Autore |
Testiamo la nostra fantasia: il racconto di FilmUp |
sgamp2003

 Reg.: 21 Ago 2004 Messaggi: 11260 Da: Roma (RM)
| Inviato: 07-07-2005 11:31 |
|
Quando ebbe finito, Luana la guardò con volto compassionavole che le diede fortemente sui nervi.
Decise di andarsene, dato che quella altezzosa non capiva la sua situazione.
Si alzò dal divano e salutò Luana con un bacio sulla guancia ed andò via.
Sul pianerottolo, iniziò ad imprecare verso la sua amica, che non la comprendeva mai e la prendeva sempre in scherno.
Spinse il tasto dell'ascensore, e vide le porte che si aprivano...
Ancora arrabbiata, non vide quello che gli si parò davanti...
Le porte erano aperte, ma l'ascensore non era al piano.
Sarebbe precipitata nel vuoto se non si fosse resa conto immediatamente del pericolo.
Qualcuno aveva sabotato l'ascensore mentre lei era a casa di Luana.
Allora un atroce dubbio le balenò nella sua mente: solo Luana sapeva che sarebbe andata a trovarla, che lei sia immischiata in tutta questa storia?
Che sia una complice del suo Killer?
Rimase lì, impietrita dal dolore e dallo sconcerto...
_________________
Viviamo, mia Lesbia, ed amiamoci, e le chiacchiere dei vecchi arcigni stimiamole tutte due soldi.
I soli possono sorgere e tramontare; noi, una volta che la breve luce è tramontata, dobbiamo dormire un unica notte eterna.(Catullo)
[ Questo messaggio è stato modificato da: sgamp2003 il 07-07-2005 alle 11:32 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: sgamp2003 il 07-07-2005 alle 11:33 ] |
|
Estenava
 Reg.: 04 Nov 2004 Messaggi: 3185 Da: Pisa (PI)
| Inviato: 08-07-2005 02:14 |
|
Difficilmente chi ha vissuto una vita ovattata e fortunata può arrivare a comprendere appieno chi da quella stessa fortuna è sempre stato scansato. In fondo la sua amica non aveva colpe.
Si tirò dietro anche la storia dell'ascensore, e non ci rimuginò più. Scese di corsa le scale e si mise in strada di nuovo. In dieci minuti arrivò al Docks, il negozio di musica di Brian: era chiuso per l'ora, e inoltre alla porta stava un cartello "CHIUSO PER LUTTO". Si incamminò per il vicolo che faceva angolo coll'edificio ed estrasse le chiavi della porta laterale del negozio, entrando nel retrobottega. La luce, tenue, era accesa, e Karim era seduto su una sedia vicino al lungo tavolo centrale. Jole lo salutò con un secco "ciao", e lui rispose qualcosa con voce strozzata, senza aggiunger altro, capendo che non tirava aria. I chili di panetti d'erba sullo scaffale al lato destro della stanza emanavano un odore acre che difficilmente se ne sarebbe mai andato dalla carta da parati scura che avevan voluto metter su Brian e Karim per non veder più tutte le scritte oscene sulle pareti. Jole sbriciolò l'angolo d'un parallelepipedo, mischiò il tabacco e si mise a fumare sull'unica poltroncina, lontana dalla luce. Lo smercio andava bene, perlomeno quello. Ora senza quel coglione di Brian come avrebbe tirato avanti? Avrebbe dovuto cercare qualcun altro? Intanto Karim s'era messo a piangere. Buonanotte al secchio, se avesse dovuto far affidamento su di lui. Gli affari andavano bene. Forse troppo, per qualcun altro.
_________________ "La morte fa male alla salute" |
|
sgamp2003

