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"E venne il giorno" di M. Night Shyalaman |
Fakuser
 Reg.: 04 Feb 2005 Messaggi: 2656 Da: Milano (MI)
| Inviato: 22-06-2008 19:16 |
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quote: In data 2008-06-22 16:24, Marienbad scrive:
Ma guarda. Sicuramente i registi di cui tu parli sono tra quelli che operano un largo utilizzo di immagini eidetiche (non per nulla Bertetto stesso ha spesso affrontato l'analisi dei film di Lynch e di De Palma).
Lasciati dire che amo entrambi i registi. Credo che Mulholland Drive e Blow Out siano da annoverare tra i film più belli di sempre. Ciò non toglie però che, contrariamente alla tendenza pregiudizievole della politica degli autori (che considero una merda superata), i registi in questione non sempre sono stati capaci di connettere produttivamente l'immagine eidetica al concetto che si andava esplicando senza tradire, al contempo, la dialettica del cinema. Dialettica che comunque necessita di una costruzione in grado di rispondere alle esigenze narratologiche più elementari del cinema, se non propriamente legate alla trama, almeno alla trasmissione di atmosfere e/o sensazioni.
Dopotutto nemmeno un guru dell'immagine eidetica come Godard c'è sempre riuscito. Figuriamoci gli esponenti del cinema postmoderno che devono fare i conti con a) una moltitudine infinita di segni e b) un'annullamento dell'oggettività che porta al degrado ogni forma di indagnine filosofica.
Black Dahlia ed Inland Empire, secondo me, sono film che semplicemente non sono stati capaci di tenere insieme "il tutto" in quanto hanno operato, sul fronte dell'intelliggibilità, una frammentazione troppo forte per definire sia una struttura eidogenetica, sia una struttura atmosferica (e anche relativa alla narrazione, ma questo è il meno).
Sono film che finiscono per lasciarti così perplesso e tanto dedito alla decifrazione estemporanea che fanno decadere ogni vero godimento estetico. E io, se permetti, al cinema voglio godere con la testa e con i sensi.
Bertetto sostiene che il cinema vive sia nella sua visibilità che nella sua invisibilità. Ma questi sono coalescenti, sempre. Se comprometti l'uno, magari a favore dell'altro, finisci per annullarli entrambi.
I due film citati sono film quasi inutili. Se non per alcune caratteristiche filmiche molto interessanti, che però lasciano il tempo che trovano.
A dire il vero, più Inland Empire che Black Dahlia. Il film di De Palma, infatti, non mi è piaciuto ma ne riconosco un certo fascino. Inland invece lo considero un film proprio orribile.
I film di Shyamalan, per quanto "eideticamente" semplici, propongono una configurazione talmente curata e precisa da procurare quello che si chiama il piacere della visione, che consta nella ricezione sincronica e diacronica di tutte le idee, i segni e le metafore che parlano del cinema e del mondo.
Un'idea di mondo e un'idea di cinema, come diceva l'amato Truffaut. E questa è l'unica cosa che non è mai cambiata.
Cià
[ Questo messaggio è stato modificato da: Marienbad il 22-06-2008 alle 16:45 ]
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Non ho visto il film in oggetto, ma come si fa a non rispondere, visti anche i precedenti mirciani, almeno a parte deòl tuo post?
Da un lato io non capisco come puoi parlarmi di BLACK DAHLIA in termini di frammentazione? Ora, non lo ricordo più molto bene, ma tutto si può dire di questo fdilm tranne che non abbia una sua coerenza, anche solo autoreferenziale. Se ho ben capito la definizione di eidetica, non vedo come nel suddetto l'uso sbagliato (contrario ai tuoi gusti ??? ) di questa estetica possa andare a detrimento del totale.
Scotrrendo rapidamente i miei ricordi, posso solo dirti che quest'opera secondo me è straordinaria perchè oltre a riflettere (su) se stessa, ripensa e reinventa, tutto un genere, tutta un'atmosfera (eh eh... )tutto un modo di pensare e di fare il cinema, o meglio, a partire da un nuovo (?) modo di fare cinema (il postmoderrno intelligente ) si parla e si piange di cose vecchie, si rimasticano vecchie storie, da bravi rapsodi. E l'unico modo efficace per fare ciò è utilizzare l'imitazione pedissequa, il rifacimento aderente e quasi sfrontato di tecniche (il voice-over ) modelli (i personaggi come perfette repliche degli antieroi del mito.. il detective bogartiano, la dark-lady, addirittura sdoppiata, sarà un caso ) e strutture narrative completamente desunte da decenni di storia del cinema e riportate a nuva vita.
Ecco, come al solito ho parlato di tutt'altro, ma se mi vuoi fare il piacere di lavorare su esempi concreti (leggasi inquadrature specifiche ) riattiverai la mia memoria in maniera decisamente più fruttuosa di cosi.
