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Autore THE COMPANY... QUANDO????
leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 20-03-2004 21:06  
Ragazzi ma quando esce "the company"?!? Io avevo letto venerdì 19 marzo!!!

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I'm impossible to forget but hard to remember

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Randyna

Reg.: 03 Nov 2003
Messaggi: 2413
Da: Cagliari (CA)
Inviato: 20-03-2004 21:36  
quote:
In data 2004-03-20 21:06, leonessa scrive:
Ragazzi ma quando esce "the company"?!? Io avevo letto venerdì 19 marzo!!!

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Io lo aspettando da tantissimo tempo! Su "CIAK" ho letto che sarebbe uscito il 19 Marzo, ma nella mia città ancora non è arrivato! Dovrò attendere...
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lilja4ever
ex "natalie73"

Reg.: 23 Ago 2003
Messaggi: 1872
Da: este (PD)
Inviato: 20-03-2004 23:18  
su imdb c'è scritto che esce il 26 marzo, ma actingnews non lo riporta, per cui credo che sia stato spostato... mah...

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gwaihyr

Reg.: 15 Mar 2004
Messaggi: 195
Da: Roma (RM)
Inviato: 27-03-2004 13:12  
l'ho visto ieri sera! la maggior parte della gente si è addormentata e penso che i ragazzi avrebbero volentieri strozzato le fidanzate e/o amiche che gli avevano portati a vedere il film........

detto questo a me è piaciuto !
allora per vederlo ti deve piacere MOOOOOOOOLTO il balletto, ma MOOOOLTO! è un film atipico che sfiora mille piccoli temi ma non ne approfondisce nessuno...

di film sulle compagnie di ballo ne hanno fatti (uno molto bello è Il ritmo del successo) e quindi farne un altro del genere non aveva senso!
è uno sguardo diverso, nuovo e per questo in qualche modo mi è piaciuto!


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TaBaTa

Reg.: 30 Mar 2004
Messaggi: 64
Da: ROMA (RM)
Inviato: 30-03-2004 18:02  
Un film documentaristico, quindi a meno che non vogliate immergervi in un dietro le quinte di un corpo di ballo ve lo sconsiglio.
Personalmente mi è piaciuto molto, forse perché il dietro le quinte per certi aspetti è la parte del teatro, del cinema e della danza che preferisco perché lo show non è altro che il frutto di un lavoro immenso di persone che sul "palcoscenico" non compaiono mai, di equilibri da mantenere, di parole, lacrime, litigi che poi "puff" scompaiono all'"apertura del sipario" dove ognuno deve fare il suo lavoro alla perfezione e col massimo impegno per non vanificare gli sforzi degli altri.
Altman ci presenta una varietà di personaggi in un mondo duro e impegnativo come quello di un corpo di ballo dove i sogni si cercano di realizzare attraverso enormi sacrifici fisici e psicologici, dove spesso una frase o un incidente può mettere la parola fine alla tua carriera.
Straordinaria la coreografia iniziale(tutte le coreografie sono originali da quanto ho letto), un po' meno quella finale. Bello il rumore delle punte sul palcoscenico volutamente non nascosto dalla musica. Altman con la telecamera indugia sui particolari e invade il campo, ci porta all'interno dello spettacolo e, mentre sul palco i ballerini danzano, si scorge dietro ciò che il pubblico non vede mai, le quinte, dove la gente si affanna per i cambi veloci per le entrate e le uscite.
Gli imprevisti sono all’ordine del giorno, ma anche le soddisfazioni.
Non esiste la trama di questo film, non c’è una conclusione, è solo uno spaccato di una realtà, una realtà che per molti è un sogno da raggiungere ad ogni costo.

Buon cinema

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La candela che splende il doppio del suo splendore, brucia in metà tempo... e tu hai sempre bruciato la tua candela da tutte e due le parti".

