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Autore INLAND EMPIRE di David Lynch
mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 17-02-2007 12:22  
quote:
In data 2007-02-17 11:00, dario82 scrive:
mamma mia, qui diventa na cosa seria parlare di cinema... bisogna andare con la pistola in tasca...

allora, innanzitutto ci tengo a dire che ho voluto condividere il pensiero su otto e mezzo sicuramente non per fare dell'auto-erotismo, ma per una sorta di strana coincidenza emotiva...
elementi?
oltre a quelli già citati da Quilty, la continua meta-narrazione che mescola elementi biografici della protagonista ad elementi narrativi del film nel film. Anche in otto e mezzo si era in procinto di fare un film sul film che già era iniziato, lo testimonia ad esempio la scena del casting, i continui riferimenti alla location delle terme, il ruolo di Claudia all'interno del cast etc... Anche in IE la storia principale che coinvolge la protagonista riprende i motivi del film da lei interpretati.
Poi un altro elemento, l'auto-riferimento di lynch ai propri precedenti lavori e alle "sue" attrici, alle "sue" donne. Poi le ambientazioni tipicamente femminili in cui la protagonista si ritrova e le coreografie. Poi, la chiusura in quel "girotondo felliniano" (definito egregiamente, come al solito, da Schizobis) fatto di ritorni e coinvolge oltre ai personaggi del film, anche alcune figure importanti nella vita di Lynch.

Comunque sia, dicendo questo, mica voglio intestardirmi e dire che ci siano delle citazioni volontarie di Lynch a Fellini, assolutamente, ribadisco la mia volontà di comunione psichica con chi ha pensato come me a Otto e mezzo, nulla di più.
Probabilmente mi sarò lasciato influenzare anche da ciò che pensavo precedentemente alla visione del film, ovvero al fatto che Mulholland e Inland Empire stessero alla moderna cinematografia come La dolce vita e Otto e mezzo stavano al neorealismo italiano.



beh, così è decisamente un'altra cosa, hai trovato delle corrispondenze nella struttura, mentre dire che inland empire è 8 e mezzo perchè è la "summa" era solo una boiata.
E' pur vero, però, che Inland Empire non tratta di un regista in crisi creativa, ma di qualcosa di estremamente diverso. E che i fantasmi di storie da cui è attraversato sembrano avere più a che fare col mondo dell'attore che di quello del regista.




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dario82

Reg.: 03 Giu 2006
Messaggi: 87
Da: san vito dei normanni (BR)
Inviato: 17-02-2007 12:36  
[/quote]
mentre dire che inland empire è 8 e mezzo perchè è la "summa" era solo una boiata.
E' pur vero, però, che Inland Empire non tratta di un regista in crisi creativa, ma di qualcosa di estremamente diverso. E che i fantasmi di storie da cui è attraversato sembrano avere più a che fare col mondo dell'attore che di quello del regista.
[/quote]

non volevo assolutamente dire che ci fossero attinenze solo per la questione relativa alla summa di percorsi. Forse ci siamo fraintesi.

Mescal, sul fatto della divergenza fra le diverse funzioni di attore e regista, devo dire che sei proprio esigente... in fondo quel che conta non credo che sia la professione del personaggio, ma la funzione diegetica che quel personaggio ha all'interno del film.

Comunque questo di otto e mezzo è un argomento secondario e disturbante all'interno del topic. E' bene procedere alla discussione su Inland Empire in modo indipendente.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 17-02-2007 12:39  
quote:
In data 2007-02-17 12:36, dario82 scrive:


mentre dire che inland empire è 8 e mezzo perchè è la "summa" era solo una boiata.
E' pur vero, però, che Inland Empire non tratta di un regista in crisi creativa, ma di qualcosa di estremamente diverso. E che i fantasmi di storie da cui è attraversato sembrano avere più a che fare col mondo dell'attore che di quello del regista.
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non volevo assolutamente dire che ci fossero attinenze solo per la questione relativa alla summa di percorsi. Forse ci siamo fraintesi.

Mescal, sul fatto della divergenza fra le diverse funzioni di attore e regista, devo dire che sei proprio esigente... in fondo quel che conta non credo che sia la professione del personaggio, ma la funzione diegetica che quel personaggio ha all'interno del film.


[/quote]
ehm, il fatto è che il regista non è proprio un ruolo come un altro, sul set, e soprattutto in 8 e mezzo.
insomma in 8 e mezzo l'autore del film parlava delle proprie paure e fantasmi...

