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Autore INLAND EMPIRE di David Lynch
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 18-02-2007 14:29  
Ok ma basta parlare della coppia.
Si sono autoeliminati al primo esempio, passiamo oltre.

Lo può detestare chi nella sua limitatezza non ci ha capito nulla e non riuscendo a collegare le invenzioni visive all'impianto narrativo preferisce appellarsi al suo padron critico.

Basta leggersi le minchiate di Abyss, che non è nemmeno riuscito a capire che la storia che la DERN sta recitando all'inizio è ambientata nel lusso (lei interpreta Susan ,vediamo dove abitano, vediamo il marito di Susan, vediamo l'amante di Susan) mentre la seconda storia (seconda parte del film ) è la storia di una Susan che vive in una bidonville (e ancora vediamo Susan, vediamo il marito di Susan e vediamo dove abitano) e non si può NON notare la differenza e soprattutto NON si può non collegare il fatto che alla morte di questa Susan , quando Lynch compie un movimento di macchina all'indietro e svela la cinepresa che inquadra la scena, la differenza ABISSALE tra queste due vicende viene annullata all'improvviso, rivelando allo spettatore che la prima parte era un sogno.

E' il trionfo del linguaggio del cinema alla faccia delle puttanate che i vari fornara e seguaci fornarini vanno inutilmente elencando.

Passiamo oltre.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 18-02-2007 alle 14:34 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 18-02-2007 20:37  
quilty, non è che però ora ad ogni post devi insultare fornara, del quale tralaltro non hai capito l'intervento. e il fatto che tu non l'abbia capito è il riflesso di quello che io considero il limite di Mulholland Drive, e che Schizo ben inquadra dicendo che "al confronto è un giochetto di enigmistica facile facile": più che un limite in sé è un limite fuori da sé, e sta nel fatto che tutto lo sforzo ricettivo (il senso, come è stato troppo spesso chiamato in questo topic alimentando la mia idea) va in direzione della ricerca di quei nessi di cui molti lamentano la mancanza in INLAND EMPIRE. Nessi che tuttavia si instaurano solo ad un livello superficiale, il problema di Mulholland Drive è che Lynch si è preoccupato troppo di far quadrare i conti. Con INLAND EMPIRE finalmente si è liberato di qualsiasi vincolo, elevando l'immagine(/ario) a un livello astratto, inconscio e subconscio, multiplo, sfaccettato, sovrapposto; è in qualche modo un film cubista, in maniera certo diversa da L'anno scorso a Marienbad ma neanche troppo (senza voler proporre paragoni di alcun tipo eh).

Liberi di trovarlo una presa per il culo, ma allora tra quelli che consideriamo grandi film le prese per il culo non si contano.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 18-02-2007 23:25  
Allora lasciamo stare il fornarino (e se vogliamo cmq ne parliamo in critica al critico e mi spieghi cosa non ho capito).
Anche se adoro Mulholland hai perfettamente ragione.
INLAND EMPIRE gli è superiore proprio perchè quei segni per un nesso logico nella ricostruzione dell' intreccio narrato sono decisamente più forti e cinematografici.
Tanto per essere chiari, il passaggio dal sogno di Diane alla realtà lo si può cogliere da tutti quei "doppi" che ritornano nella seconda parte del film o dal contrasto tra le due parti della pellicola.
In IE questo passaggio dal sogno alla realtà è narrato tramite un incredibile movimento della macchina da presa, come ho argomentato qui sopra.
I conigli che appaiono nel film e il loro significato sono il risultato di una splendida sovrapposizione di immagini.
E' un film di una potenza visiva clamorosa e la cosa più bella è che per risolvere l'enigma lo spettatore arriva a cogliere l'essenza del film tramite tutti questi segni di regia, che in MD erano molto meno presenti.

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rob92853

Reg.: 29 Set 2004
Messaggi: 12
Da: Torino (TO)
Inviato: 19-02-2007 02:54  
quote:
In data 2007-02-18 23:25, Quilty scrive:
E' un film di una potenza visiva clamorosa e la cosa più bella è che per risolvere l'enigma lo spettatore arriva a cogliere l'essenza del film tramite tutti questi segni di regia, che in MD erano molto meno presenti.


