Autore |
non c'è gusto a stare e basta |
DottorDio
Reg.: 12 Lug 2004 Messaggi: 7645 Da: Abbadia S.S. (SI)
| Inviato: 25-02-2006 21:11 |
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quote: In data 2006-02-25 15:44, seanma scrive:
Per arrivare al piacere è necessario il sacrificio,non è indispensabile il dolore.
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Il sacrificio a volte è anche dolore, anzi, spesso è dolore, magari dolore effimero, ma di certo non è piacere.
Per perseguire certi fini è necessario sacrificarsi, tipo sacrificare la propria libertà e/o volontà.
Per fare un esempio: potrebbe succedere che per aiutare una persona o per amare troppo una persona si guastino i rapporti che quell'individuo ha con altre persone, magari persone con le quali è amico da anni o addirittura con la propria "dolce metà".
Di fondo è un agire giusto perchè spinto da un senso di solidarietà e/o d'amore e al suo compiersi, nonostante i tormenti passati, porta un senso di piacere e autorealizzazione. D'altro canto tale individuo nel suo agire potrebbe subire vari dolori come l'allontanamento della moglie (o marito), dei figli o di cari amici...persone che magari non comprendono che la sua dedizione di supporto a un'altra persona è spinta dall'amore o non da un disaffezionamento per essi.
Non so se ho reso bene l'idea, anche perchè l'esempio forse non è perfettamente calzante, ma penso renda abbastanza efficaciemente che la realizzazione di un'importante azione altruistica e spinta dalle migliori intenzioni spesso comporti grossi dolori dovuti a incomprensioni (o altre cose).
Cmq penso in alcuni tratti di essermi spiegato male, quindi vedo di rimediare.
Il piacere quello importante si manifesta compiutamente solo dopo dei dolori e maggiori sono i dolori, maggiore sarà il piacere.
Se poi devo essere ancora più preciso, a mio avviso il piacere veramente intenso raggiunge il suo apice un attimo prima della sua realizzazione scendendo progressivamente una volta raggiunto, un po' come il sabato leopardiano, per intenderci.
_________________ Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega
Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout! |
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 25-02-2006 21:33 |
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quote: In data 2006-02-25 15:44, DottorDio scrive:
Il piacere quello importante si manifesta compiutamente solo dopo dei dolori e maggiori sono i dolori, maggiore sarà il piacere.
Se poi devo essere ancora più preciso, a mio avviso il piacere veramente intenso raggiunge il suo apice un attimo prima della sua realizzazione scendendo progressivamente una volta raggiunto, un po' come il sabato leopardiano, per intenderci.
| Si ok ma qui non si parla di questo.
E' in atto(ma posso avere frainteso io) una infondata giustificazione del dolore(quanto esso sia non sembra importare)come veicolo necessario al piacere.
In parole povere,se può esser vero che il piacere arriva solo DOPO il dolore,è comunque assurdo in base a queste considerazioni filosofeggiare(un po' aridamente,devo dire,nonostante stimoli il cervello...)sul fatto che bisogna smetterla di considerare negativamente il dolore.
Certi fatti sono garanzia di sè stessi. E il dolore è uno di questi. Per dirla come Roy,se uno sta male sta male e con tutto il rispetto chisseneimporta se poi (forse)trarrà piacere da simili sofferenze.
E qui mi ricollego al discorso che facevo a mulaky sul senso del topic. Costanza stessa all'inizio aveva scritto che in effetti una discussione come questa non avrebbe potuto avere luogo senza un indagine preliminare su cosa fosse il dolore. E aggiungeva saggiamente ma sbagliando, che credeva che nessuno,non certo comunque lei,sarebbe riuscito a compiere un simile "scrutinio esistenziale". Donde il mio sbigottimento,chè tutti senza batter ciglio hanno cominciato a disquisire su di un oggetto filosofico affatto definito,al che io penso giustamente ho posto l'obiezione che tutti si stava un po' facendo i "wanderers" su qualcosa di terribilmente vago.Umilmente,è da tre quattro post che sto personalmente cercando di definire l'oggetto della discussione,altrimenti si finisce veramente per spaccarte il capello in quattro.
[ Questo messaggio è stato modificato da: seanma il 25-02-2006 alle 21:35 ]
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DottorDio
Reg.: 12 Lug 2004 Messaggi: 7645 Da: Abbadia S.S. (SI)
| Inviato: 25-02-2006 23:41 |
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quote: In data 2006-02-25 21:33, seanma scrive:
Per dirla come Roy,se uno sta male sta male e con tutto il rispetto chisseneimporta se poi (forse)trarrà piacere da simili sofferenze.
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Se concordi (almeno in parte) con me che il dolore è indispensabile per percepire il piacere nel suo manifestarsi al superamento di esso questa frase è nettamente in contraddizione in quanto afferma completamente il contrario.
Involontariamente ho appena finito di vedere un film che penso si ricolleghi bene a proposito (dico involontariamente perchè me lo sono guardato esclusivamente perchè sapevo essere un ottimo Rossellini ignorando completamente la trama), ovvero Europa 51.
