| Autore |
morire per gli ideali |
malebolgia
 Reg.: 15 Gen 2003 Messaggi: 2665 Da: matelica (MC)
| Inviato: 25-07-2005 15:31 |
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concordo in toto con quello che ha aperto il topic. infatti pure io meriterei un po' più di rispetto visto che mi farei zompare per aria per sostenere il mio ideale ideale, tale fin dalle mie prime ore di vita occupate a ricevere il segno divino che avrebbe caratterizzato la mia futura esistenza affatto traviata da niente e nessuno.
sono nato con l'ideale intrinseco, io.
ora le mutande mi vanno un po' strette per evidenti problemi di ipertrofia del sottopalla, ma sono felice e incazzuso.
_________________ ... e per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità |
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royearle ex "meskal"
 Reg.: 06 Mag 2005 Messaggi: 6294 Da: napoli (NA)
| Inviato: 25-07-2005 15:36 |
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quote: In data 2005-07-25 15:14, Buttercup scrive:
quote: In data 2005-07-25 13:59, meskal scrive:
quote: In data 2005-07-25 13:55, Estenava scrive:
quote: In data 2005-07-25 13:39, McMurphy scrive:
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Secondo me non c'è tanta differenza tra i due comportamenti, intendo quello del kamikaze e quello di chi fa le gare in auto.
Comunque rispetto di più il secondo, se queste gare vengono fatte rispettando alcune regole si mette in gioco solo la propria vita. Se non si corre cioè in mezzo al traffico e il pubblico viene tenuto a una certa distanza.
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cioè spiegati meglio...tu davvero porteresti rispetto a della gente di merda che per il proprio tornaconto o semplicemente per soddisfare il proprio ego organizza gare in autostrada?
Che poi il fatto che non ci siano altre auto passanti o che il pubblico stia a distanza sono cazzate, e si sa.
E comunque è un parallelismo che non esiste proprio, scusa se te lo dico
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Era nel senso che le motivazioni psicologiche alla base dei comportamenti della maggior parte degli esaltati non sono troppo differenti. |
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8ghtBall
 Reg.: 04 Feb 2004 Messaggi: 6807 Da: Cesena (FO)
| Inviato: 25-07-2005 15:43 |
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quote: In data 2005-07-25 15:31, malebolgia scrive:
concordo in toto con quello che ha aperto il topic. infatti pure io meriterei un po' più di rispetto visto che mi farei zompare per aria per sostenere il mio ideale ideale, tale fin dalle mie prime ore di vita occupate a ricevere il segno divino che avrebbe caratterizzato la mia futura esistenza affatto traviata da niente e nessuno.
sono nato con l'ideale intrinseco, io.
ora le mutande mi vanno un po' strette per evidenti problemi di ipertrofia del sottopalla, ma sono felice e incazzuso.
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eheheh
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Estenava
 Reg.: 04 Nov 2004 Messaggi: 3185 Da: Pisa (PI)
| Inviato: 25-07-2005 15:44 |
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quote: In data 2005-07-25 14:32, vietcong scrive:
quote: In data 2005-07-25 12:11, RICHMOND scrive:
vedo che, ovunque si vada, si trova sempre gente pronta a parlare. Alla gente piace parlare, anche a me.
In questo momento si parla tanto, specialmente del terrorismo. Che brutta cosa.
Vili attacchi agli innocenti. Gente che si fa saltare in aria.
M poi vorei veder una coaa. Molte delle persone che condanano il terrorismo sono le stesse che odiano il sistema dell'occidente, che odiano bush, gli USA, che magari al G8 vanno a tirare le pietre contro le grate o contro i celerini.
benissimo.
MA vorrei veder quante di quelle persone hanno gli stessi ideali che hanno quelli che si fanno saltare in aria.
Vorrei vedere quante di quelle persone sono pronte a farsi saltare in aria per difendere i propri ideali.
Odiate l'occidente anche voi? Odiate gli USA, odiate Bush e berlusconi? E allora prendetevi uno zaino e caricatevelo di tritolo, andate ad arcore e fatevi saltare in aria.
