FilmUP.com > Forum > Attualità - Pena di morte
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Zoom Out > Attualità > Pena di morte   
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 Pagina successiva )
Autore Pena di morte
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 20-08-2004 11:40  
Secondo me una società repressiva come
quella prospettata non porterebbe ad alcuna
soluzione democratica.Tutt'al più si potrebbe instaurare un regime di terrore.
Si ha troppa fiducia nella capacità dello
Stato,nella sua imparzialità,e nella conseguente fede nei cittadini nel suo apparato di giustizia.Secondo me se si
legittima l'omicidio di un colpevole non
si fa altro che incentivare le vendette private:se uno stato è legittimato ad uccidere,anche il privato si sentirà legittiato a farlo.

  Visualizza il profilo di Julian  Invia un messaggio privato a Julian    Rispondi riportando il messaggio originario
Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 20-08-2004 11:41  
quote:
In data 2004-08-20 11:26, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2004-08-20 11:22, Julian scrive:
Io non ho detto che la criminalità è
in continuo aumento.Ho solo letto su un testo del 2000(Compendio di Criminologia,
di G.Ponti) che il tasso medio di omicidi
negli Usa è 4 volte superiore a quello di
tutti gli altri paesi occidentali.Le statistiche dimostrano che quando in un
paese migliorano le condizioni economiche
aumentano i reati econmici di una certa
portata,diminuiscono invece i reati da strada e gli omicidi.Gli Usa sono il primo
paese in cui gli omicidi invece che calare
sono aumentati.



Non ho accusato te Julian, ma Hamish. Poi alla fine lo hai detto anche tu gli omicidi in USA sono in aumento. Qualche link mai?

Apprezzo il contributo da te citato del libro di G. Ponti. Testimonia che gli USa ha una situazione sociale violenta. Ma come si relaziona alla pena di morte?


Sul problema delle faide riporto solo il brano saliente dell'articolo

Un paradigma simbolico è la scena, mille volte vista al cinema, dello sceriffo che impone a tutti di lasciare le armi all'ingresso del paese. L'uomo della legge deve essere armato, gli altri no. Ed è inteso che se qualcuno è aggredito sarà lui, a difenderlo; se qualcuno sarà ucciso, sarà una giuria di cittadini o lo stesso sceriffo (se fin troppo sbrigativo) ad uccidere l'assassino: in nessun caso è incoraggiata la vendetta privata. Ma non perché non sia in sé lecita, quanto perché il lasciarla in mani private comporterebbe dei rischi. Rischi di eccessi, di errori di persona, di faide familiari infinite. Il potere pubblico si sostituisce la vendetta privata perché i deboli non avrebbero la forza di farsi giustizia e i forti potrebbero eccedere
_________________
Fatti! Non Pugnette!

[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 20-08-2004 alle 11:31 ]

Innanzitutto "accusare" mi sembra un termine un pò grosso e poi li leggi gli articoli che posti?!Io non l'ho letto tutto e lì si parlava di carcerazione e certezza della pena,non di pena di morte:E poi cito testualmente dal tuo post."gli Stati Uniti superano gli altri paesi occidentali solo per il tasso di omicidi, ma non per i reati contro il patrimonio." il che la dice lunga sull'effetto deterrenza della pena di morte...

P.S. Leggi prima di postare...
_________________
IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

  Visualizza il profilo di Hamish  Invia un messaggio privato a Hamish    Rispondi riportando il messaggio originario
Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 20-08-2004 11:47  
Se vuoi un link interessante sull'assurdità della pena di morte e sul fatto che essa non ha alcun effetto di deterrenza bè eccolo!!
_________________
IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

  Visualizza il profilo di Hamish  Invia un messaggio privato a Hamish    Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 20-08-2004 11:49  
sull'effetto deterrente ho trovato questo link

http://www.wesleylowe.com/cp.html#deter

in cui si mette in relazione il numero di esecuzioni capitali per anno (la pubblicità della pena di morte) con il numero di omicidi negli stati uniti. Ho scoperto con mia sorpresa che negli USa c'è stata un periodo di moratoria delle esecuzioni capitali in cui gli omicidi hanno avuto un consistente rialzo

