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FilmUP Forum Index > Under_Score > Off Topic > chi crede in "dio" alzi la mano!   
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Autore chi crede in "dio" alzi la mano!
ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 15-12-2003 14:22  
Godere delle piccole cose, agire con trasporto e tenerezza verso la vita, anche la più travagliata, è quello che possiamo fare, coraggio e fermezza,un po' di trasgressione e...vissero felici e contenti...ma siccome le favole non esistono, l'uomo deve veramente fornirsi di tanto tanto coraggio e vigore, perché l'esistenza è una dura prova, sia sul piano materiale che su quello spirituale!!!Questo ci tocca e questo ci prendiamo,non abbiamo altra scelta.Armiamoci e partite.....
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 15-12-2003 14:27  
quote:
In data 2003-12-14 18:03, andros scrive:
quote:
In data 2003-12-14 17:46, gmgregori scrive:
Vedila csì Andros, puledro filosofico. Dio si scrive così. Dio. se lo scrivi minuscolo è ignoranza. Dio è storia, Dio è un entità. Che poi non sia quel bell'uomo con la barba dietro le nuvole o altro, il suo nome va scritto Maiuscolo. Non dico altro.
ciò.



D'accordo, ma perché non possiamo usare le lettere maiuscole e minuscole a nostro piacimento? Qui non stiamo discutendo sulla correttezza grammaticale di ciò che scriviamo! Qui, "le parole sono pietre" e vanno calibrate, pesate, misurate, a volte possono essere lanciate, ma bisogna stare attenti, perché ognuno le misura secondo criterio proprio...


Ma Dio scritto con la maiuscola è un concetto di cui si sta parlando. Dio senza maiuscola sono tre lettere.
semplice no?
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 15-12-2003 14:31  
Ma come puoi pensare di vivere serenamente seguendo un materialismo che nelle premesse è pur positivo?Come fai a non lasciarti travolgere dalle burrascose onde della vita?Mi è tornata alla mente l'immagine del saggio stoico,talmente saldo in sè stesso e nei propri valori da stare bene ovunque,da essere in pace compèleta con se stesso...da quello che scrivi mi sembri molto simile a questa figura...e la frase della professoressa,pur malposta,non è affatto sconvolgente così come l'ho capita io...non si può razionalizzare l'apertura delle acque,bisogna crederci e basta perchè così un popolo si è liberato....
Comunque il punto è quello inuziale:beato te che si è riuscito a costruirti questo equilibrio interiore,che permettimi,credo sia pura illusione...illusione di fronte a quella che è la realtà..un autoconvincimento che invece di andare verso il metafisico va verso l'egoistico(che non sa di essere tale,probabilnmente)

Mi dispiace dirtelo,ma alla fione ti rimarrano disilusione,cinismo e rassegnazione.
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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andros

Reg.: 30 Nov 2003
Messaggi: 1837
Da: Catania (CT)
Inviato: 15-12-2003 14:57  
ma sono già totalmente disilluso e abbastanza cinico, eppure, ripeto che mi accontento di quello che ho, come ha appena scritto ginestra, senza per forza mettermi a sognare, perché diciamoci la verità, come diceva Kant, la metafisica rimane un profondo bisogno dell'uomo, ma, quando intraprendiamo un pensiero, un viaggio mentale, dobbiamo partire dal presupposto che fin quando parliamo di materialità possiamo fare scienza ed essere sicuri di ciò che diciamo, ma se facciamo metafisica, stiamo attenti, perché il cammino è molto pericoloso, è impervio, e non possiamo essere certi di ciò di cui stiamo parlando, possiamo solo postulare qualcosa...
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andros

Reg.: 30 Nov 2003
Messaggi: 1837
Da: Catania (CT)
Inviato: 15-12-2003 15:05  
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In data 2003-12-15 14:27, gmgregori scrive:
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In data 2003-12-14 18:03, andros scrive:
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In data 2003-12-14 17:46, gmgregori scrive:
Vedila csì Andros, puledro filosofico. Dio si scrive così. Dio. se lo scrivi minuscolo è ignoranza. Dio è storia, Dio è un entità. Che poi non sia quel bell'uomo con la barba dietro le nuvole o altro, il suo nome va scritto Maiuscolo. Non dico altro.
ciò.



D'accordo, ma perché non possiamo usare le lettere maiuscole e minuscole a nostro piacimento? Qui non stiamo discutendo sulla correttezza grammaticale di ciò che scriviamo! Qui, "le parole sono pietre" e vanno calibrate, pesate, misurate, a volte possono essere lanciate, ma bisogna stare attenti, perché ognuno le misura secondo criterio proprio...


