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Rassegna Stampa Mostra del Cinema di Venezia 2004 |
lilja4ever ex "natalie73"
 Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 29-07-2004 21:39 |
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anche il film di Spike non è stato accolto molto bene dalla critica usa: recensioni. Mah, vedremo.
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lilja4ever ex "natalie73"
 Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 30-07-2004 14:08 |
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Giornate degli autori - Venice Days
Sito Ufficiale
[ Questo messaggio è stato modificato da: lilja4ever il 01-08-2004 alle 16:32 ] |
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lilja4ever ex "natalie73"
 Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 30-07-2004 14:19 |
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cinecittà news
29/7/2004 Venezia
[di Stefano Stefanutto Rosa]
Subito le cifre. Quasi 30 i paesi rappresentati, 71 i lungometraggi, di cui 21 in Concorso (tra cui Wim Wenders, Mira Nair, Mike Leigh, Amos Gitai), con una forte presenza italiana, Placido, Amelio e Chiesa, francese e americana (3 opere rispettivamente) e dell'Estremo Oriente con 4 film. E novità, dopo 30 anni la presenza di un film d'animazione, quello del giapponese Miyazaki.
Marco Müller pare soddisfatto del lavoro svolto con il poco tempo a disposizione, 4 mesi, "un mese se ne è andato per discutere l'incompatibilità del mio ruolo di produttore con quello di direttore". Definisce la Mostra consultabile, snella e agile: "Avevamo promesso 60 film abbiamo sforato di 10. Il programma è equilibrato, nonostante l'aggettivo non mi piaccia. Ci sono i grandi film dell'anno, nuovi talenti, opere prime. 'Orizzonti' rappresenta un punto di vista provvisorio sulle nuove correnti, la sezione Mezzanotte ospiterà il cinema di alta spettacolarità, la sezione digitale ha scandagliato l'intero panorama".
E sottolinea come la filosofia della Mostra, "abbiamo cercato di muoverci in avanti ma a 360 gradi", sia in fondo rappresentata dalla scelta della sigla. Müller ha infatti voluto che a realizzarla fosse William Kentridge, il maggior artista sudafricano di cinema d'animazione, un omaggio al decennale della fine dell'apartheid in Sudafrica.
Quanto alle presenze Muller ha garantito che l'80% del cast dei film sarà al Lido, anche se per la giornata d'apertura non ci sarà Catherine Zeta Jones. Quanto alle assenze il direttore della Mostra chiarisce che i produttori del film di Susanna Tamaro non hanno accettato la collocazione in Fuori Concorso-Eventi e che Nel mio amore sarà presentato ai primi di settembre, in occasione una grande iniziativa della Comunità di Sant'Egidio.
Davide Croff, presidente della Biennale, ricordando che 1900 sono i titoli visionati per la selezione, ritiene che si tratti dell'edizione più bella degli ultimi 10 anni. "L'obiettivo è stato quello di rinnovare, perciò abbiamo chiesto al grande scenografo Dante Ferretti di portare simbolicamente all'esterno la storia del cinema custodita finora all'interno del Palazzo". Così Ferretti ha immaginato un labirinto di steli e sopra ogni stelo i 60 Leoni assegnati nelle edizioni precedenti. Inoltre l'architetto Matteo Thun ha ideato un grande schermo, alto 11 metri, che coprirà la facciata del Palazzo con una pellicola traslucida che riflette le immagini.
Rimane il problema delle infrastrutture e Croff ha ricordato che è stato bandito il concorso internazionale per il nuovo Palazzo del Cinema.
Infine premiazione in diretta su RaiDue che, novità, avrà luogo nel Teatro La Fenice.