Guardatevi il grafico. Sembra chiarissimo.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 20-08-2004 12:37  
Nella pagina da te descritta ha trovato poche statistiche sull'effetto deterrente. Molte di esse sono estremamente faziose


.......
Un'analisi delle percentuali di omicidi in paesi abolizionisti e mantenitori ha dimostrato che i paesi mantenitori hanno in genere una percentuale maggiore. Taleanalisi prendeva in considerazione i cinque paesi abolizionisti ed i cinque paesi mantenitori con il maggior numero di omicidi. Confrontando i dati, l'analisi conferma che nei cinque paesi abolizionisti il tasso più alto di omicidi era 11.6 per 100.000 persone, mentre nei paesi mantenitori il tasso più elevato era 41.6 per 100.000 persone.
........
Ora già confrontare un paese con un'altro è di per se sbagliato. Mi pare poi ovvio che un paese violento deciderà di approvare la pena di morte mentre uno non violento no.



Vi sono inoltre dati sulla criminalità di vari paesi che dimostrano come l'abolizione della pena di morte non comporti alcun aumento della criminalità. In Giamaica, per esempio, durante una sospensione della pena di morte tra il 1976 ed il 1980, si verificarono poche variazioni nel tasso di omicidi.
.................
poche variazioni. in che direzione? non specificato.


...............
In Canada il tasso di omicidi per 100.000 persone scese da un massimo di 3.09 nel 1975, anno precedente l'abolizione, a 2.41 nel 1980 e da allora è rimasto relativamente stabile. Nel 1993, 17 anni dopo l'abolizione, il tasso di omicidi era 2.19 per 100.000 persone, vale a dire il 27% in meno rispetto al 1975.
.................
Perchè scegliere proprio il 1993? Perchè non fornire tutti i dati? hanno forse scelto l'anno più coodo?
Ah da notare poi che in canada l'ultima esecuzione capitale è stata nel 1962 come risulta da questo sito di abolizionisti
http://ccadp.org/deathpenalty-canada.htm
Quindi l'effetto pubblicità nel 75 era bello che svanito.

.................
Un recente studio condotto in California ha dimostrato che nei 15 anni in cui la California eseguiva condanne a morte molto frequentemente (circa una ogni due mesi, dal 1952 al 1967) il numero di omicidi è aumentato di circa il 10% ogni anno. Tra il 1967 ed il 1991, periodo in cui non hanno avuto luogo esecuzioni, l'aumento medio annuale era del 4.8%.
...................
anche qui si scelgono i periodi di tempo in modo arbitrario. E si scelgono pure le statistiche. Perchè non produrre invece il numero di omicidi per 100'000 abitanti?? Come fatto per il canada?

o stesso studio dimostra anche l'esistenza di ciò che viene denominato effetto brutalizzante della pena di morte: nei 4 mesi precedenti l'esecuzione di Robert Harris in California, avvenuta nel 1992, la media mensile di omicidi nello stato era 306 mentre nei 4 mesi successivi la stessa esecuzione tale numero salì a 333, registrando un aumento del 9%.
::::::::::::::::::::
Si parla di un caso singolo. Importanza statistica praticamente zero





_________________
Fatti! Non Pugnette!

[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 20-08-2004 alle 12:50 ]

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 20-08-2004 15:32  

10 COSE CHE NON SAPEVATE SU...LA PENA DI MORTE

1)Elefante:un esemplare di questo animale fu fulminato nel 1904 da Thomas Edison, a Coney Island (New York), per dimostrare l'efficacia della sedia elettrica.

2)Erezione:la hanno gli uomini se strangolati.Per questo le forche erano costruite in modo che il corpo dell'impiccato cadesse in una botola.

3)Il primo a essere giustiziato nel Nuovo Mondo, a Jamestown(Virginia), fu nel 1608 il colono inglese George Kendall, da allora 19.200 persone sono state legalmente uccise negli Stati Uniti.