D'accordo. Sostituirei, per realismo, "lo spettatore" con "qualche spettatore".Anche a giudicare da tanti dei post di questo topic.
Paragonerei Inland Empire ad un "trip" da ibogaina.Linch utilizza tutti gli strumenti che il cinema gli consente per imprimere sulla "pellicola" (passatemela metaforicamente) un viaggio nell'Impero di dentro. La parola impero evoca un luogo governato in maniera autarchica dal caso.Un luogo fatto di non luoghi in cui tutto accade tramite processi stocastici.La mente si relaziona con la realtà solo ed esclusivamente tramite questi. A meno di non essere onniscienti, ogni cosa reale può essere definita solo come un qualcosa che possiede variabilità. Nella mente i pensieri fluiscono proprio come nel montaggio di IE.
Del resto se la mente potesse dare un senso a se stessa non avrebbe bisogno di farlo.
E' questo il paradosso che regge, a mio avviso, la poetica linchana.
Il genio non è altro che la capacità di correlare informazioni che risiedono in luoghi della memoria apparentemente distanti.
Linch non dimostra di essere un genio.
Addirittura, ci mostra il genio umano.
L'alchimista del cinema.
Sono anche d'accordo con chi diceva che MD dà maggiormente una frustata alla pancia.
Direi che, mentre MD esplorava il subconscio; IE entra negli abissi del inconscio, dando una sensazione di cerchio alla testa opprimente.
In definitiva, il cinema di Linch rappresenta la completezza dell'utilizzo del mezzo cinematografico.
Un cinema che "guarda" negli abissi più oscuri badando al significante piuttosto che al significato.




_________________
Bada, non dire mai a nessuno che non è libero perchè quello si darà un gran da fare ad uccidere e a massacrare per dimostrarti che lo è.....
Easy Rider

[ Questo messaggio è stato modificato da: rob92853 il 19-02-2007 alle 03:36 ]

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 19-02-2007 03:32  
quote:
In data 2007-02-18 14:29, Quilty scrive:
Ok ma basta parlare della coppia.
Si sono autoeliminati al primo esempio, passiamo oltre.

Lo può detestare chi nella sua limitatezza non ci ha capito nulla e non riuscendo a collegare le invenzioni visive all'impianto narrativo preferisce appellarsi al suo padron critico.

Basta leggersi le minchiate di Abyss, che non è nemmeno riuscito a capire che la storia che la DERN sta recitando all'inizio è ambientata nel lusso (lei interpreta Susan ,vediamo dove abitano, vediamo il marito di Susan, vediamo l'amante di Susan) mentre la seconda storia (seconda parte del film ) è la storia di una Susan che vive in una bidonville (e ancora vediamo Susan, vediamo il marito di Susan e vediamo dove abitano) e non si può NON notare la differenza e soprattutto NON si può non collegare il fatto che alla morte di questa Susan , quando Lynch compie un movimento di macchina all'indietro e svela la cinepresa che inquadra la scena, la differenza ABISSALE tra queste due vicende viene annullata all'improvviso, rivelando allo spettatore che la prima parte era un sogno.

E' il trionfo del linguaggio del cinema alla faccia delle puttanate che i vari fornara e seguaci fornarini vanno inutilmente elencando.

Passiamo oltre.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 18-02-2007 alle 14:34 ]


però queste tue conclusioni mi sembrano un po' discutibili, se non campate in aria. Cosa è che rivela che la prima parte era un sogno, il movimento di macchina all'indietro? e perché mai?
inoltre il film visivamente non è che presenti tutte queste invenzioni... è inutile negare l'evidenza, e ciè che si tratta di un film fatto in gran parte di (troppi e troppo lunghi) primi piani, con immagini di bassissima definizione (è girato addirittura in dv, non hd). dal punto di vista visivo ciò che è riuscito meglio sono le immagini a bassissima luminosità, che la pellicola non avrebbe potuto riprendere, che si vedono nella parte finale, e altre con forti dominante di colore... per il resto è un film dove si "vede" davvero poco.
E la prima visione è davvero troppo impegnativa... una reazione di rifiuto da parte della maggior parte degli spettatori è più che giustificata. Perché in questo film manca proprio il piacere che proviene dalla bellezza delle immagini, dalla possibilità di seguire una trama... ciò pregiudica inizialmente anche le atmosfere. A mio parere il 90% di coloro che hanno gridato al capolavoro ci hanno capito ancora meno di quelli che lo hanno detestato.
La grandezza del film, ciò che lo pone all'altezza del resto della filmografia lynchiana, è proprio nella sua non-fruibilità, nel fatto che ti costringe, tu spettatore, a guardare con un'attenzione centuplicata rispetto alla normale visione cinematografica, è un atto potentissimo di rifiuto della logica consumistica a cui il cinema di oggi ha sacrificato ogni possibile autoriflessività e funzione conoscitiva.
Perchè sappiamo che, come ha detto Lynch, Inland Empire "is supposed to make perfect sense", e che "Il mistero della vita è meraviglioso. Ma i misteri vanno risolti. Noi siamo come detectives. La mente è attratta dall’oscurità, si chiede: cosa c’è laggiù? Guardiamo, troviamo un indizio…ma poi c’è più di quello che l’occhio può vedere. Poi trovi qualcosa che inizia alla comprensione, lo svelamento. Sempre più ampio. Più profondo. Ora potresti dire: “Bè, io amo il mistero, non voglio sapere”. Sarebbe stupido. Perché se non ti immergi resti sempre lo stesso, non ti espandi, non cresci.".
E però, un dubbio: non è in qualche modo un limite che in fondo questo sia già il terzo film che, pur spingendo il pedale ancora più a fondo, lavora sulla scomposizione del soggetto, sugli slittamenti del reale, sul dissolvimento della struttura narrativa, dopo Strade Perdute e Mulholland Drive? Ho l'impressione che uno dei pregi di Lynch fosse proprio quello di aver creato tanti film tutti con un'identità precisa e ben individuata, ma ora, nel tentativo di convincerci che la realtà è un'illusione, non è che si stia ripetendo un po' troppo?