Ma Dio scritto con la maiuscola è un concetto di cui si sta parlando. Dio senza maiuscola sono tre lettere.
semplice no?



Il che equivale esattamente a ciò che è "dio" per me...
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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 15-12-2003 15:16  
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In data 2003-12-15 14:57, andros scrive:
ma sono già totalmente disilluso e abbastanza cinico, eppure, ripeto che mi accontento di quello che ho, come ha appena scritto ginestra, senza per forza mettermi a sognare, perché diciamoci la verità, come diceva Kant, la metafisica rimane un profondo bisogno dell'uomo, ma, quando intraprendiamo un pensiero, un viaggio mentale, dobbiamo partire dal presupposto che fin quando parliamo di materialità possiamo fare scienza ed essere sicuri di ciò che diciamo, ma se facciamo metafisica, stiamo attenti, perché il cammino è molto pericoloso, è impervio, e non possiamo essere certi di ciò di cui stiamo parlando, possiamo solo postulare qualcosa...


se mi tiri dentro Kant,ti dico due o tre cosette,così ne approfitto per ripassare...

Kant queste cose le dice,ma non me ne trovo d'accordo.Il punto di partenza è interessante(scoprire la metafisica come bisogno)ma le conclusioni a cui arriva sono eminentemente non corrette,secondo me,perchè è sbagliata la premessa.Ma chi l'ha detto mai che le uniche cose di cui siamo certi sono gli elementi scientifico-matematici?Kant è affetto dall'ideologia della forma,intesa proprio in senso nostro e non aristotelico:anche la dimostrazione dell'indimostrabilità di Dio si basa unicamente sulla forma e non sul contenuto(paralogismo?ma non facciamo ridere)perchè a Kant la foprma interessa,ritenendola unica fonte di verità.Niente da eccepire poi.,per carità sulla flessione morale del tutto...peccato però che Kant stesso POSTULANDO queste entità(tra cui Dio stesso)ammetta la sconfitta del suo "formalismo a priori" ammettendo come NECESSARIA la presenza del Dio.E necessaria mica per una vita nell'aldilà(che cmq ci sarà) ma srmplicemente per il VIVERE MORALE dell'uomo,per la sua possibilità di agire seguendo una morale,che per inciso,è l'unica possibilità di EVENTUALMENTE essere felici nella vita di là.
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sono un bugiardo e un ipocrita

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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
Messaggi: 4287
Da: Rio Bo (es)
Inviato: 15-12-2003 16:11  
sono dispiaciuto di non credere!
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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 15-12-2003 17:05  
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In data 2003-12-15 15:16, seanma scrive:
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In data 2003-12-15 14:57, andros scrive:
ma sono già totalmente disilluso e abbastanza cinico, eppure, ripeto che mi accontento di quello che ho, come ha appena scritto ginestra, senza per forza mettermi a sognare, perché diciamoci la verità, come diceva Kant, la metafisica rimane un profondo bisogno dell'uomo, ma, quando intraprendiamo un pensiero, un viaggio mentale, dobbiamo partire dal presupposto che fin quando parliamo di materialità possiamo fare scienza ed essere sicuri di ciò che diciamo, ma se facciamo metafisica, stiamo attenti, perché il cammino è molto pericoloso, è impervio, e non possiamo essere certi di ciò di cui stiamo parlando, possiamo solo postulare qualcosa...


se mi tiri dentro Kant,ti dico due o tre cosette,così ne approfitto per ripassare...

Kant queste cose le dice,ma non me ne trovo d'accordo.Il punto di partenza è interessante(scoprire la metafisica come bisogno)ma le conclusioni a cui arriva sono eminentemente non corrette,secondo me,perchè è sbagliata la premessa.Ma chi l'ha detto mai che le uniche cose di cui siamo certi sono gli elementi scientifico-matematici?Kant è affetto dall'ideologia della forma,intesa proprio in senso nostro e non aristotelico:anche la dimostrazione dell'indimostrabilità di Dio si basa unicamente sulla forma e non sul contenuto(paralogismo?ma non facciamo ridere)perchè a Kant la foprma interessa,ritenendola unica fonte di verità.Niente da eccepire poi.,per carità sulla flessione morale del tutto...peccato però che Kant stesso POSTULANDO queste entità(tra cui Dio stesso)ammetta la sconfitta del suo "formalismo a priori" ammettendo come NECESSARIA la presenza del Dio.E necessaria mica per una vita nell'aldilà(che cmq ci sarà) ma srmplicemente per il VIVERE MORALE dell'uomo,per la sua possibilità di agire seguendo una morale,che per inciso,è l'unica possibilità di EVENTUALMENTE essere felici nella vita di là.




