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Autore Fini paladino degli ebrei...
pietro2004


Reg.: 28 Mag 2004
Messaggi: 1909
Da: Roma (RM)
Inviato: 05-11-2004 17:06  
io lo metterei davanti alla casa di quel fenomeno di Gentilini...

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 05-11-2004 17:44  
un altro assaggio di comicità devo dedurre. da scompisciarsi.
Come per l'altra: "ti riferivi a sharon?" o l'altra anocra "8 per mille? Ottomila"

Benigni se la sta facendo sotto!

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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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donmario

Reg.: 09 Ott 2004
Messaggi: 52
Da: grosseto (GR)
Inviato: 05-11-2004 18:25  
CHE lo seppelliscano dove gli pare,non mi sembra un fatto di grande importanza,tanto ormai e' ritornato cenere e io la cenere la spazzo via soffiando.
DONMARIO

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 18-11-2004 10:39  
quote:
In data 2004-10-04 23:06, gatsby scrive:
Pietro non ti preoccupare che appena ho il tmpo di cercare ti rispondo con qualcosa di più che le mie semplici reminiscenze.




Ho avuto molto tempo e non ho trovato nulla di documentato che avvalorasse la mia opinione.Mi sono sbagliato, scusatemi.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Michi81

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 3120
Da: Lugano (es)
Inviato: 18-11-2004 10:45  
quote:
In data 2004-11-18 10:39, gatsby scrive:
quote:
In data 2004-10-04 23:06, gatsby scrive:
Pietro non ti preoccupare che appena ho il tmpo di cercare ti rispondo con qualcosa di più che le mie semplici reminiscenze.




Ho avuto molto tempo e non ho trovato nulla di documentato che avvalorasse la mia opinione.Mi sono sbagliato, scusatemi.




Chapeau.

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pietro2004


Reg.: 28 Mag 2004
Messaggi: 1909
Da: Roma (RM)
Inviato: 18-11-2004 11:52  
quote:
In data 2004-11-18 10:45, Michi81 scrive:
quote:
In data 2004-11-18 10:39, gatsby scrive:
quote:
In data 2004-10-04 23:06, gatsby scrive:
Pietro non ti preoccupare che appena ho il tmpo di cercare ti rispondo con qualcosa di più che le mie semplici reminiscenze.




Ho avuto molto tempo e non ho trovato nulla di documentato che avvalorasse la mia opinione.Mi sono sbagliato, scusatemi.




Chapeau.


quoto

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 18-11-2004 18:22  
quote:
In data 2004-11-18 10:39, gatsby scrive:
quote:
In data 2004-10-04 23:06, gatsby scrive:
Pietro non ti preoccupare che appena ho il tmpo di cercare ti rispondo con qualcosa di più che le mie semplici reminiscenze.




Ho avuto molto tempo e non ho trovato nulla di documentato che avvalorasse la mia opinione.Mi sono sbagliato, scusatemi.



Attenzione: un raro esempio di onestà intellettuale!
Ora purtroppo il WWF preleverà Gatsby per porlo in un'oasi protetta ove possa convivere in pace coi propri (pochi) simili.

Chi lo sostituirà sul forum?
C'è chi vocifera Rossella...
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"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 18-11-2004 18:29  
va beh adesso lo posso dire

ho sbagliato su tutto
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pietro2004


Reg.: 28 Mag 2004
Messaggi: 1909
Da: Roma (RM)
Inviato: 19-11-2004 10:33  
quote:
In data 2004-11-18 18:29, Tenenbaum scrive:
va beh adesso lo posso dire

ho sbagliato su tutto




Questo già lo sapevamo.
Devi però essere più convincente ...