Su Inland... un altra volta, magari stanotte me lo rivedo se non fa troppo caldo...
_________________ Silencio... |
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Fakuser
 Reg.: 04 Feb 2005 Messaggi: 2656 Da: Milano (MI)
| Inviato: 22-06-2008 19:31 |
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quote: In data 2008-06-22 16:36, Marienbad scrive:
Ho dimenticato di aggiungere che l'immagine eidetica definisce con due termini, eidos (idea) e immagine (in quanto visibile), una gestalt che produce "il senso in relazione al visibile" e "il visibile in relazione al senso". Se una di queste non appoggia sull'altra e non si nutre dell'altra, non è più un immagine eidetica. Cosa resta? Il buco nero del segno filmico. In questo senso il film è improduttivo.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Marienbad il 22-06-2008 alle 16:42 ]
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Quindi una buona immagine eidetica è SEMPRE icastica, Marien?
_________________ Silencio... |
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 22-06-2008 19:36 |
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quote: In data 2008-06-22 18:27, Valparaiso scrive:
quote: In data 2008-06-22 16:24, Marienbad scrive:
una struttura eidogenetica,
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Oh mio Dio!
Ma che cosa ti stanno facendo in quel Dams?
Marienbad, ritorna nel mondo degli amanti del cinema e lascia perdere Bertetto e queste puttanate da assistenti a vita...
Godard, De Palma e Lynch sarebbero i primi (e lo hanno fatto spesso) a sputare su queste cazzate.
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Ma guarda Valpa, io ho sempre parlato in questi termini di cinema, nei contenuti almeno. Lo studio mi ha solo portato a formalizzare i concetti, a sintetizzare e riorganizzare la scrittura. La terminologia mi aiuta tantissimo ad evitare le ripetizioni e le prolissità che la trattazione critica, di solito, porta a esasperare.
Se vai a rileggerti i miei vecchi interventi (uno, ad esempio, è proprio quello relativo ad un altro film di Shyamalan: Lady in the Water), noterai che le concezioni estetiche sono le medesime, con qualche banalizzazione in più, proprio per la difficoltà riscontrata nell'esprimere concetti difficili che, grazie alla teoria, sono stati in qualche modo condensati.
Quando ho letto Bertetto ho subito capito che le sue riflessioni sul cinema, tutto sommato, corrispondevano alle mie, ed è per questo che tendo ad utilizzarle quando parlo di un film. Tramite lui si capisce subito dove voglio arrivare.
Ma non temere, il mio modo di approcciarmi ai film è sempre lo stesso, sensibile e carnale.
Sono solo le spiegazioni che risentono dell'influenza dei teorici, ed è un bene, altrimenti un giorno o l'altro sarei decisamente impazzita. Prova a spiegare tu Deleuze a un bambino (ThomThom) e ci capiamo...
Ma poi basta leggere il mio primo post su "E venne il giorno" per capirlo. E' tutto sentire.
Quindi non dire così.
E il DAMS non c'entra nulla. Il fatto di leggere i testi che ti propongono non contempla la loro comprensione, la personale intepretazione e la relativa influenza.
Io prendo per buono e uso solo quello che condivido.
Ma poi c'è pure del pregiudizio, quando citavo quel finocchio di Bazin nessuno aveva un cazzo da ridire.
Mi viene il dubbio che quando il gioco si fa duro, i duri latitino...
Cià
[ Questo messaggio è stato modificato da: Marienbad il 22-06-2008 alle 19:41 ] |
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 22-06-2008 20:01 |
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quote: In data 2008-06-22 19:31, Fakuser scrive:
Quindi una buona immagine eidetica è SEMPRE icastica, Marien?
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Ma piantala
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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Fakuser
 Reg.: 04 Feb 2005 Messaggi: 2656 Da: Milano (MI)
| Inviato: 22-06-2008 20:17 |
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quote: In data 2008-06-22 20:01, Marienbad scrive:
quote: In data 2008-06-22 19:31, Fakuser scrive:
Quindi una buona immagine eidetica è SEMPRE icastica, Marien?
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Ma piantala
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Ho fatto una domanda apposta per vedere se avevo capito....
La tua risposta mi pare fin troppo eloquente...
_________________ Silencio... |
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Valparaiso
 Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 22-06-2008 20:21 |
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quote: In data 2008-06-22 19:36, Marienbad scrive:
Ma non temere, il mio modo di approcciarmi ai film è sempre lo stesso, sensibile e carnale.
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Sì sì, ma infatti, al di là di alcuni termini che trovo inaridiscano un po' il linguaggio, noto comunque che hai un'ottima sensibilità, e un'ottimo "occhio". Non di rado fai delle osservazioni e dei ragionamenti che hanno anche una loro poeticità.