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leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 30-03-2004 20:38  
quote:
In data 2004-03-30 18:02, TaBaTa scrive:
Un film documentaristico, quindi a meno che non vogliate immergervi in un dietro le quinte di un corpo di ballo ve lo sconsiglio.
Personalmente mi è piaciuto molto, forse perché il dietro le quinte per certi aspetti è la parte del teatro, del cinema e della danza che preferisco perché lo show non è altro che il frutto di un lavoro immenso di persone che sul "palcoscenico" non compaiono mai, di equilibri da mantenere, di parole, lacrime, litigi che poi "puff" scompaiono all'"apertura del sipario" dove ognuno deve fare il suo lavoro alla perfezione e col massimo impegno per non vanificare gli sforzi degli altri.
Altman ci presenta una varietà di personaggi in un mondo duro e impegnativo come quello di un corpo di ballo dove i sogni si cercano di realizzare attraverso enormi sacrifici fisici e psicologici, dove spesso una frase o un incidente può mettere la parola fine alla tua carriera.
Straordinaria la coreografia iniziale(tutte le coreografie sono originali da quanto ho letto), un po' meno quella finale. Bello il rumore delle punte sul palcoscenico volutamente non nascosto dalla musica. Altman con la telecamera indugia sui particolari e invade il campo, ci porta all'interno dello spettacolo e, mentre sul palco i ballerini danzano, si scorge dietro ciò che il pubblico non vede mai, le quinte, dove la gente si affanna per i cambi veloci per le entrate e le uscite.
Gli imprevisti sono all’ordine del giorno, ma anche le soddisfazioni.
Non esiste la trama di questo film, non c’è una conclusione, è solo uno spaccato di una realtà, una realtà che per molti è un sogno da raggiungere ad ogni costo.

Buon cinema





Mi hai fatto venire ancora + voglia! Sto week-end non mi scappa!!!

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andros

Reg.: 30 Nov 2003
Messaggi: 1837
Da: Catania (CT)
Inviato: 01-04-2004 13:30  
L'ho visto ieri sera.
Innanzi tutto, il film mi ha catturato senza lasciarmi distrarre per un attimo, come se avessi penetrato lo schermo. Nei titoli di testa si legge come prima attrice Neve Campbell, ma si sbaglia se si crede che sia lei la protagonista. Già perché in questo film non c'è una trama con colpo di scena finale, non c'è un personaggio principale, manca una storia che renda schiave della narrazione le immagini. Qui la protagonista è la danza, il balletto, la passione per questa forma di arte. Altman, già bravissimo nel "ritrarre" in "America oggi", dimostra ancora una volta la sua tecnica. E' come se l'occhio indiscreto del regista e, quindi dello spettatore, si fosse intrufolato tra i ballerini, nella loro vita, nella loro passione. Un occhio che spia di continuo ogni movimento, ogni coreografia da "dietro la tenda rossa", ma senza dimenticare che ciò che fa un ballerino è danzare per il pubblico ed emozionarlo. Scatti di immagine tra punti di vista diversi (quello del pubblico in platea e quello di chi balla sul palco) realizzano in pieno questo spaccato di vita in una scuola di danza. Il balletto è il protagonista del film, così come la danza è al primo posto per una ballerina, prima di ogni altra cosa. E le storie dei singoli personaggi sono appena pronunciate, quanto basta per capire che una ballerina non riesce a mangiare solo grazie al ballo, e ha bisogno di trovarsi una seconda occupazione che le consenta di vivere. Ma è giusto così, e il realismo di questo film lo vedi proprio nel fatto che ogni personaggio non è un eroe, ma una persona comune, che ha una passione e che la coltiva, con tutto l'amore che ha.
La descrittività, senza condanne o assoluzioni, questo rende grande Altman, per me.
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Italian Online Movie Awards