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lemona

Reg.: 07 Gen 2002
Messaggi: 819
Da: ferrara (FE)
Inviato: 20-11-2004 01:41  
no fini fascista e basta che odia gli ebrei come tutti quelli di an e della lega

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 05-12-2004 23:59  
La lettera di Mieli di oggi

E' venuto il momento di guardare a Sharon con occhi diversi

In due articoli sul Corriere la giornalista Mara Gergolet ha riferito che il primo ministro israeliano Sharon ha dapprima avviato «prove di dialogo» con il nuovo leader palestinese Abu Mazen e immediatamente dopo ha dovuto affrontare una difficile crisi all'interno della sua stessa maggioranza di governo in margine ad una lite sui fondi destinati ai religiosi. Mi domando, rivolgendomi a tutti coloro che continuano a considerare Sharon come un orco assetato di sangue, come sia possibile non capire che quest'uomo, pur avendo compiuto nella sua lunga vita politica gesti che meritano di essere condannati, oggi sia esposto sul fronte di chi si batte per trovare una soluzione alla questione palestinese e meriti perciò una nostra attenzione non viziata dai pregiudizi...

Mario Moulia Legnano (Mi) ,


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Caro signor Moulia, la vita di Ariel Sharon è stata tormentata fin dall'inizio da una discussione alla quale hanno partecipato personaggi grandi e piccoli che però non erano tutti in partenza a lui pregiudizialmente ostili. A causa della strage di Sabra e Chatila, Gerald Kaufman, deputato laburista inglese, importante esponente della comunità ebraica, ne ha parlato come di «un criminale di guerra». Golda Meir lo definì «un pericolo per la nostra democrazia» e Begin, a chi gli chiedeva di sconfessare Sharon ministro della difesa, rispose: «Stiamo attenti perché quello è capace di circondare la Knesseth con i carri armati». Elie Wiesel invece sostiene da tempo che «contrariamente a quello che pensa molta gente, specie in Europa, un uomo di destra come lui è più adatto a far inghiottire i rospi di un accordo di pace». Siegmund Ginzberg si è pronunciato già molto tempo fa sull'Unità contro la demonizzazione di Sharon: «Lui e Arafat», scrisse quando il leader palestinese era ancora in vita, «si demonizzano reciprocamente. Li demonizza chi si schiera con l'uno o con l'altro. Ma bisogna ficcarselo bene in testa: da loro si passa qui ed ora, non da "leader ideali"». E infatti è stato Sharon il primo a dire che saranno gli israeliani «a dare ai palestinesi ciò che non hanno mai avuto, ovvero uno Stato». Nel maggio 2003 sfidò il Comitato centrale del Likud e fu messo clamorosamente in minoranza per aver annunciato «sofferte concessioni» ai palestinesi. Un anno dopo, maggio 2004, l'elettorato del Likud respinse il suo piano di ritiro da Gaza che prevede lo smantellamento di 21 insediamenti ebraici contenenti 7.500 coloni. Ma Sharon andò avanti e ottenne l'approvazione della Knesseth. E i suoi innumerevoli torti? Le persone che come me da anni si occupano di Medio Oriente, li ricordano tutti, uno per uno. Eppure ha scritto Adam Michnik ex leader della dissidenza polacca direttore oggi della Gazeta Wyborcza: «Non mi piace il primo ministro israeliano Sharon per la sua brutalità e la sua demagogia primitiva, ma in nessun caso lo metterò accanto ai leader di Hamas che esortano a compiere i barbari attentati suicidi». Recentemente sul Riformista il deputato diessino Peppino Caldarola si è domandato se «può una sinistra moderna stare con il ditino alzato a misurare la lunghezza del passo compiuto senza guardare la profondità e i costi del processo intrapreso? Il recente voto della Knesseth (quello, assai sofferto per il ritiro da Gaza, ndr.) è stato un evento senza precedenti. La sinistra deve tendere una mano a chi si è messo in movimento». Ed era chiaro fin dal titolo dell'articolo che si stava parlando di Sharon. Poi Caldarola ironizzava su «cose singolari» accadute all'interno della sua famiglia politica: «dirigenti della sinistra spesso affollano gli aeroporti di Tripoli e di Teheran per cogliere spiragli nuovi... Sono andati in pellegrinaggio dagli ayatollah "riformisti" come fossero la reincarnazione di Otto Bauer». A suo avviso sarebbe giunto il momento di compiere «un gesto semplice, impegnativo e scandaloso» rivolgendosi al primo ministro israeliano per dirgli: «Bene Sharon, se vai avanti siamo con te, se hai bisogno di aiuto ti aiutiamo». Devo però rimarcare che è passato del tempo da quando queste parole furono scritte e nessuno tra i compagni di Caldarola si è mai fatto vivo in merito alla sua «provocazione».