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lilja4ever ex "natalie73"
 Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 30-07-2004 18:43 |
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Gazzettino: Venerdì, 30 Luglio 2004
SCARLETT JOHANSSON E JEREMY IRONS AL GALA DELL'AMFAR A SAN GIORGIO
VENEZIA - Sarà una delle serate evento della Mostra del cinema, passerella per divi e vip. A partire dai due ospiti d'onore: Scarlett Johansson e Jeremy Irons. L'appuntamento è per il 3 settembre, nel chiostro della Fondazione Cini all'isola di San Giorgio, dove si terrà la consueta cena-asta organizzata dall'Amfar, l'associazione statunitense per la ricerca sull'Aids. Madrina della serata, organizzata in collaborazione con Bulgari, sarà l'attrice americana Scarlett Johansson, l'anno scorso protagonista del film di Sophia Coppola "Lost in Translation" e quest'anno giurata di Venezia 61. Con lei Jeremy Irons, atteso al Lido con Al Pacino e Joseph Fiennes per "Il mercante di Venezia", il film di Michael Redford ispirato all'opera di William Shakespeare e presentato fuori concorso.
Gli organizzatori stanno già selezionando la lista di invitati alla cena che culminerà con l'asta benefica. Nel 2000 a battere il martelletto a San Giorgio per l'Amfar fu Sharon Stone, l'anno successivo Liz Taylor, mentre l'anno scorso, alle Tese all'Arsenale, l'attrice ucraina Milla Jovovich.
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lilja4ever ex "natalie73"
 Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 30-07-2004 18:48 |
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Gazzettino: Venerdì, 30 Luglio 2004
Roma
«È una Mostra "grandi firme". Ma che non rinuncia ad esplorare, ad avanzare. E che vuol farlo a 360 gradi». È un Marco Muller visibilmente soddisfatto quello che si presenta davanti alla folla di giornalisti e addetti ai lavori che, mai così numerosa, riempie fino all'ultimo posto la sala dei Giardini d'Inverno dell'Hotel Excelsior. Il neodirettore della Mostra del cinema di Venezia sa di aver rilanciato, e rilanciato alla grande. Avevano da ridire sulla sua «incompatibilità» - in quanto produttore, ed è un rospo che ancora non gli è andato giù -, lo avevano accusato di essere «asiàfilo» e «terzomondista»; e lui, con i suoi collaboratori, in soli tre mesi ha preso alla lettera il "cortese invito" del (neofita come lui) presidente della Biennale Davide Croff: «Fammi la Mostra più bella degli ultimi 10-15 anni».
Se sarà la più bella (termine sul quale poi ci sarebbe da discutere) lo vedremo il 12 settembre, ma che questa 61° edizione (1-11 settembre) si annunci come la più promettente, ramificata, ricca, persino un tantino bulimica non v'è dubbio.
Lo sa bene Croff che torna volutamente a battere la lingua laddove sa che il dente duole: ovvero questione spazi. Se la Mostra persegue - dice «un grande obiettivo di rinnovamento» è altrettanto evidente che gli spazi vanno ampliati, rivisti e rinnovati. Serve il secondo Palazzo del cinema e servirà - aggiunge Muller - la sala della Perla, almeno per alcune proiezioni, soprattutto quelle della retrospettiva, con Quentin Tarantino e Joe Dante che "minacciano" di piombare a Venezia stracarichi di chicche del cinema italiano di genere prelevate dalle proprie collezioni personali. Nel frattempo si "delocalizzano" nel centro storico alcuni appuntamenti importanti, come la serata finale di premiazione, al Teatro La Fenice (con diretta Rai, che torna così a riappropriarsi della cerimonia), e la proiezione in Piazza San Marco di "Shark Tale", il nuovo cartoon della Dreamworks con doppiatori di lusso quali Will Smith, Bob De Niro, Martin Scorsese, Angelina Jolie e Renee Zellweger, che saranno presenti in voce... e di persona.
La verità è che questa Mostra doveva essere «snella, agile...» ecc.ecc. ma invece - confessa il direttore - ha un tantino sforato. Da una sessantina di film in tutto che dovevano costituirne il tetto si è passati ad oltre settanta («ma che volete, come si fa a lasciare a casa un film di cui si è innamorati?»), di cui 21 in concorso, 14 (più due eventi speciali) fuori, 25 eventi speciali, 11 film di Mezzanotte, 19 di Venezia Digitale; e mancano i Corti, ancora in via di definizione, oltre alla Settimana della critica, già presentata a parte. Il tutto da un ventaglio di offerte visionate che ha sfiorato, quest'anno, i 1.900 titoli!