[ Questo messaggio è stato modificato da: mescal il 17-02-2007 alle 12:39 ]

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dario82

Reg.: 03 Giu 2006
Messaggi: 87
Da: san vito dei normanni (BR)
Inviato: 17-02-2007 13:04  
Mescal, non ho detto chge sono uguali, ho detto che hanno (presunte) attinenze...

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 17-02-2007 13:11  
quote:
In data 2007-02-17 13:04, dario82 scrive:
Mescal, non ho detto chge sono uguali, ho detto che hanno (presunte) attinenze...


e io non ho detto che tu abbia detto che siano uguali. dai, passiamo oltre...

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dario82

Reg.: 03 Giu 2006
Messaggi: 87
Da: san vito dei normanni (BR)
Inviato: 17-02-2007 13:15  
con piacere

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 17-02-2007 13:45  
Tra l'altro trovato un altro punto di contatto con Shining: la colonna sonora! Alcune composizioni di Penderecki(una delle quali, Polymorphia, ha un titolo molto rivelatore riguardo al film di Lynch) sono state usate per entrambi i film...
e, riflettendoci, si trova anche un'altra corrispondenza molto importante: anche in Shining i personaggi sono forzati a rimettere in atto una vicenda già accaduta in passato...

[ Questo messaggio è stato modificato da: mescal il 17-02-2007 alle 13:47 ]

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 17-02-2007 16:40  
Su Shining siamo d'accordo.
Su otto e mezzo ci tengo a precisare che l'attinenza non è tematica.
Il finale con tutti i personaggi Lynchiani che danzano e cantano non può non fare venire alla mente il girotondo sulla marcetta di Nino Rota.
In otto e mezzo c'era un regista in crisi che non riusciva a fare il suo film, qui un film non solo viene fatto ma ne diventa almeno altri otto diversi, con storie che si intersecano a vicenda e si dilatano confondendosi.
Non credo il film sia un rifacimento di Mulholland Drive, anzi credo sia il suo assassinio (sulla Walk of Fame)

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 17-02-2007 18:49  
quote:
In data 2007-02-17 00:54, AlZayd scrive:
quote:
In data 2007-02-17 00:18, 13Abyss scrive:
quote:
In data 2007-02-17 00:16, AlZayd scrive:

Volevo dirti che anche per me noia c'è stata, in entrambe le visioni. La mia lotta è dunque tra la pancia e la testa.




nei tuoi panni mi sarei domandato se ne valesse la pena.
nei miei panni ho subito compreso di no.




A dire il vero a Venezia lo vidi in un momento di grande stanchezza fisica, ed anche psicologica (le abbuffatte si sentono); quella mezz'ora di fila sotto al sole cocente, per poi entrare sudato e di corsa in sala che era una vera neviera.., già covavo i sintomi dell'unfluenza incipiente, mi aveva ulteriormente provato.
Ho attribuito la mia "deconcentrazione" a tali corcostanze, dunque ero curioso di riprovare. La seconda volta era riposato, mangiato, lavato e stirato, dunque, la noia era o in me, o nel film, non si scappa, non c'è altra alternativa.



in te ovviamente e non c'è altra alternativa

e non per inland epmire ma perchè la noia non è mai nell'oggetto
ovviamente

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 17-02-2007 20:04  
quote:
In data 2007-02-17 18:49, kagemusha scrive:
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In data 2007-02-17 00:54, AlZayd scrive:
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In data 2007-02-17 00:18, 13Abyss scrive:
quote:
In data 2007-02-17 00:16, AlZayd scrive:

Volevo dirti che anche per me noia c'è stata, in entrambe le visioni. La mia lotta è dunque tra la pancia e la testa.




nei tuoi panni mi sarei domandato se ne valesse la pena.
nei miei panni ho subito compreso di no.




A dire il vero a Venezia lo vidi in un momento di grande stanchezza fisica, ed anche psicologica (le abbuffatte si sentono); quella mezz'ora di fila sotto al sole cocente, per poi entrare sudato e di corsa in sala che era una vera neviera.., già covavo i sintomi dell'unfluenza incipiente, mi aveva ulteriormente provato.
Ho attribuito la mia "deconcentrazione" a tali corcostanze, dunque ero curioso di riprovare. La seconda volta era riposato, mangiato, lavato e stirato, dunque, la noia era o in me, o nel film, non si scappa, non c'è altra alternativa.



in te ovviamente e non c'è altra alternativa

e non per inland epmire ma perchè la noia non è mai nell'oggetto
ovviamente




E bravo! Le vere opere d'arte siamo noi fruitori! Quel cazzo di Inland Empire, mentre mi fruiva, non ci ha capito un cazzo di me!
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-02-2007 10:55  
quote:
In data 2007-02-16 15:33, Marienbad scrive:
Ve la dò io la spiegazione di Inland Empire...

