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Autore Differenze tra il cinema italiano e quello americano
SolidSnake

Reg.: 13 Mar 2003
Messaggi: 10561
Da: San Cesareo (RM)
Inviato: 05-04-2003 23:35  
Perche l'Italia non riesce ancora a lasciare un'impronta indelebile nel cinema mondiale, cosa che il cinema americano ha ormai fatto da tempo?
Probabilmente questo è dovuto a una miriade di fattori, anche perchè i grandi artisti di cittadinanza italiana non mancano...

Che ne pensate?

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 06-04-2003 00:15  
Non dubito che del fatto che in Italia, come anche in altri paesi europei, ci sia il cinema d'autore. Il punto è che si tratta di una questione di mercato. Gli Stati Uniti hanno la fetta più grossa, determinano le mode, cosa piace, cosa non piace. E noi gli andiamo dietro...
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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 06-04-2003 09:34  
Ma..direi che l'Italia ha avuto un ruolo degno e apprezzabile nella storia del cinematografo. Sorvolando su Antonioni, Fellini, Berotlucci, DE Sica, i quali sono studiati all'estero nelle univeristà, dove ci sono corsi sul cinema italiano, negli ultimi anni, il nostro problema è sempre stato il budget, che a differenza di quello francese, è inferiore.
Nondimeno vorrei citare, Mediterraneo e La vita è bella, che sono sicuramente segni indelebili. Il cinema amricano, ricordati, è spesso una prostituta, a volte un'accompagnatrice, a volte una ragazza fresca e cittadina di tutto il mondo. Per motivi storici e culturali, il cinema italiano coglie sempre temi delicati quando riesce. Ma il GAP tra i le due tipologie di cinema italiano è imbarazzante. Se da un lato autori come Silvano Agosti sono poeti e registi di vita, dall'altro abbiamo i film per tutti come Vacanze sul Nilo.
Qualcuno è riuscito qnche a produrre un film basato su ottimi dialoghi in american style(Cfr Santa Maradona). Altri film rimangono sconosciuti perchè il circuito è piccolo, provincializzato dall'italianità contraddittoria e da un mercato lobbystico tuttaltro che libero.
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 06-04-2003 13:17  
è chiara la differenza tra il mercato americano e quello italiano,che possiamo far risalire quasi agli albori della storia del cinema,ma le differenze sono proprio di approccio....
si potrebbe fare un discorso generale di un modo diverso di vedere il cinema di tutta europa rispetto all'america,ma si dovrebbe parlare per grandi linee per non addentrarsi in discorsi che comprenderebbero dinamiche economiche sociali e culturali diverse per i due paesi,ma si può dire che l'italia si differenzia ulteriormente rispetto all'europa,perchè il cinema italiano ha un approccio assolutamente personale.
In italia il cinema è così legato ad un mercato povero che risulta essere assolutamente discriminatorio,i film che maggiormente incassano sono talmente vuoti di significato o di qualunque veste artistica che affossano il nostro cinema e abituano lo spettatore alla povertà di idee e contenuti e ad un'idea di cinema come pura e sola evasione....poi ci sono i film "finto-intellettuali"che riscuotono grande successo e hanno la parvenza di film "colti"risultando invece un grosso bluff, sono venduti promossi e poi fruiti,ma che comunque non giovano al nostro cinema comunque;poi ci sono i film cosiddetti intellettuali che hanno un valore artistico ma che soffrono di un duplice snobbismo,mi spiego:i film "colti"vogliono distaccarsi dai soliti film "natalizi" per contenuti e tecniche,si danno un certo contegno per differenziarsi,questo atteggiamento altro non fa che allontanare il grosso pubblico perchè intimorito dall'impegno,dalla cultura,forse anche a torto perchè non tutti i film cosiddetti colti sono noiosi,quindi in italia ciò che non incassa non va bene,i contributi dello stato per i film sono altro discorso...difficili da ottenere e fino a poco tempo fa abbastanza irrisori...comunque anche un sistema assistenziale porta a degenerazioni e distorsioni varie...
il cinema americano è una scatola piena di giocattoli,un parco giochi,ci sono i giochi intelligenti e tanti giochini stupidi,ma si vendono bene tutti...
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...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

