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Ecce homo. Come si diventa ciò che si è |
Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 05-11-2004 21:04 |
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questo topic nasce da un dibattito sull origine dell omosessualità. ora vorrei allargare la questione a tutti i comportamenti umani in generale, tralasciando lo specifico delle preferenze sessuali.
archer si pronunciava a favore dell istinto, per cui l uomo nelle sue scelte segue i suoi istinti.. istinto = genetica.
maratsafin si pronunciava a favore della ragione, dove si intende che sono piuttosto i condizionamenti della società, e io aggiungerei della famiglia, a determinare i comportamenti individuali. ragione = ambiente.
cosa fa di voi ciò che siete? il vostro dna o il mondo in cui vivete?
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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83Alo83
 Reg.: 26 Mag 2002 Messaggi: 16507 Da: Palermo (PA)
| Inviato: 05-11-2004 21:31 |
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guarda caso ne parlavo proprio ieri su msn. la questione influenze ambientali Vs caratteristiche disposizionali è una questione che interessa gli studi psicologici da sempre. e come spesso accade la soluzione non può essere definititiva. la risposta alla domanda: "cosa influenza più la personalità: la genetica o l'apprendimento? ambientalismo o disposizionalismo? la risposta che fornissce la piscologia è "entrambi". e onestamente è una risposta di merda.
esistono numerosissime tecniche studiate per dare uan risposta a questa domanda: una tipologia di analisi genetica quantitativa è quella del cosiddetto "metodo dei gemelli". 2 gemelli monozigotici hanno lo stesso patrimonio genetico. sono stati studiati casi di gemelli cresciuti separatamente: ambienti e contesti diversi dunque. la somiglianza nei tratti di personalità è effettivamente evidente, simili sono anche le scelte del partner, della casa, della macchina...ma comunque non sono la stessa persona. uno studio approfondito dui tratti di personalità ha stabilito che la genetica influenza la personalità per circa il 40%.ma non sono ovviamente risultati certi (alcuni casi se ne distaccano enormemente).
in definiticva la teoria della personalità che va per la maggiore è quella interezionista. persona è ambiente si influenzano a vicenda.
in medio virtus stat? è la risposta più logica. ma non è la più esauriente.
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Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.
[ Questo messaggio è stato modificato da: 83Alo83 il 05-11-2004 alle 21:39 ] |
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macy2004
 Reg.: 10 Lug 2004 Messaggi: 175 Da: sassuolo (MO)
| Inviato: 05-11-2004 21:32 |
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il nostro dna.........poi la vita ci porta a cambiare qualche atteggiamento o delle idee ke prima avevamo ,perchè si vedono nuove cose e non si smette mai di crescere e fare nuove esperienze,ma ci sono aspetti del carattere che non cambiano.
poi è naturale ke ci sono persone fragili e con poco carattere che si fanno influenzare e non riescono ad essere se stesse e nascondono la loro vera identità
_________________ I will be.... |
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Pindaro
 Reg.: 08 Ott 2004 Messaggi: 229 Da: Torino (TO)
| Inviato: 05-11-2004 21:42 |
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Se ci pensi la soluzione entrambe è la più esauriente possibile oltre che la più riscontrabile nella vita. Quando sono nato mi piaceva andare in giro nudo, era una cosa genetica, poi l'ambiente, ed in particolare i miei genitori, mi hanno spiegato che ci si copre per non mostrare i gioielli al pubblico. Voilà la società soverchia l'istinto.
Dunque secondo me si nasce con delle caratteristiche che poi si perdono o si rafforzano oppure semplicemente mutano. Così è anche per l'omosessualità. Non a caso infatti nel periodo infantile ed in parte adolescenziale non è strano provare attrazione verso individui dello stesso sesso instaurare con essi rapporti di amicizia più forti. Con il passare del tempo si perde questa caratteristica e si torna eterosessuali convinti oppure si rafforza e si "diventa"( scusate il termine improprio) gay. Oppure si continuano a provare due diverse attrazioni e ci si getta nella bisessualità. Non si può a mio parere, e anche di molti esperti, parlare di scelta, esattamente come non si può parlare di scelta per i gusti in generale: a me i cavoli non piacciono e non li mangerò mai, indipendentemente dalle mie scelte.
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Marco82
 Reg.: 02 Nov 2003 Messaggi: 924 Da: Lodi (LO)
| Inviato: 05-11-2004 23:42 |
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quote: In data 2004-11-05 21:04, Ayrtonit scrive:
cosa fa di voi ciò che siete? il vostro dna o il mondo in cui vivete?
