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Cos'è l'Italia? |
Julian
Reg.: 27 Gen 2003 Messaggi: 6177 Da: Erbusco (BS)
| Inviato: 05-08-2004 11:58 |
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Leggendo alcuni topic non ho potuto fare
a meno di farmi alcune domande..l'Italia
è veramente una nazione nel senso vero del
termine??C'è un'identità culturale profonda,
che affonda le sue radici nella storia del
nostro paese,oppure no??I Bolzanesi hanno
qualcosa in comune con i Palermitani,oppure
l'attuale conformazione dello stato italiano
è solo il frutto della politica dei Savoia
,e poi delle annessioni successive alla
prima guerra mondiale?L'Italia è cioè solo
un fatto politico-economico,cioè fu "creata"
per le esigenze del regno sabaudo che
doveva espandersi o c'è cmq una nazione
italiana,c'è cmq un popolo italiano?? |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 05-08-2004 12:07 |
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ma vedi tu
è dai tempi dei romani che abbiamo quasi tutto in comune
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 05-08-2004 12:13 |
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Grossomodo un popolo italiano c'è... con tutti i suoi difetti Poi i confini italiani non sono molto precisi... In alto adige ciò che esiste di italiano è stato trapiantato nel ventennio fascista, gli autoctoni sono tedeschi (nella lingua e nella mentalità!) In istria credo che all'indomani della seconda guerra mondiale ci sarebbe dovuta essere una larga parte sotto sovranità italiana ma il principio dell'autodeterminazione dei popoli è rimasto schiacciato.
_________________ Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis. |
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Julian
Reg.: 27 Gen 2003 Messaggi: 6177 Da: Erbusco (BS)
| Inviato: 05-08-2004 12:15 |
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quote: In data 2004-08-05 12:07, Tenenbaum scrive:
ma vedi tu
è dai tempi dei romani che abbiamo quasi tutto in comune
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Già..peccato che fino al 1870 eravamo divisi
in staterelli diversissimi fra loro..non
mi sembra che ci sia questa grande identità
nazionale. |
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REWIND
Reg.: 19 Apr 2004 Messaggi: 604 Da: roma (RM)
| Inviato: 05-08-2004 12:21 |
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Cos'è l'Italia? una penisola...
_________________ MI ALZO DAL LETTO E PENSO AL POVERO MIO FEGATO FEGATO FEGATO SPAPPOLATO!!! |
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ginestra
Reg.: 02 Mag 2003 Messaggi: 8862 Da: San Nicola la Strada (CE)
| Inviato: 05-08-2004 14:31 |
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quote: In data 2004-08-05 12:07, Tenenbaum scrive:
ma vedi tu
è dai tempi dei romani che abbiamo quasi tutto in comune
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E qui ti sbagli, solo un popolo bellicoso e intransigente nella politica e nell'economia, ma elastico nei costumi e nelle religioni, poteva tenere uniti siffatti popoli così diversi tra loro.
Caduto l'impero romano, tutto andò allo sfascio, alcuni si illusero di riportare alla luce quell'unità, come Carlo Magno e i Bizantini e qualche altra dinastia barbara, nella vana illusione di avere ancora retaggi latini nelle vene.
L'Italia è stata massacrata dalle varie dominazioni angioine, aragonesi, austriache, per non parlare dell'epoca rinascimentale, dove in un'accozzaglia di signorie e principati, le une conntro gli altri armati, c'era un papa di turno, che si alleava, a secondo dell'opportunità, coi francesi o cogli spagnoli, per non perdere il suo potere.
Si cominciò a "sentire" vivamente il bisogno di una nazione unita agli albori dell'800, attraverso molte sofferenze, molti sacrifici eroici, ma intanto ogni regione aveva assimilato nel proprio sangue i vizi e le virtù dei re e principi che l'avevano assoggettata.L'unificazione italiana c'è stata di nome ma non di fatto ancora, a giudicare da quello che ancora divide gli animi italiani.
Siamo imbastarditi, ma non per colpa nostra, per un fatale destino, che ha voluto che la più bella penisola del Mediterraneo, pagasse cara la sua bellezza, facile preda degli stranieri e facesse gola a molti che non possedevano le sue qualità.
_________________ E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste....... |
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cosTruman
Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 5818 Da: firenze (FI)
| Inviato: 05-08-2004 14:36 |
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quote: In data 2004-08-05 14:31, ginestra scrive:
quote: In data 2004-08-05 12:07, Tenenbaum scrive:
ma vedi tu
è dai tempi dei romani che abbiamo quasi tutto in comune
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E qui ti sbagli, solo un popolo bellicoso e intransigente nella politica e nell'economia, ma elastico nei costumi e nelle religioni, poteva tenere uniti siffatti popoli così diversi tra loro.