Non so se hai avuto modo di vederlo (in caso contrario rimedia, a dir poco magnifico), ma il film rende benissimo la storia di una donna che a seguito della morte del figlio cerca conforto e rifugio a questo immenso apparentemente invalicabile dolore facendo del bene a tutte le persone e agendo dediziosamente secondo amore, trovandosi però gli ostacoli della società e della famiglia che non riescono a comprenderla (proprio come l'esempio che facevo nel post precedente).
Beh (piccolo spoiler, ma anche no), il film non ha un lieto fine, tutt'altro, quindi non vede la realizzazione di un piacere superiore capace di sopperire ai dolori passati, dolori che potremmo definire tranquillamente come sacrifici (lei sacrifica la sua vita coniugale per operare in opere di solidarietà).
Ma la mia non vuole essere assolutamente una visione pessimistica o nichilista del vivere, solamente l'ammettere dell'esistenza di dolori ricorrenti e che senza d'essi non potremmo percepire il piacere, così come senza il male non ci sarebbe il bene e come senza l'odio non ci sarebbe l'amore.
Va beh, mi fermo qui per ora, meglio aspettare che Cos si spieghi meglio sul topic, altrimenti rischio di allargarmi troppo!
_________________ Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega
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Lunatika
Reg.: 14 Gen 2003 Messaggi: 3310 Da: roma (RM)
| Inviato: 26-02-2006 00:48 |
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Non è il piacere ke seppellisce il dolore, bensì un'acquisita konsapevolezza del move on per tornare ad oscillare tra i due pilastri.
_________________ ‡ .:Dalla terra germoglia una lucciola:. ‡ |
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cosTruman
Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 5818 Da: firenze (FI)
| Inviato: 26-02-2006 01:10 |
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Scusatemi per l'assenza, ma sono stata fuori casa.
Simone, per risponderti, aprendo il topic ho pensato che potesse venir fuori una discussione sulla visione/interpretazione del dolore di ognuno di noi.
Ora, sostanzialmente stiamo dicendo una cosa molto simile, tu dici che il dolore in sè è un male, ma che magari gli effetti possono essere positivi, ma che quando uno sta male agli effetti non ci pensa.
Evidentemente io ancora non ho sofferto abbastanza per poterne parlare, ma mi è capitato di pensarci agli effetti, probabile che sia un modo per "consolarmi", e che sia fondamentalmente bello pensarlo. Ma secondo me nel riuscire a soffrire c'è tanta maturità come nel riuscire ad essere sereni.
Mi spiego, ritengo positiva la consapevolezza del dolore, pensando a cosa porta. Dunque ritengo positivi gli effetti della consapevolezza del dolore.
Quindi all'inizio del topic con quel breve dialogo intendevo che alla prima domanda (come stai?) rispondo "male", perchè sto in ogni caso soffrendo, sto soffrendo e mi sento di stare male, alla seconda domanda invece (e quindi come stai?) mi sento di vedere la parola dolore come più ampia, e dunque penso a quanta maturità può portarmi e a quanto può arricchirmi. Non puoi venirmi a dire che è assurdo anche dire "il dolore arricchisce".
Poi qui nessuno sta parlando della questione "è meglio la serenità o il dolore?", hai frainteso.
Spero si sia capito meglio quello che volevo dire.
_________________ - In giro dicono che sei lesbica
- solo perchè amo una donna?
- no, perchè ci scopi
- se lesbica vuol dire libera allora vai a dire a tutti che è la verità |
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 26-02-2006 03:47 |
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quote: In data 2006-02-26 01:10, cosTruman scrive:
Scusatemi per l'assenza, ma sono stata fuori casa.
Simone, per risponderti, aprendo il topic ho pensato che potesse venir fuori una discussione sulla visione/interpretazione del dolore di ognuno di noi.
Ora, sostanzialmente stiamo dicendo una cosa molto simile, tu dici che il dolore in sè è un male, ma che magari gli effetti possono essere positivi, ma che quando uno sta male agli effetti non ci pensa.
Evidentemente io ancora non ho sofferto abbastanza per poterne parlare, ma mi è capitato di pensarci agli effetti, probabile che sia un modo per "consolarmi", e che sia fondamentalmente bello pensarlo. Ma secondo me nel riuscire a soffrire c'è tanta maturità come nel riuscire ad essere sereni.
Mi spiego, ritengo positiva la consapevolezza del dolore, pensando a cosa porta. Dunque ritengo positivi gli effetti della consapevolezza del dolore.
Quindi all'inizio del topic con quel breve dialogo intendevo che alla prima domanda (come stai?) rispondo "male", perchè sto in ogni caso soffrendo, sto soffrendo e mi sento di stare male, alla seconda domanda invece (e quindi come stai?) mi sento di vedere la parola dolore come più ampia, e dunque penso a quanta maturità può portarmi e a quanto può arricchirmi. Non puoi venirmi a dire che è assurdo anche dire "il dolore arricchisce".
Poi qui nessuno sta parlando della questione "è meglio la serenità o il dolore?", hai frainteso.