4)Antica Grecia: là i criminali erano sepolti vivi ma con un po' di cibo.Si credeva infatti che se qualcuno fosse morto affamato poi sarebbe tornato a perseguitare i vivi.

5)Neri:rappresentano il 13% della popolazione americana e il 42% dei condannati a morte.

6)Doppio: è il tasso degli omicidi negli Stati Uniti in cui vige la pena di morte rispetto a quelli dove non c'è.

7)47 minuti:tanto rimane nella camera della morte, nel 1992 in Texas; Billy W. Withe, non si trovava la vena per praticare l'iniezione letale.Alla fine ci volle l'aiuto dello stesso Withe.

8 )Estradizione:verso gli USA, la rifiutano quindici Paesi(tra cui Francia,Italia e Inghilterra) per quegli imputati che rischiano una condanna a morte.

9) Minorenni: nel 1999 solo due Paesi ne hanno giustiziati: l'Iran e gli Stati Uniti.

10)Costi: 250 dollari per il cianuro di una camera a gas, 700 dollari per un'iniezione letale, 31 cents per la corrente di una sedia elettrica.

_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......


P.S.Questo post è vecchio, l'avevo già scritto su un topic sulla pena di morte, appunto.Lo riposto qui, per chi non l'avesse letto.
Ah, il libro da cui ho attinto è del febbraio 2004.




_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

  Visualizza il profilo di ginestra  Invia un messaggio privato a ginestra  Email ginestra    Rispondi riportando il messaggio originario
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 20-08-2004 15:42  
quote:
In data 2004-08-20 15:32, ginestra scrive:

10 COSE CHE NON SAPEVATE SU...LA PENA DI MORTE

1)Elefante:un esemplare di questo animale fu fulminato nel 1904 da Thomas Edison, a Coney Island (New York), per dimostrare l'efficacia della sedia elettrica.

2)Erezione:la hanno gli uomini se strangolati.Per questo le forche erano costruite in modo che il corpo dell'impiccato cadesse in una botola.

3)Il primo a essere giustiziato nel Nuovo Mondo, a Jamestown(Virginia), fu nel 1608 il colono inglese George Kendall, da allora 19.200 persone sono state legalmente uccise negli Stati Uniti.

4)Antica Grecia: là i criminali erano sepolti vivi ma con un po' di cibo.Si credeva infatti che se qualcuno fosse morto affamato poi sarebbe tornato a perseguitare i vivi.

5)Neri:rappresentano il 13% della popolazione americana e il 42% dei condannati a morte.

6)Doppio: è il tasso degli omicidi negli Stati Uniti in cui vige la pena di morte rispetto a quelli dove non c'è.

7)47 minuti:tanto rimane nella camera della morte, nel 1992 in Texas; Billy W. Withe, non si trovava la vena per praticare l'iniezione letale.Alla fine ci volle l'aiuto dello stesso Withe.

8 )Estradizione:verso gli USA, la rifiutano quindici Paesi(tra cui Francia,Italia e Inghilterra) per quegli imputati che rischiano una condanna a morte.

9) Minorenni: nel 1999 solo due Paesi ne hanno giustiziati: l'Iran e gli Stati Uniti.

10)Costi: 250 dollari per il cianuro di una camera a gas, 700 dollari per un'iniezione letale, 31 cents per la corrente di una sedia elettrica.

_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......


P.S.Questo post è vecchio, l'avevo già scritto su un topic sulla pena di morte, appunto.Lo riposto qui, per chi non l'avesse letto.
Ah, il libro da cui ho attinto è del febbraio 2004.







E dimostra ancora una volta quanto poco sia
efficace tale pena.Per di più colpisce
stranamente gli strati più deboli della
popolazione(neri).Ma secondo me c'è il
solito problema fondamentale:sulla base
di cosa un governo che compie milioni
di omicidi legalizzati in una guerra può
punire un cittadino del suo paese per
essersi comportato nello stesso modo?
Se si ignora la questione si vede come
al solito solo ciò che si vuol vedere.
Se si fa una questione di giustizia,si deve
prendere in considerazione questo fatto.

