Autore |
La Casa sul Lago del Tempo |
leonessa
 Reg.: 09 Ago 2002 Messaggi: 5315 Da: Abbiategrasso (MI)
| Inviato: 24-06-2006 01:29 |
|
Commedia romantica che ha come sfondo una casa completamente di vetro sul lago e una cassetta della posta molto affollata
Il film si destreggia su due diverse linee temporali e putroppo la cosa non gli riesce granchè bene perdendosi spesso in elucubrazioni mentali superfluee.
La solita Sandrina Bullock ci offre il suo solito ruolo al saccarosio degno di Sandrina Bullock...
Il povero Keanu Reeves si imbarca in un film altrettanto brutto come "Sweet November" e ne esce devastato... bello come il sole ma devastato...
1bix8
_________________ I'm impossible to forget but hard to remember |
|
Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 24-06-2006 12:41 |
|
L'ultimo film di Alejandro Agresti vive di una strana dicotomia. Quella che vede nel suo titolo anglofono, The Lake House, riferimenti al tipico mondo dell'horror estivo, e in quello (pessimamente) tradotto, La casa sul lago del tempo, un richiamo al vasto sottobosco di quei film, magari europei, magari anche di serie B, che, in difficoltà di distribuzione, sfruttano il periodo dei primi caldi per ritagliarsi un po' di visibilità.
Basta un occhiata al manifesto, però, per rendersi conto che invece si tratta di una commedia nel più classico stile buonista e romantico del made in USA: un Keanu Reeves languidamente posato sulla spalla della bella di turno, questa volta Sandra Bullock.
Sempre nella locandina del film, però, si nota anche come il bel Reeves sia bicromatico, e spicchi per il suo bianco e nero nel languido color crema del contorno.
Si perché l'etichetta di "commedia romantica" si deve subito mutare in "commedia romantica con risvolti paranormali", come la nuova vulgata hollywoodiana ammiccante alle varie New Age e Scientology impone.
I due protagonisti della love story si trovano a tenere un rapporto epistolare a distanza. Ma una distanza temporale e non fisica: lei è un giovane medico in carriera, lui figlio di un celebre architetto che progetta palazzine, e vive due anni prima del punto nel continuum temporale in cui lei si trova a percorrere. Dopo le iniziali incomprensioni dovute alle date sfasate e elementi non combacianti, i due si trovano a vivere una grande storia d'amore pur essendo separati nello spazio e, soprattutto, nel tempo, giungend più volte a sfiorarsi e incrociarsi, ma mai ad incontrarsi.
Ci asteniamo dallo svelare lo (scontato) finale, che si adagia placidamente su un film che fa della zuccherosa colonna sonora uno dei punti di forza (sigh!).
Agresti, autore del commovente Valentin, costruisce un film che non decolla mai, che si adagia sulla presenza scenica di due bravi attori (tre, se consideriamo la piccola parte dell'ottima Shororeh Aghdashloo), e che anzi insiste mollemente sulla mitologia del grande amore con sequenze retoriche e irritanti.
Nulla da eccepire per la scelta di un'uscita estiva, priva di tanti clamori, che relega La casa sul lago del tempo a un nulla più che discreto film da cassetta per una serata da teen-ager innamorati.
già pubblicato qui
_________________ "Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate" |
|
kornnet
 Reg.: 27 Nov 2004 Messaggi: 156 Da: Salerno (SA)
| Inviato: 24-06-2006 13:15 |
|
biip!! biip!! attenzione!!! remake di merda! attenzione!!! remake di merda! si prega la gentile utenza di non vedere questo film, grazie.
