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Qual'è il miglior WESTERN di sempre? |
cabal22
 Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 18-03-2006 17:17 |
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quote: In data 2006-03-18 11:32, al1982 scrive:
quote: In data 2006-03-17 20:28, cabal22 scrive:
Leone ha PLAGIATO bellamente anche Kurosawa: ricordo come Per un Pugno di Dollari sia in realtà la trasposizione western di La Sfida del Samurai.
Kurosawa è stato copiato anche da John Sturges con il suo I Magnifici 7, che porta nel selvaggio west I 7 Samurai.
Di fatto tanta parte del western post-anni '60 è un riadattamento yankee di storie di samurai.
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Tarantino è un mito (pur amandolo farina dal suo sacco ne attinta ben poca) e
Leone è uno sfigato?!?!?
Per di più tante citazioni di Tarantino son prese da Leone....
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Dire che Leone ha COPIATO (fatto storicamente accertato) è molto diverso dal dire che è uno sfigato. Al di là del plagio-non plagio, anche per me la Trilogia del Dollaro è un mito. ...E -guarda un pò- il "capitolo" che preferisco è proprio Per un Pugno di Dollari.
www.piccolocinema.it
_________________ I am the Nemesis. I am the Warlock. The Lord of the flies. The shape of things to come. The one who waits on the edge of your dreams.
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cabal22
 Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 18-03-2006 17:19 |
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quote: In data 2006-03-18 11:52, al1982 scrive:
quote: In data 2006-03-18 11:48, Leon308 scrive:
quote: In data 2006-03-18 11:32, al1982 scrive:
Tarantino è un mito (pur amandolo farina dal suo sacco ne attinta ben poca) e
Leone è uno sfigato?!?!?
Per di più tante citazioni di Tarantino son prese da Leone....
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Tarantino lo ha sempre affermato di prendere ispirazione da Leone e Kurosawa x i suoi film...lui li considera come suoi maestri...
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Ma da quanto so nemmeno Leone ha mai nascosto di essersi ispirato anche a Kurosawa.. o sbaglio?
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Non sbagli affatto, diglielo anche te a quel Moderacoso lì...
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cabal22
 Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 18-03-2006 17:29 |
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quote: In data 2006-03-18 12:01, karmapaolo scrive:
quote: In data 2006-03-17 21:07, cabal22 scrive:
quote: In data 2006-03-17 21:03, karmapaolo scrive:
quote: In data 2006-03-17 20:28, cabal22 scrive:
quote: In data 2006-03-16 22:36, sandrix81 scrive:
che poi sergio leone non ha fatto che copiare ford dilatandone i tempi.
naturalmente impossibile rispondere alla domanda, ma se dovessi fare un titolo direi Il fiume rosso di Howard Hawks.
certo però che il western, nell'immaginario collettivo, è proprio quello della monument valley di Ombre rosse e delle lande sconfinate di Sentieri selvaggi.
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Leone ha PLAGIATO bellamente anche Kurosawa: ricordo come Per un Pugno di Dollari sia in realtà la trasposizione western di La Sfida del Samurai.
Kurosawa è stato copiato anche da John Sturges con il suo I Magnifici 7, che porta nel selvaggio west I 7 Samurai.
Di fatto tanta parte del western post-anni '60 è un riadattamento yankee di storie di samurai.
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plagiato è una parola grossa, ha preso ispirazione e non lo ha mai nascosto...
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Ah ah ah ah!!!!
Ma se ai tempi venne citato in tribunale da Kurosawa e gli dovette dare una fracca di soldi!!! E si parlava proprio di PLAGIO.
E lui lì zitto che diceva sì sì, ma il giudice lo bacchettò con una bella multozza, che lui pagò senza fiatare, tanto La sua Trilogia del Dollaro aveva incassato fantastiliardi!!!
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Inanzitutto il tribunale ha condannato la casa di produzione e non Leone, seconda cosa il risarcimento non è stato una gran cosa, terzo hanno bandito il film giapponese dalle sale.
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Vedi? Come volevasi dimostrare... La casa di Produzione è la responsabile dei film che produce ed è quindi l'oggetto destinato ad essere perseguibile.
