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Autore PROTESTA
Andrew

Reg.: 01 Dic 2002
Messaggi: 17
Da: Lecce (LE)
Inviato: 28-11-2003 14:42  
Premetto di essere assolutamente consapevole che di questo post no gliene fregherà niente a nessuno, così come della mia decisione. E' qualche giorno ormai che quotidianamente riprovo ad inviare due mie opinioni sui film "Il Gladiatore" e "Dogville", dopo aver constatato che - a quattro giorni di distanza e dopo che la sezione delle opinioni era già stata aggiornata più di una volta - ancora non mi erano state pubblicate. Il risultato? Per intercessione di chissà quale santo, vi siete degnati di inviare la prima parte dell'opinione su "Dogville", ignorando totalmente gli altri tre messaggi inviati (di cui uno conteneva la seconda parte e gli altri due l'opinione sul "Gladiatore"). Non è la prima volta che capita che le opinioni del sottoscritto - che nonostante la giovane età si occupa di critica e regia cinematografiche ormai da qualche annetto - vengano ignorate. All'inizio, ho pensato a dei semplici problemi tecnici. Arrivato a questo punto, poi, ho anche provato a chiedermi se le mie opinioni potessero in qualche modo offendere la sensibilità di altri utenti oppure ledere la loro libertà di opinione. E onestamente, rileggendo le opinioni che ricordavo di aver mandato da un anno a questa parte (me ne sarà senz'altro sfuggita qualcuna, ma non intenzionalmente, visto che ne ho inviate una quantità industriale essendo questo il mio sito preferito in assoluto), non ho trovato né insulti né opinioni spicciole e ricche di volgarità (cosa che proprio non si puo dire di altre pseudo-recensioni che non vi fate problemi a pubblicare), nè altre di pura matrice polemica (che pure abbondano incredibilmente). Dunque, quale sarebbe la mia colpa? Quella di aver scritto qualche recensione che - come l'ultima sul "Gladiatore" - tendeva ad uscire dal coro? Mi basta saperlo, perché ho bisogno di valutare se continuare a frequentare questo sito, teoricamente - ripeto - il migliore a mio giudizio che abbiamo in Italia nel campo della cinematografia. Ribadisco anche di saper bene che di questa sparata non resterà nulla a nessuno, anzi, magari ci scapperà pure l'insulto, visto e considerato che un utente in più o in meno non vi cambierà assolutamente nulla. Vi prego comunque di darmi una risposta esauriente. Vi ringrazio per la vostra attenzione e per la disponibilità. Andrew
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 28-11-2003 14:45  
perchè non le posti qua in Off topic, subito dopo il mio messaggio, le tue recensioni?
Almeno potremo capire dove sta un possibile torto.

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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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kaladj

Reg.: 24 Giu 2003
Messaggi: 2365
Da: Roma (RM)
Inviato: 28-11-2003 14:47  
Tu chiaramente intendi le Opinioni sul sito di Film up e non qui sul forum...ebbene non so se qui ci sono dei gestori del sito...boh?
Comunque da quando sono iscritto sul forum le mie opinioni le metto solo qua anche perchè, capitava anche a me, che li per essere pubblicate spesso ci volevano anche 2 o 3 giorni...
Scrivile qui...almeno le vedrai pubblicate subito e ci saranno anche delle risposte celeri...e poi se sono "fuori dal coro" meglio, qua ce piace litigà...
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Quante gioie Troppo dolore

d

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Andrew

Reg.: 01 Dic 2002
Messaggi: 17
Da: Lecce (LE)
Inviato: 28-11-2003 15:00  
Beh, posso garantirvi che non è trattato di 2-3 giorni. Secondo me c'è stato qualcosa di inetnzionale. Cmq, vi trasferisco qui sotto la mia opinione sul "Gladiatore", almeno potete valutare voi...