  Visualizza il profilo di Julian  Invia un messaggio privato a Julian    Rispondi riportando il messaggio originario
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 20-08-2004 15:42  
quote:
In data 2004-08-20 15:32, ginestra scrive:

10 COSE CHE NON SAPEVATE SU...LA PENA DI MORTE

1)Elefante:un esemplare di questo animale fu fulminato nel 1904 da Thomas Edison, a Coney Island (New York), per dimostrare l'efficacia della sedia elettrica.

2)Erezione:la hanno gli uomini se strangolati.Per questo le forche erano costruite in modo che il corpo dell'impiccato cadesse in una botola.

3)Il primo a essere giustiziato nel Nuovo Mondo, a Jamestown(Virginia), fu nel 1608 il colono inglese George Kendall, da allora 19.200 persone sono state legalmente uccise negli Stati Uniti.

4)Antica Grecia: là i criminali erano sepolti vivi ma con un po' di cibo.Si credeva infatti che se qualcuno fosse morto affamato poi sarebbe tornato a perseguitare i vivi.

5)Neri:rappresentano il 13% della popolazione americana e il 42% dei condannati a morte.

6)Doppio: è il tasso degli omicidi negli Stati Uniti in cui vige la pena di morte rispetto a quelli dove non c'è.

7)47 minuti:tanto rimane nella camera della morte, nel 1992 in Texas; Billy W. Withe, non si trovava la vena per praticare l'iniezione letale.Alla fine ci volle l'aiuto dello stesso Withe.

8 )Estradizione:verso gli USA, la rifiutano quindici Paesi(tra cui Francia,Italia e Inghilterra) per quegli imputati che rischiano una condanna a morte.

9) Minorenni: nel 1999 solo due Paesi ne hanno giustiziati: l'Iran e gli Stati Uniti.

10)Costi: 250 dollari per il cianuro di una camera a gas, 700 dollari per un'iniezione letale, 31 cents per la corrente di una sedia elettrica.

_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......


P.S.Questo post è vecchio, l'avevo già scritto su un topic sulla pena di morte, appunto.Lo riposto qui, per chi non l'avesse letto.
Ah, il libro da cui ho attinto è del febbraio 2004.







E dimostra ancora una volta quanto poco sia
efficace tale pena.Per di più colpisce
stranamente gli strati più deboli della
popolazione(neri).Ma secondo me c'è il
solito problema fondamentale:sulla base
di cosa un governo che compie milioni
di omicidi legalizzati in una guerra può
punire un cittadino del suo paese per
essersi comportato nello stesso modo?
Se si ignora la questione si vede come
al solito solo ciò che si vuol vedere.
Se si fa una questione di giustizia,si deve
prendere in considerazione questo fatto.

  Visualizza il profilo di Julian  Invia un messaggio privato a Julian    Rispondi riportando il messaggio originario
madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 22-08-2004 21:21  
quote:
In data 2004-08-20 11:49, ipergiorg scrive:
sull'effetto deterrente ho trovato questo link

http://www.wesleylowe.com/cp.html#deter

in cui si mette in relazione il numero di esecuzioni capitali per anno (la pubblicità della pena di morte) con il numero di omicidi negli stati uniti. Ho scoperto con mia sorpresa che negli USa c'è stata un periodo di moratoria delle esecuzioni capitali in cui gli omicidi hanno avuto un consistente rialzo

Guardatevi il grafico. Sembra chiarissimo.




Non è così chiaro.
L'autore dell'articolo parla di un periodo di moratoria dal 1972 al 1976.
L'incremento degli omicidi nel grafico inizia alla metà dei '60 per rimanere alto più o meno fino all'inizio degli anni '90 in cui comincia a decrescere, arrivando a comprendere quindi oltre che il quadriennio di moratoria anche gli anni precedenti e quelli successivi, anni in cui la pena capitale era in vigore.
Se si fa riferimento alle fonti dell'autore ( http://www.ojp.usdoj.gov/bjs/homicide/tables/totalstab.htm )infatti
si può notare come a partire dagli anni cinquanta sia il numero stimato di omicidi che il numero di omicidi per 100 mila persone tende ad aumentare: attorno al 1965-66 si ha un'impennata che continua incontrastata (si fa per dire) almeno fino al 1991.
Con questi dati non si può stabilire in modo scientificamente provato una relazione fra il numero di esecuzioni e il numero di omicidi. Gli omicidi aumetavano sia con le esecuzioni sia nel breve periodo in cui non ce ne furono o ce ne furono meno.