Applauso Effettivamente l'impulso della nostra vita morale è solo il dovere, una legge che detta dentro di noi il bene e il giusto da compiere.Però da una cosa stiamo passando ad un'altra!!!!L'ho detto che il discorso è lungo e senza via d'uscita!
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andros

Reg.: 30 Nov 2003
Messaggi: 1837
Da: Catania (CT)
Inviato: 15-12-2003 19:20  
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In data 2003-12-15 15:16, seanma scrive:
se mi tiri dentro Kant,ti dico due o tre cosette,così ne approfitto per ripassare...

Kant queste cose le dice,ma non me ne trovo d'accordo.Il punto di partenza è interessante(scoprire la metafisica come bisogno)ma le conclusioni a cui arriva sono eminentemente non corrette,secondo me,perchè è sbagliata la premessa.Ma chi l'ha detto mai che le uniche cose di cui siamo certi sono gli elementi scientifico-matematici?Kant è affetto dall'ideologia della forma,intesa proprio in senso nostro e non aristotelico:anche la dimostrazione dell'indimostrabilità di Dio si basa unicamente sulla forma e non sul contenuto(paralogismo?ma non facciamo ridere)perchè a Kant la foprma interessa,ritenendola unica fonte di verità.Niente da eccepire poi.,per carità sulla flessione morale del tutto...peccato però che Kant stesso POSTULANDO queste entità(tra cui Dio stesso)ammetta la sconfitta del suo "formalismo a priori" ammettendo come NECESSARIA la presenza del Dio.E necessaria mica per una vita nell'aldilà(che cmq ci sarà) ma srmplicemente per il VIVERE MORALE dell'uomo,per la sua possibilità di agire seguendo una morale,che per inciso,è l'unica possibilità di EVENTUALMENTE essere felici nella vita di là.



Chiariamo il significato della parola "dimostrabile" = che si può "dimostrare" = manifestare, rivelare in modo chiaro ed evidente; provare, con adeguate argomentazioni, la verità di un enunciato, di una tesi, di una dottrina; spiegare, insegnare, FAR VEDERE! Come persona terribilmente e maledettamente razionale, sono portato ad essere certo dei miei sensi, delle cose che posso vedere e toccare, quindi, non puoi tirarmi fuori il discorso della certezza degli elementi scientifico matematici, perché è vero che solo riguardo a queste cose possiamo essere certi! Altrimenti, ti prego di dimostrami tu secondo quale criterio dovrei o potrei mai essere certo su una cosa, se non secondo quello pragmatico e che tiene conto dell'esperienza...E' chiaro che a Kant interessi la forma, ma è altrettanto chiaro che Egli non arriva mai, neanche alla fine della terza "Critica" ad affermare completamente e imprescrittibilmente l'esistenza di dio! Egli ribadisce fino alla fine il concetto del bisogno di metafisica (un suo personale bisogno, non necessariamente di tutti gli esseri umani), non arrivando mai alla certezza dell'esistenza di dio, infatti, fino alla fine, riconosce, come ho già scritto, che la metafisica è un terreno troppo incerto su cui camminare e mai parlerà concertezza in riferimento a dio, mai escluderà la convinzione che si tratti "solo" di un profondo bisogno! Arriverà anche a dire che questo bisogno è necessario, ma non puoi dimostrarmi con questo l'accettazione della sua propria sconfitta morale nei confronti di tale "illusione"!
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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 15-12-2003 19:27  
quote:
In data 2003-12-15 19:20, andros scrive:
quote:
In data 2003-12-15 15:16, seanma scrive:
se mi tiri dentro Kant,ti dico due o tre cosette,così ne approfitto per ripassare...