Per un Pugno di Dollari è il remake di Yojimbo (La Sfida del Samurai -1961) di Kurosawa. GUARDATE IMDB SE NON CI CREDETE, LI' C'E' SCRITTO A CARATTERI CAPITALI!
Sul bando del "film giapponese" non capisco però cosa vuoi dire...
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cabal22
 Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 18-03-2006 17:41 |
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quote: In data 2006-03-18 12:40, JerichoOne scrive:
Ho il libro di Garofalo su Sergio Leone...
Per un pugno di dollari fu effettivamente un adattammento di Yojimbo in chiave western, e i diritti non vennero pagati alla Toho e a Kurosawa, ma il processo per plagio non ebbe luogo, stando a Leone: gli italiani avevano comunque intenzione di sostenere in tribunale di essersi ispirati invece ad Arlecchino servitore di due padroni, di Goldoni. Leone afferma comunque che a sua volta il film di Kurosawa era ispirato a Piombo e sangue di Dashiell Hammett, e che Kurosawa e la Toho fecero l'affare della loro vita, perchè per mettere a tacere definitivamente la controversia ebbero i diritti del film di Leone per il Giappone, riportando incassi per oltre un milione e mezzo di dollari...
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....In più ho qui sotto mano una copia di La Sfida del Samurai (non parlo a caso, io) in cui, fra le varie informazioni, si fa proprio riferimento al film di Leone, sbandierando la parola PLAGIO a chiare lettere senza nessuna vergogna. Da solo non prova nulla, ma basta dare un occhio alle note presenti nei maggiori siti di Cinema (IMDB su tutti).
Oltre alla trama (identica), altre COSE UGUALI FRA I DUE FILM sono: La disposizione delle case del villaggio di Yojimbo è la STESSA di quella del film di leone; Eastwood mastica il sigaro dall'inizio alla fine esattamente come Toshiro Mifune mastica la sua inseparabile pagliuzza di grano.
Come si vede Leone rubò più di un'idea a Kurosawa, spingendosi fino al punto di prendere bellamente particolari che sulla trama avrebbero influito ben poco (ma sulla caratterizzazione del personaggio no!). Fatto che spinse a gridare al plagio più di un critico dei tempi.
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cabal22
 Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 18-03-2006 17:50 |
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quote: In data 2006-03-18 16:38, Logan71 scrive:
I Migliori di sempre (su cui non ci sono ne se e ne ma!):
Sfida Infernale;
Sentieri selvaggi;
Ombre Rosse;
Il Mucchio selvaggio
Sfida all'Ok Corral
I Magnifici 7 (ma meglio i sette samurai di Sua Maestà Kurosawa)
C'era Una Volta Il West (e tutti gli altri di Leone);
Gli Spietati;
E per par condicio per gli Indiani
L'uomo Chiamato Cavallo;
Soldato Blu (mi fa piangere e inkazzare tutte le volte che lo rivedo...)
Picclo Grande Uomo,
Balla coi lupi.
_________________
Sono il migliore in quello che faccio...ma quello che faccio a volte non è sempre piacevole...Snikt!
[ Questo messaggio è stato modificato da: Logan71 il 18-03-2006 alle 16:43 ]
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Già, Piccolo Grande Uomo e Un Uomo chiamato Cavallo sono altri due grandissimi film. Me li dovrò procurare prima o poi...
Gli Spietati, per contro, non mi ha mai detto granchè: è un film girato benissimo da Eastwood, ma non mi acchiappa. Preferisco quelli più fracassoni, anche se ho un pò di remore sui cosiddetti spaghetti western (termine denigratorio inventato dagli yankee che si credevano i soli abilitati a raccontare storie sul selvaggio west).
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roccomedia
 Reg.: 15 Lug 2005 Messaggi: 3829 Da: Bergamo (BG)
| Inviato: 18-03-2006 19:23 |
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quote: In data 2006-03-18 15:42, vietcong scrive:
Due o tre cose che ho capito nella vita:
Leone non faceva western, ma spaghetti-western, che sono un'altra cosa
il suo stile non è tanto epico, quanto lirico (nell'epica c'è immediatezza di pensiero e azione, mentre il suo stile si basa soprttutto sull'amplificazione e sull'esplosione dell'attimo che precede l'azione. In certi film questo espediente è più retorico che lirico, perchè personaggi come quelli di Eastwood non hanno proprio nulla a cui pensare se non al modo migliore per prendere la mira, ma già in C'era una Volta il West c'è un sentimento di elegia che delinea un senso di interiorità)
|
Molto vero.