No eh? Brutto, vero? E' facile dare del delinquente a destra e a manca, urlare ai quattro venti che si deve cancellare il debito dei paesi sottosviluppati. Schierarsi contro il potere occidentale? ma quale? ma se state digitando su internet! Ma se girate con le auto che vanno a gasolio e benzina (da dove viene la benzina? Chi la raffina?). ma che cazzo andate a dire in giro?
Ma se ci andate voi a sharm el sheik. Nessuno vi ha obbligati ad andarci.
Non vi sta bne l'occidente? benissmo, allora cambiate stile di vita. Quando sarete tutti pieni di ideali, pronti a morire per le vostre idee, a farvi esplodere pechè odiate davvero il nemico e non volete scendere a compromessi allora tornate a fare della morale.
Altrimenti, io dico, per rispetto per chi comuqnue è morto, è meglio tacere.
Io? io sono esattamente come voi. Scrivo su internet, ho vestiti alla moda, uso l'auto, odio il potere e il dio denaro venerato nell'occidente. Non mi piace vedere morire gli innocenti, odio il terrorismo.
va tutto bene, da vero ultras direi, da chi va contro il sistema, però deve adeguarcisi assolutamente.
C'è solo un piccolo particolare: non mi permetto, io, di dare del delinquente a chi si fa esplodere in difesa dei propri ideali. può darsi che siano criminali, ma hanno dei coglioni grossi come case che tutti noi ci sognamo di avere. lo so, non è bello ciò che sto scrivendo, ma è la nuda verità, spogliata da tutti i falsi moralismi.
Credo sia giusto combattere le ingistizie, criticare e schierarsi da questa o da quell'altra parte, anche se poi alla fine siamo tutti figli dell'occidente...anzi...schiavi dell'occidente.
ma non credo sia il caso che proprio noi parliamo dei kamikaze. Credo di no.
E' meglio che stiamo tutti zitti.
Io personalmente li odio....ma li rispetto. cazzo se li rispetto.
Qui da noi nessuno avrà mai il coraggio di fare quello che fanno loro.
PS: il mio è un post crudo, scritto di getto. Spero di non urtare la sensibilità di nessuno. Io rispetto chiunque la pensi diversamente da me.
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non ci siamo proprio.
coraggio è mettere in gioco sè stessi e ciò che più si ama.
Chi non ama la vita, non dimostra grande coraggio nel sacrificarla. E basta analizzare un po' la retorica dei kamikaze per capire che essi non amano affatto la vita.
Essere coraggiosi vuol dire andare contro sè stessi, rischiare di perdersi, di contraddirsi. Per uno di questi fanatici estremi, il suicidio kamikaza è altresì un gesto coerente, fino all'ottusità. Per persone del genere, un gesto coraggioso sarebbe guardare il proprio 'nemico' negli occhi e cercare di capire chi è veramente, anche a costo di rimettere in discussione i valori che lo animano. Cosa che non farà mai, altrimenti non sarebbe un fanatico...
Invece preferisce pugnalarlo alle spalle, in sleale combattimento, senza guardarlo negli occhi. Ma se anche guardasse le sue vittime negli occhi, non scoprirebbe nulla perchè la sua ossessione (tu chiamali se vuoi ideali) lo rende autistico e impermeabile a qualsiasi discorso alternativo.
Un kamikaze è solo una macchinetta che non ha il coraggio di diventare umano attraverso il confronto con l'altro.