_________________ "Ridi, ed il mondo riderà con te. Piangi, e piangerai da solo" - Old Boy
"Lo so che sei un bravo ragazzo. Ma tu lo sai perchè io devo ucciderti? Lo capisci? Huh? Lo sai?" - Sympathy for Mr.Vengeance |
|
cassiopea
 Reg.: 12 Giu 2006 Messaggi: 1399 Da: Roma (RM)
| Inviato: 24-06-2006 17:38 |
|
quote: In data 2006-06-24 12:41, Petrus scrive:
L'ultimo film di Alejandro Agresti vive di una strana dicotomia. Quella che vede nel suo titolo anglofono, The Lake House, riferimenti al tipico mondo dell'horror estivo, e in quello (pessimamente) tradotto, La casa sul lago del tempo, un richiamo al vasto sottobosco di quei film, magari europei, magari anche di serie B, che, in difficoltà di distribuzione, sfruttano il periodo dei primi caldi per ritagliarsi un po' di visibilità.
Basta un occhiata al manifesto, però, per rendersi conto che invece si tratta di una commedia nel più classico stile buonista e romantico del made in USA: un Keanu Reeves languidamente posato sulla spalla della bella di turno, questa volta Sandra Bullock.
Sempre nella locandina del film, però, si nota anche come il bel Reeves sia bicromatico, e spicchi per il suo bianco e nero nel languido color crema del contorno.
Si perché l'etichetta di "commedia romantica" si deve subito mutare in "commedia romantica con risvolti paranormali", come la nuova vulgata hollywoodiana ammiccante alle varie New Age e Scientology impone.
I due protagonisti della love story si trovano a tenere un rapporto epistolare a distanza. Ma una distanza temporale e non fisica: lei è un giovane medico in carriera, lui figlio di un celebre architetto che progetta palazzine, e vive due anni prima del punto nel continuum temporale in cui lei si trova a percorrere. Dopo le iniziali incomprensioni dovute alle date sfasate e elementi non combacianti, i due si trovano a vivere una grande storia d'amore pur essendo separati nello spazio e, soprattutto, nel tempo, giungend più volte a sfiorarsi e incrociarsi, ma mai ad incontrarsi.
Ci asteniamo dallo svelare lo (scontato) finale, che si adagia placidamente su un film che fa della zuccherosa colonna sonora uno dei punti di forza (sigh!).
Agresti, autore del commovente Valentin, costruisce un film che non decolla mai, che si adagia sulla presenza scenica di due bravi attori (tre, se consideriamo la piccola parte dell'ottima Shororeh Aghdashloo), e che anzi insiste mollemente sulla mitologia del grande amore con sequenze retoriche e irritanti.
Nulla da eccepire per la scelta di un'uscita estiva, priva di tanti clamori, che relega La casa sul lago del tempo a un nulla più che discreto film da cassetta per una serata da teen-ager innamorati.
già pubblicato qui
|
Lo vedi RICHMOND?! Ero venuta in questa sezione, avevo cercato questo topic x dire la mia su questo film...e dopo tutto sto popò di critica dimmi tu se ad una poveretta non passa la voglia di scrivere!!
Petrus non ho niente contro di te...è una cosa tra me e rich...
_________________ - Devo comunicarvi una cosa molto importante, monsieur. Facciamo tutti schifo. Siamo tutti meravigliosi, e facciamo tutti schifo. |
|
Sandino81
 Reg.: 09 Lug 2005 Messaggi: 70 Da: Pisa (PI)
| Inviato: 30-06-2006 08:58 |
|
Dopo aver letto la critica di Petrus (che ahimè non ci becca quasi mai) ho deciso di andare a vedere il film con il mio boy. Non voglio polemizzare con il suddetto, ma a volte mi chiedo come vengano letteralmente recensiti i film, su quello che è un FORUM CINEMATOGRAFICO (o forse ho letto male il titolo). Dopo essermi sciroppata al DAMS il percorso formativo 5 (Programmista e regista cinema e televisione) e dopo 2 anni con Piero Lombardi all'accademia nazionale arti cinematografiche, non mi era mai capitato di trovare analisi tanto grossolane della pellicola.