Eppure Muller promette una mostra «consultabile», parla di programma «equilibrato», entra anche nel dettaglio delle infrastrutture («si potrà persino mangiare, incredibile!, e a prezzi "politici"»), non proclama rivoluzioni ma anzi dichiara la propria continuità con edizioni passate come quelle di Lizzani e Biraghi, sottolinea la forte presenza americana e asiatica, glissa a chi gli chiede se c'è un filo conduttore tematico («forse - azzarda - il disagio della modernità») e poi promette numerose sorprese. Dove? Tentiamo un'immersione.
VENEZIA 61. Da un punto di vista autoriale, il concorso parla chiaro: oltre al trio italiano Amelio-Chiesa-Placido c'è il ritorno dello spagnolo Alejandro Amenàbar ("The others") con "Mar adentro", dell'israeliano Amos Gitai con "Terra promessa", dell'inglese Mike Leigh con "Vera Drake", dell'indiana Mira Nair (Leone d'oro nel 2001 con "Monsoon Wedding") con "Vanity Fair" e del tedesco Wim Wenders con "Land of plenty". Poi i francesi Ozon e Desplechin, i cinesi Hou Hsiao-hsien (altro Leone con "Città dolente") e Jia Zhangke, l'imprevedibile coreano Im Kwon-taek e l'americano Jonathan Glazer con "Birth", protagonista "la donna perfetta" Nicole Kidman. C'è anche la prima volta (che Cannes ha già bissato) di un film d'animazione in gara, con il giapponese "Howl's Moving Castle" di Hayao Miyazaki (quello della Principessa Mononoke). E dulcis - si fa per dire - in fundo, il "terribile" Todd Solondz, mina vagante e luciferina del cinema indipendente americano ("Happiness"), con il suo nuovo "Palindromes".
Fuori concorso è un'altra crestomazia di autori: dal trio Antonioni-Soderbergh-Wong Kar-wai con "Eros" al discusso "The Manchurian Candidate" di Jonathan Demme, dal patriarca De Oliveira ("O quinto imperio") al "Mercante di Venezia" di Radford con Pacino, dal grande Michael Mann con il suo "Collateral" e un cattivissimo Tom Cruise al giurato Spike Lee con "She hate me" (starring Monica Bellucci), dall'indomabile Chabrol ("La demoiselle d'honneur") al nostro Mazzacurati di "L'amore ritrovato". E naturalmente Spielberg, il cui "Terminal" apre la mostra preceduto da critiche assai poco lusinghiere in patria.
VENEZIA ORIZZONTI. È la sezione "di ricerca", di sperimentazione, palestra degli autori meno conclamati ma spesso più rivelatori. A cominciare da un altro indipendente americano che non scherza, Gregg Araki (ricordate le teste mozzate e parlanti di "Doom generation"?) con "Mysterious skin", per proseguire con Alejandro Agresti, Fréderic Fonteyne, Shaine Gabel (il cui "A love song for Bobby Long" schiera John Travolta accanto ad un'altra giurata, Scarlett Johansson), Miike Takashi (del suo "Izo" è protagonista Kitano), gli italiani Vincenzo Marra, Francesco Munzi e Valia Santella (con "Te lo leggo negli occhi", al centro della querelle fra Moretti, qui anche attore, e Sic), Gregory Jacobs e altri; e, fra gli eventi speciali, il terzo attesissimo capitolo della saga storico-epocale "Heimat" del tedesco Edgar Reitz.