Kant queste cose le dice,ma non me ne trovo d'accordo.Il punto di partenza è interessante(scoprire la metafisica come bisogno)ma le conclusioni a cui arriva sono eminentemente non corrette,secondo me,perchè è sbagliata la premessa.Ma chi l'ha detto mai che le uniche cose di cui siamo certi sono gli elementi scientifico-matematici?Kant è affetto dall'ideologia della forma,intesa proprio in senso nostro e non aristotelico:anche la dimostrazione dell'indimostrabilità di Dio si basa unicamente sulla forma e non sul contenuto(paralogismo?ma non facciamo ridere)perchè a Kant la foprma interessa,ritenendola unica fonte di verità.Niente da eccepire poi.,per carità sulla flessione morale del tutto...peccato però che Kant stesso POSTULANDO queste entità(tra cui Dio stesso)ammetta la sconfitta del suo "formalismo a priori" ammettendo come NECESSARIA la presenza del Dio.E necessaria mica per una vita nell'aldilà(che cmq ci sarà) ma srmplicemente per il VIVERE MORALE dell'uomo,per la sua possibilità di agire seguendo una morale,che per inciso,è l'unica possibilità di EVENTUALMENTE essere felici nella vita di là.



Chiariamo il significato della parola "dimostrabile" = che si può "dimostrare" = manifestare, rivelare in modo chiaro ed evidente; provare, con adeguate argomentazioni, la verità di un enunciato, di una tesi, di una dottrina; spiegare, insegnare, FAR VEDERE! Come persona terribilmente e maledettamente razionale, sono portato ad essere certo dei miei sensi, delle cose che posso vedere e toccare, quindi, non puoi tirarmi fuori il discorso della certezza degli elementi scientifico matematici, perché è vero che solo riguardo a queste cose possiamo essere certi! Altrimenti, ti prego di dimostrami tu secondo quale criterio dovrei o potrei mai essere certo su una cosa, se non secondo quello pragmatico e che tiene conto dell'esperienza...E' chiaro che a Kant interessi la forma, ma è altrettanto chiaro che Egli non arriva mai, neanche alla fine della terza "Critica" ad affermare completamente e imprescrittibilmente l'esistenza di dio! Egli ribadisce fino alla fine il concetto del bisogno di metafisica (un suo personale bisogno, non necessariamente di tutti gli esseri umani), non arrivando mai alla certezza dell'esistenza di dio, infatti, fino alla fine, riconosce, come ho già scritto, che la metafisica è un terreno troppo incerto su cui camminare e mai parlerà concertezza in riferimento a dio, mai escluderà la convinzione che si tratti "solo" di un profondo bisogno! Arriverà anche a dire che questo bisogno è necessario, ma non puoi dimostrarmi con questo l'accettazione della sua propria sconfitta morale nei confronti di tale "illusione"!


perdonami,forse(anzi,sicuramente)ho capito e conosco Kant meno di te...ma quello che ho detto è incontestabile!Dio è NECESSARIO *almeno* per la sfera morale dell'umano...non importa che sia impossibile da decretare esistente con l'utilizzo della Ragion Pura.

Dio non è dimostrabile,ma c'è....non puoi negare che Kant dica così...
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sono un bugiardo e un ipocrita

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
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Da: Milano (MI)
Inviato: 15-12-2003 19:35  
quote:
In data 2003-12-15 14:57, andros scrive:
ma sono già totalmente disilluso e abbastanza cinico, eppure, ripeto che mi accontento di quello che ho, come ha appena scritto ginestra, senza per forza mettermi a sognare, perché diciamoci la verità, come diceva Kant, la metafisica rimane un profondo bisogno dell'uomo, ma, quando intraprendiamo un pensiero, un viaggio mentale, dobbiamo partire dal presupposto che fin quando parliamo di materialità possiamo fare scienza ed essere sicuri di ciò che diciamo, ma se facciamo metafisica, stiamo attenti, perché il cammino è molto pericoloso, è impervio, e non possiamo essere certi di ciò di cui stiamo parlando, possiamo solo postulare qualcosa...


Ma che disilluso, cinico?
ma di che parli. "il cammino è molto pericoloso e impervio".
Mi vien da ridere, è una continua ovvietà, un continuo ripetersi peseudo trasgressivo di una pseudo risurrezione di idee stracotte.
Prova a chiederti, Andros, perchè non c'è verità, tranne quella di poter dire che non c'è. Qui mi contraddico perchè anche la mia ultima frase è falsa, secondo ciò che tu dici.
Ma se continuiamo così rischiamo il suicidio collettivo. Il diritto alla verità non esiste. Dice Michel Serres che l'unico modo perchè il mondo si salvi è che tutti gli intellettuali dei vari campi superino le loro idee per superare il confine dell'egocentrismo collettivo per trovare uan risposta comune, che forse non troverà la verità, ma per essa si potrà lavorare!
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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andros