Analizziamo da un punto di vista tecnico:
Sceneggiatura: la sceneggiatura è eccellente, ottimo il ritmo narrativo ed eccellente nel non lasciare mai quelli che in gergo vengono chiamati "Holes" (buchi) nel tessuto spaziale della trama nè snatchdrows (strappi) nel tessuto temporale della stessa. Gli stessi paradossi temporali, in cui è facile incappare in questa tipologia di film, (a cavallo del vecchio filone fantascientifico) sono resi in maniera realistica, tanto da rispettare la fisica soggettiva della storia. Per quanto riguarda i dialoghi tendono a essere diretti e immediati, con pochi fronzoli e senza eccessivo utilizzo di "frasi ad effetto", il che dona freschezza e semplicità ai personaggi che trovano pertanto alloggio nell'insieme "persona comune" che la pellicola vuole rendere. Eccellente anche sotto il profilo dell'innovazione spazio-temporale che richiama alla mente altre recenti pellicole (sliding doors - futuri alternativi; Donnie Darko - Varco spazio temporale; Ritorno al Futuro - Modificazione del tessuto temporale nel futuro come conseguenza di azioni esplicate nel passato; Eternal Sunshine of the Spotless Mind - Gli eventi passati vengono narrati nel futuro attraverso dialoghi nel presente) ma che in realtà sviluppa un filone nuovo (sempre relativamente al fatto di essere un remake), ovvero l'evoluzione di due storie distinte che in contemporanea disegnano le proprie vicende svolgendosi lungo una linea continua (infatti non tratta l'argomento come universi parelleli); ci troviamo quindi su un'unica linea temporale percorsa in contemporanea da due punti differenti in contatto tra di loro. Il punto dolente della sceneggiatura verte invece sui personaggi, che presentano molto poco carisma, poco spessore psicologico e una bassa valenza emotiva.
Regia: La regia non è nulla di eccelso e nulla di pessimo. Il regista ha svolto il proprio compitino senza chicche nè virtuosismi. Buono l'utilizzo del campo lungo e del campo totale, che spesso riescono a dare respiro alla storia. A mio parere, invece, appena sufficiente l'utilizzo del campo medio, talvolta irritante e confusionario, altre volte quasi posto al di fuori dello schema narrativo. Un limitato uso dei primi piani (molto probabilmente dovuto alla bassa qualità recitativa di Keanu Reeves [Forse che aveva ragione il buon vecchio Brad Pitt quando sosteneva che il suddetto possiede tre facce? Ricordiamolo in Matrix... quando scopre di aver vissuto da sempre una realtà virtuale e quando si accorge di avere il POTERE di agire sulla matrice l'espressione è... PATETICAMENTE UGUALE) contribuisce a ridurre lo spessore emotivo e psicologico dei personaggi, di cui è già carente la sceneggiatura.
Montaggio: eccellente il montaggio, perfettamente in sintonia con lo stile romantico-drammatico del film, risultando snello e dinamico, ma mai frenetico e/o lento. Contribuisce in maniera piacevole a dare un ritmo gradevole alla pellicola, senza eccessivi dilungamenti. Lo spettatore non perde niente della trama, nonostante la complessità della stessa.
Buono l'utilizzo del montaggio alternato (David W. Griffith credo avrebbe gradito). Forse qualche ellissi di troppo, che però segna un punto a favore del ritmo.
Attori: Buona la recitazione della Bullock (splendida l'espressione delusa all'interno del ristorante, così come quella di fronte al progetto sul finale del film). Pessima quella di Reeves (non mi dilungo perchè vado di fretta )
Dal punto di vista prettamente generale dò al film un 7,5 ed invito chiunque si avvicini a un'opera cinematografica a valutarla sempre all'interno del proprio genere. Un film romantico/drammatico non può avere scene stressanti, non può avere ritmi deliranti, nè atmosfere claustrofobiche, deve essere melanconico, ha l'obbligo di trattare d'amore e di trattarlo nel senso classico del termine. Consiglio, pertanto, agli appassionati del genere romantico/drammatico di andarlo a vedere, perchè è una buona ventata di freschezza, in genere a qualche coppietta che vuole passare una serata tranquilla (magari seguita da coccole perchè no...), a chiunque voglia andare al cinema e si trovi nelle altre sale le ciofeche di films che ci sono questa settimana. Se non gradite il genere romantico/drammatico, evitate proprio di avvicinarvi al botteghino.