VENEZIA MEZZANOTTE. Ovvero, l'entertainment (peraltro già abbondante nel fuori concorso). A cominciare da un horror nippo-corean-honkonghese che Mller raccomanda di non perdersi, "Three.. Extremes", per continuare con "Sky Captain and the world of tomorrow" di Kerry Conran, con Jude Law, Gwyneth Paltrow e Angelina Jolie, gli italiani "Occhi di cristallo" di Eros Puglielli con Luigi Lo Cascio e "Volevo solo dormirle addosso" di Eugenio Cappuccio con Giorgio Pasotti ("Dopo mezzanotte") e, tra gli altri, l'ex direttore di Raidue Carlo Freccero, nonché "Enduring love" dell'interessantissimo Roger Michell, "Perder es cuestion de metodo" del colombiano Sergio Cabrera e il blockbuster "Man on fire" di Tony Scott, fratello sempre meno "minore" di Ridley, con Denzel Washington nuovamente (dopo il film di Demme) a capo di un cast dove ci sono anche Mickey Rourke e Christopher Walken.
VENEZIA CINEMA DIGITALE. Tecnica e sentimento, nuovi linguaggi, nuove frontiere. Poteva mancare Peter Greenaway con la terza parte delle sue "Valigie di Tulse Luper"? E poi Jon Jost, americano laboratoriale e instancabile, con "Homecoming", Clara Law, Rulli, Pellegrini e Zanasi e fra gli eventi (oltre alla notevole presenza italiana, come annotiamo a parte), "Final Fantasy VII: Advent Children" di Tetsuya Nomura, e "Embedded" di Tim Robbins.
RETROSPETTIVA. Pardon, il "cantiere-Storia segreta del cinema italiano". Tocca ad uno dei curatori, Marco Giusti (l'autore di "Blob" e "Stracult"), dare in diretta l'annuncio che tutti attendevano col fiato sospeso. Nella sezione entrerà anche il «leggendario» (sic) "Viva la foca" di Nando Cicero, film scomparso da molti anni (ma va? e come mai?) e finalmente ripescato. Comprensibilmente sollevati da questa notizia, constatiamo che, cartellone alla mano, la sezione si conferma per quello che prometteva: una cavalcata nel B-movie italiano degli anni '60-'70 da punte autoriali notevoli (i gangster-movie di Di Leo, in primis l'eccezionale "Milano calibro 9", e il delirante western "Se sei vivo spara" di Giulio Questi del quale manca purtroppo il vero capolavoro, il visionario, underground-thriller "La morte ha fatto l'uovo" con Trintignant, la Lollo e la musica d'avanguardia del veneziano Bruno Maderna) passando per i western di Damiani e Sollima giù giù fino agli "spasmi" e "orgasmi" di Lenzi, gli "aldilà" di Fulci, le "danze macabre" di Margheriti, gli "strani vizi" di Martino, gli ercoli di Cottafavi e gli dei serpenti di Vivarelli. Un bagno di nazional-trash-popolare concepito su misura per la platea di "tarantinati" che sicuramente accorrerà in massa.
A questo punto Marco Muller ha due volte ragione, quando dichiara che almeno la sfida contro il tempo è già stata vinta, e quando si affianca al presidente Croff nel suonare il campanello d'allarme degli spazi. Sulla "qualità", da buon cinèfilo dall'occhio critico (prima ancora che organizzatore e produttore), fa un passo indietro e ovviamente lascia il giudizio a chi di dovere. Ma se il meglio gli si chiedeva, il meglio è - almeno sulla carta - già stato ottenuto.
Roberto Pugliese
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lilja4ever ex "natalie73"
 Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 30-07-2004 18:53 |
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Gazzettino: Venerdì, 30 Luglio 2004
Venezia
Anche tra gli abitanti del mare la mafia può dettar legge. E gli abissi dell'oceano, all'improvviso, si ritrovano in subbuglio. Il figlio di un potente boss di una famiglia di squali è stato trovato morto (colpa di un'àncora lanciata dalla superficie). Sulla scena del "delitto" viene "beccato" Oscar, un pesciolino minuscolo dalla chiacchiera facile che sogna in grande. E i suoi sogni lo trascinano in acque pericolose, soprattutto quando decide di spacciarsi per eroe, ossia il killer del perfido squalo.