La mattina dopo l'uscita nelle sale di Mulholland Drive, David Lynch si sedette allo sgabello del suo pc, fiero di aver creato l'opera intraducibile per eccellenza e pronto a nutrirsi dell'incomprensione dei suoi spettatori. Con sua somma irritazione e dolorosa desolazione, sulle pagine di tutto il web campeggiavano orde di recensioni e critiche pronte a definire il senso del neofilm lynchano. Quella miriade di spiegazioni accuratissime e coerenti fecero imbufalire il povero regista che, ferito nell'orgoglio, decise all'indomani di buttarsi nella realizzazione di un Mulholland Drive ancora più caotico, ancora più lungo, ancora meno patinato: inland empire.
Ma dove prendere il denaro? Chi mai potrà finanziare l'opera di un povero squilibrato in cerca di rivalsa?
L'amica Laura Dern, attrice ormai emarginata di Hollywood, giunge in suo aiuto e si propone come protagonista assoluta in cambio del finanziamento necessario alla realizzazione.
Per il resto Lynch non ha dubbi, si andrà a risparmio: i giardinieri polacchi della villa di Lynch, le prostitute con le quali egli solitamente si trastulla e la videocamera digitale comprata su e-bay.
In poco tempo 25 misere copie del film sono pronte per arrivare nelle sale di quei pochi distributori sventurati.

Indi per cui, fan o non fan, facciamogli e facciamoci un favore: evitiamoci lo sforzo inutilissimo di una spiegazione.









Sono anni che non metto "dito" qui dentro. Non può essere un caso che sia proprio Inland Empire a farmi tornare in questo manicomio

Ottima, Marienbad.

Io semplicemente non ho mai visto e (udito) qualcosa di così dirompente al cinema.

Seguire Lynch è come seguire i pensieri in dormiveglia. E l'ho capito quando ho visto il viso di Laura Dern deformato, che sveglia tutto: l'animo di Nikki/Sue, l'animo di quella bellissima ragazza che piange, l'animo del film, l'animo di chi guarda,e pure l'anima de li mortacci sua.

Tra l'altro so che la videocamera non l'ha presa su eBay: gliel'ha prestata Ben Harper. E l'ha rivoluta indietro appena finite le riprese.

_________________
Io sono tutti.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 18-02-2007 11:03  
Il film è una bomba che implode dentro lo spettatore, una fonte di incubi per centinaia di nostre prossime notti.
Pero' non si puo' liquidare come il delirio di uno che esce ed entra da un manicomio o come una presa per il culo dello spettatore.
Mi dispiace ma su questo dissento totamente.
Oggi andro' a vederlo per la seconda volta e vediamo se mi riesce a buttare giù due righe...

_________________
True love waits...

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-02-2007 13:19  
Non mi sono espresso correttamente:
io amo alla follia questo film.
_________________
Io sono tutti.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 18-02-2007 13:22  
quote:
In data 2007-02-18 13:19, Alessandro scrive:
Non mi sono espresso correttamente:
io amo alla follia questo film.



stranamente si era capito, nonostante avessi quotato una che lo detesta...

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 18-02-2007 14:24  
quote:
In data 2007-02-18 13:19, Alessandro scrive:
Non mi sono espresso correttamente:
io amo alla follia questo film.




Mi riferivo alla coppia di "Quei loro incontri", Marienbad-Abyss che hanno affossato il film bollandolo come un arido vuoto e autocompiaciuto esercizio di stile.
Rispetto l'opinione dell'autorevole coppia, ma stavolta hanno lasciato che prevalesse il pregiudizio, ossia la malafede di Lynch verso lo spettatore (e quindi la sua presa per il culo).
Lo potranno rivedere cento volte ma non lo guarderanno mai per davvero.
Il film è sicuramente molto complesso e non può bastare una sola visione per riuscire ad inquadrarlo e analizzarlo.
Muholland Drive al confronto è un giochetto di enigmistica facile facile.

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