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contesti naturali,nel cinema. Quale film è più rappresentativo? |
gmgregori
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 09-04-2003 17:42 |
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Alcuni filmdemonizzano le città, sporche, corrotte, tossiche; altri enfatizzano la natura "buona", altri ancora con la natura ci giocano!
Hithcoch ha dimostrato come l'uso del campo lungo e la tecnica del "decopupage", possano generare angoscie nello spettatore, fissandosi su vedute di paesaggi innaturalmente statici(cfr UCCELLI e in particolare l'inquadratura dei gabbiani sul filo, fermi, attraversati solo da fremiti d'ali, come partecipassero alla corrente elettrica).
Riufiutando il realismo delle inquadrature, si permette la costruzioni di nuovi significati per ciò che risulterebbe inesprimibile cinematograficamente.
Sarebbe interessante ripercorrere mediante i vostri contrubuti pellicole dove il paesaggio e la natura sono co sceneggiatori e co protaginisti!
La Promessa per esempio lo trovo adeguato al commento.
E ancora, il paeasaggio va codificato o si codifica da solo nelle pellicole che mi proporrete?
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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seanma
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 09-04-2003 17:58 |
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Barry Lyndon il paesaggio come semplice ma sublime sfondo alla storia
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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Daniel
![](/forum/images/star_06a.gif)
![](/forum/images/avatar/premio Oscar.gif) Reg.: 14 Feb 2003 Messaggi: 4301 Da: Nuoro (NU)
| Inviato: 09-04-2003 18:03 |
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Bhe come non citare 'Blade Runner' il presagio di una civiltà post industriale martoriata da continue pioggie e buio pressante ... sino ad arrivare ad un finale che molti hanno definito 'ecologico' ... dove la natura sembra conquistarsi tutto quello che aveva perso per mano umana ...
_________________ ::M:: cineForum |
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malebolgia
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 15 Gen 2003 Messaggi: 2665 Da: matelica (MC)
| Inviato: 09-04-2003 18:46 |
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mmm....
secodo me si potrebbero portare numerosi esempi...
io faccio due citazioni.
in "soldi sporchi" di raimi, la neve che copre candidamente il paesaggio e lo fa sembrare calmo e silenzioso, rappresenta una sorta di travestimento indossato dai personaggi.
durante il susseguirsi degli avvenimenti che caratterizzano il film, lentamente la neve si scioglie e allo stesso tempo si rivela la vera natura dei protagonisti: la maschera che essi avevano indosso è a poco a poco sparita, proprio come la coltre bianca, tradendo così comportamenti tutt'altro che candidi e tranquilli.
in questo caso credo che il paesaggio sia da codificare.
invece in "tempesta di ghiaccio" di ang lee, l'ambiente rispecchia fedelmente il comportamento tenuto da tutti i protagonisti; in una parola: glaciale.
bye
_________________ ... e per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità |
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gmgregori
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 10-04-2003 17:30 |
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Si, Soldi Sporchi è neve soffocante, sempre in agguato. Una neve alquato temibile che conduce ad un fondamentale errore umano. Ma Billy Bob, secondo me ha fatto il film con una delle più elaborate ed eclettiche interpretazioni.
Concordo con la neve che in questo caso è co protagonista e trasmette malinconica inquetudine.
PS: Billy Bob in U TURN o in L?ULTIMO TRACCIATO...che dire. Sublime.
Neve? Aggiungo inoltre fargo, e qui, Joel dovresti intervenire!
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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gmgregori
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 10-04-2003 17:36 |
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Aggiungo inoltre che molti registi, Raimi ci sta, lavorano sul paesaggio come ritaglio a sè stante, una sorta di NOI nel tempo e nello spazio, con valore ESTETICO e senso ARTISTICO, unendo quindi qualità ed affettività emotiva quale proiezione dello spettatore e vicevrsa della pellicola.
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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