Grazie, Rossella
P.s.: il finale non è melenso, nè buonista, nè scontato, sarebbe stato molto più scontato se lui fosse morto, avreste gridato al POLPETTONE LACRIMOSO. Su su... un pò di obiettività una volta tanto.
Un baciotto ai maschiotti
_________________ Chi soffre non muore, ma cresce e rinasce... |
|
Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 30-06-2006 09:47 |
|
dopo che ho passato 15 mesi su messenger con sandrix e 15 minuti in chat con marienbad, nonchè dopo aver condiviso 4 o 5 topic con mario, non penso di poter prendere lezioni da nessuno, tantomeno da chi si trincera dietro presunti tioli.
Ai titolatissimi sfugge, forse, lo scopo e il target di una recensione, che non è quella dell'analisi pedissequa di un film, ma del sintetismo e del sincretismo tra pellicola e pubblico, mediata dal criticismo e dal gusto di chi scrive.
Detto questo, La casa sul lago della minchia rimane un film assolutamente mediocre, abbiocco di una serata di mezz'estate
p.s.: se e quando avrò tempo risponderò nel dettaglio
_________________
"è una storia vecchia per me; io sono nato fuori tempo"
[ Questo messaggio è stato modificato da: Petrus il 30-06-2006 alle 09:48 ] |
|
Sandino81
 Reg.: 09 Lug 2005 Messaggi: 70 Da: Pisa (PI)
| Inviato: 30-06-2006 10:33 |
|
Petrus... non utilizzare termini pomposi per poi significare il nulla semantico. La recensione è una valutazione il più possibile obiettiva e distaccata del valore della pellicola. Se dici che questa pellicola è mediocre, mi spiace, ma vuol dire che non conosci il filone Drammatico/romantico. Rispetta i canoni dei film drammatici, è un film romantico, tratta sentimenti intensi e un tema classico come l'amore al di là del tempo e dello spazio. Tecnicamente non è male sotto nessun punto di vista, come fai a dire E' UN FILM MEDIOCRE? Dì che non ti piace il genere. Voglio dire, se sono riusciti a parlar bene di Tarantino, si può pure parlar male di questo, ma da un punto di vista cinematografico il film è per niente male, sia nei contenuti che nella struttura. Certo, se ti aspettavi l'intensità emotiva del primo rocky, l'azione di Matrix e il finale di Barry Lindon, forse sbagli genere. Capisco dare opinioni personali, ma non fare recensioni. Quelle bisognerebbe farle fare a chi le sa fare. Ci sono già quelli del ciak che di cinema ci capiscono poco o nulla (e non sono io a dirlo). La recensione ha dei canoni che devono essere rispettati, non può rispondere al gusto personale. Altrimenti se io faccio la recensione al "monello" di Chaplin scrivo A, magari la fa un fan degli X-MEN RAMBO 3 ROCKY 5 e scrive che è una ciofeca e che fa venire il sonno. Ripeto il film è inquadrato nel proprio filone, ben realizzato ed innovativo per come affronta il tema amore. Alla fine ho visto anche qualche lacrimuccia al cinema... insomma... un buon film nel suo genere. Certo, non è Lulù - Il vaso di Pandora, ma comunque non si potrebbe fare un paragone, per il diverso approccio alla base.