Se poi usiamo le stesse tabelle e prendiamo il periodo immediatamente successivo e immediatamente precedente gli anni della moratoria si nota che:
1968-72: + 2,1 omicidi per 100 mila persone
1972-76: - 2,0 " " " " "
1976-80: + 1,4 " " " " "
Gli incrementi più alti del tasso di omicidi si sono avuti dal 1967-1968 e dal 1978 al 1979: +0,7. E non sono annate si moratoria.
Semmai se si volessero per forza stabilire delle relazioni i numeri sembra che vadano nella direzione contraria.

Sull'effetto brutalizzante della pena di morte, lo studio riportato dal link di Hamish non è l'unico esistente, è citato a mo' di esempio.

Infine una delle cose più giuste (oltre al giusto appunto di Stavrogin sulla fallibilità di ogni sistema giudiziario, che rende la pena capitale inutile e dannosa) l'hai detta tu all'inizio: non è giusto fare confronti fra paesi diversi fra loro. Anche se la pena capitale avesse anche un minimo effetto deterrente (ripeto: tutt'ora non ci sono prove scientifiche) in Usa (o in Texas molto citato nell'articolo) chi dice che potrebbe avere lo stesso effetto in Italia?

Un sito interessante è questo:http://www.deathpenaltyinfo.org/

_________________
[url=http://www.anl.org.uk/campaigns.htm]

[ Questo messaggio è stato modificato da: madpierrot il 22-08-2004 alle 21:24 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: madpierrot il 22-08-2004 alle 21:26 ]

  Visualizza il profilo di madpierrot  Invia un messaggio privato a madpierrot    Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 24-08-2004 13:55  
Ripeto il grafico è chiarissimo. E tra l'altro tu lo interpreti diversamente da me. Io parlo dell'effetto shock che ha vedere che della gente è giustiziata. Tu parli invece del solo periodo di moratoria. Peccato che tra la condanna e l'esecuzione passi molto tempo e quindi l'effettivo periodo di sospensione delle esecuzioni è molto più dilatato. E le pance dei due grafici sono speculari.
Perchè i sostenitori dell'abolizione non citano mai statistiche su questo periodo ma prendono sempre statistiche molto ma molto + arbitrarie?

O perchè nel link citato non ci sono cifre sul periodo di abolizione nel guatemala?

Inoltre perchè tutti dicono che gli omicidi negli stati uniti non accennano a diminuire quando statistiche ufficiali smentiscono questo asserto?

http://www.infoplease.com/ipa/A0873729.html

c'è una tabella precisa dal 1950 al 2002 degli omicidi

negli ultimi dieci anni si passa da 9 a 6 omicidi per 100.000 abitanti.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 24-08-2004 14:19  
Ma è proprio sul periodo di moratoria che si concentra il sig. Wesley Lowe: perchè dopo il ripsristino delle esecuzioni capitali gli omicidi continuano a crescere per più di quindici anni?

I dati da te riportati sono gli stessi del mio primo link: dall'inizio degli anni 90 c'è stato un decremento nel tasso di omicidi: esistono studi che attribuiscono questo decremento solo ed esclusivamente all'effetto deterrente della pena di morte?