Spero si sia capito meglio quello che volevo dire.
| Sicuramente,cost.... è tutto molto più chiaro e molto condivisibile... mi viene persino da invidiare una visione tanto matura di sè stessi. Secondo me grazie a questo modo di pensare ti capiterà di soffrire molto meno del normale,anche quando altri non vedano vie d'uscita alternative.
Brava,decisamente.
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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DottorDio
Reg.: 12 Lug 2004 Messaggi: 7645 Da: Abbadia S.S. (SI)
| Inviato: 26-02-2006 10:09 |
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quote: In data 2006-02-26 01:10, cosTruman scrive:
Mi spiego, ritengo positiva la consapevolezza del dolore, pensando a cosa porta. Dunque ritengo positivi gli effetti della consapevolezza del dolore.
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Mi sarò dilungato molto di più, ma in effetti il succo del mio discorso era grosso modo questo.
Perfettamente d'accordo!
_________________ Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega
Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout! |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 26-02-2006 12:57 |
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bella discussione leopardiana (e schopenhaueriana ovviamente).
la vita oscilla fra felicità e dolore, ciò che esiste fra i due intermezzi è la noia.
tutte e tre son condizioni insopprimibili, la loro frequenza è soggettiva e dipende, come diceva qualcuno più sopra, da quella che si può chiamare vita interiore.
un pò di masochismo porta a bearsi del dolore, e una grande saggezza porta ad apprezzarlo, come i greci secondo i quali "màthein pathos", col dolore si impara. fermo restando che nessuno,io per prima, riesce ad apprezzarlo più di un tozzo di sana, semplice e stupida felicità.
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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Topper
Reg.: 04 Giu 2004 Messaggi: 6779 Da: Roma (RM)
| Inviato: 26-02-2006 20:11 |
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quote: In data 2006-02-24 18:14, cosTruman scrive:
Ci si sta bene perchè ci accorgiamo che la nostra ruota continua a girare, anche quando sembra tutto fermo.
Che se ne pensa qua?
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Mah,speriamo bene!
_________________
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HistoryX
Reg.: 26 Set 2005 Messaggi: 4234 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 28-02-2006 10:27 |
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quote: In data 2006-02-26 12:57, Ayrtonit scrive:
...
la vita oscilla fra felicità e dolore, ciò che esiste fra i due intermezzi è la noia.
tutte e tre son condizioni insopprimibili, la loro frequenza è soggettiva e dipende, come diceva qualcuno più sopra, da quella che si può chiamare vita interiore.
...
|
Non sono d'accordo, in mezzo alle oscillazioni di cui parli non può esserci la noia, la noia è una stagnazione lenta di uno dei due estremi.
Il punto centrale è troppo veloce e fuggevole per poterlo cogliere, e ancor più definire con tanta semplicità, ma è quello a cui si dovrebbe ambire per far cessare il pendolo continuo.
[ Naturalmente una mappa non sarà MAI il territorio, questa in fondo è solo teoria... ] |
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mario54
Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 28-02-2006 15:32 |
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quote: In data 2006-02-28 10:27, HistoryX scrive:
quote: In data 2006-02-26 12:57, Ayrtonit scrive:
...
la vita oscilla fra felicità e dolore, ciò che esiste fra i due intermezzi è la noia.
tutte e tre son condizioni insopprimibili, la loro frequenza è soggettiva e dipende, come diceva qualcuno più sopra, da quella che si può chiamare vita interiore.
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Non sono d'accordo, in mezzo alle oscillazioni di cui parli non può esserci la noia, la noia è una stagnazione lenta di uno dei due estremi.
Il punto centrale è troppo veloce e fuggevole per poterlo cogliere, e ancor più definire con tanta semplicità, ma è quello a cui si dovrebbe ambire per far cessare il pendolo continuo.
[ Naturalmente una mappa non sarà MAI il territorio, questa in fondo è solo teoria... ]
| Parli di oscillazione e di pendolio... e lo scappamento ancora svizzera espresso per determinare il tipo di bilanciere di un orologio da polso?Che cosa ne pensi a riguardo?
_________________
Non voglio realismo, voglio magia!
[ Questo messaggio è stato modificato da: mario54 il 28-02-2006 alle 15:34 ] |
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ZoraGhost
Reg.: 15 Feb 2005 Messaggi: 2383 Da: House Domina (es)
| Inviato: 01-03-2006 15:58 |
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Meno LSD tesori cari...
_________________ Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere. |
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Silvyy87
Reg.: 14 Mag 2005 Messaggi: 1941 Da: ehm (es)
| Inviato: 01-03-2006 19:40 |
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quote: In data 2006-03-01 15:58, ZoraGhost scrive:
Meno LSD tesori cari...
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Zora questo sì che è un commento quotabile!
_________________ Infinita letizia della mente immacolata |
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liliangish
Reg.: 23 Giu 2002 Messaggi: 10879 Da: Matera (MT)
| Inviato: 01-03-2006 22:26 |
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posso dire a riguardo solo che stasera sto veramente di merda e, credetemi, c'era molto più gusto quando stavo e basta.
_________________ ...You could be the next. |
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