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beh ma dipende quanto il mondo in cui viviamo influenza le nostre scelte...
sempre a proposito di esempi mi ricordo che una volta mia sorella mi aveva parlato di un esperimento su due bambini riguardo le loro preferenze nei giochi: al maschietto si comprano le macchine telecomandate e i soldatini mentre invece alle femminuccie le barby e i bambolotti...ma questo perchè lo si fa? perchè viene naturale se si è lo zio per esempio del bambino/a in questione pensare subito a quei giochi anzichè gli altri, nessuno si sognerebbe di comprare una barby a un maschietto. Quello che invece dimostrava l'"esperimento" su quei 2 bambini diceva proprio il contrario: lasciati liberi di scegliere i giocattoli che volevano avendone a disposizione di ogni tipo (e non entrando in nessuna maniera in contatto con altri bambini o pubblicità o altre forme di condizionamenti esterni), c'era sì una PREDISPOSIZIONE verso l'uno anzichè l'altro, ma così come la scoperta di un gioco era finita veniva subito la voglia di scoprire anche l'altro e così rapidamente entrambi i bambini si ritrovavano a giocare con entrambi i "tipi" di giochi. Secondo me questo è un discorso che si può estendere anche a quello dell'omosessualità: può essere che anche senza condizionamento esterno ci sia una predisposizione, ma è alquanto fittizia perchè cmq non esclude nulla e anzi crescendo si perde anche quella a favore di una mente assolutamente priva di condizionamenti: sii quello che ti senti di essere.
Questo sempre nel caso in cui nessuno propone uno "standard" di nessun tipo...chiaramente tutto questo mio discorso cade subito se torniamo al mondo "vero" in cui i condizionamenti sono fortissimi. E se la domanda è: cosa c'ha in più una persona che non si fa influenzare rispetto a una che "ci casca"? allora la risposta credo che sia semplicemente "le esperienze" che nella vita si possono fare...io stesso dopo aver conosciuto persone omosessuali sia ragazzi che ragazze ora questa cosa la vedo in maniera molto differente da come la vedevo prima di conoscerli...probabilmente se non avessi mai fatto la loro conoscenza sarei rimasto per tutta la vita sul "mah, non fanno del male a nessuno, però per me sono strani" mentre invece adesso al solo pensarci reagisco così
_________________ "1..2..3..4..5..e 6...sei...numero perfetto..."
"ma non era 3, il numero perfetto?"
"sì, ma io ho sei colpi quì dentro..." |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 06-11-2004 00:22 |
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secondo me il dna degli altri,,,
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 06-11-2004 00:22 |
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quote: In data 2004-11-06 00:22, Tristam scrive:
secondo me il dna degli altri,,,
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cioè l inferno sono gli altri?
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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DotSottile
 Reg.: 31 Ott 2004 Messaggi: 16 Da: Montecitorio (RM)
| Inviato: 06-11-2004 08:43 |
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Onorevole Presidente ayrtonna, mi iscrivo a parlare |
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anthares
 Reg.: 21 Set 2004 Messaggi: 14230 Da: Trento (TN)
| Inviato: 06-11-2004 10:36 |
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non credo sia possibile rispondere in modo drastico al quesito posto da Ayrtonit.
non mi esprimo più di tanto sulle tematiche omosessuali, in diversi casi si ritiene che una madre troppo apprensiva ed oppressiva faccia emergere un' inclinazione latente, ma non ho alcuna esperienza diretta al riguardo.
in ambito lavorativo frequento persone
"disadattate" e spesso anche le loro famiglie, mi pare non sia possibile stabilire con certezza una relazione: origine del disturbo-famiglia di origine.
alcune di loro arrivano da famiglie disastrate, a livelli culturali ed economici estremamente bassi,con relazioni interpersonali carenti o del tutto assenti, ma altre, con pari problematiche, arrivano da ambienti culturalmente ed economicamente medio-alti, in cui hanno ricevuto affetto e serenità.
eppure, ad un certo punto , hanno deciso di "buttare via" la loro vita, esattamente come quelli che sono partiti più svantaggiati, e sono emersi tutti i problemi esistenziali possibili ed immaginabili.
alla domanda: perchè?
non sanno quasi mai rispondere, o danno le solite risposte standard.
