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Autore Chiamata da uno sconosciuto
gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 30-06-2006 18:52  
Metto qui la rece che ho scritto per un altro sito, così da poter stimolare qualche discussione (il film non è male)
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Storie da cinema: e se qualcuno avesse preso alla lettera quanto Mina diceva quaranta anni fa sulle note di Ennio Morricone quando si chiedeva se telefonando avesse potuto dire addio al proprio interlocutore? Capita così negli States che un feroce serial killer prima di uccidere le proprie vittime, babysitter rimaste in enormi case per controllare i bimbi di ricche famiglie, le tempesti di chiamate annunciandogli la prossima uccisione. Logico che gli appelli disperati delle giovani cadano nel vuoto e che alla propria difesa debba provvedere da sé.

Se Scream iniziava citando il Quando Chiama uno Sconosciuto del 1979, Chiamata da uno Sconosciuto è di quel film il remake dei primi venti minuti. Si perché mentre nell’originale la situazione della babysitter sola in casa era giusto il prologo di una storia che si sviluppava in un arco di sette anni, qui è l’idea alla base dell’intero film.

La costruzione del thriller, e della conseguente suspance che lo caratterizza, poggia quindi su tre elementi: la giovane protagonista, l’occhio invisibile dell’assassino e l’enorme casa fuori mano difficile da raggiungere per chiunque. Il regista Simon West, mantenendo fisso l’imperativo secondo cui è l’attesa a far crescere la tensione, gestisce questi tre aspetti combinando soggettive per caratterizzare il terrore della babysitter, grandangoli per dare quel senso di osservazione dal “di fuori” tipico del killer che vede la propria vittima prima di colpirla e primi e primissimi piani su tutti quei dettagli che fanno sembrare la casa il posto meno sicuro in cui si possa stare. Costruita infatti come un labirinto con lunghi corridoi e porte che aprono stanze ulteriormente suddivise al loro interno (una sorta di matrioska delle abitazioni), quest’ambiente diventa vero protagonista non solo grazie alle scelte dei colori (al giallo del legno che dovrebbe ispirare calore e comfort si contrappongono le tonalità scure dell’arredamento), ma anche in virtù dell’abile gioco di luci e riflessi consentito dalla scenografia, che fa perdere il senso dell’orientamento.

Ne esce una pellicola ben strutturata, che seppur ecceda spesso nella reiterazione dell’espediente della chiamata (dell’assassino, dell’ex ragazzo, degli amici burloni dell’ex-ragazzo, dell’amica, dell’ex-amica, del papà, dei padroni di casa, degli addetti all’antifurto), regge all’allungamento della rivisitazione, mantenendo il coinvolgimento emotivo dello spettatore per tutti i novanta minuti.


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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 02-07-2006 13:46  
Chiamata da uno sconosciuto

Titolo originale: When a Stranger Calls
Nazione e Anno: Usa, 2006
Genere: Thriller
Durata: 87 minuti
Regia: Simon West


Cast: Camilla Belle, Tommy Flanagan, Tessa Thompson, Brian Geraghty
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Produzione:



