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FilmUP Forum Index > Under_Score > Off Topic > La canzone che vi descrive meglio   
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Autore La canzone che vi descrive meglio
Topper

Reg.: 04 Giu 2004
Messaggi: 6779
Da: Roma (RM)
Inviato: 16-04-2006 17:53  
Fra le maschere che un uomo può indossare ricordiamo l'argilla.
Fra le maschere che un uomo può indossare come non citare il bronzo?
C'è la maschera di ferro,
c'è la maschera di Pippo,
ma la maschera di merda
te la fa solo Shpalman.

[parlato] Dixie e le ragazze della palla al piede tornano domani,
ma adesso è il momento della cazzuola di Shpalman!

Un tamarro dietro l'angolo voleva incularmi la Vespa.
Un tamarro dietro un altro angolo voleva incularmi la catenina.
Ma io ho chiamato "Shpalman!"
Lui mi ha risposto "Dimmi"
E io gli ho detto: "Vieni qui che c'è bisogno di te per difendere me"
Attenti cattivissimi perchè è arrivato Shpalman,
che shpalma la merda in faccia
Aiuto arriva Shpalman
che tutti shpalmerà.

Non c'è dubbio che Shpalman sia un amico
con le mani in pasta.
E non credere che a Shpalman gli puoi dire "Tipo, adesso basta"
Perchè si chiama Shpalman
e il nome dice tutto
e ad ogni farabutto tinge il viso color maron,
poi lo asciuga col phon
ti rende shpalmatissimo

Perchè si chiama Shpalman
e shpalma la merda in faccia
aiuto arriva Shpalman
che tutti shpalmerà

Eroe dei nos tri tempi
non temo il faccia a faccia
di merda una focaccia
sul volto shpalmami

Facc! Zic! Briff! Rottprot! Mingh!
Pat Pat! Zic! Zum! Patatracchete!
Uelalalala! Che super sballo!
Nella confezione di Shpalman megatransformer
super action trovi la cartolina del concorso
"spalma il tuo compagno di banco"
e vinci la cazzuola laser di Shpalman.

Perchè è arrivato Shpalman
che shpalma la merda in faccia
aiuto arriva Shpalman
che tutti shpalmerà
autografi la faccia
di tutti i miei nemici
e il volto gli incornici
con pezzi di pupù
Arrivederci Shpalman,
ci mancherai di brutto
ed ogni farabutto
shpalmato resterà

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8ghtBall

Reg.: 04 Feb 2004
Messaggi: 6807
Da: Cesena (FO)
Inviato: 16-04-2006 18:09  
Il Pescatore di De Andrè
_________________
Altri spazi di cinema:
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 16-04-2006 18:11  
quote:
In data 2006-04-16 17:03, ZoraGhost scrive:
quote:
In data 2006-04-16 13:57, gatsby scrive:
come il limone,
non fa ridere, ma nemmeno cagare




Non so, mi ricordi quei compagni di classe di terza media, che si piegavano in due dalle risate chiamandomi semplicemente 'ricchione'.
La cosa non mi scalfiva nemmeno di striscio, e loro a ridere da pazzi pensando che io in realtà mi cavassi gli occhi dalle lacrime.
Quando in realtà mi facevano pena, un pò come me ne fai tu.



mi spiace tu la intenda in questo modo. La battuta non era delle più riuscite, ma non partiva dai presupposti che ti sei immaginato.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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ZoraGhost

Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
Inviato: 16-04-2006 18:15  
Ora no forse, ma in passato sicuramente sì
_________________
Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere.

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 16-04-2006 19:49  
quote:
In data 2006-04-16 17:03, ZoraGhost scrive:
quote:
In data 2006-04-16 13:57, gatsby scrive:
come il limone,
non fa ridere, ma nemmeno cagare




Non so, mi ricordi quei compagni di classe di terza media, che si piegavano in due dalle risate chiamandomi semplicemente 'ricchione'.
La cosa non mi scalfiva nemmeno di striscio, e loro a ridere da pazzi pensando che io in realtà mi cavassi gli occhi dalle lacrime.
Quando in realtà mi facevano pena, un pò come me ne fai tu.



aaaaaah, ti capisco in pieno.
(senza riferirmi a gatsby ovviamente).

alla canzone sto pensando.
_________________
"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 16-04-2006 19:50  

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 16-04-2006 19:52  
quote:
In data 2006-04-16 19:50, JerichoOne scrive:



anche tu in crisi per il titolo della canzone da postare, eh?

_________________
"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 16-04-2006 19:53  
più che altro mi soprendeva che a scuola ti apostrofassero in quel modo.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 16-04-2006 20:04  
il che, tuttavia, spiegherebbe molte cose.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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McMurphy

Reg.: 27 Dic 2002
Messaggi: 7223
Da: Verano Brianza (MI)
Inviato: 16-04-2006 20:55  
E' giunta mezzanotte
si spengono i rumori
si spegne anche l'insegna
di quel'ultimo caffè
le strade son deserte
desterte e silenzione,
un'ultima carrozza
cigolando se ne và.

Il fiume scorre lento
frusciando sotto i ponti
la luna slende in cielo
dorme tutta la città
solo và un'uomo in frack.

Ha il cilindro per cappello
due diamanti per gemelli
un bastone di cristallo
la gardenia nell'occhiello
e sul candido gilet
un papillon,
un papillon di seta blu
s'avvicina lentamente
con incedere elegante
ha l'aspetto trasognato
malinconico ed assente
non si sa da dove vien
ne dove và
chi mai sarà
quel'uomo in frack.

buon nuite bonne nuite
buon nuite bonne nuite

Bouna notte
va dicendo ad ogni cosa
ai fanali illuminati
ad un gatto innamorato
che randagio se ne va.