Caduto l'impero romano, tutto andò allo sfascio, alcuni si illusero di riportare alla luce quell'unità, come Carlo Magno e i Bizantini e qualche altra dinastia barbara, nella vana illusione di avere ancora retaggi latini nelle vene.
L'Italia è stata massacrata dalle varie dominazioni angioine, aragonesi, austriache, per non parlare dell'epoca rinascimentale, dove in un'accozzaglia di signorie e principati, le une conntro gli altri armati, c'era un papa di turno, che si alleava, a secondo dell'opportunità, coi francesi o cogli spagnoli, per non perdere il suo potere.
Si cominciò a "sentire" vivamente il bisogno di una nazione unita agli albori dell'800, attraverso molte sofferenze, molti sacrifici eroici, ma intanto ogni regione aveva assimilato nel proprio sangue i vizi e le virtù dei re e principi che l'avevano assoggettata.L'unificazione italiana c'è stata di nome ma non di fatto ancora, a giudicare da quello che ancora divide gli animi italiani.
Siamo imbastarditi, ma non per colpa nostra, per un fatale destino, che ha voluto che la più bella penisola del Mediterraneo, pagasse cara la sua bellezza, facile preda degli stranieri e facesse gola a molti che non possedevano le sue qualità.
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qua ci voleva proprio l'intervento di una Signora Prof come Gine!
_________________ - In giro dicono che sei lesbica
- solo perchè amo una donna?
- no, perchè ci scopi
- se lesbica vuol dire libera allora vai a dire a tutti che è la verità |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 05-08-2004 14:44 |
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mi trovi in assoluto disaccordo
ho già fatto ricerche personali per dimostrare a quattro sfigati indipendentisti sardi che sostengono che il popolo sardo non ha niente a che vedere con gli "italiani" che si tratta di interpretazioni campate per aria
non sto dicendo che siamo tutti uguali
e in quanto all'imbastardimento costituisce solo un arricchimento
senza contare che è ben difficile trovare un popolo che non sia stato dominato
ma ciò non toglie che basta leggersi la storia al tempo dei romani per capire che sotto quell'impero in Italia si erano diffusi quei costumi idee cultura ma anche lingua che hanno creato un fondamento comune nella penisola
_________________
For relaxing times make it Suntory time
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Tenenbaum il 05-08-2004 alle 14:45 ] |
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aralis
Reg.: 18 Ott 2003 Messaggi: 3151 Da: bolzano (BZ)
| Inviato: 05-08-2004 14:49 |
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quote: In data 2004-08-05 11:58, Julian scrive:
I Bolzanesi hanno
qualcosa in comune con i Palermitani
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Si chiamano bolzanini, e comunque, se si parla di bolzanini italiani, tanti sono di origini meridionali, o venete, ecc.
quote: In data 2004-08-05 12:13, ipergiorg scrive:
In alto adige ciò che esiste di italiano è stato trapiantato nel ventennio fascista, gli autoctoni sono tedeschi (nella lingua e nella mentalità!)
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Questo è vero, l'Alto Adige è stato annesso all'Italia, dopo la sua vittoria nella prima guerra mondiale, prima era austriaco.
Dal 22 in poi Mussolini ha iniziato il grande pastrocchio, con l'italianizzazione dell'Alto Adige. Costruì a Bolzano le grandi fabbriche, oggi quasi scomparse, fece arrivare come operai tanti contadini specialmente dal Veneto e dal Trentino. A Bolzano fu costruito un intero quartiere di casette tipo campagna, unifamiliari con l'orto, per alloggiare tutta questa gente e mandarla a lavorare in fabbrica. Oggi anche questo è un quartiere scomparso, rimane solo una casetta come memoria storica.
Poi cacciò tutti i tedeschi dalle amministrazioni statali e dai posti pubblici, impose nomi italiani alla popolazione, cambiò la toponomastica,
perfino i piccoli ruscelli di montagna presero nomi italiani, perlopiù inventati, abolì le scuole tedesche.
Dopo la seconda guerra mondiale le cose, con il famoso pacchetto Degasperi-Gruber cambiarono lentamente, adesso c'è uno squilibrio ai danni della popolazione italiana. E tanti tedeschi, specie quelli anziani, hanno ancora dentro l'odio contro gli italiani, ci vedono come usurpatori. |
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Pythoniana
Reg.: 06 Lug 2004 Messaggi: 1257 Da: Gorizia (GO)
| Inviato: 05-08-2004 15:04 |
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L'Italia è il Paese in cui, x caso, sono nato. Non amo la retorica patriottarda, così come non amo sentir parlare dell'"orgoglio" di essere italiani. L'orgoglio lo si può provare x qualcosa di cui almeno in parte si è responsabili, e non è certo applicabile al proprio luogo di nascita. Sono italiano (profondamente x alcune cose, molto - x altre) e mediamente felice di esserlo, ma non posso non pensare che, fossi nato 5 km + ad est e fossero state le mie vicende famigliari appena un po' diverse, sarei sloveno. (E l'Italia che si respira qui non è certo quella che si respira a Roma: semmai è forse + simile a quella che può respirare Claudia a Bolzano.) E sono cmq convinto che a determinare il mio personale concetto di patria, + che una linea tracciata x terra, siano le persone che amo, i luoghi che ho visto e che mi sono rimasti nel cuore (in Italia e fuori), i libri che ho letto, i film che ho visto... Arrivo a dire che nella mia "patria" includo i miei amici francesi e spagnoli prima che i miei vicini di casa.