[ Questo messaggio è stato modificato da: mescal il 19-02-2007 alle 03:35 ]

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 19-02-2007 03:54  
quote:
In data 2007-02-19 03:32, mescal scrive:

La grandezza del film, ciò che lo pone all'altezza del resto della filmografia lynchiana, è proprio nella sua non-fruibilità, nel fatto che ti costringe, tu spettatore, a guardare con un'attenzione centuplicata rispetto alla normale visione cinematografica, è un atto potentissimo di rifiuto della logica consumistica a cui il cinema di oggi ha sacrificato ogni possibile autoriflessività e funzione conoscitiva.



ma sarebbe probabilmente più opportuno parlare di consumo delle immagini in generale...

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EricDraven

Reg.: 02 Lug 2005
Messaggi: 22547
Da: genova (GE)
Inviato: 19-02-2007 08:45  
Grazie a qualcuno dei vostri commenti ho "capito quello che non avevo capito".
E cmq l'attrice che faceva la vicina di casa (che se non sbaglio era la stessa che interpretava la mamma di Laura Palmer in Twin Peaks) è stata ottima.
_________________
Da triste, apro il water

IO E LE DROGHE

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 19-02-2007 10:42  
quote:
In data 2007-02-19 03:32, mescal scrive:

però queste tue conclusioni mi sembrano un po' discutibili, se non campate in aria. Cosa è che rivela che la prima parte era un sogno, il movimento di macchina all'indietro? e perché mai?
inoltre il film visivamente non è che presenti tutte queste invenzioni...



Dai mescal non fare finta di non capire.
Diciamo che la prosituta Susan rivisita la sua avventura con Billy secondo le sue aspirazioni e i suoi desideri, immaginandosela in chiave romantica e benestante.
Che la prima parte sia questo suo sogno è bene evidente per il semplice motivo che l'attrice Nikki stava girando un film ambientato nell'alta borghesia (il suo personaggio interagisce con suo marito nella loro splendida villa; tale marito minaccia Billy e lo avverte delle gravi conseguenze in caso di tradimento al valore del matrimonio nel quale lui crede fermamente).

Quando Lynch compie quel movimento di macchina svelando il set, la recita dell'attrice Nikki non corrisponde più al ruolo di nobildonna che stava interpretando, piuttosto corrisponde a quello di una stracciona che viveva con suo marito in una catapecchia e che muore miseramente sull'asfalto.

PER QUESTO EVIDENTE MOTIVO,suggerito tramite un'invenzione visiva, questi due diversi piani della vicenda non appartengono allo stesso livello di realtà. Ed è altrettanto
evidente che solamente la storia della Susan indigente può trovare un rapporto razionale con il resto del film; diversamente David Lynch sarebbe il primo dei cretini non riuscendo a rendersi conto che l'attrice Nikki non sta più interpretando il suo ruolo iniziale di donna agiata e il movimento di macchina all'indietro rivelerebbe unicamente una contraddizione clamorosa nella sceneggiatura di questo INLAND EMPIRE.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 19-02-2007 10:48  
quote:
In data 2007-02-19 10:42, Quilty scrive:

l'attrice Nikki stava girando un film ambientato nell'alta borghesia (il suo personaggio interagisce con suo marito nella loro splendida villa; tale marito minaccia Billy e lo avverte delle gravi conseguenze in caso di tradimento al valore del matrimonio nel quale lui crede fermamente).