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denisuccia

Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
Inviato: 06-04-2003 14:23  
Prima di tutto secondo me bisogna tener conto della differenza quantitativa di offerta...
C'è una sostanziale differenza tra il numero di film americani che, ogni anno, esce nelle sale, e quello dei film italiani.
E' ovvio che, in mezzo a tutta quella cianfrusaglia, esistano film di alto livello, ed è ancora più naturale che, essendo un mercato maggiore rispetto a quello italiano, i film conosciuti in tutta l'america abbiano una diversa pubblicità a livello mondiale rispetto agli italiani/europei.
Io non me la sento di dire che l'America ha sfornato più capolavori ed ha segnato di più la storia del cinema rispetto all'Italia.
Tutto và a seconda delle proporzioni!
Poi bisogna dire anche che c'è una sostanziale differenza tra il modo di fare cinema italiano, a mio parere più semplice ed elegante (stò parlando di film di Ozpetec, al massimo Muccino ed altri, non dei fratelli Vanzina!) e quello americano, spesso grossolano, megalomane e pieno zeppo di effetti speciali.
Un buon film non è necessariamente il film che ha utilizzato più effetti speciali, o ha riscontrato maggior successo al botteghino.
Forse ho io un'idea sbagliata di cosa possa significare "fare la storia del cinema", ma raramente, a mio parere, sono state le grandi produzioni a sfornare buoni film.
Ci sono ottimi film europei che, messi a confronto con filmoni americani, escano vincenti dal paragone, nonostante il poco utilizzo di effetti speciali e di grandi star internazionali.
Spesso, addirittura, la storia del cinema è firmata da chi, uscito "dal nulla", tira fuori un prodotto meno commerciale, sorprendente, con tanto di nomi sconosciuti...

Non è vero che il cinema italiano non ha segnato la storia del cinema e non è vero che quello americano sia buono come sembra... se ne parla di più, questo si, perchè è un altro mercato diverso, sia per genere che per "grandezza".

Bisognerebbe poter commentare a parità di uscite e di mezzi.
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L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi.

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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 06-04-2003 15:44  
si den hai ragione,però se noi contiamo che l'america è un continente...anche se poi il cinema si concentra in alcuni parti specifiche, l'italia è praticamente della grandezza di un bottone rispetto all'america..però io credo che facendo un confronto noi abbiamo sfornato anche molti capolavori...durante tutta la storia del cinema
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...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 06-04-2003 15:54  
quote:
In data 2003-04-05 23:35, SolidSnake scrive:
Perche l'Italia non riesce ancora a lasciare un'impronta indelebile nel cinema mondiale, cosa che il cinema americano ha ormai fatto da tempo?
Probabilmente questo è dovuto a una miriade di fattori, anche perchè i grandi artisti di cittadinanza italiana non mancano...

Che ne pensate?



Ti riferisci alla contemporaneità? Bhe questo è da ricercare dai primordi del cinema ... e dalla creazione di un mercato (quello americano) chiuso a se stesso ... che si è sempre più rinforzato e dispone di un grossissimo budget e come bensai i soldi ... molto più di allora contano ancora di più.
Il cinema Italiano ha avuto due apogei : il quindicennio del muto, assolutamente interessante e ispiratore per registi come Griffith (come avrebbe fatto a porre alcune sue poetiche senza aver mai visionato 'Cabiria' di Pastrone?); e il decennio breve ma intenso del Neorealismo (che è stato basilare per la Nouvelle Vague francese e ha condizionato non poco grandi autori come Scorsese e Coppola). Questi due periodi hanno segnato fortemente il Cinema a livello mondiale e il segno è quantomai indelebile ... io porrei anche un periodo isolato, a se stante che è quello del post-neorealismo quello autoriale che vedeva tre grandi come : Fellini, Antonioni e Bertolucci (e anche Bellocchio, Pasolini e Ferreri, sublimi sperimentatori) tutti in un modo 'strettamente personale' hanno segnato con alcune opere (ed è quindi ricondurre ad unica corrente).