Secondo il critico Harold Bloom, la più grande rappresentazione della vitalità umana è il Falstaff di Shakespeare. Un vecchio ubriacone spiritoso e istrionico. Forse non un personaggio eroico, sicuramente uno che non crede in nulla di nulla: l'opposto di un kamikaze. Vorrei che al mondo ci fossero più Falstaff. Gente che ama meno le idee, e più la vita
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E' certamente vero che coraggio è la disponibilità a rischiare e a mettere in gioco ciò a cui più si tiene. Ma il tuo ragionamento poggia sull'assunto che i kamikaze non tengano alla propria vita: e su questo nessuno potrà mai esser certo; o meglio, nessuno potrà mai esser certo che ciascuno dei kamikaze sia in realtà un burattino in mano a fanatici privi di scrupoli che si fa condizionare dalla loro retorica; ed inoltre, bisognerebbe elevare il discorso ad un livello superiore. Perché son d'accordo con te, viet, che i kamikaze (o perlomeno la stragrande maggioranza di loro) sono soggetti deboli di spirito (al contrario di quel che credono), privi di quella capacità di confronto che li renderebbe uomini coraggiosi; e non sia mai ch'io dica che sacrificare vite di innocenti di passaggio sia, per la mia morale, "giusto". Ma la logica dei kamikaze è perfettamente comprensibile. E' la logica della società sommersa dal mondo globale che vuole ad ogni costo ribellarsi, e vuole mostrarlo nella maniera più eclatante possibile: perché se anche un uomo si dà fuoco in mezzo ad una piazza (uno dei gesti più estremi, forse coraggiosi, ed al contempo privo di danni per gli altri) per sensibilizzare l'opinione pubblica su un grave problema, la notizia circola sì e no per una mezza giornata. Se abbatti le torri gemelle, invece, se ne parla per un ventennio. Quindi, se non si può esser certi che la scelta dei singoli kamikaze di farsi saltare per aria sia una scelta di coraggio, direi che la scelta della "politica del kamikaze" è una scelta di estrema disperazione; e forse, perché no, anche di "coraggio". E la disperazione, quella sì, la rispetto; anche se il rimedio che da essa scaturisce alla fine si rivelerà peggio del male, soprattutto se, come sta succedendo, invece di analizzare il motivo che spinge un popolo a intraprendere una certa via, ci limitiamo, noi occidentali, noi popolo "sotto attacco", a chiuderci e a ribattere colpo su colpo.
_________________ "La morte fa male alla salute" |
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 25-07-2005 16:21 |
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Il kamikaze è colui che mette i suoi ideali estremisti aldisopra delle vite umane.
con quale diritto egli genera morte propria e degli altri.
In guerra un nemico è più glorioso affrontarlo sul proprio campo di battaglia e non facendosi esplodere in una massa di civili inermi.
[ Questo messaggio è stato modificato da: mario54 il 25-07-2005 alle 16:22 ] |
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8ghtBall
 Reg.: 04 Feb 2004 Messaggi: 6807 Da: Cesena (FO)
| Inviato: 25-07-2005 16:23 |
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quote: In data 2005-07-25 16:21, mario54 scrive:
In guerra un nemico è più glorioso affrontarlo sul proprio campo di battaglia...
[ Questo messaggio è stato modificato da: mario54 il 25-07-2005 alle 16:22 ]
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Non c'è poi così tanta Gloria,in guerra ...
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vietcong
 Reg.: 13 Ott 2003 Messaggi: 4111 Da: roma (RM)
| Inviato: 25-07-2005 16:24 |
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premetto che sono pochissimo nformato su tutta la questione del terrorismo. diciamo che cerco di farmi un'idea della filosofia e della psicologia che ci può essere dietro ai fanatici, siano fascisti nazionalisti comunisti o islamici.
Non ho detto che i Kamikaze non tengono alla propria vita, ma che non amano la vita. Penso ci sia poco da discutere, e basti pensare alla concezione della donna..
Nota l'atteggiamento di Germaine: 'la vita non vale un cazzo'.. non a caso quota in toto l'intervento di Richmond (una classica congiuntura fra estremismi di destra e di sinistra?). Ripeto, preferisco chi si consacra alla vita come qui e ora (e non a paradisi immaginari che ci manipolano) e non a un'ideologia (maturata nell'igmoranza o nella conoscenza di un solo libro, di un solo punto di vista).
E' ancora la posizione di Falstaff, che per me è quasi un ideale dal momento che, devo ammetterlo, psichicamente sono molto più simile a un fanatico religioso che a un vecchio gaudente..