Il concetto di Spaghetti-western, in se, richiama a null'altro che all'esasperazione della violenza spinta fino al paradosso. Il termine "spaghetti" più che ad una collocazione geografica (in parte anche inveritiera, in quanto le location di questi film erano le Sierre spagnole) richiama nell'americano l'idea del "tomato" (il condimento degli spaghetti), ossia il sangue sparso in modo copioso in queste pellicole a basso costo. Gli spaghetti western sono veri e propri "B-Movies d'azione" ambientati nel vecchio west, che hanno poco da spartire con la mitologia del western classico, che antropologicamente è l'America, la nascita di quella nazione (non sono pochi quelli che pensano che sia stato Griffith il vero padre del genere). E Leone e soci erano registi fin troppo intelligenti per perdersi in un "conato tecnico" che non avrebbe mai retto il confronto (l'unico western italiano che scimmiotta, almeno in parte, le tematiche del western classico, con tanto di indiani e cow-boy, può essere considerato "Navajo Joe" di Corbucci che fu un vero fiasco...).
Così Leone si inventa una sorta di "contro-western" popolato di violenti, dove le pallottole fischiano più roboanti, dove scorre sangue in abbondanza, dove al mito della frontiera è contrapposto quello del dollaro o della vendetta, dove il western diventa puro spettacolo sadico.
Gli americani criticarono non poco questo modo di trattare il loro genere per eccellenza, però all'atto pratico, la cruenza (una volta depurata dei suoi eccessi più grotteschi e circensi) sarà l'elemento nuovo che il western all'italiana lascerà in consegna al western americano del crepuscolo. Emblematico a tal proposito Peckinpah, che nella sequenza finale de "Il mucchio selvaggio" omaggia il "Django" di Sergio Corbucci (la presenza della mitragliatrice non era casuale...).
[ Questo messaggio è stato modificato da: roccomedia il 18-03-2006 alle 19:29 ] |
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cabal22
 Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 18-03-2006 19:35 |
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quote: In data 2006-03-18 19:23, roccomedia scrive:
quote: In data 2006-03-18 15:42, vietcong scrive:
Due o tre cose che ho capito nella vita:
Leone non faceva western, ma spaghetti-western, che sono un'altra cosa
il suo stile non è tanto epico, quanto lirico (nell'epica c'è immediatezza di pensiero e azione, mentre il suo stile si basa soprttutto sull'amplificazione e sull'esplosione dell'attimo che precede l'azione. In certi film questo espediente è più retorico che lirico, perchè personaggi come quelli di Eastwood non hanno proprio nulla a cui pensare se non al modo migliore per prendere la mira, ma già in C'era una Volta il West c'è un sentimento di elegia che delinea un senso di interiorità)
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Molto vero.
Il concetto di Spaghetti-western, in se, richiama a null'altro che all'esasperazione della violenza spinta fino al paradosso. Il termine "spaghetti" più che ad una collocazione geografica (in parte anche inveritiera, in quanto le location di questi film erano le Sierre spagnole) richiama nell'americano l'idea del "tomato" (il condimento degli spaghetti), ossia il sangue sparso in modo copioso in queste pellicole a basso costo. Gli spaghetti western sono veri e propri "B-Movies d'azione" ambientati nel vecchio west, che hanno poco da spartire con la mitologia del western classico, che antropologicamente è l'America, la nascita di quella nazione (non sono pochi quelli che pensano che sia stato Griffith il vero padre del genere). E Leone e soci erano registi fin troppo intelligenti per perdersi in un "conato tecnico" che non avrebbe mai retto il confronto (l'unico western italiano che scimmiotta, almeno in parte, le tematiche del western classico, con tanto di indiani e cow-boy, può essere considerato "Navajo Joe" di Corbucci che fu un vero fiasco...).
Così Leone si inventa una sorta di "contro-western" popolato di violenti, dove le pallottole fischiano più roboanti, dove scorre sangue in abbondanza, dove al mito della frontiera è contrapposto quello del dollaro o della vendetta, dove il western diventa puro spettacolo sadico.
