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Morbosità |
mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 18-07-2003 10:50 |
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MORBOSITA
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Il termine “morbosità” serve a chiarire meglio come detto vocabolo può altresì essere ben associato al tema della Censura cinematografica. Tanto per chiarire a fondo il concetto in questione, il sottotitolo della mia seguente Tesi di ricerca, avrebbe potuto intitolarsi anche:
“Uno sguardo <<Morboso>> dietro la Censura ”; anzi che, da come composto testualmente in copertina. Certamente appare evidente che quel “morboso” se aggiunto, si potrebbe manifestare alquanto fastidioso, creando ironicamente nel lettore troppi malintesi.
Tra l’altro, una delle cause principali della morbosità umana, in particolar modo: quella definita comunemente dallo spettacolo, deve porzione della sua origine, proprio mediante la stessa Censura cinematografica. Questa a volte la richiama di proposito più del dovuto, velando troppo anche alla curiosità umana più congenita, vale a dire naturale, sia dal punto di vista verbale, e sia anche di quella concettuale d’immagine. Invece, in veste propriamente psicologica, la (morbosità) umana si presenta come un attributo dato da un eccesso alterato dei propri sentimenti istintivi. Alla fin fine, ipocrisia a parte, di certo alcune persone hanno tutto modo di percepire in determinate circostanze della loro vita.
_________________ Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia! |
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 23-07-2003 12:33 |
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Non si addice proprio al vocabolario, ma ci hai messo del tuo. Non so se approvare, ma condivido lo spirito interpretativo!
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 23-07-2003 12:37 |
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Io avrei censurato Bad Boy Buddy!
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 23-07-2003 12:46 |
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Tempo fa ho scritto una ricerca su Tennessee Williams dove ho incorporato questa mia anlisi interpretativa della morbosità umana in ambito alla conseguente censura cinematografica
_________________ Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia! |
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 23-07-2003 14:36 |
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quote: In data 2003-07-23 12:46, mario54 scrive:
Tempo fa ho scritto una ricerca su Tennessee Williams dove ho incorporato questa mia anlisi interpretativa della morbosità umana in ambito alla conseguente censura cinematografica
| Ma tu credi veramente che esista la censura cinematografica? Qualora volessero farci vedere qualcosa che sia censurabile, paradossalmente la vedremo. Il mercato è la più alta forma di sfruttamento dell'archetipo umano. la lobby sa come siamo, così come Larry Clark e tutti i cineasti che credono di averci sconvolto con la morbosità, compresa la differenziale intesa come censura. No...il morboso sta nell'ermetismo patologico della società attuale che conosce bene come sconvolgersi ma fa alquanto fatica! O conosce bene come autosconvolegerci, ma non ci riesce più. Solo il lutto è morboso, quando non elaborato o consacrato!
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 23-07-2003 14:59 |
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Ho letto attentamente il tuo post carico di contenuti. Quello che posso solo dirti un critico o cronista cinematografico che sia con le palle la sua carica magiore ricordati sempre che tra la sua forza intellettuale dalla (caffeina)! [...]
[ Questo messaggio è stato modificato da: mario54 il 23-07-2003 alle 15:00 ] |
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 23-07-2003 15:18 |
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quote: In data 2003-07-23 14:59, mario54 scrive:
Ho letto attentamente il tuo post carico di contenuti. Quello che posso solo dirti un critico o cronista cinematografico che sia con le palle la sua carica magiore ricordati sempre che tra la sua forza intellettuale dalla (caffeina)! [...]
[ Questo messaggio è stato modificato da: mario54 il 23-07-2003 alle 15:00 ]
| embè?
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 23-07-2003 15:24 |
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Ciò appena detto non ti porta a riflettere anche in merito alle tue vaghe conoscenze cinematografiche? Mi dai l'impressione che tu sia un pochino inesperto e poco smaliziato
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Non voglio realismo, voglio magia!
[ Questo messaggio è stato modificato da: mario54 il 23-07-2003 alle 15:25 ] |
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 23-07-2003 16:08 |
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Gmgregor
Spero tanto che non sentirai la mia mancanzza. tra poco parto e starò via per un bel po Ciao e a risentirci a Settembre
_________________ Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia! |
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 23-07-2003 16:38 |
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quote: In data 2003-07-23 15:24, mario54 scrive:
Ciò appena detto non ti porta a riflettere anche in merito alle tue vaghe conoscenze cinematografiche? Mi dai l'impressione che tu sia un pochino inesperto e poco smaliziato
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Non voglio realismo, voglio magia!
[ Questo messaggio è stato modificato da: mario54 il 23-07-2003 alle 15:25 ]
| Assolutamente no! Sarò inesperto, ma non avevo pensato a questo. Comunque se hai voglia mandami quella cosa che hai scritto. Mi interessa!
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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