Dobbiamo liberarci dal nostro asservimento all'idea di Dio.
quanto al discorso sulla disperazione, per un po' l'ho condiviso, era una spiegazione comoda, e che mi permetteva oltretutto di colpevolizzare l'occidente e quindi rinforzare la mia tradizionale identità politica. Ma è un fatto che molti attentatori erano in condizioni materiali favorevoli, altro che Palestina. Ciò che lì spinge è uno stato mentale, un'allucinazione dello spirito.
Non nego la necessità di ribellarsi allo stato presente delle cose. Ma prima bisognerebbe capirle un po' meglio, altrimenti qualsiasi gesto sarà stupido inutile e immorale, come appunto farsi saltare in aria uccidendo degli innocenti. Nego (per quanto dimostrato finora) che ciò sia un atto coraggioso, ma anche se lo fosse, che dire, non tutto il coraggio è buono (e quindi ammirevole). Dubito che ci sia disperazione in alcuni dei kamikaze 'occidentali', ma anche qui posso obiettare che ci sono vari modi di compiere gesti disperati. su un piano umano poi, offrire la propria vita a un ideologia è qualcosa di così poco 'intimo', da sembrarmi un'impudica offesa a se stessi (non mi aspetto che tutti capiscano cosa voglio dire qui, mi rendo conto che è una mia personale idiosincrasia sull'intimità della morte..)
quanto al discorso sulla logica e la coerenza di certi gesti estremi, non posso che dire altro che sono valori sopravvalutati. La logica non mi ha mai dato la felicità, e non la darà ai carnefici/vittime dell'ideologia. Ancora, non vedo perchè dovrei ammirarli.
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cosTruman

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 5818 Da: firenze (FI)
| Inviato: 25-07-2005 20:47 |
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Ma dove siamo!
E' come dare un merito a un assassino, cazzo ce ne vuole di palle per ammazzare qualcuno,eh.
Richmond ascolta bene quel che ti ha detto Vietcong perchè non si potrebbe spiegare meglio.
_________________ - In giro dicono che sei lesbica
- solo perchè amo una donna?
- no, perchè ci scopi
- se lesbica vuol dire libera allora vai a dire a tutti che è la verità |
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Estenava
 Reg.: 04 Nov 2004 Messaggi: 3185 Da: Pisa (PI)
| Inviato: 26-07-2005 00:04 |
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Tutta quanta la questione di questo topic è assai contorta, anche perché fondamentalmente credo che si tratti di due domande, e non solo di una: la prima è "morireste per degli ideali?", la seconda "ritenete giusto che qualcuno, per combattere una causa, sacrifichi non solo la sua vita, ma anche quella di altre persone?" E forse il post iniziale di richmond intendeva dire altro ancora, intendeva forse esprimere la propira indignazione verso coloro che si mostrano in pubblico così combattivi in difesa di un qualche "ideale", per poi, in realtà, non esser disposti a rinunciare a nulla (non solo alla vita) per difenderlo concretamente.
Riguardo alla prima domanda che ci si può porre, il mio parere è che sì, si può morire per un ideale. Magari mi ritrovo in minoranza, magari scoprirò di assumere una posizione retrograda, ma non me la sento ancora di cedere, di svalutare l'importanza per l'uomo delle idee, che possono cambiare, possono stravolgere se stesse, possono nascondersi dietro ad altre, ma che difficilmente arriveranno a scomparire per sempre. Che poi, sia chiaro, gli ideali a cui mi riferisco sono sempre i soliti, i più "abusati": giustizia, benessere diffuso, pace, eguaglianza sociale, ecc. Non li metto in soffitta bollandoli come utopia perché, sebbene forse irraggiungibili, ritengo che siano il motore di crescita dell'umanità. O, più che il motore, la spinta e la direzione l'uomo ha scelto per migliorare se stesso. Senza, per ciò, dover necessariamente far riferimento ad un dio trascendente.
E per quanto ho scritto, credo che l'estremo sacrificio di una persona per la difesa di questi ideali sia ben più che un atto di coraggio, forse un atto di coscienza superiore.