Gli americani criticarono non poco questo modo di trattare il loro genere per eccellenza, però all'atto pratico, la cruenza (una volta depurata dei suoi eccessi più grotteschi e circensi) sarà l'elemento nuovo che il western all'italiana lascerà in consegna al western americano del crepuscolo. Emblematico a tal proposito Peckinpah, che nella sequenza finale de "Il mucchio selvaggio" omaggia il "Django" di Sergio Corbucci (la presenza della mitragliatrice non era casuale...).
[ Questo messaggio è stato modificato da: roccomedia il 18-03-2006 alle 19:29 ]
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Dubito molto che il termine "spaghetti western" sia stato inventato dai critici americani non per denigrare noi italiani, bensì per parlare di "salsa di pomodoro" come dici tu...
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JerichoOne
 Reg.: 06 Mar 2006 Messaggi: 3171 Da: Frittole (FI)
| Inviato: 18-03-2006 19:55 |
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quote: In data 2006-03-18 17:41, cabal22 scrive:
quote: In data 2006-03-18 12:40, JerichoOne scrive:
Ho il libro di Garofalo su Sergio Leone...
Per un pugno di dollari fu effettivamente un adattammento di Yojimbo in chiave western, e i diritti non vennero pagati alla Toho e a Kurosawa, ma il processo per plagio non ebbe luogo, stando a Leone: gli italiani avevano comunque intenzione di sostenere in tribunale di essersi ispirati invece ad Arlecchino servitore di due padroni, di Goldoni. Leone afferma comunque che a sua volta il film di Kurosawa era ispirato a Piombo e sangue di Dashiell Hammett, e che Kurosawa e la Toho fecero l'affare della loro vita, perchè per mettere a tacere definitivamente la controversia ebbero i diritti del film di Leone per il Giappone, riportando incassi per oltre un milione e mezzo di dollari...
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....In più ho qui sotto mano una copia di La Sfida del Samurai (non parlo a caso, io) in cui, fra le varie informazioni, si fa proprio riferimento al film di Leone, sbandierando la parola PLAGIO a chiare lettere senza nessuna vergogna. Da solo non prova nulla, ma basta dare un occhio alle note presenti nei maggiori siti di Cinema (IMDB su tutti).
Oltre alla trama (identica), altre COSE UGUALI FRA I DUE FILM sono: La disposizione delle case del villaggio di Yojimbo è la STESSA di quella del film di leone; Eastwood mastica il sigaro dall'inizio alla fine esattamente come Toshiro Mifune mastica la sua inseparabile pagliuzza di grano.
Come si vede Leone rubò più di un'idea a Kurosawa, spingendosi fino al punto di prendere bellamente particolari che sulla trama avrebbero influito ben poco (ma sulla caratterizzazione del personaggio no!). Fatto che spinse a gridare al plagio più di un critico dei tempi.
|
beh, ma se leggi le cronache del tempo, un termine come plagio non era nella concezione di Leone e degli altri ideatori del film. Quando leggi le cronache della genesi del film, quasi sempre troverai che qualcuno (la cui identità differisce a seconda di chi narra i fatti) esce dal cinema dopo aver visto La sfida del samurai, e si convince che il film sarebbe perfetto per essere rifatto in salsa western, proponendolo ad altri cinematografari del tempo tra cui Leone...
Le cose a quel tempo nascevano così, a nessuno veniva in mente di scomodare paroloni altisonanti come "plagio", era un'officina, una fabbrica, quel che vuoi, e nelle loro intenzioni il film non era destinato a diventare il clamoroso successo mondiale che fu, si trattava del "fratello minore" di un film di Caiano, per la casa di produzione, e i giapponesi difficilmente avrebbero reclamato i diritti.
Poi datti un'occhiata a ciò che si dice di Yojimbo, tutto il materiale narrativo viene da Red Harvest e The Glass Key di Hammett, e dal film La chiave di vetro, tratto da Hammett.
Quindi come sempre è inutile mettersi a stabilire chi ha plagiato chi, in arte, l'unica cosa è guardare al risultato artistico ottenuto.