 Reg.: 21 Ago 2004 Messaggi: 11260 Da: Roma (RM)
| Inviato: 08-07-2005 11:02 |
|
Seduta su quel divanetto con la sua sigaretta in bocca, Jole si sentiva finlamente in pace con se stessa.
Non gliene importava più nulla di Luana, oramai si era venduta l'anima al diavolo, e lei non poteva farci più nulla.
L'unica cosa che poteva fare era pensare a se stessa...
E d'ora in poi lo avrebbe fatto.
Però c'era una cosa che non riusciva a capire...da dove veniva quell'odore acre che le stava pungendo il naso?
Proveniva dal divano....
Era benzina...qualcuno ne aveva impregnato il divano.
Si rese conto in un baleno che la sua vita era nuovamente in pericolo, dato che aveva una sigaretta in mano, e poteva cadere sul divano e prendere simultaneamente fuoco e le fiamme divorarla.
Balzò di scatto con la sua sigaretta in mano e scappò dall'altra parte, dove c'era Karim che la guardava come se lei fosse uscita di senno...
_________________
Viviamo, mia Lesbia, ed amiamoci, e le chiacchiere dei vecchi arcigni stimiamole tutte due soldi.
I soli possono sorgere e tramontare; noi, una volta che la breve luce è tramontata, dobbiamo dormire un unica notte eterna.(Catullo)
[ Questo messaggio è stato modificato da: sgamp2003 il 08-07-2005 alle 17:08 ] |
|
Estenava
 Reg.: 04 Nov 2004 Messaggi: 3185 Da: Pisa (PI)
| Inviato: 08-07-2005 15:09 |
|
Sgamp, è possibile che su quella povera Luana hai scritto l'esatto contrario di quel che avevo scritto io?
Decidiamoci, eh...
_________________ "La morte fa male alla salute" |
|
sgamp2003

 Reg.: 21 Ago 2004 Messaggi: 11260 Da: Roma (RM)
| Inviato: 08-07-2005 17:01 |
|
Va bene, cancello perchè non ci azzecca un tubo e riscrivo in modo appropriato.
Scusami caro!
_________________ tesserò i tuoi capelli come trame di un canto,
conosco le leggi del mondo e te ne farò dono...
|
|
utopia

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 08-07-2005 17:23 |
|
|
royearle ex "meskal"
 Reg.: 06 Mag 2005 Messaggi: 6294 Da: napoli (NA)
| Inviato: 08-07-2005 17:23 |
|
quote: In data 2005-07-08 17:01, sgamp2003 scrive:
Va bene, cancello perchè non ci azzecca un tubo e riscrivo in modo appropriato.
Scusami caro!
|
E' un sopruso. |
|
utopia