Per quanto riguarda la seconda domanda, la mia risposta (forse nel post precedente non ero stato chiaro) è senza dubbio no. Io non farei mai una cosa del genere, e se mi trovassi ad essere il giudice (divino...) di un kamikaze, lo condannerei senz'altro. Ma forse gli concederei (in alcuni casi, non in tutti) varie attenuanti. Perché rimango dell'idea che non tutti costoro abbiano un così scarso affetto della vita, o perlomeno non credo di poter avere alcuna certezza in tal senso. E' una scelta di umiltà nei loro confronti ed insieme di consapevolezza che la condizione di molti di loro non li aiuta ad avere idee lucide su alcunché. E tra le attenuanti rientrerebbe senza dubbio la mia critica non verso il mondo occidentale, bensì verso il divario, la distanza che ci separa dagli ideali su elencati, che il sistema globale ha (anche a mio parere) aumentato, o forse anche solo evidenziato.
Tali motivazioni spingono una persona sana a lottare civilmente in ciò in cui crede; mentre in alcune circostanze di debolezza sociale, psicologica o mentale, possono portare un soggetto ad agire in maniera sconsiderata.
Ma una condanna in toto del loro gesto non gioverà a nessuno, in particolar modo non a noi (intesi come popolo vittima del terrorismo).
_________________ "La morte fa male alla salute" |
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RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 27-07-2005 10:53 |
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L'apertura di questo topic è stata fatt apposta per accendere gli animi.
Una provocazione, se vogliamo.
E' bene che se ne parli, perchè sentire la solita retorica giornalistica fa male e basta. A quanto pare, però, noto che qui sono tutti schierati con l'occidnte. Anzi, con le gente innocente che muore sotto i colpi dei terroristi. Giustissimo. Sono il primo a dirlo. perchè io, Mario Rossi, non posso arrivare a casa ad abbracciare la mia famiglia perchè qualcuno mi ha fatto saltare in aria?
E questo è il punto di vista del cittaino comune.
Poi, però, c'è il kamikaze. Spesso è anche lui un cittadino comune, vive magari anche nell'occidente. ma ha un ideale ben preciso: la sua religione, l'islam in questo caso.
A noi magari fa sorridere, ma lui è pronto a tutto pur di affermare il suyo ideale, pur di difenderlo da quelli che, secondo lui, sono infedeli.
La stessa cosa è successa con le crociate er mano dei cristiani millenni fa.
Tutti noi sappiamo degli interessi economici che gravitano intorno ai paesi medioorientali di fede islamica e che vedono invischiati gli usa e molti paesi europei. E questo dimostra anche che, in fin dei conti, ci siamo dentro anche noi fino al collo,altreimenti lasceremmo perdere ogni sorta di guerra in Iraq o boiate varie. esportare la democrazia in altri paesi. Ah ahhah! Quale scusa peggiore?
poi cosa accade? Che qualcuno che come unico credo h la sua religione e disprezza l'interesse economico e i compromessi con paesi che sarebbero i responsabili,secondo ui, del male del mondo (specialmente di quello islamico) arrivaa questo ragionamento: "a mali estremi, estremi rimedi". Badate. Questo ragionamento è il frutto di un più ampio ragionamento che è maturato da anni. I terroristi non si sono svegliati ieri mattina con l'idea nata nel sonno di far saltare in aria alcune città occidentali. hanno lasciato fare prima a chi il terrorismo lo fa in giacca e cravatta conla scusa della democrazia, poi hanno cominciato loro.
Qualcuno qui dice: i kamikaze si fanno saltare in aria solo per far morire degli innocenti, senza ideali e con il totale disprezzo poer la vita umana.
Un po' da ingenui, scusate, questo ragionamento. Mi pare una sorta di vittimosmo inutile. Secondo voi un uomo studia tutta la vita da pilota, dirotta un aereo e si scaraventa a tutta velocità contro le torri gemelle di newyork per far morire degli innocenti, perchè disprezza la vita umana?