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cabal22
 Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 18-03-2006 20:10 |
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quote: In data 2006-03-18 19:55, JerichoOne scrive:
quote: In data 2006-03-18 17:41, cabal22 scrive:
quote: In data 2006-03-18 12:40, JerichoOne scrive:
Ho il libro di Garofalo su Sergio Leone...
Per un pugno di dollari fu effettivamente un adattammento di Yojimbo in chiave western, e i diritti non vennero pagati alla Toho e a Kurosawa, ma il processo per plagio non ebbe luogo, stando a Leone: gli italiani avevano comunque intenzione di sostenere in tribunale di essersi ispirati invece ad Arlecchino servitore di due padroni, di Goldoni. Leone afferma comunque che a sua volta il film di Kurosawa era ispirato a Piombo e sangue di Dashiell Hammett, e che Kurosawa e la Toho fecero l'affare della loro vita, perchè per mettere a tacere definitivamente la controversia ebbero i diritti del film di Leone per il Giappone, riportando incassi per oltre un milione e mezzo di dollari...
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....In più ho qui sotto mano una copia di La Sfida del Samurai (non parlo a caso, io) in cui, fra le varie informazioni, si fa proprio riferimento al film di Leone, sbandierando la parola PLAGIO a chiare lettere senza nessuna vergogna. Da solo non prova nulla, ma basta dare un occhio alle note presenti nei maggiori siti di Cinema (IMDB su tutti).
Oltre alla trama (identica), altre COSE UGUALI FRA I DUE FILM sono: La disposizione delle case del villaggio di Yojimbo è la STESSA di quella del film di leone; Eastwood mastica il sigaro dall'inizio alla fine esattamente come Toshiro Mifune mastica la sua inseparabile pagliuzza di grano.
Come si vede Leone rubò più di un'idea a Kurosawa, spingendosi fino al punto di prendere bellamente particolari che sulla trama avrebbero influito ben poco (ma sulla caratterizzazione del personaggio no!). Fatto che spinse a gridare al plagio più di un critico dei tempi.
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beh, ma se leggi le cronache del tempo, un termine come plagio non era nella concezione di Leone e degli altri ideatori del film. Quando leggi le cronache della genesi del film, quasi sempre troverai che qualcuno (la cui identità differisce a seconda di chi narra i fatti) esce dal cinema dopo aver visto La sfida del samurai, e si convince che il film sarebbe perfetto per essere rifatto in salsa western, proponendolo ad altri cinematografari del tempo tra cui Leone...
Le cose a quel tempo nascevano così, a nessuno veniva in mente di scomodare paroloni altisonanti come "plagio", era un'officina, una fabbrica, quel che vuoi, e nelle loro intenzioni il film non era destinato a diventare il clamoroso successo mondiale che fu, si trattava del "fratello minore" di un film di Caiano, per la casa di produzione, e i giapponesi difficilmente avrebbero reclamato i diritti.
Poi datti un'occhiata a ciò che si dice di Yojimbo, tutto il materiale narrativo viene da Red Harvest e The Glass Key di Hammett, e dal film La chiave di vetro, tratto da Hammett.
Quindi come sempre è inutile mettersi a stabilire chi ha plagiato chi, in arte, l'unica cosa è guardare al risultato artistico ottenuto.
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Tutte belle parole...
Ma allora secondo te il PLAGIO cos'è?
Concordo su quanto dici sui cineasti di allora: lavoravano un pò così, prendendo idee che gli sembravano buone un pò di qua e un pò di là. Il discorso però è valido soprattutto per l'Italia (e in parte per la Francia): in America a queste cose sono sempre stati molto attenti e un regista serio (o una casa di produzione) difficilmente si sarebbe sognato di prendere così tanti spunti da un UNICO film e riproporli in una sua opera senza pagare i relativi diritti. In questa maniera facendoli diventare "suoi", mentre "suoi" non erano. oggi si sta molto più attenti a queste cose, ma il termine "plagio" esistevva anche allora eccome. E poi il plagio è retroattivo: te puoi -senza limiti di tempo- accusare qualcuno di aver plagiato una tua opera (di qualsiasi tipo -si chiamano diritti d'autore) anche se l'originale l'hai fatto 100 anni fa.