_________________
"La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà"

  Visualizza il profilo di madpierrot  Invia un messaggio privato a madpierrot    Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 24-08-2004 14:21  
Mah il sito citato da hamish citava già alcune delle ricerche del sito linjkato da madpierrot

Mi ha sorpreso come al solito la parzialità dei risultati pubblicato

Deterrence, Brutalization, and the Death Penalty: Another Examination of OklahomaÕs Return to Capital Punishment. In this study, author William Bailey speculated that if executions had a deterrent effect in Oklahoma, it would be observable by comparing murder rates and rates of sub-types of murder, such as felony-murder, stranger robbery-related killings, stranger non-felony murder, and argument-related killings, before and after the resumption of executions. Bailey examined the period between 1989 and 1991 for total killings and sub-types of killing. After controlling for a number of variables, Bailey found that there was no evidence for a deterrent effect. He did, however, find that there was a significant increase in stranger killings and non-felony stranger killings after Oklahoma resumed executions after a 25-year moratorium. (36 Criminology 711-33 (1998)).

___

Allora si fa uno studio sulla reintroduzione della pena di morte in Oklahoma e casualmente non vengono riportati i totali degli omicidi. Ma solo le variazioni su alcune sottocategorie degli omicidi. "increase in stranger killings" si sottocategorizzano gli omicidi ai danni degli stranieri???

a questa pagina ho trovato gli homicides rates dell'oklahoma dal 1980 al 97
http://www.health.state.ok.us/program/planning/sos99/aarates.html

1980-89 (prima reintroduzione) (11.5+10.5+11.1+8.8+8.6+8.7+9.3+8.6+8.5+7.9)/10 9.35 di media

91-97 (dopo reintroduzione) (9.0+8.0+10.1+9.3+8.3+8.4+8.9) /7 media 8.86

con il 1990 (9.5 di media) si va a 8.94

GUARDA IL CASO!!!!!

Questo modo di procedere dei siti abolizionisti ovviamente mi disgusta perchè falsificano la realtà.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 24-08-2004 16:27  
Il numero di omicidi è spaventosamente aumentato fra fine anni 70' ed i primi anni 90' secondo il link che Iper riporta:ora
bisognorebbe sapere se ed in quanti stati
fu reintrodotta o applicata la pena di morte
in quegli anni.Ma ricondurre le variazioni
nel numero di delitti ad un unico fattore è
un grave errore..ci sono troppi elementi
che si rischia di ingnorare:le cifre che
riportiamo,sia in un senso che nell'altro,
sono poco obiettive.Bisogna valutare il contesto storico sociale di ogni stato,
le condizioni economiche,nonchè prendere
in considerazione le varie tipologie di
omicidi,nonchè la facilità con cui si
condanna a morte.In Texas dalla reintroduzione della pena capitale,abbiamo
avuto 245 condanne.In Illinois o nel Wyoming
una condanna soltanto.Secondo me considerare
solo quelle cifre,pure importanti,è limitativo.

  Visualizza il profilo di Julian  Invia un messaggio privato a Julian    Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 24-08-2004 16:31  
Ecco questo è un bel discorso sensato.
Mi domando perchè i paladini dell'abolizione (che sono più preparati di me) siano invece costretti a falsificare la realtà fornendo solo i dati che interessano loro.

Io posso anche accettare che la si pensi diversamente da me. Ma che si distorcano i dati è semplicemente vergognoso.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 26-08-2004 16:53  
Se comiciamo a parlare di parzialità non finiamo più.

Ho letto solo la prima parte dell'articolo postato da Ipergiorg.
Alcune considerazioni:

“One argument states that the death penalty does not deter murder. Dismissing capital punishment on that basis requires us to eliminate all prisons as well because they do not seem to be any more effective in the deterrence of crime. “

I dubbi sull’effetto deterrente vengono sollevati verso la pena capitale, chi ha mai parlato di mettere in discussione tutto il sistema carcerario? Perché questo salto logico?

“Strongly urbanized states are more likely to have higher crime rates than states that are more rural, such as those that lack capital punishment. The states that have capital punishment are compelled to have it due to their higher crime rates, not the other way around.

E chi l’ha detto? Mi spiego: la direzione della relazione causa – effetto non è così semplice da stabilire come ci vuole far credere l’autore dell’articolo. Soprattutto quando ci sono di mezzo processi sociali complessi. Il suo ragionamento si basa su studi (se si, quali per favore?) oppure è una sua considerazione (quindi arbitraria).”