Chi disprezza la vita umana esce di casa con un fucile e spara sulla gente. quelli sono i pazzi psicopatici, i serial Killer. ma il terrorista non disprzza la vita umana.
il terrorista è pronto a tutto pu di difendere i propri ideali.
Qualcuno mi ha fatto il paragone con chi corre contromano in autostrada, dicendo che anche quelloi c'hanno due coglioni così. Può darsi, ma in genere hanno ancheun fegato così, nel senso che si imbottiscono di alcool prima di farlo. da che ideale sono spinti quelli?
Mettetevi, per una volta, dalla parte di un islamico: ma secondo voi non sono eroi i kamikaze? Per un islamico un kamikaze è un eroe che isacrifica per l'islam, per gli ideali di un popolo...ma che dico uyn popolo, una stirpe, una fede. quello che per noi è terrorismo e comleto disprezzo oer la vita umana, per loro è eroismo. E lo dimostra il fatto che anche loro perddono la vita. Guardate che se credete che i terroristi si facciano esplodere perchè odiano i singoli cristi che lavorano nelle torri gemelle o i pendolari che viaggiano sul metro di loondra o sui treni di madrid...beh...credo che non abbiate capito il senso delle loro azioni.
Loro odiano quello che è una minaccia per i loro ideali, e per combatterlo sono pronti a tutto, anche a fare ciò che probabilmente anche dal loro punto di vista è la cosa più crudele. ma ricordate...anche in iraq e in molti paesi islamici hanno pagatoestanno tuttora pagando un sacco di vite innocenti. E' una guerra. e in guerra non si risparmia niente e nessuno. L'unica differenza è che noi combattiamo per il petrolio, ed ogni singola nostra azione è comandata da una meccanica razionalità che ci spinge al valutare le perdite che poytremmo subire, siano esse economiche, siano esse tarducibili in "opinione pubblica contro o a favore". Loro, invece, agiscono solo ed esclusivamente in virtù ei loro ideali, ed è questo che li rende molto più forti.
svelato il senso di questo topic, contenti?
Sono sicuro che, ora, mi sentirò dare del pazzo terrorista o dell'egoista. Voi mi direte: "ma se capitasse a te la penseresti diversamente, vero?".
No. Perchè il mio sentimento verso i terroristi è ssmpre lo stesso: odio profondo, paura e rabbia. io sono un occidentale, è ovvio che la pensi così....è l gioco delle parti. So benissimo che se un mio caro rimanesse coinvolto in un attentato li odierei molto di più...e so benissimo anche che potrebbe accadere purtroppo da un momento all'altro. Io credo che l'islam sia il peggior nemico non solo dl mondo occidentale, ma di tutto il mondo, di tutto il mondo globalizzato che, per natura, si sta venendo a creare.
Per cui, se credete che io sia dalla parte dei kamikaze...mi dispiace...siete fuori strada.
Io sono dalla parte degli innocenti che muoiono sotto le bombe, dalla parte della gente che perde la vita e non c'entra niente. perchèin guerra, si sa, chi perde sono sempre gli innocenti, alla fine.
questo topic l'ho aperto solo per aprire un po' gli occhi,che in questo momento sono un po' offuscati. Non fermiamoci alle apprenze, tutto qui.
Anche Mazzini veniva chiamato "terrorista" ai suoi tempi, ora è un eroe.
Credo che chi lotta per i propri ideali, comunque, sia da rispettare di pù di chi lotta (e oltre tutto non si espone in prima persona) solo per i soldie ammazza comunque degli innocenti, con scuse molto più ipocrite.
spero di non essere frainteso. odio il terrorismo esattamente come voi. Mi sono solo sforzato di capire meglio, tutto qui.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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Tenenbaum
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 27-07-2005 11:16 |
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quote: In data 2005-07-25 12:45, RICHMOND scrive:
quote: In data 2005-07-25 12:27, pantofole scrive:
se ti avessero inculcato fin dalla nascita, che la cosa migliore che tu possa fare della tua vita è ammazzarti con uno zaino di tritolo sulle spalle, cercando di portare più gente possibile nell'aldilà con te, probabilmente lo faresti pure tu.