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hpdagon

Reg.: 12 Lug 2002
Messaggi: 150
Da: Cerreto Guidi (FI)
Inviato: 04-04-2004 12:16  
...non conosco Altman,quindi non posso far confronti con opere precedenti...sono andato con un'amica che fa danza, e giustamente lei ripeteva che The Company è intoccabile dal punto di vista di coreografie e balletti...e su questo non ci piove. Io da ignorante ma appassionato ammiratore di quella splendida forma d'arte che è danzare concordo...ma un film non può essere fatto soltanto per praticanti d'una specifica disciplina; ripeto -non soltanto- per loro...non sono d'accordo con chi sostiene che Company renda evidente la fatica e l'impegno di chi dedica la propria vita alla danza, direi che tenta di mostrare e prosegue per accenni, facendo tanti passettini sulle punte senza decidersi al salto decisivo...la dimensione documentaristica è apprezzabile, mostrare un mondo così complesso perchè fondato direttamente sul corpo umano, sulla sua sensibilità, senza dare giudizi o trasfigurare delle ballerine in eroine capaci di superare ogni disgrazia, grondanti sudore al rallentatore, le gambe rotte ma ancora in piedi per la serata finale, per la gloria...ma questo "stare al di fuori" di Altman non riesce, secondo me, a catturare lo spettatore...giustissimo distaccarsi dai canoni del cinema Hollywoodiano e da precedenti film dedicati alla danza, ma il risultato non è dei migliori...devo scappare, e credo sarebbe necessaria un'analisi più approfondita e più competente della mia...cmq forse questa mezza stroncatura dipende dalla mia recente acidità critica (vedi anche Gothika), forse non so nemmeno io che film desidero vedere...
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"..è la prova più difficile della sua sua lunga e straordinaria vita, e la affronta e la vive con quella stessa intima serenità e abbandono fiducioso nelle mani di Dio con cui ha sempre vissuto, lavorato, sofferto, gioito"

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 04-04-2004 14:04  
quote:
In data 2004-04-01 13:30, andros scrive:
L'ho visto ieri sera.
Innanzi tutto, il film mi ha catturato senza lasciarmi distrarre per un attimo, come se avessi penetrato lo schermo. Nei titoli di testa si legge come prima attrice Neve Campbell, ma si sbaglia se si crede che sia lei la protagonista. Già perché in questo film non c'è una trama con colpo di scena finale, non c'è un personaggio principale, manca una storia che renda schiave della narrazione le immagini. Qui la protagonista è la danza, il balletto, la passione per questa forma di arte. Altman, già bravissimo nel "ritrarre" in "America oggi", dimostra ancora una volta la sua tecnica. E' come se l'occhio indiscreto del regista e, quindi dello spettatore, si fosse intrufolato tra i ballerini, nella loro vita, nella loro passione. Un occhio che spia di continuo ogni movimento, ogni coreografia da "dietro la tenda rossa", ma senza dimenticare che ciò che fa un ballerino è danzare per il pubblico ed emozionarlo. Scatti di immagine tra punti di vista diversi (quello del pubblico in platea e quello di chi balla sul palco) realizzano in pieno questo spaccato di vita in una scuola di danza. Il balletto è il protagonista del film, così come la danza è al primo posto per una ballerina, prima di ogni altra cosa. E le storie dei singoli personaggi sono appena pronunciate, quanto basta per capire che una ballerina non riesce a mangiare solo grazie al ballo, e ha bisogno di trovarsi una seconda occupazione che le consenta di vivere. Ma è giusto così, e il realismo di questo film lo vedi proprio nel fatto che ogni personaggio non è un eroe, ma una persona comune, che ha una passione e che la coltiva, con tutto l'amore che ha.
La descrittività, senza condanne o assoluzioni, questo rende grande Altman, per me.




meno male che c'è andros
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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 06-04-2004 20:05  
"The Company" è un omaggio appassionato alla danza, alla perfezione assoluta del corpo umano e all'umanità dietro tanta perfezione. Altman firma un film così simile ad uno spettacolo teatrale, dove senti il fruscio degli abiti, il sudore che gocciola dalle fronti, lo strusciare dei piedi, il sangue delle ferite. La dote di Altman è quella di fare dello spettatore un ballerino che segue passo passo ogni suo movimento. Ci fa scorgere ciò che vuole lui, ci cattura col suo gioco di luci e forme e quando vogliamo sapere di + della vita dei ballerini, ci svia. E il film finisce. Incompleto dal punto di vista umano. Perfetto dal punto di vista visivo.
Neve Campbell bellissima. Così perfetta, così pura. Una luce del film!

1bix8
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