...E se ti dicessi che lo stesso Kurosawa per le sue opere aveva tratto grandissima ispirazione da Shakespeare? E' plagio anche questo? Certo che no. E non perchè Shakespeare è morto (esiste ancora una fondazione che vigila sulle sue opere), ma perchè si tratta di pura e semplice ispirazione (questa volta sì) e non di scopiazzature...
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JerichoOne
 Reg.: 06 Mar 2006 Messaggi: 3171 Da: Frittole (FI)
| Inviato: 18-03-2006 20:12 |
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Hammett però era vivo(o morto da pochissimo).
[ Questo messaggio è stato modificato da: JerichoOne il 18-03-2006 alle 20:22 ] |
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al1982

 Reg.: 30 Giu 2005 Messaggi: 686 Da: Sondalo (SO)
| Inviato: 18-03-2006 21:05 |
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grazie alla mania degli spaghetti tutto ciò che si faceva in italia è stato etichettato con spaghetti... dal cinema alla musica...
_________________
La pubblicità si appiccica ai nostri sentimenti,
e compriamo di continuo ciò che non ci serve.
[ Questo messaggio è stato modificato da: al1982 il 18-03-2006 alle 21:06 ] |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 18-03-2006 23:50 |
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quote: In data 2006-03-18 17:15, cabal22 scrive:
Penso che, al di là del campanilismo (che ci può stare, come non ci può stare -specie in un ottica obbiettiva delle cose), un Moderatore di un sito di Cinema queste cose dovrebbe saperle...
| penso che se avessi letto il mio post (e altri sparsi nel forum) ti saresti accorto di come del campanilismo ne faccia volentieri a meno.
detto ciò, al limite è stato plagiato il soggetto, aspetto (quello del plagio di un plot, o anche al limite di una sceneggiatura) di cui francamente non mi curo, e che ritengo di nessun interesse.
se Leone avesse chiesto a Kurosawa i diritti per fare il remake del suo film, sarebbe cambiato qualcosa, questioni giudiziarie a parte?
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
|
cabal22
 Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 19-03-2006 16:29 |
|
quote: In data 2006-03-18 23:50, sandrix81 scrive:
quote: In data 2006-03-18 17:15, cabal22 scrive:
Penso che, al di là del campanilismo (che ci può stare, come non ci può stare -specie in un ottica obbiettiva delle cose), un Moderatore di un sito di Cinema queste cose dovrebbe saperle...
| penso che se avessi letto il mio post (e altri sparsi nel forum) ti saresti accorto di come del campanilismo ne faccia volentieri a meno.
detto ciò, al limite è stato plagiato il soggetto, aspetto (quello del plagio di un plot, o anche al limite di una sceneggiatura) di cui francamente non mi curo, e che ritengo di nessun interesse.
se Leone avesse chiesto a Kurosawa i diritti per fare il remake del suo film, sarebbe cambiato qualcosa, questioni giudiziarie a parte?
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..........ach! ma cos'è questo rumore assordante che fa venire i brividi e fa tremare grandi e piccini?? Ah, già, ma certo!! E' Sandrix81 che tenta disperatamente di arrampicarsi sugli specchi!!!!!!!!!
Brrrrr! Rabbrividiamo...
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 19-03-2006 16:31 |
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se mi rispondessi, invece di arrampicarti tu sugli specchi, la discussione potrebbe essere interessante e costruttiva.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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cabal22
 Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 19-03-2006 16:34 |
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quote: In data 2006-03-18 20:10, cabal22 scrive:
quote: In data 2006-03-18 19:55, JerichoOne scrive:
quote: In data 2006-03-18 17:41, cabal22 scrive:
quote: In data 2006-03-18 12:40, JerichoOne scrive:
Ho il libro di Garofalo su Sergio Leone...
Per un pugno di dollari fu effettivamente un adattammento di Yojimbo in chiave western, e i diritti non vennero pagati alla Toho e a Kurosawa, ma il processo per plagio non ebbe luogo, stando a Leone: gli italiani avevano comunque intenzione di sostenere in tribunale di essersi ispirati invece ad Arlecchino servitore di due padroni, di Goldoni. Leone afferma comunque che a sua volta il film di Kurosawa era ispirato a Piombo e sangue di Dashiell Hammett, e che Kurosawa e la Toho fecero l'affare della loro vita, perchè per mettere a tacere definitivamente la controversia ebbero i diritti del film di Leone per il Giappone, riportando incassi per oltre un milione e mezzo di dollari...
