le previsioni economiche confermano che il sistema del welfare italiano collasserà per mancanza di fondi, ma i tagli non sono ammessi, non vorremmo scatenare l'ira dei sindacati che non fanno altro che gettare benzina sul fuoco. Il governo è riuscito a malapena non a tagliare, ma a imporre un aumento massimo di spesa del 2%, e per poco non ci fu la sommossa, per non parlare della riforma fiscale citata da S&P.
E' proprio sulle macerie dell'Italia distrutta da loro stessi che questi sinistri individui di sinistra costruiscono le basi della loro propaganda.

...che tristezza...

[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 14-12-2005 alle 18:22 ]

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