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falso! Anche qui siamo bombardati di fenomeni che hanno una potenza di condizionare l'intelletto umano fuori dal comune. ma se vogliamo abbiamo la possibilità di sfuggirvi.
Poi, inolytre, molti kamikaze vivono prorpio nell'occidente.
La verità è che se un uomo ha delle proprie idee radicate in testa non c'è nessuno che posa inculcargliene altre. L'uomo nasce libero, ricordatelo.
se questi si fanno saltare in aria è soo per loro volontà. nessuno li obbliga, se non la fede nei propri ideali.
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è proprio il contrario
ZERO IDEALI
100% violenza psicologica
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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McMurphy
 Reg.: 27 Dic 2002 Messaggi: 7223 Da: Verano Brianza (MI)
| Inviato: 27-07-2005 11:28 |
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Il paragone che ho fatto con chi va contromano in autostrada era solo per mettere in evidenza come il mettere in gioco la propria vita non e' una discriminante se il gesto puo' avere o meno il mio rispetto.
Il kamikaze e' nato nella seconda guerra mondiale come ultimo strumento di difesa contro l'assalto americano al giappone, i kamikaze non facevano saltare in aria pullman di bambini o gente che andava al lavoro in metropolitana ma attaccavano obbiettivi militari ... ribadisco, un conto e' attaccare una caserma come a nassirya e un conto e' far saltare in aria un pullman di bambini
i partigiani non hanno mai fatto saltare in aria pulman di figli di nazisti come strategia di guerra |
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RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 27-07-2005 11:37 |
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quote: In data 2005-07-27 11:28, McMurphy scrive:
Il paragone che ho fatto con chi va contromano in autostrada era solo per mettere in evidenza come il mettere in gioco la propria vita non e' una discriminante se il gesto puo' avere o meno il mio rispetto.
Il kamikaze e' nato nella seconda guerra mondiale come ultimo strumento di difesa contro l'assalto americano al giappone, i kamikaze non facevano saltare in aria pullman di bambini o gente che andava al lavoro in metropolitana ma attaccavano obbiettivi militari ... ribadisco, un conto e' attaccare una caserma come a nassirya e un conto e' far saltare in aria un pullman di bambini
i partigiani non hanno mai fatto saltare in aria pulman di figli di nazisti come strategia di guerra
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beh i tempi sono cambiati. Ora le guerre si combattono con missili intelligenti, mezzi che sicuramente il popolo non si può permettere. L'unico mezzo che il popolo si può permettere è la guerriglia, che può poco contro gli eserciti americani e mondiali. Quindi si ricorre al terrorismo.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 29-07-2005 10:20 |
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comunque, per curiosità, voi lo sapete che molti kamikaze sono padri di famiglia che si fanno saltare in aria in cambio di denaro che andrà a sostegno della propria famiglia ridotta sul lastrico? Lo sapevate questo?
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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McMurphy
 Reg.: 27 Dic 2002 Messaggi: 7223 Da: Verano Brianza (MI)
| Inviato: 29-07-2005 10:53 |
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quote: In data 2005-07-29 10:20, RICHMOND scrive:
comunque, per curiosità, voi lo sapete che molti kamikaze sono padri di famiglia che si fanno saltare in aria in cambio di denaro che andrà a sostegno della propria famiglia ridotta sul lastrico? Lo sapevate questo?
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e questo ti sembra un gran bell'ideale?
i mammasantissima sfruttano la loro poverta' per i loro giochetti politico-religiosi ...
ci sono madri che si prostituiscono per dare da mangiare per i propri figli, le trovo molto piu' dignitose di un kamikaze che si fa saltare per soldi ...
ma poi non capisco dove vuoi andare a parare ... sei contorto a dir poco
_________________ Lo stupido è insidiosissimo. L'imbecille lo riconosci subito, mentre lo stupido ragiona come te, salvo uno scarto infinitesimale. Il matto lo riconosci subito. E' uno stupido che non conosce i trucchi. Lo stupido la sua tesi sbilenca cerca di dimostrarla. |
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