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Natale in casa Cupiello |
alessio984
 Reg.: 10 Mar 2004 Messaggi: 6302 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 21-01-2005 10:15 |
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In casa Cupiello. Un letto matrimoniale e un altro più picolo per un solo posto. Comune in fondo a destra. Balcone a sinistra. Su di un tavolo, davanti al balcone, vi sarà un Presepe in fabbricazione, e tutto l'occorrente necessario per realizzarlo: cartapesta, pennelli, sugheri, e un recipiente di latta con la colla Cervione. Tra il balcone e il lettino a un posto vi sarà un piccolo paravento con davanti un treppiedi di ferro con bacinella, ed un secchio smaltato bianco; sul paravento è appoggiato un asciugamani. A ridosso della parete di destra un comò con sopra santi e immagini religiose d'ogni specie con davanti candele e lumini spenti. Sono le nove del mattino del 23 dicembre. Luca dorme nel letto matrimoniale; il posto della moglie, Concetta, è in disordine come se la donna l'avesse lasciato da poco. Nel lettino piccolo dorme Tommasino (detto Nennillo).
_________________ Preferiremmo volare sulla luna piuttosto che dire le parole giuste quand'è tempo di dirle |
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alessio984
 Reg.: 10 Mar 2004 Messaggi: 6302 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 21-01-2005 10:36 |
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CONCETTA ( entra dalla destra con passo cauto; indossa una sottana di cotone bianco e ha sulle spalle uno scialletto di lana; ai piedi un paio di pantofole realizzate con un vecchio paio di scarpe del marito. Reca in una mano una fumante tazza di caffè, e nell'altra una brocca d'acqua. Mezzo assonnata si avvicina al comò, posa la tazza, poi va a mettere la brocca accanto al lavabo; va al balcone ed apre le imposte; torna al comò prende la tazza e l'appoggia sul comodino. Con tono di voce monotono, abitudinario, cerca di scegliare il marito ) Lucariè, Lucariè... scètate songh' 'e nove! ( Dopo una piccola pausa torna alla carica ) Lucariè, Lucariè... scètate songh' 'e nove. ( Luca guarnisce e si rigira su se stesso, risprendendo sonno. La moglie insiste ) Lucariè, Lucariè, scètate songh''e nove.
_________________ Preferiremmo volare sulla luna piuttosto che dire le parole giuste quand'è tempo di dirle |
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alessio984
 Reg.: 10 Mar 2004 Messaggi: 6302 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 21-01-2005 10:43 |
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LUCA svegliandosi di soprassalto Ah! Farfuglia Songh' 'e nnove...
CONCETTA Pigliate 'o ccafè. Luca, pigro e insonnolito, fa un gesto come per prendere la tazza del caffè, ma il sonno lo vince di nuovo. Imperterrita, Concetta riprende il lamentoso ritornello, con un tono un po' forte, mentre comincia a vestirsi davanti al comò Lucariè, Lucariè... scètate songh' 'e nnove...
_________________ Preferiremmo volare sulla luna piuttosto che dire le parole giuste quand'è tempo di dirle |
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ZioNick
 Reg.: 28 Dic 2004 Messaggi: 35 Da: Marte (es)
| Inviato: 21-01-2005 12:59 |
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stevie
 Reg.: 26 Feb 2004 Messaggi: 2135 Da: viterbo (RM)
| Inviato: 21-01-2005 13:08 |
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Ha dda passà a nuttata.
L'anno prossimo basta capitone.
_________________ Save the cheerleader, save the world |
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RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 21-01-2005 13:27 |
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mo' viene natale
no tiengo dinare
me legg'ou giurnale
e m'e vado a cucca'
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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ginestra

 Reg.: 02 Mag 2003 Messaggi: 8862 Da: San Nicola la Strada (CE)
| Inviato: 21-01-2005 15:41 |
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quote: In data 2005-01-21 13:27, RICHMOND scrive:
mo' viene natale
no tiengo dinare
me legg'ou giurnale
e m'e vado a cucca'
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... non è proprio così, ma: mo' vene Natale nun tengo denare me piglio na pippa e mette a' ffumà.Casomai a cuccà ci va dopo.
_________________ E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste....... |
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VViNks
 Reg.: 22 Ago 2003 Messaggi: 2664 Da: milano (MI)
| Inviato: 21-01-2005 15:44 |
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quote: In data 2005-01-21 13:08, stevie scrive:Ha dda passà a nuttata.