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 08-07-2005 17:29 |
|
"Ma che diavolo ti succede, eh, Jole?!" urlo' Karim stringendola per il polso destro.
"C'e'... c'e' della benzina sul divano!!"
"Della benzina? Oooh, piantala! Ti sembro forse una stazione di servizio??"
Karim era strafatto. Jole lo guardo' col viso un po' crucciato e usci' dalla porticciola sul retro dalla quale era entrata. Affretto' il passo, si sentiva scoppiare dentro: avrebbe voluto parlare con qualcuno ma mai come in quegli istanti si senti' piu' sola. Giunta abbastanza lontano da aver seminato un ipotetico osservatore, si accascio' per terra e rifugiandosi fra le sue ginocchia scoppio' in un pianto fragoroso e violento. I singhiozzi sembravano ogni volta piu' forti e le sue mani non la smettevano di tremare mentre si reggeva la testa sudata. Dopo un po', si fece coraggio e affogo' i suoi dispiaceri con una Du Demon. Tornando a casa, noto' lo stesso ragazzo di qualche giorno prima, che ancora una volta scriveva e metteva i fogli gia' utilizzati al suo fianco. Una folata di vento se li porto' via: lui li rimise di nuovo in ordine ma senza bloccarli per evitare ancora la cosa. E il vento dispettoso rigiunse. Jole si senti' debitrice nei confronti di quel tizio che l'aveva fatta ancora sorridere e si decise a dargli una mano. Fece per prendere un paio di fogli accanto ai suoi piedi quando il ragazzo glieli tolse bruscamente e la guardo' in cagnesco. "Ehi, scusa tanto, pezzo di stronzo!" gli urlo' contro Jole, e si diresse furiosamente verso la porta del condominio.
[ Questo messaggio è stato modificato da: utopia il 08-07-2005 alle 17:32 ] |
|
Estenava
 Reg.: 04 Nov 2004 Messaggi: 3185 Da: Pisa (PI)
| Inviato: 08-07-2005 18:50 |
|
quote: In data 2005-07-08 17:23, meskal scrive:
quote: In data 2005-07-08 17:01, sgamp2003 scrive:
Va bene, cancello perchè non ci azzecca un tubo e riscrivo in modo appropriato.
Scusami caro!
|
E' un sopruso.
|
Beh, non si era detto che ogni episodio doveva avere un filo logico perlomeno con l'episodio precedente?
_________________ "La morte fa male alla salute" |
|
Ipsedixit
 Reg.: 10 Gen 2005 Messaggi: 702 Da: Potenza (PZ)
| Inviato: 09-07-2005 14:18 |
|
Quando Jole rientrò in casa si accasciò sul divano come un tronco d'albero segato alla base, con un tonfo, sordo. Ancora una volta il ventilatore sospingeva fiotti di aria fresca sul suo corpo sudato. La bottiglia di birra ancora vuota nella sua mano; la osservò a lungo, dopo di che alzandosi di scatto la scagliò contro il muro, poco di lato alla finestra. I pezzi di vetro si sparsero sul pavimento preceduti da un suono lacerante. Era forse il rumore che segnava il crollo del suo mondo? Di quel mondo tanto agognato? Sognava un ragazzo, come tutte lo sognava bello, coraggioso e forte. Sognava l'amore vero, una vita normale. Per la prima volta si accorse del caos che la stava travolgendo, le sembrava di non poter uscire dal vicolo in cui si era cacciata; distrattamente ancora una volta lacrime calde cominciarono a rigarle le gote, fredde per il troppo alcohol ingurgitato. Non c'erano singhiozzi perchè non era un pianto di dolore, era un pianto di angoscia misto a impotenza, era un pianto di lacrime che sgorgavano senza sosta, senza pausa, non potevano interrompersi nemmeno per il fugace attimo di un singhiozzo; non poteva fermarle e non poteva permettersi un singhiozzo e questa era l'unica cosa della sua vita che Jole sapeva essere certa.
_________________
Non smettere di cercare ciò che che ami o finirai per amare ciò che trovi!
Io sono un uomo perfetto, ovvero un uomo che è fiero di ogni suo difetto e che pur sapendo di non sapere cerca di imparare a capire come sapere...
http://img38.im
[ Questo messaggio è stato modificato da: Ipsedixit il 09-07-2005 alle 14:19 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: Ipsedixit il 09-07-2005 alle 14:25 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: Ipsedixit il 09-07-2005 alle 14:27 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: Ipsedixit il 09-07-2005 alle 14:27 ] |
|
sgamp2003

 Reg.: 21 Ago 2004 Messaggi: 11260 Da: Roma (RM)
| Inviato: 09-07-2005 16:50 |
|
Doveva calmarsi, doveva riflettere....
Qualcuno la voleva morta, avevano già tentato di ucciderla due volte, e non era affatto uno scherzo.
Dato che non aveva un uomo forte e coraggioso al suo fianco che la protegesse, l'unico modo che aveva era proteggersi da sola.
Si alozò dal divano, si asciugò le lacrime che ancora gli rigavano il viso, e prese l'elenco telefonico dal primo cassetto della comò, e cercò una palestra specializzata in arti marziali...
D'ora in poi si sarebbe occupata solo della sua difesa personale...
_________________ tesserò i tuoi capelli come trame di un canto,
conosco le leggi del mondo e te ne farò dono...
|
|
utopia