Ora vediamo di collocare storicamente queste fasi : L'apogeo del muto finisce con l'entrata in guerra dell'italia nella prima guerra mondiale ... assolutamente disastrosa ... il cinema si 'blocca' (del resto anche in Francia) e qui avviene la grande scalata del cinema americano che comincia a esportare i suoi film nel territorio europeo martirizzato ... poi avvento del fascismo, seconda guerra mondiale ... altra tragedia ... alcuni autori con poco riescono a girare delle opere con poco, non convenzionali, assolutamente sublimi e tutto iniziò con Ossessione di Visconti del '44 poi con il celeberrimo Roma città aperta di Rossellini '45 e il cinema non fu più lo stesso il ventennio a seguire fu molto prolifero, gli anni del grande boom ha visto una grande rinascita ... Cinecittà riprese a produrre film e filmetti (sopratutto di genere mitologico) ... da Fellini a registi che si nascondevano sotto pseudomini americani in realtà italianissimi come Leone (che avrà un successo straordinario con il rilancio totalmente 'rivisto' del western) molti attori stranieri, divi americani lavoravano in italia (vedi Eastwood nella trilogia del dollaro o Hoffman con Alfredo, Alfredo). Questo boom del cinema italiano a livello economico coincise con una sostanziale crisi del cinema Hollywoodiani .. che diede un po' di respiro e permise un sostanziale successo nazionale del nostro cinema ... L'america verso la fine dei 60 inizio 70 si riprese le sovvenzioni che aveva dato all'italia (facevano parte degli aiuti economici post-guerra) riguardanti la settima arte ... pensando fosse ormai in grado di reggersi senza i soldi ... in realtà la produzione cinematografica italiana era molto debole non aveva solide basi (forse non le ha mai avute) e cadde in un baratro che investì metà anni 70 e anni 80 ... erano gli anni in cui si parlò di DEFINITIVA MORTE del cinema italiano ... 'La terrazza' di Scola (1980)rappresenta il funerale della commedia all'italiana prettamente intesa.
Ma anche in questi anni effimeri autori di gran pregio ebbero modo di uscire allo scoperto : Moretti, Olmi (che sfruttarono il tentativo della TITANUS di lanciare una Nouvelle Vague italiana e ebbero modo di uscire dalla mischia) ma anche comici partoriti dalla TV che seppero reinventarsi le loro poetiche e ben adattarle al cinema ... Verdone, Benigni e Troisi (rispettivamente comicità Romana, Toscana e Napoletana) ...

gli anni 90 sono stati un continuum di una sostanziale stasi con alcuni 'traballamenti' ma niente più ... oggi, nel 2003, è ancora così!
In USA sostanzialmente questa stasi è presente, non a livello economico ma 'autoriale' (questo termine è inesatto ma passatemelo) ... L'EUROPA con la Francia, la Danimarca ha i germi di una possibile rinascita a livello autoriale (per non parlare del cinema mediorientale e nipponico).
L'italia ha tutte le possibilità per poter rinascere in questo senso ... basta una sostanziale distribuzione dei nostri film ... finche su 50 sale di una città 48 saranno occupate dal 'Signore degli anelli' (esempio) è logico un congelamento della nostra situazione cinematografica ...

Uh qual'era la domanda? i miei soliti voli pindarici eheh

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malebolgia

Reg.: 15 Gen 2003
Messaggi: 2665
Da: matelica (MC)
Inviato: 06-04-2003 16:14  
dunque, rileggendovi, la causa del gap tra il cinema italiano e quello americano è da ricondurre alla disponibilità di mezzi (suppongo parliate di denaro) e alla quantità dei film proposti.
non sono d'accordo....
o meglio, ne convengo anch'io, ma mi sembra un po' riduttivo.
tralasciamo pure il fatto che è la stragrande maggioranza del pubblico nostrano, ormai lobotomizzato e tristemente assuefatto dai bombardamenti promozionali di alcuni film, a dare origine a questo preoccupante(?) divario.
cazzo, per mandare qualche italiano al cinema a vedere qualcosa fatto in casa, ci sono 3 modi:
- nel cast ci deve essere un attore (se sono 2 o 3 meglio) statunitense (preferibilmente di hollywood)
- devono fargli 2 palle così 24/24h con pubblicità e promozioni su tv e giornali...
- è un porno...

consideriamo i prodotti indipendenti, a basso budget, non pubblicizzati né girati con attori professionisti....
suppongo (e sottolineo SUPPONGO) che negli u.s. sia dato maggior peso a questi film, vengono presi in considerazione, mentre nel nostro belpaese essi fanno ancora parte di una realtà vissuta solo da un'elite.
non credo che sia un fenomeno da sottovalutare, secondo me lo spettatore italiano non ha voglia di sbattersi per cercare il film nostrano di nicchia, magari bello, e opta per la visione del filmazzo americano....
è la mancanza di cultura, della consapevolezza di avere nel nostro territorio ottimi prodotti di qualità, che costituisce la differenza tra il nostro e il cinema d'oltreoceano.
è proprio questa ignoranza che causa la mancanza di fondi e di distribuzione del prodotto italiano su scala mondiale.