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....In più ho qui sotto mano una copia di La Sfida del Samurai (non parlo a caso, io) in cui, fra le varie informazioni, si fa proprio riferimento al film di Leone, sbandierando la parola PLAGIO a chiare lettere senza nessuna vergogna. Da solo non prova nulla, ma basta dare un occhio alle note presenti nei maggiori siti di Cinema (IMDB su tutti).
Oltre alla trama (identica), altre COSE UGUALI FRA I DUE FILM sono: La disposizione delle case del villaggio di Yojimbo è la STESSA di quella del film di leone; Eastwood mastica il sigaro dall'inizio alla fine esattamente come Toshiro Mifune mastica la sua inseparabile pagliuzza di grano.
Come si vede Leone rubò più di un'idea a Kurosawa, spingendosi fino al punto di prendere bellamente particolari che sulla trama avrebbero influito ben poco (ma sulla caratterizzazione del personaggio no!). Fatto che spinse a gridare al plagio più di un critico dei tempi.
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beh, ma se leggi le cronache del tempo, un termine come plagio non era nella concezione di Leone e degli altri ideatori del film. Quando leggi le cronache della genesi del film, quasi sempre troverai che qualcuno (la cui identità differisce a seconda di chi narra i fatti) esce dal cinema dopo aver visto La sfida del samurai, e si convince che il film sarebbe perfetto per essere rifatto in salsa western, proponendolo ad altri cinematografari del tempo tra cui Leone...
Le cose a quel tempo nascevano così, a nessuno veniva in mente di scomodare paroloni altisonanti come "plagio", era un'officina, una fabbrica, quel che vuoi, e nelle loro intenzioni il film non era destinato a diventare il clamoroso successo mondiale che fu, si trattava del "fratello minore" di un film di Caiano, per la casa di produzione, e i giapponesi difficilmente avrebbero reclamato i diritti.
Poi datti un'occhiata a ciò che si dice di Yojimbo, tutto il materiale narrativo viene da Red Harvest e The Glass Key di Hammett, e dal film La chiave di vetro, tratto da Hammett.
Quindi come sempre è inutile mettersi a stabilire chi ha plagiato chi, in arte, l'unica cosa è guardare al risultato artistico ottenuto.
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Tutte belle parole...
Ma allora secondo te il PLAGIO cos'è?
Concordo su quanto dici sui cineasti di allora: lavoravano un pò così, prendendo idee che gli sembravano buone un pò di qua e un pò di là. Il discorso però è valido soprattutto per l'Italia (e in parte per la Francia): in America a queste cose sono sempre stati molto attenti e un regista serio (o una casa di produzione) difficilmente si sarebbe sognato di prendere così tanti spunti da un UNICO film e riproporli in una sua opera senza pagare i relativi diritti. In questa maniera facendoli diventare "suoi", mentre "suoi" non erano. oggi si sta molto più attenti a queste cose, ma il termine "plagio" esistevva anche allora eccome. E poi il plagio è retroattivo: te puoi -senza limiti di tempo- accusare qualcuno di aver plagiato una tua opera (di qualsiasi tipo -si chiamano diritti d'autore) anche se l'originale l'hai fatto 100 anni fa.
...E se ti dicessi che lo stesso Kurosawa per le sue opere aveva tratto grandissima ispirazione da Shakespeare? E' plagio anche questo? Certo che no. E non perchè Shakespeare è morto (esiste ancora una fondazione che vigila sulle sue opere), ma perchè si tratta di pura e semplice ispirazione (questa volta sì) e non di scopiazzature...
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Come ben saprete il discorso del plagio si applica anche alla musica. Perbacco! Per fare un esempio squallido, è ancora aperta una disputa fra i Cugini di Campagna e un altro loro collaboratore di molti anni fa su chi sia stato il reale arteficie di un imprecisato numero di canzoni DEGLI ANNI '70!!! Ragazzi, siamo nel 2006!!!
_________________ I am the Nemesis. I am the Warlock. The Lord of the flies. The shape of things to come. The one who waits on the edge of your dreams.
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