Che si tratti di un kolossal o meno è il pubblico a deciderlo, e mi sembra che buona parte di esso si sia già pronunciata in tal senso. Ora, che gli americani siano educati sin da piccoli a pensare che la Storia dell'umanità intera coincida con la loro (non a caso nei licei americani la storia che si studia per l'intero corso è solo quella americana - scelta di per sé non poco discutibile), transeat... Ma quando si arriva a ledere il patrimonio culturale di una civiltà intera,si varca spudoratamente la soglia di ogni buon gusto. Lungi da me condannare gli sceneggiatori americani in procinto di occuparsi del filone storico a limitarsi alla loro storia, in fondo ci sono illustri precedenti nella cinematografia americana: De Mille - tanto per citarne uno - era del Massachussets... Ma Scott (che tra l’altro ha pure origini britanniche) - ahinoi - non è De Mille, e questo clamoroso passo falso poteva risparmiarselo. Ridley, prima di uscire dalle limitanti strettoie di una storia troppo giovane per soddisfare le tue velleità, almeno informati,non dico di studiare puntigliosamente il buio momento della Roma imperiale che hai impiegato come sfondo per il tuo "filmone"(certo, sarebbe stato il minimo e male non t'avrebbe fatto!), ma almeno sui dati più elementari. Magari avresti scoperto che:1) -Marco Aurelio muore di peste ed è comprovato tra l'altro da certi fior di autori che non sto qui a citare e ai quali - nulla di personale,ma permettimelo! - forse do più retta che a te;come fa ad ammazzarlo Commodo se alla sua morte è ancora un ragazzino? 2)- La cosiddetta <<scelta del migliore>> per la successione al trono finisce con Antonino Pio che lo passa a Marco Aurelio; oltre che per la sua nomea di "imperatore filosofo", infatti, quel poveretto che tu hai fatto morire per mano del figlio è famoso per aver ripristinato il principio di ereditarietà, rompendo una tradizione che andava avanti da Traiano, quindi stai pur tranquillo che mai si sarebbe sognato di affidare l'Impero ad un suo generale...ebbene sì, voleva proprio Commodo,e mi dispiace che non ti vada giù. 3) – “atmosfera, please”… i cardiopatici e le donne incinte sono pregati di astenersi dal leggere questa rivelazione, perché qualcuno rischia di rimanerci: Lucio Vero non era figlio di Marco Aurelio bensì......il suo fratellastro!! E le sorprese non finiscono qui: vuole addirittura che gli venga associato al trono. Ma il povero Lucio muore pochi anni dopo,quando Commodo ha appena 7 anni. Un po'prematuro questo serial-killer, non vi pare? Ridley - promesso che resta tra noi - ma che ti ha fatto di male Commodo? Avrà pure avuto i suoi difetti, magari sarà stato un tipo un tantino bizzarro, ma da qui a farlo passare prima per baby-omicida e poi per parricida... Ironia a parte. Mi preparo ad essere bombardato di critiche e a passare per bacchettone e - magari - no-global…e va bene. Scusatemi, però, io continuo a pensarla così. Penso a qualche ragazzetto che magari vedendo il film trasmesso in TV avrà pensato tutto soddisfatto di aver liquidato la paginetta di storia per il giorno dopo, o a tutti quelli che in America lo hanno acclamato come film storico… non sta a me fare la lezioncina, purtroppo continuo a illudermi che il cinema serva a comunicare, a trasmettere idee, emozioni, sentimenti. Certamente non ignoranza e pretenziosità, e in questo film sovrabbondano entrambe. E’ vero, il film ha ricevuto ben 5 statuette…Non è per smontare nulla o nessuno, ma onestamente – al di là di tutta questa storia mistificata, ho visto solo tanti sentimentalismi triti e ritriti e poca emozione. L’intepretazione di Russel Crowe? Forse uno dei pochi elementi convincenti del film, ma certo non da Oscar, tanto più se si considera che quella sera erano in gara anche Tom Hanks, Javier Bardem, Ed Harris e Geoffrey Rush. Gli effetti speciali presenti sanno molto di dejà-vu, e la ricostruzione dell’Anfiteatro Flavio col resto della scenografia è buona, ma non esaltante. L’unica cosa da Oscar era la colonna sonora e – forse mi sbaglierò – la musica non ha avuto alcun riconoscimento. La sensazione complessiva? Perplessità, un po’ di sdegno e tanta, tanta amarezza.

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kaladj

Reg.: 24 Giu 2003
Messaggi: 2365
Da: Roma (RM)
Inviato: 28-11-2003 15:04  
Mah non penso ci sia niente di intenzionale in quanto la tua critica mi sembra tranquillamente "pubblicabile"...ne ho lette di certo del tipo "Non capite un cazzo"..."Un film di merda" e similari...forse problemi tecnici...
Hai provato a scrivere alla redazione del sito per avere delucidazioni?