_________________ ci vuole intelligenza.. per capire di essere idioti. |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 06-11-2004 12:52 |
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per anthares: il fatto che gli individui non sappiano dare una risposta su se stessi, non significa che una risposta non esista. anzi, proprio il contrario.
a alo invece chiedo: perchè un modello interazionista, cioè genetica più ambiente, non sarebbe, secondo te, la soluzione più esauriente? ???
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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DotSottile
 Reg.: 31 Ott 2004 Messaggi: 16 Da: Montecitorio (RM)
| Inviato: 06-11-2004 13:08 |
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denuncio un'ostruzionismo strano |
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anthares
 Reg.: 21 Set 2004 Messaggi: 14230 Da: Trento (TN)
| Inviato: 06-11-2004 13:13 |
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quote: In data 2004-11-06 12:52, Ayrtonit scrive:
per anthares: il fatto che gli individui non sappiano dare una risposta su se stessi, non significa che una risposta non esista. anzi, proprio il contrario.
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una risposta esiste certamente, ma non può essere standardizzata e valida per tutti.
e, se mi permetti, la psicologia che si impara all'università studiando sui libri, non ha molti riscontri con quello che si impara poi lavorando in determinate realtà, studiando sulle persone.
_________________ ci vuole intelligenza.. per capire di essere idioti. |
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stevie
 Reg.: 26 Feb 2004 Messaggi: 2135 Da: viterbo (RM)
| Inviato: 06-11-2004 14:10 |
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quote: In data 2004-11-06 13:13, anthares scrive:
quote: In data 2004-11-06 12:52, Ayrtonit scrive:
per anthares: il fatto che gli individui non sappiano dare una risposta su se stessi, non significa che una risposta non esista. anzi, proprio il contrario.
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una risposta esiste certamente, ma non può essere standardizzata e valida per tutti.
e, se mi permetti, la psicologia che si impara all'università studiando sui libri, non ha molti riscontri con quello che si impara poi lavorando in determinate realtà, studiando sulle persone.
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ma siete matte? se ci fossero le risposte saremmo a cavallo...
e poi, non sono originale lo so, più che cercare risposte bisognerebbe essere in grado di formulare domande....senza affidarsi a quesiti preconfezionati.
ora basta che già mi scoppiava la testa per la ciucca di stanotte....
_________________ Save the cheerleader, save the world |
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83Alo83
 Reg.: 26 Mag 2002 Messaggi: 16507 Da: Palermo (PA)
| Inviato: 06-11-2004 14:16 |
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quote: In data 2004-11-06 12:52, Ayrtonit scrive:
per anthares: il fatto che gli individui non sappiano dare una risposta su se stessi, non significa che una risposta non esista. anzi, proprio il contrario.
a alo invece chiedo: perchè un modello interazionista, cioè genetica più ambiente, non sarebbe, secondo te, la soluzione più esauriente? ???
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perchè se alla domanda "incide più questo o quello?", si risponde "entrambi" non significa un cazzo.
però non ho detto che il modello interazionista è poco esauriente. anzi penso sia il più sensato.
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Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.
[ Questo messaggio è stato modificato da: 83Alo83 il 06-11-2004 alle 14:17 ] |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 06-11-2004 14:22 |
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quote: In data 2004-11-06 13:13, anthares scrive:
quote: In data 2004-11-06 12:52, Ayrtonit scrive:
per anthares: il fatto che gli individui non sappiano dare una risposta su se stessi, non significa che una risposta non esista. anzi, proprio il contrario.
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una risposta esiste certamente, ma non può essere standardizzata e valida per tutti.
e, se mi permetti, la psicologia che si impara all'università studiando sui libri, non ha molti riscontri con quello che si impara poi lavorando in determinate realtà, studiando sulle persone.
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no ma che c entra io non sto parlando di psicologia.
la scienza cmq si preoccupa di dare una risposta valida per tutti , e questo non vuol dire che sia una risposta valida sempre. però il punto della questione era se i comportamenti siano influenzati dalla genetica piuttosto che dall ambiente, e scusami stevie ma non credo sia un quesito stupido o poco interessante nè tanto meno preconfezionato, visto che milioni di scienziati dedicano la loro intera vita attualmente a capire queste cose.
il problema ha anche moltissimi risvolti medici, cosi come etici e giuridici.
quindi, con la lettura del dna e miliardi di esperimenti sul cervello,si spera che sia la scienza ad arrivare a risultati certi, più che l esperienza di vita con le persone e la prassi quotidiana.
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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