Trama : la giovane jill deve lavorare nella serata peggiore per farlo, mentre i suoi compagni liceali festeggiano con un falo' in collina.Il compito che la attende sembra agevole , una serata da baby sitter a due bambini che sembrano dormire per tutta la notte mentre i ricchissimi genitori si prendono una serata libera per cinema e ristorante.Entrata nella casa da sogno che la ospita ( bellisisma ma isolata ) arrivano all'improvviso strane e minacciose telefonate fatte da un misterioso maniaco...forse e' il caso di preoccuparsi anche dei bambini che non sembrano accorgersi di nulla.
Osservazioni : questo film vive per il fatto che la casa a disposizione del regista e' veramente incredibile, con una serra interna e un piccolo laghetto realizato con un vascone ( con tanto di pontile) . Le logiche della tensione si potrebbero muovere in un ambiente tanto confortevole e adatto senza troppo problemi , con le luci che si accendono a seconda se qualcuno e' presente nella stanza ( la cosa non preoccupatevi , e' abusata ovviamente ) e con tanti microambienti dove ci si puo' nascondere ,ma purtroppo i difetti sono sempre gli stessi del cinema americano thriller-horror con protagonisti i teen
ager ( non perdoneremo mai venerdi' 13 per questo...e per altro ...). Dopo un inizio veramente intrigante con una buona scena che ci fa capire che l'assassino e' di quelli tosti , e con qualche scelta artistica azzeccata ( inquadrature delle giostre che rallentano nel momento topico e un palloncino rosso che da' l'idea della fuggevolezza della vita), conosciamo jill, la classica teen di bell'aspetto atletica che ha un problema con il fidanzato.E subito incominciamo un po' ad odiarne stereotipi e modi di fare abusati in un certo cinema come si diceva prima. Poi dopo che vediamo la casa e ne rimaniamo abbagliati per la bellezza estrema , inizia il balletto delle telefonate e il film incomincia a incartarsi con la necessita' solita di scontrarsi con il cell che non prende ( bel problema per il cinema odierno ) e la necessita' di far allontanare la possibilita' di arrivo della polizia.
E li' la sceneggiatura sceglie soluzioni troppo forzate per essere veramente credibili anche se comunque l'aiuto della casa e della sua architettonica fa tenere a galla il film vedendolo con una certa logica di indulgenza.
Per poi comunque crollare completamente appena fuori della casa con un finale assurdo e tremendo che potrebbe portare a una serie nuova di zecca ...tremiamo sin da ora .Un telefono old style omaggia l'ispiratore " il terrore corre sul filo " di anatole litvak.
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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

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RipleyGame

Reg.: 16 Giu 2006
Messaggi: 116
Da: Messina (ME)
Inviato: 02-07-2006 14:59  
Sì,il finale è un pò deludente,e trovo anche insensata la figura dell'amica che arriva di punto in bianco senza problemi in una casa situata in un luogo abbastanza complicato da trovare,per non parlare del gatto Chester che esce dalla stanza(che tutti lo potevano immaginare,anche se a me ha fatto paura ugualmente).Ecco,come thriller quello che posso dire è che ha raggiunto pienamente il suo scopo di mettermi paura e farmi sobbalzare dalla poltrona,ma non trovo la trama così originale.

[ Questo messaggio è stato modificato da: RipleyGame il 02-07-2006 alle 15:01 ]

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Musika

Reg.: 31 Gen 2006
Messaggi: 3175
Da: Napoli (NA)
Inviato: 02-07-2006 20:02  
è una cagata secondo me...tutto scontato...io e la mia amika pero' siamo saltate un paio di volte facendo cagare tutti sotto perchè urlavamo...ihihihih

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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 03-07-2006 17:56  
voglio farmi una casa come quella!! la cosa più bella del film!
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M.O.I.G.E. al rogo

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RipleyGame

Reg.: 16 Giu 2006
Messaggi: 116
Da: Messina (ME)
Inviato: 04-07-2006 01:20  
Come approvo...

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 04-07-2006 06:37  
la casa e' il film ! avete notato la perdita di fascino quando dalla reggia si passa brevemente alla depandance ?
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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 04-07-2006 11:48  
Una valida pellicola di inizio estate mi risolleva da un torpore pittosto profondo. Questo West qui si diverte a spaventare con una maestria già bella matura. Si move a suo agio nella casa e non ci rompe le balle con la camera a mano, non se ne può più, salvo in rari frangenti. Tra finte soggettive e toni voyeristici lo stile risulta accattivante nonostante il plot suoni come un motivetto inflazionato. Va poi sottolineata la furbizia nel liquidare subito lo stereotipo college life e la provincietta americana tanto che i personaggi sono tutti secondari e non ci scassano la minchia con patetiche entrate in scena. La mdp è sempre in movimento e svicola come un gatto...nero, sempre in ombra.
Ah, dimenticavo, finalmente West ci toglie dalle orecchie quei soliti sbalzi di volume che più che spaventare, sono utili a far venire l'esaurimento, vedi il recente(in Italia) Shutter, così che il sonoro torna ad essere al servizio della mdp e non viceversa.
Bravo Simon.
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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