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Quante gioie Troppo dolore

d

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Andrew

Reg.: 01 Dic 2002
Messaggi: 17
Da: Lecce (LE)
Inviato: 28-11-2003 15:11  
Sì ma non mi sono state date spiegazioni soddisfacenti. MAH! Contenti loro...a meno che non l'abbiano fatto per paura di qualche polemica che avrebbe scatenato quest'opinione, ma non credo, visto che non sarebbe il primo giudizio "controcorrente" ad essere pubblicato!!
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kaladj

Reg.: 24 Giu 2003
Messaggi: 2365
Da: Roma (RM)
Inviato: 28-11-2003 15:13  
infatti...

Pubblica qua che è meglio e magari becchi pure un dvd in omaggio...
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Quante gioie Troppo dolore

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Matthew

Reg.: 07 Set 2003
Messaggi: 1164
Da: Reggio Emilia (RE)
Inviato: 28-11-2003 15:13  
Beh....non so perchè non l'abbiano pubblicata....ma se vuoi una mia opinione non l'hanno pubblicata perchè non è una recensione.
i 3 quarti del pezzo sono solo un elenco degli errori di storia di Scott..
Ci sono dei siti apposta che per ogni film collezionano gli elenchi di errori a partire da quelli storici fino a quelli più banali (tipo un romano con l0orologio al polso).
Cioè voglio dire ti bastava elencarne uno, il significato l'avevamo capito, poi potevi parlare un pò del film.
Cocordo con te che Crowe al limite poteva non prendere un oscar...cmq ne ho visti di molto più scandalosi...
Io la vedo così..personale opinione, poi non sono io il gestore del sito quindi.....nono so che dirti
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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 28-11-2003 15:17  
posso dire la mia?secondo me parli troppoi di storia e poco del film e forse è per questo che non te l'hanno pubblicata....
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sono un bugiardo e un ipocrita

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Andrew

Reg.: 01 Dic 2002
Messaggi: 17
Da: Lecce (LE)
Inviato: 28-11-2003 15:25  
Potrà anche essere come dici tu, ma allora che motivo c'era di non pubblicarmi le altre? E poi la mia opinione sul film l'ho espressa, che c'è di male nell'elencare delle incongruenze storiche, se hanno contribuito al giudizio che mi sono formato? Sempre meglio degli elenchi di puri insulti, volgarità e polemiche - in cui non è nemmeno presente l'ombra di un'opinione - di cui il sito è ricchissimo! Comunque, eccovi anche quella su "Dogville", vediamo se pure qui sono stato troppo "nozionistico"..