All'inizio, gli amici di Oscar abboccano alla storia e tutto va liscio, ma poi la vita si complica e il ruolo di mitico difensore della Barriera Corallina comincia a "fare acqua" da tutte le parti. Oscar scopre così che diventare un eroe significa rischiare moltissimo. E dovrà mettersi alla ricerca di chi potrà aiutarlo a ricondurre le cose a suo favore di nuovo.
"Shark tale", il nuovo film d'animazione della dreamworks "doppiato" da star come Robert De Niro, Martin Scorsese, Will Smith e Anjelina Jolie, approda con le sue "voci" alla Mostra del Cinema di Venezia in pompa magna: il 10 settembre, infatti, verrà proiettato in anteprima mondiale e gratuitamente in piazza San Marco, grande evento speciale tutto dedicato alla città sull'acqua. Per la prima volta piazza San Marco si aprirà ad un evento cinematografico durante la Mostra di Marco Muller: l'iniziativa della Dreamworks, nata in collaborazione con la Biennale e il Comune di Venezia, coinvolgerà infatti tutta la piazza, comprese le orchestrine dei caffè che intratterrano il pubblico fino alla proiezione suonando le musiche del film (sul nostro giornale saranno via via indicate le modalità per partecipare alla serata).
Diretto da Eric "Bibo" Bergeron e Vicky Jenson e co-diretto da Rob Letterman, "Shark Tale" (uscirà in italia il 25 febbraio del 2005) si avvale della voce di Will Smith (Oscar), un fanfarone che è sempre riuscito a sguazzare fuori dai guai; Robert De Niro dà la voce a Don Lino, un grande squalo bianco a capo della catena alimentare della Barriera Corallina; Renée Zellweger è la voce di Angie, una splendida squalina che ha una cotta segreta per Oscar; Aneglina Jolie è Lola, la femme fatale, un pesce callionimo che usa le sue astuzie femminili per ottenere ciò che vuole; Jack Black (School of Rock) è la voce del figlio di Don Lino, Lenny, un grosso squalo bianco che è un teorico vegetariano; e poi il regista multi nominato al Premio Oscar: Martin Scorsese nel film è Sykes, il pesce palla pieno di sé che non perde mai l'occasione per fare un po' di soldi extra. Non manca neppure il televisivo Colombo, ossia l'attore Peter Falk, che nel film che dà la voce a Don Brizzi, un vecchio che ha ancora parecchia grinta da vendere. Dalla serie tv dei " Soprano" arrivano pure Michael Imperioli - che "interpreta" è il figlio maggiore di Don Lino, Frankie, tale e quale al vecchio squalo - e Vincent Pastore, nei "panni" di Luca, un polipo viscido, cosa che lo rende un perfetto braccio destro.