“Abolitionists also hold the notion that criminals do not fear death because they do not take time to think about the consequences of their acts. If that were true, then I wonder how police officers manage to arrest criminals without killing them. When a policeman holds a criminal at gunpoint and tells him to get on the ground, the criminal will comply fully in the vast majority of these cases. Why would they do that unless they were afraid of the lethal power of the gun? It is because regardless of what abolitionists claim, criminals are not immune to fear! It is a common misconception to believe that fear is a thought process that has to be worked out with a piece of paper. It's not! It is an instinct that automatically kicks in when one is faced with lethal force! The examples below should confirm that point.”

Falso: gli studi di criminologia e di psichiatria forense dicono che la maggior parte dei criminali spesso hanno difficoltà ad anticipare le conseguenze delle proprie azioni: la pena capitale e in alcuni casi anche il carcere sono percepiti per quanto strano possa sembrare come prospettive remote durante l’atto del delinquere. Si tratta di processi cognitivi: la paura descritta in puri termini istintuali dall’autore centra veramente poco, così com’è risibile in questo senso il riferimento al criminale che getta la pistola davanti al poliziotto. Un altro salto argomentativi di facile presa,ma di scarsa logica.

“The most striking protection of innocent life has been seen in Texas, which executes more murderers than any other state. According to JFA (Justice for All), the Texas murder rate in 1991 was 15.3 per 100,000. By 1999, it had fallen to 6.1 -- a drop of 60 percent. Within Texas, the most aggressive death penalty prosecutions are in Harris County (the Houston area). Since the resumption of executions in 1982, the annual number of Harris County murders has plummeted from 701 to 241 -- a 72 percent decrease.
In 1997, in the Atlantic, reporter Robert Kaplan remarked that "Democratic South Africa has become one of the most violent places on earth that are no war zones. The murder rate is six times that in the United States, five times that in Russia. There are private security guards for every policeman." Yet, South African officials still insist that the death penalty won't do a thing to reduce the murder rate. The New York Times magazine carried a story on the epidemic of rapes of children in the country:
South Africa may have the highest incidence of reported rape in the world-120.6 rapes for every 100,000 women in 1997, compared with 71 in the US in 1996.
One reason for the increase in attacks on young children is that the rapists think they are less likely to have AIDS since they know that AIDS itself has skyrocketed in Nelson Mandela's "earthly paradise." Think about that. Those rapists are less likely to attack grown women because they fear the lethal consequences of AIDS. This demonstrates that violent criminals are indeed capable of being deterred by lethal consequences for their actions because they are not immune to fear. If the death penalty were just as consistent, lethal, and as unstoppable as the AIDS virus, criminals would actually have reason to back down. Given the evidence, there is no logical reason to believe otherwise
The most striking protection of innocent life has been seen in Texas, which executes more murderers than any other state. According to JFA (Justice for All), the Texas murder rate in 1991 was 15.3 per 100,000. By 1999, it had fallen to 6.1 -- a drop of 60 percent. Within Texas, the most aggressive death penalty prosecutions are in Harris County (the Houston area). Since the resumption of executions in 1982, the annual number of Harris County murders has plummeted from 701 to 241 -- a 72 percent decrease.
In 1997, in the Atlantic, reporter Robert Kaplan remarked that "Democratic South Africa has become one of the most violent places on earth that are no war zones. The murder rate is six times that in the United States, five times that in Russia. There are private security guards for every policeman." Yet, South African officials still insist that the death penalty won't do a thing to reduce the murder rate. The New York Times magazine carried a story on the epidemic of rapes of children in the country:
South Africa may have the highest incidence of reported rape in the world-120.6 rapes for every 100,000 women in 1997, compared with 71 in the US in 1996.
One reason for the increase in attacks on young children is that the rapists think they are less likely to have AIDS since they know that AIDS itself has skyrocketed in Nelson Mandela's "earthly paradise." Think about that. Those rapists are less likely to attack grown women because they fear the lethal consequences of AIDS. This demonstrates that violent criminals are indeed capable of being deterred by lethal consequences for their actions because they are not immune to fear. If the death penalty were just as consistent, lethal, and as unstoppable as the AIDS virus, criminals would actually have reason to back down. Given the evidence, there is no logical reason to believe otherwise”

