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Autore Quando la musica è scritta col sangue
DemonSeth
ex "Phibes"

Reg.: 27 Feb 2002
Messaggi: 2048
Da: Catania (CT)
Inviato: 24-11-2002 17:47  
Premetto che ascolto ogni genere musicale, da Mozart, Satie ai Cannibal Corpse passando dal pop e il rock.
Oggi però sento il bisogno di scrivere una recensione su un album che ha rappresentato una tappa fondamentale nella mia vita.
Il disco (perché ho il vinile) in questione è “Reign in blood” degli Slayer.
Un album che parla di morte, di sangue, di dolore uno dei dischi più crudeli e aggressivi della storia della musica.
Per capire cosa sia questo disco vi racconto una storia.
Siamo nel 1986 dopo numerose sessioni di prova, il quartetto di Los Angeles si sente pronto per iniziare la registrazione del loro 4° LP (5° considerando il live “live undead”). La porta della sala di registrazione di L.A. si apre, Tom Araya finisce la sua lattina di birra, ne soffoca l’esistenza stringendola nel pugno della sua mano destra e scaraventa a terra il torturato involucro del liquido piacere, imbraccia il suo basso e si posiziona davanti al microfono. Kerry King carezza la sua inseparabile BC Rich e sistema con cura il bracciale di cuoio (irto di chiodi) che gli copre l’intero avambraccio sinistro, Jeff Hanneman non dice una parola, rimane immobile come ad aspettare qualcosa, solo il lento oscillare della sua chitarra ci avverte che è ancora vivo. Dietro di loro Dave Lombardo frusta l’aria con le sue bacchette in un ritmico e silenzioso assolo di batteria. Tom alza il braccio…Dave capisce, uno, due, tre….si parte con Angel of Death.
Suonano senza fermarsi l’intero album, non una pausa, non un incertezza…finiscono i 10 pezzi che compongono “Reign in blood”. Tom alza per la prima volta lo sguardo, fissa il tecnico che governa il mixer. L’uomo dietro il vetro rimane in silenzio, la bocca semiaperta da cui penzola una cicca di sigaretta, guarda il display, si rivolge a Tom (che non ha ancora distolto lo sguardo) ed esclama : “Fuckin’ Hell”…29 minuti!!!
I singoli pezzi suonati in prova avrebbero dovuto dare origine ad un disco di oltre 40 minuti…questo è “Reign in blood”!
Questo disco segna una svolta nella carriera degli Slayer ed inizia un nuovo genere di musica. Le melodie che lo compongono sono essenziali, Tom Araya urla la sua rabbia, le chitarre lo accompagnano in questo delirio, il frenetico ritmo della batteria quasi copre il basso…ciò che alle orecchie di molti potrebbe apparire come del fastidioso rumore è la musica della morte.
I testi delle canzoni (quasi tutti scritti da Hanneman) sono offensivi, crudi, niente fronzoli melodiosi…solo parole, parole vere.
Il disco si apre con “Angel of Death” una canzone che descrive con assoluto distacco e freddezza documentaristica le gesta di Mengel ad Auschwitz, la morte, il dolore, le torture cui vengono sottoposte le cavie umane ebree in nome della follia.
La seconda traccia è “Piece by Piece” un’orgia di sangue. I desideri di una mente malata (raccontata da Kerry King) che si esprime così: “I'll rip your flesh 'till there's no breath, Dismembered destiny” o ancora: “Bones and blood lie on the ground” …” No emotion, Your flesh is all I need” ...”The only way to exit is going piece by piece”
“Necrophobic” elenca i modi più atroci di morire, sottolineando che se si teme la morte si finirà presto con l’incontrarla.
“Altar of Sacrifice” è una canzone controversa, per alcuni un inno a Satana, per altri (me compreso) solo un altro scorcio di morte, presentato sempre senza coinvolgimento personale…gli Slayer raccontano non indottrinano.
“Jesus Saves” forse è l’unico testo in cui si può notare un trasporto emotivo…il soggetto è l’ipocrisia del cristianesimo, la ricerca di una vita terrena “buona” (“You spend your life just kissing ass”) nella vana speranza di una vita eterna…di una morte senza ritorno.
“Criminally Insane” è il pezzo tecnicamente migliore dell’album, e ci trascina in un vortice di follia, guidandoci all’interno dei meccanismi che scatenano la follia omicida dei criminali.
“Reborn” è un altro pezzo sul misticismo, sulle profezie e sulla rinascita di ciò che non può morire.
“Epidemic” è un’avvertimento…ci si ricorda che possiamo essere colpiti in qualsiasi momento da epidemie (naturali o battereologiche) da cui non potremo salvarci e per cui sarà inutile combattere.
“Post Mortem” riprende il tema di “Jesus Saves” e descrive cosa possa esserci dopo la morte…il crollo delle aspettative e delle promesse: “Non-rising body from the grave showing new reality
What I am, what I want, I'm only after death”.
Questo distruttivo LP si chiude con “Raining Blood”...un tuono ed uno scroscio di pioggia ci avvisa che l’apocalisse è iniziata, le chitarre di King ed Hannemann ce ne danno conferma, la voce di Araya non ci propone vie di scampo: “Raining blood, From a lacerated sky, Bleeding its horror, Creating my structure, Now I shall reign in blood!”
Un’ultima considerazione sulla copertina: un’illustrazione di Larry Carrol che descrive, in uno stile che ricorda molto Bosch, ogni solco di questo disco in maniera terribilmente evocativa.
Se amate le emozioni forti, se siete predisposti ad ascoltare qualsiasi genere musicale, se la morte non vi spaventa…vi consiglio di recuperare questo lavoro degli Slayer…a me piace perché è “brutto, sporco e cattivo”, lo ascolto sempre quando sono particolarmente incazzato, come adesso. Scrivere questa recensione mi è servito molto…per cui ringrazio i pochi che avranno la pazienza ed il coraggio di arrivare qui in fondo.

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"Capable du meilleur comme du pire, mais pour le pire je suis le meilleur"

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Endyamon

Reg.: 13 Nov 2002
Messaggi: 354
Da: trento (TN)
Inviato: 25-11-2002 15:51  
Dave Lombardo è un mostro (di bravura intendo)!!!!

Tra gli album da ascoltare in periodi di incazzature varie consiglio Invictus dei Virgin Steele, un concentrato di potenza e melodia, con un concept (da 70 e passa minuti) che esprime tutta la potenza dell'uomo, il quale si ribella agli Dei e conquista la sua libertà (l'album si conclude con Veni, Vidi, Vici)! Quando avrò tempo farò una recensione più dettagliata
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Awake Queen of Agamemnon, rise from thy sleep
Cry the Morning Song of Victory,
for the Kingdom of Ilion has Fallen
The God of Fire proclaims it so

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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 29-09-2004 22:57  
Riporto un attimino in auge questo antico thread,semplicemente per dire che riascoltando ieri l'album in questione,riandando poi a cercare e rileggendo la discussione al riguardo di cui avevo un vago ricordo,non ho potuto far altro che ritrovarmi in tutto e per tutto nelle parole del grande Demon.

Un pugno nello stomaco di una ferocia inaudita.Tiratissimo.Senza mezze misure.Nei suoni quanto nelle liriche.Fenomenale.

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"Senza musica la vita sarebbe un errore"(F.Nietzsche)"

[ Questo messaggio è stato modificato da: Marxetto il 29-09-2004 alle 22:57 ]

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