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lilja4ever ex "natalie73"
 Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 30-07-2004 18:57 |
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Gazzettino: Venerdì, 30 Luglio 2004
Una passerella lunga 43 metri per accogliere l'arrivo delle star, che troveranno una scenografia tutta nuova per la facciata del Palazzo del cinema, ideata da Dante Ferretti, con 60 Leoni chiamati a fare da guardia alla sala grande del Palazzo. Tre megaschermi per il pubblico collocati davanti al Palazzo del cinema, Palagalileo ed ex Casinò. Per i cinefili uno spazio denominato "Stella Artois" dove, nella rotonda fronte Casinò, sarà in funzione un ristorante notturno aperto finalmente anche al pubblico dove si potrà mangiare fino a tarda ora, mentre per l'animazione serale ritorna ad essere punto di riferimento la Pagoda sulla terrazza di fronte. La consueta tensostruttura da 1.700 posti, di cui sono già iniziati i lavori di allestimento, verrà montata sul campo sportivo delle "Quattro Fontane" in via Sandro Gallo e quest'anno diventerà il "PalaTim", e sarà una struttura come sempre indispensabile per la logistica del festival, in attesa che si definiscano le questioni relative alla costruzione del quarto Palazzo. Questi alcuni degli elementi più significativi, annunciati ieri mattina all' hotel Excelsior di Roma, che caratterizzeranno lo svolgimento della 61.ma edizione della Mostra del cinema, in programma al Lido dal 1 all'11 settembre. A un mese dal via il Lungomare Marconi diventerà un grande laboratorio a cielo aperto per predisporre tutti gli allestimenti. Mentre, negli undici giorni di kermesse, la stessa area del Lungomare diventerà dal pomeriggio fino a tarda notte isola pedonale per consentire il passaggio delle star, da Tom Hanks a Nicole Kidmann, e permetterà ai fans di godersi la passerella. Quest'anno la cerimonia di premiazione con la consegna dei Leoni, dopo decenni, se ne va dal Lido per approdare in centro storico, nella splendida cornice del Teatro "La Fenice" appena restituito alla città. Una Mostra che si presenta rinnovata, nell'immagine esterna del Palazzo del cinema, arricchita da nuove importanti collaborazioni, ma, per le suoi punti fermi, anche all'insegna della continuità. Punto di ritrovo per i frequentatori della kermesse cinematografica sarà il "Movie Village", che coprirà tutta l'area antistante al Garden e quella del Casinò, con stand, internet point, informazioni e ristoro. Saranno sette le sale di proiezione: con Sala grande, Volpi e Pasinetti al Palazzo del cinema, il Palagalileo, per stampa e industry, Perla, Pala Tim e il cinema Astra, a pochi passi da piazzale Santa Maria Elisabetta, dove troveranno spazio anche le sezioni parallele alla Mostra del cinema. Per la mondanità, poi, non potrà mai mancare la terrazza dell'Excelsior, con la Terrazza Martini, punto esclusivo per le interviste. Per tutti gli accreditati, il "quartier generale", con tutti i servizi, sarà l'ex palazzo del Casinò.
Lorenzo Mayer
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nic206
 Reg.: 20 Giu 2004 Messaggi: 5 Da: ancona (AN)
| Inviato: 31-07-2004 14:05 |
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quando si conosceranno le date delle proiezioni film per film?!? |
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Ludovico
 Reg.: 13 Giu 2004 Messaggi: 188 Da: Milano (MI)
| Inviato: 31-07-2004 14:41 |
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Rispondendo a una delle domade del topic, dico che secondo me Muller sembra aver creato degli ottimi presupposti; ha tutta la mia stima per aver messo in piedi la sezione dedicata al cinema di genere degni anni '60/'70.
Poi Ozon, Chabrol, Lee, il film di Glazer con la Kidman dal quale mi aspetto molto...
Ma come fate voi ad esserci a Venezia? Siete tutti raccomandati?!!!
Sbaglio o si entra solo con accrediti non facili da avere?
Cosa dovrei fare per averne 1, vendermi un rene basterebbe?! |
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giosanna
 Reg.: 16 Lug 2004 Messaggi: 70 Da: sassari (SS)
| Inviato: 31-07-2004 15:32 |
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generalmente hanno tutti l'accredito
dove oltre a vedere il film , si puo andare a vedere anche la conferenza stampa .
comunque possono entrare tutti a vedere le proiezioni dei film - anche in sala grande - il lavoro duro è procurarsi il biglietto , c'e da fare parecchia fila .
vai a questo sito
biennale
[ Questo messaggio è stato modificato da: giosanna il 31-07-2004 alle 15:34 ] |
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lilja4ever ex "natalie73"
 Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 31-07-2004 20:41 |
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Gazzettino: Sabato, 31 Luglio 2004
Cinema europeo alle "Giornate degli autori"
Roma
Dodici film, sette opere prime, dieci nazionalità europee, autori alla prima o alla seconda prova dietro la macchina da presa. La prima edizione delle "Giornate degli Autori" (2-11 settembre) presenta il giovane cinema europeo, allargato idealmente anche alla Russia, presente con "4" dell'esordiente Ilya Khrzanovsky tratto da uno scandaloso romanzo.