è il solito circolo vizioso che da troppo tempo bisogna spezzare....

bye

_________________
*sono fondamentalmente un ignorante*

[ Questo messaggio è stato modificato da: malebolgia il 06-04-2003 alle 16:16 ]

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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 06-04-2003 16:36  
Una cosa è certa nel panorama americano i film di nicchia (sempre americani) escono!
In italia film come Respiro, L'imbalsamatore hanno avuto una distribuzione travagliatissima e hanno rischiato di non venire alla luce ... chissà quanti ipotetici gioielli non hanno avuto chance ... assurdo!

Questo perchè le case di produzioni indipendenti non hanno la solidità che hanno in America, ma anche in Francia e in Inghilterra.
_________________
::M:: cineForum

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Squall

Reg.: 25 Dic 2002
Messaggi: 3315
Da: Selargius (CA)
Inviato: 06-04-2003 16:37  
quote:
In data 2003-04-05 23:35, SolidSnake scrive:
Perche l'Italia non riesce ancora a lasciare un'impronta indelebile nel cinema mondiale, cosa che il cinema americano ha ormai fatto da tempo?




Perchè i film italiani, o almeno gli ultimi, fanno tutti schifo!!!

Scherzo, non arrabbiatevi!


A me non piacciono

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SolidSnake

Reg.: 13 Mar 2003
Messaggi: 10561
Da: San Cesareo (RM)
Inviato: 06-04-2003 21:00  
Secondo me l'Italia paga un po quella brutta reputazione che si è fatta negli anni 70 e 80 e fino a meta degli anni 90 dove i film che uscivano erano semplicemente tutte cacate, tutte quelle commediacce piene di donne nude che soffocavano quel buon film che usciva ogni 100. E di questo lo spettatore italiano ancora non ne è consapevole (visto il campione di incassi di Natale sul Nilo, una boiata di commedia, e il mezzo flop di al john e jack, a mio parere la sola commedia di qualità italiana, insieme a quella di Verdone)

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RickBlaine

Reg.: 30 Mar 2003
Messaggi: 1868
Da: Collegno (TO)
Inviato: 06-04-2003 21:21  
Io credo che il cinema italiano degli ultimi vent'anni tolte poche rare eccezioni (La vita è bella, Nuovo Cinema Paradiso, Mediterraneo) sia da cestinare. Anche la maggior parte delle produzioni americane degli ultimi anni fa cagare. Solo che se noi produciamo 1 loro producono 50 e su quei 50 ci sono più possibilità di trovare film quanto meno decenti. E poi, secondo me, bisognerebbe parlare di cinema Anglosassone più che americano, visto il grande successo e il proliferare di pellicole del Regno Unito (Sliding Doors, Full Monty, About a boy) e che comunque si avvicinano ai canoni dei film hollywoodiani.

Chi trova un senso un ciò che ho scritto è un genio!
_________________
Best Always, John Landis

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 06-04-2003 22:28  
Ti ricordo che è pià facile cestinare la spazzatura di Cinisello Balsamo rispetto a quella di Milano, o quella di Latina rispetto a Roma o quella di Massa rispetto a Firenze.
I contenuti Italiani, o meglio, alcuni conetenuti sono pura storia del cinema(Cfr. Rocco e i suoi fratelli) e non posso esimermi dal citare L'europa, vecchio continente, pieno di passione e stress post traumatico da storia....

_________________
" I woul' say i'm sorry if I thought that you woul' change your mind"
The cure.
Boys don'y cry

[ Questo messaggio è stato modificato da: gmgregori il 06-04-2003 alle 22:30 ]

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tabris74

Reg.: 29 Mag 2002
Messaggi: 623
Da: vicenza (VI)
Inviato: 07-04-2003 10:58  
quote:
In italia film come Respiro, L'imbalsamatore hanno avuto una distribuzione travagliatissima e hanno rischiato di non venire alla luce ... chissà quanti ipotetici gioielli non hanno avuto chance ... assurdo!


Già, in compenso fanno lavorare la figlia di Costanzo o quella di Tognazzi...

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