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Autore Il marxismo e la destra storica
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 16-07-2004 09:38  
Siate gentili. Magari la democrazia italiana non è perfetta... ma quante democrazie nel mondo sono migliori della nostra?
Se riuscite a farmi un elenco per favore...

Io ho la sensazione che non siamo messi poi così male... certo che si può anche migliorare!
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 16-07-2004 16:21  
quote:
In data 2004-07-16 09:38, ipergiorg scrive:
Siate gentili. Magari la democrazia italiana non è perfetta... ma quante democrazie nel mondo sono migliori della nostra?
Se riuscite a farmi un elenco per favore...





Canada
Svezia
Danimarca
Norvegia
Islanda
Olanda

anche la Germania, che nella sua storia si è macchiata di colpe forse incancellabili, è per volti versi, un paese molto più civile del nostro.
_________________
"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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mariano

Reg.: 01 Nov 2003
Messaggi: 2282
Da: san remo (IM)
Inviato: 16-07-2004 19:57  
quote:
In data 2004-07-15 19:59, gatsby scrive:
Nella Critica al programma di Gotha (1875), Marx parla della "dittatura del proletariato" necessaria nella transizione alla società comunista e specifica che essa non sarà di breve durata.




gatsby, a proposito ho risposto esaurientemente nel pst di apertura.
Marx era un uomo dell'ottocento costretto a convivere con una moltitudine di regimi borghesi, sfruttatori e perdipiù infervorati da manie espansionistiche.
io trovo normale che ii Marx facesse cenno ad un paese gestito totalmente dalla classe proletaria che fungesse come un epicentro vitale e disciplinario x tutti gli "sfruttati" d'europa e che magari li inducesse ad una "rivoluzione culturale".
Marx, ne gli altri suoi contemporanei, aveva una tradizione storica d'appiglio democratica o cooperativa (sfidami, se puoi provare il contrario), persino le teorie dell'associazionismo di Hegel (funzione partitocrtatica e parlamentare in un paese) ci appaiono oggi datate o quasi ridicole x la loro uggiosità.
il Comunismo, o meglio, la dittatura comunista x Marx era soltanto una fase momentanea e plastica all'interno di un paese, e che doveva funzionare come un passaggio x migliorare e civilizzare la società già esistente.
esattamente ciò che è successo in Cina: nn mi pare che qui ci sia stata una spartizione della miseria, come dici tu, Gatsby.
o esattamente come sosteneva genialmente Vladimiro Lenin che vedeva nel potere del Pcus un potere a tempo determinato, indotto a trasformare e migliorare, nel tempo necessario, la Russia e la sua società schiacciata sino a poco prima dalla dittatura zarista.
mi viene in mente Mosè e il popolo ebraico che fuggiti tra le acque rotte del Mar Nero dall'oppressione egiziana, si ritrovano a vagare nella sterilità del deserto x quarant'anni prima di giungere nell'agoniata terra promessa.
quarant'anni sono troppi x accompagniarsi al soffio della libertà.
al massimo ci si impiega 3, o 4, mesi.
in realtà è Mosè che ha scelto un percorso arzigogolato, difficile,incomprensibile o, come diresti tu, "utopistico".
lo ha voluto, anzi, lo ha preteso, perche sapeva bene che solo la passione e il sacrificio di tutti possono far dimenticare le ingiuste umiliazioni subite.
ha agito senza spiegarsi ma sacrificandosi , dato che mosè si sopirà nella vecchiaia proprio a presso della meta del suo popolo, forse sapendo che la sua vita è stata solo un piccolo passo.
ecco, io credo che Mosè sia stato il primo leader democratico e "umano" che la storiografia ricordi.
d'altronde fu Macchiavelli a dire che mosè era lo "statista perfetto da prendere x esempio"
_________________
Io accetto il caos, non so se il caos accetta me.