L'Italia è rappresentata da "Nemmeno il destino" - opera seconda di Daniele Gaglianone che, dopo l'esordio con "I nostri anni", qui si affida al romanzo di Gianfranco Bettin e racconta una storia di adolescenti -, "Tartarughe sul dorso" di Stefano Pasetto, una storia d'amore ambientata a Trieste e infine da "Il giorno del falco" di Rodolfo Bisatti, pellicola realizzata nel laboratorio di Ipotesi Cinema «un film sul nulla barocco del Nord Est».
Inaugura la sezione "Confituur" del regista belga Lieven Debrauwer, rivelatosi nel 2001 al festival di Cannes ('Pauline e Paulette'), che a Venezia porta una commedia feroce sulla terza età. Chiude la rassegna il film portoghese "A costa dos murmurios" della regista esordiente Margarida Cardoso. «Vorremmo ottenere alcuni spazi aggiuntivi - ha detto Giorgio Gosetti, delegato alla selezione delle Giornate - ho il sogno di proiettare nella serata di chiusura il film di Gianfranco Cabiddu, dedicato alla musica tradizionale sarda, "Sonos e memoria" realizzato con il musicista Paolo Fresu. Spero che la Biennale e la Mostra riesca ad aiutarci a trovare altri spazi».
Oltre ai film selezionati le Giornate degli Autori presentano due omaggi ad autori scomparsi. Nella giornata inaugurale sarà presentata la neonata Fondazione Vittorio Gassman con la proiezione di "Caro Vittorio", prima sequenza dell'ultimo film del grande attore ritrovata da Marco Risi. Un ricordo del regista Nico D'Alessandria sarà organizzato in collaborazione con la Mostra, con la proiezione del suo primo film, "L'imperatore di Roma".Le Giornate sono organizzate dall'Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) e dagli autori dell'Api (Autori Produttori Italiani) con la Direzione della Mostra.
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lilja4ever ex "natalie73"
 Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 31-07-2004 20:43 |
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cinecittà news: 30/7/2004 VENEZIA
Fanny Ardant madrina al Lido
Fanny Ardant è la madrina della cerimonia d'apertura alla 61a Mostra del Cinema di Venezia. L'evento si terrà il 1 settembre nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido. L'attrice aprirà la mostra veneziana insieme al nuovo direttore Marco Muller. Raisat trasmette la serata.
L'11 settembre, la cerimonia finale di premiazione, che quest'anno si terrà al Teatro La Fenice di Venezia e verrà trasmessa in diretta da RaiDue. Padrino della serata l'attore Giancarlo Giannini. Accanto a lui una presentatrice televisiva, la cui nomina è ancora incerta.
[ Questo messaggio è stato modificato da: lilja4ever il 31-07-2004 alle 21:30 ] |
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lilja4ever ex "natalie73"
 Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 31-07-2004 20:45 |
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Gazzettino: Sabato, 31 Luglio 2004
VERSO LA 61. MOSTRA
Guido Chiesa: «Con Radio Alice porto la rivolta del '77 al Lido»
Roma
Due giovani ladri scavano nel sottosuolo di Bologna per raggiungere il caveau della Cassa di Risparmio e mentre scavano ascoltano la radio. È Radio Alice, quella del movimento, che apre sempre i suoi programmi con un refrain: «Lavorare con lentezza, senza alcuno sforzo. Lavorare ti fa male, ti manda all'ospedale». È il film sceneggiato da Guido Chiesa insieme ai 5 scrittori dell'atelier letterario Wu Ming, e diretto dallo stesso Chiesa che porta alla 61ma edizione della Mostra Internazionale di Venezia (1-11 settembre) una voglia di cambiamento, di rivolta contro un'organizzazione del lavoro che, dice Chiesa, oggi è peggio di allora.