(musica)

E' giunta ormai l'aurora
si spengono i fanali
si sveglia a poco a poco
tutta quanta la città
la luna s'è incantata
sorpresa ed impallidita
pian piano
scolorandosi nel cielo sparirà
sbadiglia una finestra
sul fiume silenzioso
e nella luce bianga
galleggiando se ne van
un cilindro
un fiore e un frack.

Galleggiando dolcemente
e lasciandosi cullare
se ne scende lentamente
sotto i ponti verso il mare
verso il mare se ne và
chi mai sarà, chi mai sarà
quell'uomo in frack.

Adieu adieu adieu adieu
addio al mondo
ai ricordi del passato
ad un sogno mai sognato
ad un'attimo d'amore
che mai più ritornerà.

Lala la la lala la la...

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denisuccia

Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
Inviato: 16-04-2006 21:01  
Che poi, Mc, è una canzone bellissima.
_________________
L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi.

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pantofole

Reg.: 27 Ago 2003
Messaggi: 4742
Da: milano (MI)
Inviato: 16-04-2006 21:18  
mi spiace un po' doppiare Alanis Morissette, ma al momento non trovo una canzone più rappresentativa di Ironic.

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McMurphy

Reg.: 27 Dic 2002
Messaggi: 7223
Da: Verano Brianza (MI)
Inviato: 16-04-2006 21:20  
quote:
In data 2006-04-16 21:01, denisuccia scrive:
Che poi, Mc, è una canzone bellissima.




gggià...
una grande uscita di scena poi


...
galleggiando se ne van
un cilindro
un fiore e un frack


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vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 16-04-2006 21:47  


bone machine, dei Pixies. ma anche no.
_________________
La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili

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Plaster

Reg.: 23 Gen 2006
Messaggi: 1482
Da: Napoli (NO)
Inviato: 16-04-2006 22:11  
"Io non mi sento italiano" - "Qualcuno era comunista" di G. Gaber

io GG sono nato e vivo a milano
io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
lo sono
mi scusi presidente
non e' per colpa mia
ma questa nostra patria
non so che cosa sia
puo' darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia
mi scusi presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno
in quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno piu' pudore
io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
lo sono
mi scusi presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza
e tranne garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi
mi scusi presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo
da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia
io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
lo sono
questo bel paese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
e' la periferia
mi scusi presidente
ma questo nostro stato
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato
e' anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che tutto e' calcolato
e non funziona niente
sara' che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione
persino in parlamento
c'e' un'aria incadescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente
io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
lo sono
mi scusi presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire
a parte il disfattismo
noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato
che non dimentichiamo
mi scusi presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini
allora qui m'incazzo
son fiero e me ne vanto
gli spacco sulla faccia
cos'e' il rinascimento
io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
lo sono
questo bel paese
forse poco saggio
ha rime confuse ma
se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio
mi scusi presidente
ormai ne ho dette tante
c'e' un'altra osservazione
che credo sia importante
rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo e' un teatrino
mi scusi presidente
lo so che non gioite
se il grido italia italia
c'e' solo alle partite
ma un po' per non morire
o forse un po' per celia
abbiam fatto l'europa
facciamo anche l'italia
io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
lo sono
io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono



Se ero comunista? Mah? In che senso? No voglio dire…
qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.
Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà… la mamma no.
Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il "Paradiso Terrestre".
Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.
Qualcuno era comunista perché aveva avuto un’educazione troppo cattolica.
Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche… lo esigevano tutti.
Qualcuno era comunista perché: "La storia è dalla nostra parte!".
Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.
Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.
Qualcuno era comunista perché prima era fascista.
Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano ma lontano.
Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo.
Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.
Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.
Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro.
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l’operaio.
Qualcuno era comunista perché voleva l’aumento di stipendio.
Qualcuno era comunista perché la borghesia - il proletariato - la lotta di classe. Facile no?
Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopo domani sicuramente…
Qualcuno era comunista perché: "Viva Marx, viva Lienin, Viva Mao Zetung".
Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.
Qualcuno era comunista perché guardava sempre RAI TRE.
Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto.
Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini.
Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il "materialismo dialettico" per il "Vangelo secondo Lienin".
Qualcuno era comunista perché era convinto d’avere dietro di sé la classe operaia.
Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.
Qualcuno era comunista perché c’era il grande Partito Comunista.
Qualcuno era comunista nonostante ci fosse il grande Partito Comunista.
Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio.
Qualcuno era comunista perché abbiamo il peggiore Partito Socialista d’Europa.
Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi solo l’Uganda.
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant’anni di governi viscidi e ruffiani.
Qualcuno era comunista perché piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica, eccetera, eccetera, eccetera.
Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.
Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
Qualcuno credeva di essere comunista e forse era qualcos’altro.
Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché pensava di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo, perché era disposto a cambiare ogni giorno, perché sentiva la necessità di una morale diversa, perché forse era solo una forza, un volo, un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.


Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso, era come due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.
No, niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare, come dei gabbiani "ipotetici".


E ora? Anche ora ci si sente come in due, da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall’altra il gabbiano, senza più neanche l’intenzione del volo, perché ormai il sogno si era rattrappito.

Due miserie in un corpo solo.



_________________
è passat' A nuttata

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