Però trovo che qualche termine orrido come l'ultimo che ho citato possa seriamente inficiare la portata di un ragionamento. Anche perchè così si fa strame della lingua greca senza troppo rispetto, utilizzandola per comporre neologismi che poco hanno a che vedere col significato e la storia filosofica di un certo termine. E non sembra neanche un termine capace di aprire chissà quali universi concettuali, visto che tutto sommato il concetto che esprime appare semplice e abbastanza intuitivo. Quindi mi viene un po' da chiedermi "Ma perché?".
Comunque figuriamoci, si tratta di un approccio più che lecito, la mia considerazione era più che altro di natura estetica.
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Midknight
 Reg.: 18 Ott 2003 Messaggi: 3555 Da: Perugia (PG)
| Inviato: 22-06-2008 20:42 |
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quote: In data 2008-06-22 16:36, Marienbad scrive:
Ho dimenticato di aggiungere che l'immagine eidetica definisce con due termini, eidos (idea) e immagine (in quanto visibile), una gestalt che produce "il senso in relazione al visibile" e "il visibile in relazione al senso". Se una di queste non appoggia sull'altra e non si nutre dell'altra, non è più un immagine eidetica. Cosa resta? Il buco nero del segno filmico. In questo senso il film è improduttivo.
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Probabilmente c'è gente che di greco antico ne sa più di me, ma eidos non mi sembra abbia a che fare con "idea", piuttosto con "vedere" o "visivo". Se ho ragione che cazzo significa immagine eidetica? Immagine visiva? Un po un termine a cazzo.
Osservazione che per altro non serve una cippa alla interessante discussione  |
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Marxetto
 Reg.: 21 Ott 2002 Messaggi: 3954 Da: Milano (MI)
| Inviato: 22-06-2008 21:28 |
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Molto bello.
Il migliore di Shyamalan dopo Unbreakable.
_________________
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bunch311
 Reg.: 20 Gen 2005 Messaggi: 430 Da: roma (RM)
| Inviato: 22-06-2008 22:26 |
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quote: In data 2008-06-21 13:32, Marienbad scrive:
E va beh, vuoi farmi perdere tempo.
Sì, l'accezione del termine è quella utilizzata da Bertetto. E se lo avevi intuito, non capisco perchè esordire con le fregnacce sulle teorie psicologiche (evidentemente non è pratica comune solo ai
critici in erba quella di corredare le proprie opinioni con dimostrazioni culturali in pillole...).
Se ho utilizzato quel termine è perchè credo che per esprimere a parole una certa qualità delle immagini dei film di Shyamalan non avrei potuto utilizzare termine più coerente di quello.
Intanto no. Sbagli. Le immagine eidetiche esistono, e si tratta della capacità propria di alcune immagini filmiche di "superare la cosiddetta realtà e di delineare scene differenziali e somiglianti", "sono immagini che, insieme, reinventano il visibile e ne allargano l'orizzonte, aggiungendo qualcosa al mondo, penetrando nelle differenti e opposte profondità del pensiero e dell'inconscio" (Bertetto, Lo specchio e il simulacro, pp.156).
Per altro ne esistono di diverse tipologie. Più semplici, complesse e di difficile identificazione. Ma non mi sembra nè il luogo nè il momento per dilungarsi in questa faccenda.
Ma poi sì, hai anche in un certo senso ragione, esiste anche un immagine che si riferisce al cinema nella sua totalità, un'immagine eidetica intesa come una sineddoche, ma in quel caso viene chiamata forma eidetica e non immagine. Anche la forma eidetica appare nei film in diversi modi. Da Ejzenstejn a Lynch.
In questo film è chiaramente inutile selezionare e descrivere immagini eidetiche, perchè nel cinema della postmodernità praticamente ogni immagine è iconicizzata e ogni visibile è spostato sul piano eidetico della significazione.
Ma siamo spiccioli qui.
Tu vuoi un'immagine. E io te la dò.
Quando i protagonisti fuggono dalla casa di "plastica", passano davanti ad un grande cartello dove c'è scritto: "you deserve it" che significa "ve lo meritate". Certo, nell'iscrizione diegetica il cartello non ha che un senso rassicurante, ma il senso extradiegetico rimanda ad un'idea, questo è quello che ci meritiamo, l'estinzione per la nostra fittizia e vuota esistenza. E' un'immagine eidetica in piena regola, che rimanda a tutto il pensiero esistenziale-filosofico che sta alla base dei film di Shyamalan.
Ora non ho più tempo. Non posso essere più specifica di così.