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 09-07-2005 21:07 |
|
Nell'alzare la cornetta per comporre un numero, non senti' il solito bip bip. C'era silenzio, dall'altro lato. "Pronto?? Pronto??" Qualcuno ansimava dall'altra parte del telefono. "Maniaco perverso che non sei altro!" e butto' giu' violentemente. Avrebbe provato piu' tardi a chiamare in palestra, ora doveva calmarsi. Di nuovo. Prende dal barattolo dei biscotti un pezzetto d'erba, lo rolla in una cartina e se lo fuma. Poi ne prende un altro. Si', indubbiamente la sua appetenza e' dovuta al nervosismo ma parte del sovrappeso e' dovuta alla fame chimica. Ricomincia la festa giamaicana, rivede le luci, la musica. Nella folla distingue il viso di Brian: lo chiama, lo chiama a squarciagola ma lui sembra evitarla. Gli corre incontro e all'improvviso si trova davanti Friederick: "MUORI!!!" le urla, puntadole contro una pistola.
_________________ Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
Happiness only real when shared. |
|
sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 09-07-2005 21:08 |
|
ma utopia ha una tastiera americana?
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
|
angel76st
 Reg.: 18 Apr 2004 Messaggi: 1945 Da: ostuni (BR)
| Inviato: 10-07-2005 13:23 |
|
Nel frattempo,
Nel palazzo proprio di fronte a quello di Jole,
L'agente O'Blivion, scrutava come ogni giorno la stanza della nostra grassona attraverso il suo teleobiettivo a infrarossi di ultima generazione. Era piuttosto soddisfatto delle cimici che aveva sistemato nella camera, il suono era pulito e la qualità ottima.
Adesso, come già altre volte era accaduto, sentiva Jole gemere nel suo sonno tormentato.
Quel rumore metallico di latta, che aveva sentito poche ore prima doveva essere stato il fottuto barattolo dei biscotti dove nascondeva la maria. Dal genere di rantolii e gridolini che emetteva, doveva essere in preda ad un'altra serie di Incubi riguardanti Brian e Friederick, le succedeva sempre dopo una canna.
L'effetto della novodopocaina in questo soggetto era particolarmente interessante; in lei infatti, durante le allucinazioni indotte dal farmaco, a differenza delle altre cavie, risultava quasi ossessivo il ricorrere di due personaggi: un amico Brian, ed un misterioso Friederick.
Il continuo uso di diversissime sostanze stupefacenti fin dalla preadolescenza, la rendeva piuttosto unica nel suo genere.
Inoltre, se fosse deceduta, nessuno avrebbe fatto caso alla sua scomparsa, probabilmente l'avrebbero ritrovata già mezza putrefatta dopo settimane, e nessuno avrebbe approfondito le cause della morte.
E questo era un grosso vantaggio, avrebbe evitato il trattamento di ripulitura .
Jole era un soggetto da non perdere, si doveva assolutamente condurre la sperimentazione fino all'ultima fase, e fino a quel momento andava protetto.
Mark, questo era il nome dell'agente O'Blivion, pensava che avrebbe fatto cenno nel suo rapporto, dell'incompetenza del cadetto Faure. non tollerava infatti che si fosse corso il rischio di avvelenare il soggetto Jole con quella dose eccessiva di stabilizzante nei suoi 4 hamburger. Quel francese era davvero uno stupido, e Mark londinese Doc, odiava i francesi.
Per dirla tutta, Mark stava lentamente provando dei sentimenti nei confronti della grassona, e questo lo preoccupava, non era certo un'atteggiamento professionale, e non gli era mai capitato prima, ma Jole così feroce con il mondo, riusciva a intenerirlo, e questo, a Mark, non succedeva mai....
_________________ "quando vivi nella paura arrivi al punto , che vorresti essere morto." Sonatine. |
|
royearle ex "meskal"
 Reg.: 06 Mag 2005 Messaggi: 6294 Da: napoli (NA)
| Inviato: 10-07-2005 14:56 |
|
E in quell'istante Brian si risvegliò. Grondava sudore, quegli strani sogni con alcentro il proprio omicidio e la sua amica Jole lo avevano precipitato in uno stato di agitazione che non si arrestò con il risveglio. Aveva un brutto presentimento, provò a chiamare Jole, ma non rispose nessuno. Il cellulare risultava spento. Si precipitò a casa dell'amica, la porta era aperta ma di Jole neanche l'ombra. A parte la porta aperta, non c'era nessunn segno che lasciasse pensare a collutazioni o cose del genere, eppure c'era qualcosa che non lo convinceva, un dettaglio fuori posto... |
|
|