ma in quale sequenza lei interagisce con suo marito nella loro splendida villa? e poi il dialogo tra il marito e Devon (non Billy) avviene nelle pause di lavorazione del set, non nel film nel film.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
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Da: milano (MI)
Inviato: 19-02-2007 11:06  
Forse su questo punto hai ragione ,comunque non cambia nulla.
Vediamo l'attrice Nikki recitare e interagire con il personaggio di Billy nel suo salotto lussuoso , lei vestita elegantemente. Le parti dove si svolge la recita sono ambienti benestanti, al contrario degli ambienti che "la seconda" Susan frequenta nella seconda parte del film.

Quest'ultima sogna infatti di essere l'attrice Nikki che ottiene il ruolo e sta
interpretando la parte di Susan. Quindi le sequenze in cui il personaggio è Nikki sono ugualmente la rivisitazione in chiave romantica dei rapporti della prostituta Susan con suo marito e il suo amante.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
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Da: napoli (NA)
Inviato: 19-02-2007 11:09  
quote:
In data 2007-02-19 11:06, Quilty scrive:
Forse su questo punto hai ragione ,comunque non cambia nulla.
Vediamo l'attrice Nikki recitare e interagire con il personaggio di Billy nel suo salotto lussuoso , lei vestita elegantemente. Le parti dove si svolge la recita sono ambienti benestanti, al contrario degli ambienti che "la seconda" Susan frequenta nella seconda parte del film.

Quest'ultima sogna infatti di essere l'attrice Nikki che ottiene il ruolo e sta
interpretando la parte di Susan. Quindi le sequenze in cui il personaggio è Nikki sono ugualmente la rivisitazione in chiave romantica dei rapporti della prostituta Susan con suo marito e il suo amante.


però ho l'impressione che la casa lussuosa fosse quella di Billy, e lei fosse più una sorte di ospite... in fondo già quando provano vediamo il set costituito dalla casa di Smithey, quindi anche di Susan, e non è per nulla una casa lussuosa...
secondo me devi ancora lavorarci, Quilty.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 19-02-2007 11:16  
L'ho riscritta così è tutto a posto.

Diciamo che la prosituta Susan rivisita la sua avventura con Billy secondo le sue aspirazioni e i suoi desideri, immaginandosela in chiave romantica e benestante.
Che la prima parte sia questo suo sogno è bene evidente per il semplice motivo che l'attrice Nikki stava girando un film ambientato nell'alta borghesia (il suo personaggio interagisce con Billy nella sua splendida villa, lei vestita elegantemente).

Quando Lynch compie quel movimento di macchina svelando il set, la recita dell'attrice Nikki non corrisponde più al ruolo di nobildonna che stava interpretando, piuttosto corrisponde a quello di una stracciona che viveva con suo marito in una catapecchia e che muore miseramente sull'asfalto.

PER QUESTO EVIDENTE MOTIVO,suggerito tramite un'invenzione visiva, questi due diversi piani della vicenda non appartengono allo stesso livello di realtà. Ed è altrettanto
evidente che solamente la storia della Susan indigente può trovare un rapporto razionale con il resto del film; diversamente David Lynch sarebbe il primo dei cretini non riuscendo a rendersi conto che l'attrice Nikki non sta più interpretando il suo ruolo iniziale di donna agiata e il movimento di macchina all'indietro rivelerebbe unicamente una contraddizione clamorosa nella sceneggiatura di questo INLAND EMPIRE.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 19-02-2007 11:25  
quote:
In data 2007-02-19 11:09, mescal scrive:
già quando provano vediamo il set costituito dalla casa di Smithey, quindi anche di Susan, e non è per nulla una casa lussuosa...




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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 19-02-2007 11:54  
Ho bisogno di rivedere il film.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-02-2007 12:46  
Perchè vi ostinate a voler rimettere al posto giusto l'occhio di un volto dipinto da Picasso? Solo a mo' di esempio...
In questo film il senso, o il non senso, dell'insieme si ha nella(accettazione della) frantumazione, astrazione e pre/anti-logica del sogno. Qualcuno ha forse la pretesa di voler interpretare un sogno rifiutandone il "linguaggio", o peggio, di rimontarne i pezzi sparsi secondo la logica del mondo della veglia? Spero si esaurisca preso questo infruttifero dibattito da Settimana Enigmistica che a tratti diventa comico come le barzellette della suddetta rivista.

_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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