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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 06-12-2004 15:01  
ci avevo pensato anche io

per chi continua a non capire le differenze ...
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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 07-12-2004 17:37  
Io sono diventato ottimista sul processo di pace in palestina. E per i gesti di Sharon e per le nuove elezioni nella ANP
E qui c'è un altro motivo di ottimismo

Fiamma Nirenstein

Progresso sostanziale per il programma di sgombero da Gaza e parte della West Bank, grandi riflettori sul ruolo dell’Egitto nella sua realizzazione e nell’eventuale ripresa della Road Map. Questo il titolo politico di quanto è accaduto ieri con la liberazione di Azzam Azzam dal carcere del Cairo e di 6 prigionieri egiziani dal carcere di Beersheba. I cronisti qui l’hanno chiamata «luna di miele», «nascita di una magnifica amicizia» fra Mubarak e Sharon... ma le espressioni di entusiasmo israeliano, non rare quando si configura una qualche relazioni positiva col mondo arabo, stavolta non sembrano del tutto esagerate. C’è qui un grosso passo avanti nei rapporti fra Israele e i paesi Arabi, se si guarda a quanto è accaduto ieri nel contesto del prossimo sgombero da Gaza e in generale della guerra americana contro il terrorismo nell’area mediorentale. Se si considera che qui è consuetudine sciacquarsi la bocca mille volte con la parola pace senza poi fare gesti concreti, si vede qui invece un’iniziativa precisa che equivale a questa indicazione: l’Egitto vuole che Israele si muova verso lo sgombero, crede che Sharon possa farlo, è pronto a considerarsi un partner di un Paese comunemente visto (anche da buona parte dell’opinione piubblica egiziana stessa) come un nemico mortale e un emissario della Superpotenza americana impegnata in Iraq in base all’ipotesi che battere i dittatori significhi battere il terrorismo.

Gaza per l’Egitto è importante dal punto di vista simbolico e concreto: concreto, perchè è una zona palestinese, superpopolata e zeppa di Hamas, sulla quale Mubarak ha tutto l’interesse a sovrintendere una volta che abbandonata dagli israeliani perchè non porti guai al suo Paese in una diabolica sinergia con il fronte integralista islamico e il terrorismo locale. Simbolicamente, se l’Egitto ottiene da Israele, come sembra ormai deciso, il controllo anche militare del confine e l’istruzione delle forze militari palestinesi in loco, questo diventa ne più nè meno che un certificato di fiducia come il paese arabo mediatore delle possibili trattative che si apriranno fra Sharon e Abu Nazen se e quando verrà eletto.

Questo porterà grandi dividendi politici all’Egitto in un Medio Oriente in rapida trasformazione: gli Usa saranno grati; i turisti israeliani dopo l’attentato di Taba che ha congelato il turismo riacquisteranno fiducia; il quadro dei rapporti economici sarà sempre più ricco. C’è da giurare che anche se dovesse andare avanti un qualche processo di pace fra la Siria e Israele, l’Egitto qui si è guadagnato i galloni per fare da mediatore. Quanto ai palestinesi, attualmente sono delusi del fatto che in cambio di Azzam Azzam sia stato rilasciato un gruppo di egiziani invece che Marwan Barghuti, e l’hanno anche detto, mostrando così una delusione verso Israele e verso l’Egitto stesso: tuttavia Sharon ha programmato, per curare la delusione, di accorciare la pena, nell’ambito dello scambio, di decine di prigionieri palestinesi.