Ciao e buona lettura.
| vabbè quindi è chiaramente inutile dover utilizzare immagine eidetica.troppo pleonastica baby
_________________ "tutti sognamo di tornare bambini,anche i peggiori di noi,anzi forse loro lo sognano più di tutti" il mucchio selvaggio |
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oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 23-06-2008 00:18 |
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quote: In data 2008-06-22 17:26, oronzocana scrive:
quote: In data 2008-06-22 16:36, Marienbad scrive:
Ho dimenticato di aggiungere che l'immagine eidetica definisce con due termini, eidos (idea) e immagine (in quanto visibile), una gestalt che produce "il senso in relazione al visibile" e "il visibile in relazione al senso".
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questo chi lo realizza secondo te? La regia o il montaggio, magari con una costruzione sintattica di non facile lettura?
Non so perché, ma a titolo esemplificativo mi viene in mente L'anno scorso a Marienbad.
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... ripropongo la domanda.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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utopia

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 23-06-2008 12:46 |
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Ragazzi, mi riferisco un pò a tutti... E' ovvio che, quando si hanno pareri discrepanti sul film, si possa mandare a fare in culo quando si cozza e quando ci si sente particolarmente infervorati.
Al di là di questo, se dovete continuare a mandarvi a quel paese perchè avete, sul piano personale, qualche disguido, vi prego di continuare via pvt.
Se dovete mandarvi a quel paese con un botta e risposta sul film, continuate pure qui. Argomentando, ovviamente. Altrimenti è troppo facile e dopo un pò annoia.
Grazie.
_________________ Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
Happiness only real when shared. |
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Valparaiso
 Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 23-06-2008 12:58 |
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Beh, Utopia, è troppo facile anche moderare alla cazzo di cane senza fare nomi.
Capisco le intenzioni positive che lo hanno determinato, ma nella maniera in cui è venuto fuori, il tuo intervento è soltanto molesto.
Io del tuo "tutti" non mi ci sento parte, mi pare di avere sempre argomentato la mia opinione.
Strano poi che la moderazione non intervenga mai quando insulti gratuiti e immotivati vengono da certi utenti, mentre quando provengono da TomThom o Fakuser ci si muova con tempestività assoluta.
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utopia

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 23-06-2008 13:01 |
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quote: In data 2008-06-23 12:58, Valparaiso scrive:
Beh, Utopia, è troppo facile anche moderare alla cazzo di cane senza fare nomi.
Capisco le intenzioni positive che lo hanno determinato, ma nella maniera in cui è venuto fuori, il tuo intervento è soltanto molesto.
Io del tuo "tutti" non mi ci sento parte, mi pare di avere sempre argomentato la mia opinione.
Strano poi che la moderazione non intervenga mai quando insulti gratuiti e immotivati vengono da certi utenti, mentre quando provengono da TomThom o Fakuser ci si muova con tempestività assoluta.
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Valpa, mi aspettavo un intervento del genere e non ho problemi a fare nomi, in primo luogo Marien, Abyss e Thom.
Non ho certo aspettato l'intervento di Thom; il problema era che ogni volta che entravo qui dentro e volevo intervenire ho preferito lasciar correre sperando che il tutto scemasse da sè. Cosa che non è stata.
E, francamente, questa puntualizzazione
Io del tuo "tutti" non mi ci sento parte, mi pare di avere sempre argomentato la mia opinione
la trovo davvero fuori luogo dal momento che mi pare tu non abbia usato offese verso nessuno.
E' chiaro che il mio tutti si riferiva a chi si è discostato dalla critica al film e non a chi ha civilmente espresso il proprio parere al riguardo.
_________________ Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
Happiness only real when shared. |
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Valparaiso
 Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 23-06-2008 13:07 |
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D'accordo, vorrà dire che andrò a controllare sul vocabolario se il termine "tutti" ha il significato che gli attribuisci tu o quello che ricordo io. Fino a quel momento mi spiace ma devo dissentire, e ritengo che la puntualizzazione che hai fatto nel secondo post fosse assolutamente necessaria.
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utopia

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 23-06-2008 13:10 |
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quote: In data 2008-06-23 13:07, Valparaiso scrive:
D'accordo, vorrà dire che andrò a controllare sul vocabolario se il termine "tutti" ha il significato che gli attribuisci tu o quello che ricordo io. Fino a quel momento mi spiace ma devo dissentire, e ritengo che la puntualizzazione che hai fatto nel secondo post fosse assolutamente necessaria.
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Era ovvio che mi riferissi a chi era uscito fuori dai binari, dal momento che non vedo l'utilità di richiamare chi rispetta il botta e risposta nei topic.
Se invece volevi mettermi alla prova per vedere se temessi di richiamare Marien... Beh, ti dico che non mi faccio alcun problema in tal senso!
Anzi, cara Marien, Pirati dei Caraibi 2 è una vera merda.
_________________ Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
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