Reg.: 30 Nov 2003
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Da: Catania (CT)
Inviato: 15-12-2003 19:40  
E invece posso e devo, perché qui stiamo parlando di un filosofo che ha scritto dei libri, quindi, almeno qui un fondo di oggettività ci sarà (a meno che io non ci veda così male da aver letto fischi per fiaschi)! ti ripeto che, per Kant, dio rimarrà sempre un concetto postulabile, non ammetterà mai e poi mai che esiste, proprio per il fatto che non lo può dimostrare!!!
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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
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Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 15-12-2003 19:46  
quote:
In data 2003-12-15 19:40, andros scrive:
E invece posso e devo, perché qui stiamo parlando di un filosofo che ha scritto dei libri, quindi, almeno qui un fondo di oggettività ci sarà (a meno che io non ci veda così male da aver letto fischi per fiaschi)! ti ripeto che, per Kant, dio rimarrà sempre un concetto postulabile, non ammetterà mai e poi mai che esiste, proprio per il fatto che non lo può dimostrare!!!


Dato che POSTULARE significa "porre "una cosa "senza averla dimostrata" ne consegue logicamente(?) che quella cosa C'E' dato che è POSTA COME ESISTENTE,anche SENZA UNA DIMOSTRAZIONE SCIENTIFICAMENTE BASATA.

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andros

Reg.: 30 Nov 2003
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Da: Catania (CT)
Inviato: 15-12-2003 19:49  
quote:
In data 2003-12-15 19:35, gmgregori scrive:
Ma che disilluso, cinico?
ma di che parli. "il cammino è molto pericoloso e impervio".
Mi vien da ridere, è una continua ovvietà, un continuo ripetersi peseudo trasgressivo di una pseudo risurrezione di idee stracotte.
Prova a chiederti, Andros, perchè non c'è verità, tranne quella di poter dire che non c'è. Qui mi contraddico perchè anche la mia ultima frase è falsa, secondo ciò che tu dici.
Ma se continuiamo così rischiamo il suicidio collettivo. Il diritto alla verità non esiste. Dice Michel Serres che l'unico modo perchè il mondo si salvi è che tutti gli intellettuali dei vari campi superino le loro idee per superare il confine dell'egocentrismo collettivo per trovare uan risposta comune, che forse non troverà la verità, ma per essa si potrà lavorare!



Perfetto, quindi, mi sembra di capire che tu, Michael Serres e io la pensiamo esattamente allo stesso modo! Infatti, è vero che io non credo all'oggettività, (quindi alla verità), ed è altrettanto vero che, allo stesso modo in cui il segmento finito è fatto di infiniti punti, ugualmente (ma al contrario), le infinite verità presenti nel mondo, di fatto precludono l'esistenza di una Verità che sia oggettivamente valida! Ma, posto ciò, non possiamo lasciare che le cose corrano da sole, altrimenti giungeremmo all'anarchia e al caos totale, quindi, gruppi di uomini che credono nelle stesse verità, possono convivere e costruire le loro leggi e i loro principi da rispettare, ma non possono negare che, semplicemente per il fatto di essere sempre e comunque irreversibilmente umani, non potranno mai uscire da loro stessi e giungere alla verità oggettiva per due ragioni:
1))loro non sono in grado di uscire dal corpo che li contiene (e non mi riferisco all'anima, attenzione, solo alla mente)
2) se anche ci riuscissero, non giungerebbero ad alcuna conclusione definitiva, perché la Verità in sé non esiste!
Inoltre, la risposta comune di quello scrittore è la stessa cosa alla quale mi riferisco io: una verità il più possibilmente estensibile ad altre persone, non LA VERITA'!
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Gwynovier: "Frank, che stai facendo?"
Frank: "che cosa sto facendo?...ti sto giudicando in silenzio!"

[ Questo messaggio è stato modificato da: andros il 15-12-2003 alle 19:59 ]

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andros

Reg.: 30 Nov 2003
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Da: Catania (CT)
Inviato: 15-12-2003 19:52  
quote:
In data 2003-12-15 19:46, seanma scrive:
Dato che POSTULARE significa "porre "una cosa "senza averla dimostrata" ne consegue logicamente(?) che quella cosa C'E' dato che è POSTA COME ESISTENTE,anche SENZA UNA DIMOSTRAZIONE SCIENTIFICAMENTE BASATA.




Perfetto, allora, io sono convinto (postulo) che che su Marte ci siano forme di vita intelligenti! E non ho bisogno, come dici tu, di dimostrare niente, perché io lo so e basta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Peccato che sono ben consapevole dell'assoluta mancanza di oggettività di queste parole! Ti basta?
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