Tecnicamente, una sorprendente e spiazzante utopia; artisticamente, una gioiosa apoteosi del virtuosismo più genuino; contenutisticamente, un vibrante atto d’accusa, fin troppo audace per ottenere il beneplacito della benpensante critica americana e della commissione degli Academy (scommetto che non riceverà nemmeno l’ombra di una candidatura). E poi, c’è tutto il discorso che procede ben oltre le immagini, ben oltre i dialoghi e lo svolgimento della vicenda. Ma andiamo per ordine. Se qualcuno, sino ad oggi, ci avesse parlato di trasferire letteralmente il palcoscenico con tutti gli attori all’interno dello schermo cinematografico, avremmo sicuramente fatto a gara per rinchiuderlo. E non perché il cinema non sia all’altezza del teatro. Anch’esso è in grado – ahinoi sempre meno negli ultimi tempi – di concederci la sua magia, ma si tratta di due <<magie>> completamente diverse. Manca di certo quell’immediatezza che crea un rapporto straordinario e perturbante con gli attori, la stessa che fa sì che la battuta-clou desti emozioni, sensazioni che si racchiudono in quell’istante così sfuggente eppure così carico di una sua valenza intrinseca eterna che ne consente la rievocazione, o che al contrario può lasciare impassibile lo spettatore; ed allora, non si potrà tornare indietro per sublimare le proprie intenzioni, non ci sarà una seconda visione. Come si fa a lasciare che una realtà così evanescente possa compenetrare appieno in un’altra così nitida e prossima alla nostra dimensione? Ebbene, Von Trier ci è riuscito, in uno spazio davvero “da palcoscenico” con uno sfondo uniforme nelle due sole varianti del bianco per il giorno e del nero per la notte, con parte degli oggetti immaginari e parte dipinti col gesso, con una capacità stupefacente di dar forma a personaggi così sfumati e ad atmosfere surreali eppure pervase da quella stessa immediatezza che ce le fa respirare in tutta la loro corposità. Tra corpi fluttuanti in uno spazio che in realtà sembra immenso si muove l’eterea immagine di Grace, strumento di quell’accusa di cui si diceva prima, portavoce di un afflato polemico contro l’ipocrisia umana in generale, e quella americana in particolare. E poi, una sensazione inquietante e ancor più perturbante di quella che ci faceva avvertire gli attori così vicini a noi: quella di compiacersi davanti ad un finale apparentemente catartico. Ed ecco che non possiamo essere così ipocriti ed arroganti da non lasciare che esseri così immondi, che macchiano indelebilmente la società “civile”, ricevano la libertà di scontare le proprie colpe. E quando questa libertà viene loro concessa, giungiamo a goderne, in un impeto liberatorio di bestialità ferina. Lo spettatore, per un momento, si ritrova in questa dimensione; poi si ferma, e pensa…Ma non è assurdo gioire della distruzione dell’altro essere? Lo è. E allora, perché quel finale ci dona tale e tanta soddisfazione? Perché siamo come loro, in un modo o nell’altro. Qual è l’ipocrisia più grande? Quella di una Grace che ha bisogno del chiaro di luna per comprendere la falsità di un perdono gratuito anche dinanzi alla crudeltà più insensata, o forse quella di una cittadina che la condanna all’annientamento della sua stessa persona solo per un nome su di un manifesto che turba la quiete di un 4 luglio, tutti riuniti di fronte ad una tavola imbandita? Quale arroganza è più grande? Quella di chi non vuol lasciare agli altri la libertà di assumersi le proprie colpe e pagare i debiti a quattr’occhi con la propria coscienza, o quella di chi si assurge al ruolo di giudice e punitore supremo? Che siamo da una parte o dall’altra, ci caschiamo anche noi. E la reazione che Von Trier suscita in noi nel finale ne è l’esplicita dimostrazione. Siamo tutti lì. Siamo tutti a Dogville. Impeccabile la regia – così come lo era stata per “Dancer in the Dark” – la Kidman è ormai una garanzia ma mai così brava, e il teatro che ci ritroviamo davanti sbalorditivamente reale. L’urgenza narrativa si fa sentire sempre più man mano che ci si avvicina alla fine – non senza qualche venatura ironica (citerò soltanto la schermata dove si annuncia l’inizio del nono ed ultimo capitolo, in cui la tanto attesa visita arriva e “finisce il film”). Una parabola poetica ed immensa che sfiora la perfezione. Da non perdere.
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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 28-11-2003 15:37  
vai bene per il Forum...sei troppo polemico e caustico per le sole opinioni....qui sarai ben accetto..soprattutto da me!
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sono un bugiardo e un ipocrita

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 28-11-2003 15:41  
Innanzitutto ti consiglio di postare le tue opinioni qui:

dogville

il gladiatore

il forum di filmup è dotato di un archivio dove le opinioni sui film meglio argomentati non vengono mai perse.

Poi chiederei a Kaiser per maggiori spiegazioni...lui ti saprà dire sicuramente.
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E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 28-11-2003 16:35  
a me sembrano entrambi pubblicabili.

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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 30-11-2003 22:49  
forse sono un pò troppo lunghe?
contralla quale è il limite per le opinioni.
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"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

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Andrew

Reg.: 01 Dic 2002
Messaggi: 17
Da: Lecce (LE)
Inviato: 01-12-2003 17:44  
Beh, inserire qui il mio messaggio di protesta a quanto pare è servito...MI HANNO PUBBLICATO INTEGRALMENTE ENTRAMBE LE RECENSIONI!! Ringrazio i responsabili per l'attenzione concessami e quei "pochi ma buoni" che si sono interessati al mio caso dipensando suggerimenti e consigli!!
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