Sperando di non essere andato off-topic...
_________________ "Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra, disse Kayam." Nazim Hikmet |
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ginestra
Reg.: 02 Mag 2003 Messaggi: 8862 Da: San Nicola la Strada (CE)
| Inviato: 05-08-2004 15:23 |
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mi trovi in assoluto disaccordo
ho già fatto ricerche personali per dimostrare a quattro sfigati indipendentisti sardi che sostengono che il popolo sardo non ha niente a che vedere con gli "italiani" che si tratta di interpretazioni campate per aria
...e già questo dovrebbe dimostrarti come siamo uniti in maniera fittizia, se qualcuno, come i sardi, rivendica ancora, dopo tanti anni di lotte, la propria indipendenza.Io parlavo infatti di una divisione mentale, è un dato di fatto che molti ancora oggi si considerano stranieri a casa propria e gelosi delle proprie origini.
_________________ E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste....... |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 05-08-2004 16:03 |
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ma infatti sono dei poveri sfigati che negano l'evoluzione del mondo
vorrebbero stare tutta la vita dentro il proprio recinto attenti a non cambiare nulla nella loro testa
perlatro basta guardare la storia della letteratura ITALIANA che non si chiama solo così per comodità ma perchè e tale
alcuni nomi:
Dante Alighieri (1265-1321)
Francesco Petrarca (1304-1374)
Giovanni Boccaccio (1331-1375)
Alberti, Leon Battista (Genova 1406 - Roma 1472)
Savonarola, Girolamo (Ferrara 1452 - Firenze 1498)
Leonardo da Vinci (Vinci 1492- Amboise 1519)
Ariosto, Ludovico (1474-1533)
Macchiavelli, Niccolo' (1469-1527)
Guicciardini, Francesco (1483-1540)
Tasso, Torquato (1544-1595)
Goldoni
Alfieri
Vico
Leopardi
Manzoni
se non sono "italiani" allora cosa sono ?
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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Julian
Reg.: 27 Gen 2003 Messaggi: 6177 Da: Erbusco (BS)
| Inviato: 05-08-2004 17:08 |
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Sono nati in Italia..è diverso.Io non nego
che esista uno stato italiano con una sua
storia per certi aspetti comune..metto in
dubbio l'esistenza di una vera cultura
italiana.L'Italia è il territorio che
i Savoia riuscirono a conquistare,non il
territorio di residenza di un popolo.
Mi scuso per l'errore sui Bolzanini,però
qui da noi,baeta ignoranza,li chiamiamo tutti così. |
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ginestra
Reg.: 02 Mag 2003 Messaggi: 8862 Da: San Nicola la Strada (CE)
| Inviato: 05-08-2004 17:46 |
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Si arriverà ad un'Italia veramente unita, quando saranno abbattute le barriere mentali, queste sono più forti di quelle territoriali.
La letteratura italiana dici? Certo, come l'arte in genere,esse non hanno confini, sono universali.D'altra parte l'Italia, anche quando era spezzata in tanti staterelli, aveva come unico emblema unificatore proprio l'arte, quella che tutti ci invidiano e che è andata oltre i pregiudizi e le ignoranze etniche.
_________________ E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste....... |
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Julian
Reg.: 27 Gen 2003 Messaggi: 6177 Da: Erbusco (BS)
| Inviato: 05-08-2004 19:32 |
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quote: In data 2004-08-05 17:46, ginestra scrive:
Si arriverà ad un'Italia veramente unita, quando saranno abbattute le barriere mentali, queste sono più forti di quelle territoriali.
La letteratura italiana dici? Certo, come l'arte in genere,esse non hanno confini, sono universali.D'altra parte l'Italia, anche quando era spezzata in tanti staterelli, aveva come unico emblema unificatore proprio l'arte, quella che tutti ci invidiano e che è andata oltre i pregiudizi e le ignoranze etniche.
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Condivido..in questo campo l'Italia è
sempre stata all'avanguardia.Abbiamo avuto
alcuni dei più grandi geni,e parlo
dei Rinascimentali soprattutto,ma anche
di molte correnti moderne. |
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