A parte l’ennesima argomentazione sulla presunta immunità alla paura su cui si è gia discusso sopra che dimostra la superficialità con cui si vogliono leggere certi studi. In riferimento ai casi Texas e Sudafrica si potrebbe parafrasare l’autore stesso quando all’inizio della sua lunga disquisizione afferma:
“I must point out that every state in the union is different. These differences include the populations, number of cities, and yes, the crime rates. Strongly urbanized states are more likely to have higher crime rates than states that are more rural, such as those that lack capital punishment. The states that have capital punishment are compelled to have it due to their higher crime rates, not the other way around.”

Oppure per dirla come il nostro amico Ipergiorg: “già confrontare un paese con un'altro è di per se sbagliato”.

Andando oltre però si potrebbe chiedere come mai i dati relativi allo stato Texano vengono presi da un sito sostenitore della pena capitale (Justice For All) e non da fonti più obiettive.

Altra citazione:
"Had the death penalty been a real possibility in the minds of...murderers, they might well have stayed their hand. They might have shown moral awareness before their victims died...Consider the tragic death of Rosa Velez, who happened to be home when a man named Luis Vera burglarized her apartment in Brooklyn. "Yeah, I shot her," Vera admitted. "...and I knew I wouldn't go to the chair."

Ancora parafrasando l’energico Ipergiorg potremmo replicare: “Si parla di un caso singolo. Importanza statistica praticamente zero”.

In realtà gli studi sull’effetto deterrente sono tanti quanti quelli che ne dimostrano il contrario e al momento attuale non ci sono prove scientificamente valide in questo senso. Se è vero che, secondo l’autore, gli abolizionisti non debbono certamente gioire di fronte alle loro convinzioni messe in discussione, lo stesso Wesley Lowe alla fine deve ammettere qualche limite:

“Abolitionists will claim that most studies show that the death penalty has no effect on the murder rate at all. But that's only because those studies have been focused on inconsistent executions. Capital punishment, like all other applications, must be used consistently in order to be effective. However, the death penalty hasn't been used consistently in the USA for decades, so abolitionists have been able to establish the delusion that it doesn't deter at all to rationalize their fallacious arguments. But the evidence shows that whenever capital punishment is applied consistently or against a small murder rate it has always been followed by a decrease in murder. I have yet to see an example on how the death penalty has failed to reduce the murder rate under those conditions. So capital punishment is very capable of deterring murder if we allow it to , but our legal system is so slow and inefficient, criminals are able to stay several steps ahead of us and gain leeway through our lenience. Several reforms must be made in our justice system so the death penalty can cause a positive effect.”


Ovvero: se la pena di morte non funziona è dovuto al fatto che il sistema legale è lento e inefficiente e la pena capitale non viene applicata in modo sufficientemente continuativo e coerente.
La pena di morte funziona dove il sistema legale è efficiente,negli Stati Uniti non c’è un sistema legale efficiente, ergo la pena di morte non funziona negli Stati Uniti. Un po’ contorto ma infine un ragionamento logico l’autore riesce a farlo.
Domanda:se le cose stanno così invece che proseguire con le esecuzioni non sarebbe meglio migliorare questo sistema legale giudiziario tanto disastrato? Se una cosa non funziona per una ragione o per l’altra, sarebbe logico e prudente non usarla finchè non se ne sa qualcosa di più.

Ho dato un'occhiata anche al resto e ho notato anche in seguito più di una castroneria.
Rileggero più attentamente e magari più avanti proverò a rispondere nello specifico per le altre parti dell'articolo.









_________________
[url=http://www.anl.org.uk/campaigns.htm]

[ Questo messaggio è stato modificato da: madpierrot il 26-08-2004 alle 16:55 ]

  Visualizza il profilo di madpierrot  Invia un messaggio privato a madpierrot    Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 Pagina successiva )
  
0.129183 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: