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Qualcuno si ricorda di Gianni e il magico Alverman? |
axymuc

 Reg.: 09 Apr 2004 Messaggi: 15 Da: quartu s.e. (CA)
| Inviato: 10-04-2004 16:04 |
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Erano circa gli anni '70 ed era un telefilm molto carino, ma sinceramente non ricordo neanche di cosa parlasse, forse Alverman era uno gnomo. Qualcuno mi può aiutare a ricordare? |
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xander77
 Reg.: 12 Ott 2002 Messaggi: 2521 Da: re (RE)
| Inviato: 10-04-2004 20:46 |
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Non c'era anche uno che si chiamava Fifurnio?
_________________ "Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione" |
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axymuc

 Reg.: 09 Apr 2004 Messaggi: 15 Da: quartu s.e. (CA)
| Inviato: 10-04-2004 23:50 |
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quote: In data 2004-04-10 20:46, xander77 scrive:
Non c'era anche uno che si chiamava Fifurnio?
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non lo ricordo |
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gaiamente
 Reg.: 12 Apr 2004 Messaggi: 953 Da: roma (RM)
| Inviato: 12-04-2004 11:38 |
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zero totale |
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alverman

 Reg.: 04 Mag 2004 Messaggi: 3 Da: Malagnino (CR)
| Inviato: 04-05-2004 12:15 |
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Io non ricordo nulla ma ho un bellissimo ricordo.
Ho letto che vendono una collezione di 3 dvd a 22 euro. Qualcuno ha un link dove poterli acquistare con l'opzione di averli in lingua italiana ?
byz |
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Sandrino
 Reg.: 17 Mag 2004 Messaggi: 612 Da: Gavi (AL)
| Inviato: 26-01-2006 14:36 |
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ragazzi è uno dei film di importazione straniera più belli mai fatti!
Non esagero vi giuro è un fantasy strepitoso!
In bianco e nero arrivo in Italia credo nel 70.
Personaggi incredibili tra cui un folletto ALVERMAN con poteri magici.
Il tale Gianni lo incontra nel bosco e poi iniziano le loro avventure!Da qualche parte avevo dei documenti sul film.
Vorrei anchio del materiale su questo capolavoro OLANDESE. |
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Sandrino
 Reg.: 17 Mag 2004 Messaggi: 612 Da: Gavi (AL)
| Inviato: 26-01-2006 14:41 |
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LA SERIE ITALIANA
In Italia i sedici episodi, rigorosamente in bianco/nero, vengono trasmessi sulla TV Nazionale (ancora non c’erano le tre reti RAI) durante la TV dei Ragazzi ogni lunedì alle ore 18,15.
Per i troppo pochi mesi di programmazione, quella era la mezz'ora più attesa della settimana.
Correva l’anno 1970.
PERSONAGGI E INTERPRETI
Johan Claeszoon : Frank Aendenboom
Alverman : Jef Cassiers
Zio William : Ward de Raveta
Zia Liezelotje : Fanny Winkeler
Don Cristobal de Bobadila: Cyriel Van Gent
Rosita : Rosemarie Berghmans
Otorongo : Dolf de Winter
Guy De Sénancourt : Alex Cassiers
Ome Ben : Vik Moeremans
Cipolla : Walter Moeremans
Pietro : Jos Mahu
Simone : Chris Lomme
Baljuw : Marcel Hendrickx
Boer Janus : Jan Reusens
Arabella : Se' stessa
Wolf : Se' stesso
TRAMA:
Gianni Claeszoon, un giovane studente nord-europeo si è appena laureato. Per riposarsi dalle fatiche degli studi si reca a trascorrere le vacanze estive presso il mulino ad acqua degli zii William e Liezelotje (siamo nel diciassettesimo secolo).
Qui conosce la bella Rosita, di cui ovviamente si invaghisce.
Purtroppo il padre della ragazza è il signorotto locale, Don Cristobal de Bobadilla, che non vede di buon occhio l’interesse del giovane spiantato per la figlia, ma vorrebbe per lei una più acconcia sistemazione con il nobile Guy de Senancourt.
Vagando per i boschi della contea di Gand alla ricerca del pappagallo Arabella, sfuggito alla fanciulla, il nostro Gianni incontra uno strano ometto, che si rivelerà essere il folletto Alverman, originario della mitica terra di Avalon.
Diventato il miglior amico di Gianni, Alverman gli dona il magico anello Fafifurni (Tolkien scriveva Il signore degli anelli solo 10 anni prima).
Il folletto è decisamente un tipo particolare: pronuncia frasi magiche, suona saltellando il flauto e parla solo in un idioma incomprensibile.
Il suo domicilio sono le caverne dei dintorni, dove dimorano anche i suoi simili.
Lo scontro tra Don Cristobal , il suo gorilla Otorongo (indiano stile Sioux) e Guy da una parte , Gianni e Alverman dall’altra proseguirà per le restanti puntate.
I tre cercheranno di ostacolare in ogni modo i tentativi di Gianni di avvicinare Rosita, ma l’aiuto di Alverman risulterà determinante per giungere al lieto fine.
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Sandrino
 Reg.: 17 Mag 2004 Messaggi: 612 Da: Gavi (AL)
| Inviato: 26-01-2006 14:42 |
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quote: In data 2004-04-12 11:38, gaiamente scrive:
zero totale
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SE USI GOOGLE TROVI FOTO E INFORMAZIONI IN PIU... |
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Sandrino
 Reg.: 17 Mag 2004 Messaggi: 612 Da: Gavi (AL)
| Inviato: 05-01-2007 17:06 |
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quote: In data 2004-04-10 20:46, xander77 scrive:
Non c'era anche uno che si chiamava Fifurnio?
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c'era e come!!!
_________________ Jules:<<Per caso quando sei arrivato qui hai letto "Deposito di negri morti"?>> |
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portacener
 Reg.: 20 Giu 2008 Messaggi: 2 Da: roma (RM)
| Inviato: 20-06-2008 18:59 |
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Otorongo, don Cristobal, Gianni, Rosita, l'anello Fafifurnio, il pappagallo Arabella, Alverman. A molti questi nomi, alcuni dei quali evidentemente di fantasia, non diranno assolutamente niente. Agli altri, invece, accenderanno una lampadina nell'immenso archivio dei ricordi del nostro passato.
Stiamo parlando dei personaggi di "Gianni e il magico Alverman" (Johan en de Alverman), splendida serie di telefilm prodotta dalla televisione belga di lingua fiamminga nel 1965 e trasmessa in Italia sul canale Nazionale nel 1970. La serie era composta da sedici episodi ognuno della durata di mezz'ora e veniva trasmesso durante la Tv dei Ragazzi il lunedì alle 18 e 15.
La storia raccontata in questo telefilm è di stampo prettamente favolistico (oggi si direbbe fantasy) ed è rimasta impressa nella memoria di tanti bambini e ragazzi di quell'epoca. Un giovane medico di nome Gianni (Frank Aendenboom) si reca a trascorrere una vacanza presso il mulino ad acqua dello zio William. Nella contea di Gand Gianni conosce una giovane e bella ragazza di nome Rosita (figlia di don Cristobal de Bobadilla (da cui il tema conduttore del telefilm - chi non ricorda il refrain "don Cristobal io voglio sposar tua figlia) di cui si innamora perdutamente. Gianni approfitta della scomparsa del suo pappagallo Arabella per mettersi in mostra ai suoi occhi. Addentrandosi nel bosco conosce un ometto che saltella e pronuncia frasi magiche: è il folletto Alverman (Jeff Cassiers) che lo aiuterà a conquistare il cuore della sua amata.
I luoghi e i personaggi di questo telefilm erano la trasposizione televisiva di tutto quello che noi avevamo letto sui libri di favole: il bosco incantato, il folletto, le frasi magiche, la bella principessa, il cattivo. Alcune scene sono sicuramente rimaste impresse nella memoria di molti di noi: come dimenticare il viso di Alverman riflesso in una pozza d'acqua durante la sigla?
Nella ricerca di informazioni su questo telefilm, purtroppo mai più ritrasmesso, mi sono imbattuto in uno splendido sito belga (http://www.geocities.com/wordt_vervolgd) dove è possibile ammirare alcune scene e ascoltare tre spezzoni originali fra cui il celeberrimo "don Cristobal io voglio sposar tua figlia" (in lingua fiamminga).
La grafica di questo sito è, nella sua semplicità, un esempio di come si possa costruire uno scrigno in cui contenere i ricordi e le cose del passato: le cose materiali si conservano in maniera relativamente semplice mentre è difficilissimo riuscire a conservare le atmosfere, i ricordi, gli stati d'animo.
Un libro, un sito, un qualcosa che vuole conservare il passato assolve al suo ruolo quando, aprendolo si ha l'impressione di rivivere quelle atmosfere e quegli stati d'animo: in caso contrario si ha solo l'impressione di aprire una vecchia scatola contenente cianfrusaglie e cose per bambini mai cresciuti. |
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portacener
 Reg.: 20 Giu 2008 Messaggi: 2 Da: roma (RM)
| Inviato: 20-06-2008 19:00 |
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quote: In data 2004-04-10 16:04, axymuc scrive:
Erano circa gli anni '70 ed era un telefilm molto carino, ma sinceramente non ricordo neanche di cosa parlasse, forse Alverman era uno gnomo. Qualcuno mi può aiutare a ricordare?
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Otorongo, don Cristobal, Gianni, Rosita, l'anello Fafifurnio, il pappagallo Arabella, Alverman. A molti questi nomi, alcuni dei quali evidentemente di fantasia, non diranno assolutamente niente. Agli altri, invece, accenderanno una lampadina nell'immenso archivio dei ricordi del nostro passato.
Stiamo parlando dei personaggi di "Gianni e il magico Alverman" (Johan en de Alverman), splendida serie di telefilm prodotta dalla televisione belga di lingua fiamminga nel 1965 e trasmessa in Italia sul canale Nazionale nel 1970. La serie era composta da sedici episodi ognuno della durata di mezz'ora e veniva trasmesso durante la Tv dei Ragazzi il lunedì alle 18 e 15.
La storia raccontata in questo telefilm è di stampo prettamente favolistico (oggi si direbbe fantasy) ed è rimasta impressa nella memoria di tanti bambini e ragazzi di quell'epoca. Un giovane medico di nome Gianni (Frank Aendenboom) si reca a trascorrere una vacanza presso il mulino ad acqua dello zio William. Nella contea di Gand Gianni conosce una giovane e bella ragazza di nome Rosita (figlia di don Cristobal de Bobadilla (da cui il tema conduttore del telefilm - chi non ricorda il refrain "don Cristobal io voglio sposar tua figlia) di cui si innamora perdutamente. Gianni approfitta della scomparsa del suo pappagallo Arabella per mettersi in mostra ai suoi occhi. Addentrandosi nel bosco conosce un ometto che saltella e pronuncia frasi magiche: è il folletto Alverman (Jeff Cassiers) che lo aiuterà a conquistare il cuore della sua amata.
I luoghi e i personaggi di questo telefilm erano la trasposizione televisiva di tutto quello che noi avevamo letto sui libri di favole: il bosco incantato, il folletto, le frasi magiche, la bella principessa, il cattivo. Alcune scene sono sicuramente rimaste impresse nella memoria di molti di noi: come dimenticare il viso di Alverman riflesso in una pozza d'acqua durante la sigla?
Nella ricerca di informazioni su questo telefilm, purtroppo mai più ritrasmesso, mi sono imbattuto in uno splendido sito belga (http://www.geocities.com/wordt_vervolgd) dove è possibile ammirare alcune scene e ascoltare tre spezzoni originali fra cui il celeberrimo "don Cristobal io voglio sposar tua figlia" (in lingua fiamminga).
La grafica di questo sito è, nella sua semplicità, un esempio di come si possa costruire uno scrigno in cui contenere i ricordi e le cose del passato: le cose materiali si conservano in maniera relativamente semplice mentre è difficilissimo riuscire a conservare le atmosfere, i ricordi, gli stati d'animo.
Un libro, un sito, un qualcosa che vuole conservare il passato assolve al suo ruolo quando, aprendolo si ha l'impressione di rivivere quelle atmosfere e quegli stati d'animo: in caso contrario si ha solo l'impressione di aprire una vecchia scatola contenente cianfrusaglie e cose per bambini mai cresciuti. |
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