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 19-07-2004 00:25  
quindi il comunismo vero dovrebbe essere un marxismo aggiornato!
E quali sarebbero adesso le fonti?
e come dsitinguerlo nelle nostre conversazioni?
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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mariano

Reg.: 01 Nov 2003
Messaggi: 2282
Da: san remo (IM)
Inviato: 19-07-2004 19:16  
quote:
In data 2004-07-19 00:25, gatsby scrive:
quindi il comunismo vero dovrebbe essere un marxismo aggiornato!
E quali sarebbero adesso le fonti?
e come dsitinguerlo nelle nostre conversazioni?



l'ho detto nel post di apertura che il marxismo e una scienza viva e attuale e nn una metafisica ortodossa.
a cosa lo si deve attualizzare è presto detto: alla società predominante e al contesto storico nel quale si inerpica.
l'ultima domanda nn l'ho intesa.
_________________
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 19-07-2004 19:54  
ma se il comunismo non è nè le dittature del 900 nè il marxismo, cosa è?
Chi ha operato la revisione delle teorie da sempre fondamneto di questo teroico sistema sociale e la cui parziale mancata applicazione non ne ha leggittimato l'esistenza nell'est Europa, in Cina ed in altre nazioni?
Cosa sarebbe quindi il comunismo?A cosa si deve pensare?
_________________
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 19-07-2004 19:55  
ma se il comunismo non è nè le dittature del 900 nè il marxismo, cosa è?
Chi ha operato la revisione delle teorie da sempre fondamneto di questo teroico sistema sociale e la cui parziale mancata applicazione non ne ha leggittimato l'esistenza nell'est Europa, in Cina ed in altre nazioni?
Cosa sarebbe quindi il comunismo?A cosa si deve pensare dicendo "comunismo"?
_________________
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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 21-07-2004 17:50  
Il comunsimo secondo Marx,che ne il principale fondatore teorico,ma non l'unico,
si realizza se i mezzi di produzione sono
di proprietà di tutti.Il concetto per noi
può esser difficile..come era difficile
nel Medioevo per il contadino pensare di
poter un giorno grazie al capitalismo
diventare più ricco del nobile che lo
comandava,però è andata così.Oggi i mezzi
di produzione sono in mano ad un gruppo
di persone definite imprenditori,che
costituiscono la minoranza della nostra
popolazione,i quali però detengono la
maggioranza delle ricchezze dal punto di
vista economico e il potere politico.
Per Marx la democrazia parlamentare è
il miglior involucro del potere degli
imprenditori perchè consente al popolo
di contare parzialmente in determinate
decisioni(e questo è un passo avanti
fondamentaleinnegabilmente),però lo esclude
dalle decisioni fondamentali.Credete che
quel che dice sia cos' lontano dalla realtà
di oggi?

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mariano

Reg.: 01 Nov 2003
Messaggi: 2282
Da: san remo (IM)
Inviato: 21-07-2004 19:56  
quote:
In data 2004-07-19 19:55, gatsby scrive:
ma se il comunismo non è nè le dittature del 900 nè il marxismo, cosa è?
Chi ha operato la revisione delle teorie da sempre fondamneto di questo teroico sistema sociale e la cui parziale mancata applicazione non ne ha leggittimato l'esistenza nell'est Europa, in Cina ed in altre nazioni?
Cosa sarebbe quindi il comunismo?A cosa si deve pensare dicendo "comunismo"?



prima di tutto è giusto ribadire che qui nessuno ha affermato che il marxismo sia un dogma universale, a cui tutti si debbono piegare a prostrare reverenza.
tu sicuramente nn sei marxista e ciò mi va bene.
ritornando al discorso io credo che il marxismo nn abbia potuto esplicarsi realmente all'interno di una società civile aiutandola all'evoluzione dedotta da carlo
marx.
ci sono stati (ma pare che ci siano ancora) vari esperimenti che hanno poi trasbordato dalle loro intenzioni di origine e si sono trasformate in macchine divora uomini.
forse gli italiani ci sarebbero riusciti: chissà cosa avrebbero fatto uomini come gramsci e Berlinguer se gli si fosse concesso il diritto di potere.
cmq sia il comunismo è finito e definitivamente morto.
con questo io tengo a riconfermare che nn considero il marxismo utopistico, ma anzi una teoria figlia dei suoi tempi burrascosi, ma ancora oggi preziosa x la anima cooperativa e democratica.
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