Il rafforzamento del rapporto fra Mubarak e Sharon, le parole dette dal rais egiziano due giorni or sono suonano, alla luce del nuovo gesto distensivo, ancora più impegnative, uno squillo di tromba. Mubarak aveva detto «Solo Sharon può portare la regione alla pace». Adesso dice: «La liberazione di Azzam Azzam è un gesto di amicizia personale verso il Primo Ministro israeliano». Se si conosce la quantità micidiale di caricature e di commenti usciti sui giornali e nelle televisioni arabe in questi quattro anni, non si può ignorare che Sharon è raffigurato come un mostro assettato di sangue, a volte ornato di svastiche, altre volte col naso a becco e i missili americani dietro le spalle mentre sgranocchia bambini palestinesi: ricordandolo, ci si rende conto che la scelta di Mubarak di considerare Sharon un partner è in sè una novità straordinaria.

E’ una luce verde inusitata, dato che il disprezzo generalizzato per Israele, le ripetute condanne a morte pronunciate dall’Iran e dalla Siria, sono sempre state il segnale di riconoscimento della Lega Araba e della Conferenza Islamica che non riconoscono la legittimità dello Stato di Israele. Mubarak ha anche fatto sapere anche di essere pronto a rispedire l’ambasciatore ritirato all’inizio dell’Intifada non appena il processo politico con i palestinesi riprenda la strada. Un’apertura di credito eccezionale, se si pensa che la prima volta che Sharon e Mubarak si parlarono al telefono, due anni fa, Mubarak lasciò che la chiamata di Sharon fosse lasciata in attesa per parecchi minuti, e che Sharon, irritato, quasi interuppe la comunicazione. Da allora i capi del Mossad, insieme al capo dell’Intelligence egiziana Omar Suleiman hanno ripetuto con insistenza ai loro rispettivi capi che era incredibile che due leader della stessa età, con illustri carriere militari, che si sono controllati per quaranta anni, non siano capaci di parlarsi da pari a pari. Un giorno, Mubarak ha telefonato a Arik per gli auguri di compleanno; Sharon ha ricambiato due volte per chiedere informazioni sulla sua salute.
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greenday2

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 1074
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 07-12-2004 18:20  
C'è un punto da chiarire : la destra NON E' ANTISEMITA NE RAZZISTA!! Ci sono alcune frange di estrema destra che hanno tendenze naziste, ma questo e' appunto una piccola parentesi negativa. Io da persona di destra (destra fascista eh, non elitaria) son sempre stato contro i fenomeni razzisti sia proveniente da destra che da sinistra (e ce ne sono stati in tutti i casi). Per me Fini ha fatto bene a riconoscere l'errore delle leggi razziali ( sebbene non ha precisato che il fascismo di per se non e' razzista), meno quando ha iniziato a leccare i posteriori a Sharon. Di certo ha fatto bene a staccarsi dalla frangia di forzanovisti et similia che fanno si che la destra venga etichettata come xenofoba.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 08-12-2004 09:57  
Ieri ho avuto una discussione moolto articolata. Partita dal servizio militare obbligatorio e passata per l'Iraq, la mucca pazza, rappresaglia israeliana, vaccino obbligatorio pentavalente, twin towers autoabbattute (o cmq se lo meritavano), aereo sul pentagono che non esiste, Nassirya (gli italiani avranno pur fatto qualcosa in iraq per meritarsi l'autobomba..) ecc. Insomma il tipo si abbeverava a siti di tipo complottista/antagonista. Cmq ad un certo punto gli dico: mah bisognava aspettare che saddam costruisse un missile a testata chimica e lo sparasse che so, su Israele?
La sua risposta d'impulso è stata: "beh non sarebbe stato poi tanto male."
Volevo menargli. Mi sono limitato a gridargli dietro "ma sei impazzito?"
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