«L'idea è nata proprio con i ragazzi di Wu Ming - dice Chiesa -. Siamo partiti dalla data di chiusura di Radio Alice, il 1 marzo del '77, e ci siamo chiesti: cosa accadeva di marginale proprio in quel giorno? Abbiamo così scoperto che veniva sventata una rapina in banca dopo che i ladri avevano scavato un tunnel di 70 metri. Così abbiamo unito le due cose». Prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci il progetto nasce dalla fascinazione di Chiesa per l'esperienza di Radio Alice, l'emittente del Movimento del '77 a cui il regista ha dedicato nel 2001 già un documentario "Alice è in paradiso". Il titolo ricalca i versi del cantautore napoletano Enzo Del Re («Lavorare con lentezza senza fare alcuno sforzo. Il lavoro ti fa male. E ti manda all'ospedale»): «È il brano con cui Radio Alice apriva tutti i giorni la sua programmazione, manifestando così il rifiuto del lavoro e come questo non dovesse essere l'elemento centrale della vita di un uomo».
Sono passati da allora 25 anni: «ma quel rifiuto del mondo della fabbrica se ha portato a nuove forme di gestione della stessa, non ha però cambiato di molto le cose. Anzi, in Occidente oggi si lavora molto più di prima e senza le garanzie di una volta. In più c'è anche maggior stress e competizione. Anche per questo - conclude - il tema del lavoro mi sembra del tutto attuale».
Che effetto fa essere in concorso a Venezia in compagnia di Michele Placido e Amelio? «Stimo molto e, da sempre, Placido sia come attore che come regista, ma Michele non me ne voglia: Gianni Amelio è per me uno dei miei registi di riferimento».
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lilja4ever ex "natalie73"
 Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 31-07-2004 21:15 |
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Elenco personale dei film "imperdibili" alla mostra (in attesa di avere informazioni complete)
1- Hayao MIYAZAKI "Howl's Moving Castle"
2- Alejandro AMENÁBAR "Mar adentro"
3- OTOMO Katsuhiro "Steamboy"
4- MIIKE Takashi "Izo"
5- Marc FORSTER "Finding Neverland"
6- Todd SOLONDZ "Palindromes"
7- Dylan Kidd "P.S. I love you"
8- Gregory JACOBS "Criminal"
9- PARK Chan-wook, MIIKE Takashi, Fruit CHAN "Three... Extremes"
10- Shinya TSUKAMOTO "Vital"
11- SHIMIZU Takashi “Marebito”
12- HOU Hsiao-hsien "Café Lumière"
13- Johnny TO "Throw Down"
14- IM Kwon-taek "Ha-ryu-in-saeng"
15- Roger MICHELL "Enduring Love"
16- Steven SPIELBERG "The Terminal"
17- Clara LAW “Letters to Ali”
18- Jonathan GLAZER “Birth”
19- Tim ROBBINS “Embedded”
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lilja4ever ex "natalie73"
 Reg.: 23 Ago 2003 Messaggi: 1872 Da: este (PD)
| Inviato: 31-07-2004 21:36 |
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Cinecittà news: 30/7/2004 VENEZIA
Venezia 61, delegazioni film in platea
''Dopo vent'anni le delegazioni ufficiali che accompagnano i film in Concorso e Fuori concorso a Venezia saranno presenti nella platea della Sala grande del Palazzo del cinema, come avviene a Cannes''. Lo ha annunciato nel corso del programma 'C'e' Diaco', il direttore della Mostra Marco Müller. In passato le delegazioni artistiche e produttive erano sistemate nella galleria della Sala grande.
...
nooooooooooo!
è la peggiore notizia che mi poteva capitare! non vedremo più gli attori che saranno sommersi dal servizio d'ordine. prima erano lassù, belli in vista in cima alle scalette. ora se non sei seduto a meno di due metri vedrai si e no la testa fra centinaia di teste! noooooooo! sono in lacrime! ditemi che è un incubo!
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