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Il grande Cocomero |
gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
|  Inviato: 14-02-2003 20:30 |
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Bellissima storia di un ragazzina sofferente di crisi epilettiche. Lo psichiatra di turno(il bravissimo Castellitto) instaura con lei un rapporto che va al di là del medico - paziente. Il film mostra una candida amicizia dove il protagonista Castellito trova quasi una dimensione di padre.(sembra che la tecnica terapeutica usata nel film dallo psichiatra si ispiri ad un teoria innovativa di uno psicologo italiano). Del resto tutta la comunità mostrata nel film è gioiosa seppure all'interno di una dimensione derammatica come quella delle patologie psichiche.
Commedia giusta dove forse non c'è happy end ma neanche la tragicità che spesso vediamo in molti finali.
Il film è tuttaltro che noioso e sinceramente lo consiglio vivamente. Semplice e ben strutturato.Da ossigeno al cervello.Gli attori sono da manuale e ovviamenti i miei complimenti alla Archibugi che mi aveva deluso con L'albero delle Pere.
Bye
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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NancyKid
ex "CarbonKid"
Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
| | Inviato: 15-02-2003 12:51 |
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Io non l'ho trovato un granchè
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eh? |
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skylight
Reg.: 07 Dic 2002
Messaggi: 705
Da: san gillio (TO)
| | Inviato: 15-02-2003 17:00 |
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| io invece lo trovo piuttosto bello,anke sr nn amo molto castellitto |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
| | Inviato: 04-06-2003 22:16 |
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gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
| | Inviato: 05-06-2003 13:15 |
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Il film mostra comunque un'oasi del servizio sanitario psichiatrico. E' un po' romanzato, ma spesso nella bruttura di certi ambienti lo scongelamento dei rapporti medico paziente possono compensare!
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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