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questa è "Napoli Milionaria". |
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alessio984
 Reg.: 10 Mar 2004 Messaggi: 6302 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 21-01-2005 18:36 |
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LUCA ( si siede in mezzo al letto e si toglie, svolgendoli dalla testa, uno alla volta, due scialletti di lana e una sciarpa; poi guarda di sbieco la moglie ) Ah, songh' 'e nnove? Già si sono fatte le nove! La sera sei privo di andare a letto che subito si fanno le nove del giorno appresso. Concè fa freddo fuori?
CONCETTA Hai voglia! si gela.
LUCA Io me ne so' accorto, stanotte. Non potevo pigliare calimma. Due maglie di lana, sciarpa, sciall... I pedalini 'e lana... Te ricuorde, Cuncè, i pedalini 'e lana che cumpraste tu, ca diciste: "Sono di lana pura, aggi' avuto n'occasione"? Te ricuorde Cuncè? ( Concetta continua a vestirsi senza raccogliere l'insinuazione del marito. Luca prende gli occhiali dal comodino e si mette a pulirli meticolosamente ) Cuncè, te ricuorde? Cuncè...? (La donna non risponde ). Cuncè, te ne sei andata?
CONCETTA ( infastidita ) Sto ccà, Lucariè, sto ccà.
LUCA E rispondi, dài segni di vita.
CONCETTA Parla, parla: ti sento.
LUCA 'E pedalini ca cumpraste tu, ca dicesti: "Sono di lana pura"... Cuncè, quella non è lana, t'hanno mbrugliata. Tengo i piedi gelati. E poi, la lana pura quando si lava si restringe... questi più si lavano più si allargano, si allungano... so' addiventate ddoje bandiere. 'O ccafè, Cuncè.
CONCETTA Sta sopra al comodino.
LUCA Ah, già. ( Prende la tazza, dopo avere inforcato gli occhiali. Sbadiglia ) Concè fa freddo fuori?
CONCETTA Sì, Lucariè, fa freddo. ( Spazientita ) Fa freddo! E basta.
_________________ Preferiremmo volare sulla luna piuttosto che dire le parole giuste quand'è tempo di dirle |
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pkdick
 Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 21-01-2005 18:48 |
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pkdick
 Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 21-01-2005 19:23 |
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VViNks
 Reg.: 22 Ago 2003 Messaggi: 2664 Da: milano (MI)
| Inviato: 22-01-2005 08:47 |
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quote: In data 2005-01-21 19:23, pkdick scrive:
E il presepe l'avete fatto tutto voi?
Bravo, bravo!
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"Cunce', ma chist' me stess sfuttenn... je ce chiavo 'o piatt appriess" |
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Paolalla
 Reg.: 30 Set 2004 Messaggi: 1250 Da: mendicino (CS)
| Inviato: 22-01-2005 08:49 |
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quote: In data 2005-01-21 13:08, stevie scrive:
Ha dda passà a nuttata.
L'anno prossimo basta capitone.
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alessio984
 Reg.: 10 Mar 2004 Messaggi: 6302 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 22-01-2005 17:32 |
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LUCA Eh… Questo Natale si è presentato come comanda Iddio. Co’ tutti i sentimenti si è presentato. (Beve un sorso di caffè, e subito lo sputa) Che bella schifezza che hai fatto, Concè!
CONCETTA (risentita) E già, mo le facèvamo ‘a cioccolata! (Alludendo al caffè) E’ nu poco lasco ma è tutto cafè.
LUCA Ma perché vuoi dare la colpa al caffè, che in questa tazza non c’è mai stato?
CONCETTA (mentre cerca in un cassetto qualcosa di personale: delle forcine, un pettine, un rocchetto di filo bianco) Ti sei svegliato spiritoso?
LUCA Non ti piglià collera, Concè. Tu sei una donna di casa e sai fare tante cose. Per esempio, ‘a frittata c’ ‘a cipolla, come la fai tu non la sa fare nessuno. E’ una pasticceria. Ma ‘o cafè non è cosa per te.
CONCETTA (arrabbiata) E nun t’ ‘o piglià… Tu a chi vuoi affliggere.
LUCA Non lo sai fare e non lo vuoi fare, perché vuoi risparmiare. Col caffè non si risparmia. E’ pure la qualità scadente: questa puzza ‘e scarrafone. (Posa la tazza sul comodino). Concetta, fa freddo fuori?
CONCETTA (irritatissima) Sì, Lucariè, fa freddo assai: fa freddo! Ma che si’ surdo?
LUCA Cuncè, ma che t’avessa data na mazzata ncapa?
CONCETTA Me l’hai addimandato già tre volte: fa freddo.
LUCA Questo Natale si è presentato…
CONCETTA …Come comanda Iddio. Questo pure lo avete detto.
LUCA E questo pure l’abbiamo detto… (Sbadiglia, si guarda intorno come per cercare qualche cosa che lo interessi, non sa nemmeno lui precisamente cosa. Poi realizza a un tratto e come temendo una risposta spiacevole chiede allarmato) ‘O Presepio… Addò stà ‘o Presepio?
CONCETTA (esasperata) Là, là, nessuno te lo tocca.
LUCA (ammirando il suo lavoro) Quest’anno faccio il più bel Presepio di tutti gli altri anni. Pastorella, ‘o terzo piano, ha detto che lo fa pure lui il Presepio. Mi ha detto: “Facciamo la gara”. Sta fresco… Lo voglio fare rimanere a bocca aperta. Ho fatto pure i disegni, i progetti. Voglio fare una cosa nuova: sopra ci metto tutte casette novecento… (Alla moglie) Concè, ‘a colla l’hai squagliata?
CONCETTA (sgarbata) Lucariè, io adesso mi sono alzata. Se mi date il permesso di vestirmi per andare a fare la spesa, ben, e se no ci sediamo e ci mettiamo agli ordini di Lucariello. (Siede e incrocia le braccia).
LUCA (aggressivo) Non l’hai squagliata ancora?
CONCETTA No.
LUCA E io aieressera che dicette? “Domani mattina, appena ti svegli, prima di fare il caffè, squaglia la colla perché se no non posso lavorare e il Presepio non è pronto per domani”.
CONCETTA (si alza di scatto, prende il barattolo della colla e si avvia per la sinistra) Ecco pronto, andiamo a squagliare la colla, così stamattina mangiamo colla! Quando viene Natale è un castigo di Dio! (Esce e si sente la sua voce che si allontana) Colla, pastori… puzza ‘e pittura!
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alessio984
 Reg.: 10 Mar 2004 Messaggi: 6302 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 22-01-2005 17:32 |
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LUCA (gridando come per sopraffare gli apprezzamenti della moglie) Sei vecchia, ti sei fatta vecchia! (Finalmente decide di alzarsi; scende dal letto, si avvicina alle sacre immagini sul comò, e facendo un piccolo inchino e sollevando lo sguardo mistico verso i santi, si fa il segno della croce; si avvicina poi alla sedia ai piedi del letto, prende i pantaloni lisi e se li infila non senza difficoltà; poi torna verso il comodino, si mette in testa il berretto appeso alla testata del letto, tenta di bere il caffè, ma il cattivo sapore lo costringe a sputare il sorso; ancora tremante per il freddo, si rimbocca le maniche della camicia, sbadiglia e si avvia verso il lavabo; intona la stessa litania con cui Concetta ha svegliato lui, per svegliare il figlio Tommasino) Tummasì, Tummasì, scètate songh’ ‘e nnove! (Tommasino non risponde). Io lo so che stai svegliato, è inutile che fai finta di dormire. (Riempie la bacinella di acqua, si insapona le mani e di tanto in tanto si rivolge ancora a Tommasino) Tommasì, scetate, songh’ ‘e nove. E questo vuoi fare! Vedete se è possibile: nu cerulo luongo luongo che dorme fino a chest’ora! Io alla tua età, alle sette e mezza saltavo dal letto come un grillo per accompagnare mio padre che andava a lavorare. Lo accompagnavo fino alla porta, ci baciavo la mano… perché allora si baciava la mano al genitore… poi me ne tornavo e mi coricavo un’altra volta. (Ora si insapona la faccia e si lava il viso abbondantemente. Non trova l’asciugamani e fa sforzi incredibili perché i rivoli d’acqua non gli corrano per la schiena. Finalmente trova l’asciugamani e si asciuga il volto. Si rivolge al figlio con più autorità) Hai capito? Svegliati! (Visto che Tommasino non gli risponde, abbozza, per quieto vivere) E’ meglio can un te dongo retta, se no ci facciamo la croce a prima matina.
TOMMASINO (raggomitolato e sprofondato sotto le coperte reclama) ‘A zuppa ‘e latte!
LUCA E questa è la sola cosa che pensi: “’A zuppa ‘e latte, ‘a cena, ‘a colazione, ‘o pranzo”… Alzati, ‘a zuppa ‘e latte te la vai a prendere in cucina perché non tieni i sevitori
TOMMASINO Se non me la portate dentro al letto non mi sòso.
LUCA No, tu ti sòsi, se no ti faccio ‘i a cuccà ‘o ospitale!
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