Io gli avrei dato 6 (non fosse perchè a me piace molto Agresti e lo sceneggiatore è quel premio pulitzer di Proof), più che altro per Reeves che credo non dovrebbe recitare per quanto è incompetente, non so come faccia a avere la stessa faccia dall'avvocato del diavolo a Sweet November passando per Matrix (molto più carismatico Cruise e di sicuro più bravo [forse per questo Kubrick lo ha scelto per la sua pellicola-compendio?]) ma dopo la tua durezza, 7.5 per alzare la media... insomma è un film che si può vedere, di certo non una schifezza.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Sandino81 il 30-06-2006 alle 10:45 ] |
|
millio
 Reg.: 06 Gen 2005 Messaggi: 2394 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 30-06-2006 10:35 |
|
quote: In data 2006-06-24 13:15, kornnet scrive:
biip!! biip!! attenzione!!! remake di merda! attenzione!!! remake di merda! si prega la gentile utenza di non vedere questo film, grazie.
|
Ed è insopportabile vedere Sandra Bullock che sostituisce Ji-hyun Jun.
_________________ IOMA |
|
Sandino81
 Reg.: 09 Lug 2005 Messaggi: 70 Da: Pisa (PI)
| Inviato: 30-06-2006 10:53 |
|
quote: Ed è insopportabile vedere Sandra Bullock che sostituisce Ji-hyun Jun
|
ah ho capito... è una battaglia ideologica... certo che mettere la Bullock sul piano della Jun... un'altra sfinge della recitazione. Si dovrebbero valutare gli attori per l'abilità recitativa non per la loro "figaggine"; l'unica qualità della Jun è la bellezza, ma in quanto a recitare, perdonatemi, ma potrebbe imparare dalla Bellucci (il che è tutto dire). Se avete visto White Valentine e My Sassy Girl potreste rilevare quanto sia inespressiva. Sguardo languido bastonato e basta. Un'espressione alla Zoolander e fine. Davvero ragazzi, la Bullock non è il massimo come attrice, ma di certo meglio della Jun anni luce
_________________
Chi soffre non muore, ma cresce e rinasce...
[ Questo messaggio è stato modificato da: Sandino81 il 30-06-2006 alle 10:55 ] |
|
Hawke84
 Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 5586 Da: Cavarzere (VE)
| Inviato: 30-06-2006 11:05 |
|
e tu saresti quello coi "titoli"?
_________________ perchè l'italiano è sempre quello che va piano quando vede la macchina della polizia e appena passata corre oltre il limite.
[anthares] |
|
Sandino81
 Reg.: 09 Lug 2005 Messaggi: 70 Da: Pisa (PI)
| Inviato: 30-06-2006 11:40 |
|
hawke... prima di tutto QUELLA, secondo... potresti addurre le tue valutazioni artistiche sull'attrice JUN evitando di utilizzare le parole BELLA, SEXI, ATTRAENTE?
Perchè va bene discutere, ma discutiamo su cose serie e non su "ho ragione io" "hai ragione tu" ci sono dei parametri di valutazione nella recitazione di un'attrice, forza allora Hawke, dicci perchè la Jun è meglio della Bullock e spiegaci i punti forti della jun
_________________ Chi soffre non muore, ma cresce e rinasce... |
|
millio
 Reg.: 06 Gen 2005 Messaggi: 2394 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 30-06-2006 11:42 |
|
Io rimango della mia opinione, dovuta anche al fatto che la Bullock come attrice mi sembra pessima, ma è una mio opinione. La Jun non è una grandissima attrice, te ne do atto, ma la trovo meglio e di migliore presenza della Bullock. Non c'è poi nessuna battaglia ideologica ma l'ennesima constatazione che gli americani ormai ricorrono sempre più spesso al remake di film orientali, tra l'altro neppure particolarmente belli..
_________________ IOMA |
|
Sandino81
 Reg.: 09 Lug 2005 Messaggi: 70 Da: Pisa (PI)
| Inviato: 30-06-2006 11:55 |
|
Infatti Millio ho detto che la Bullock non è una Julia Roberts nè una Michelle Pfeiffer, ma rispetto alla Jun ha capacità espressiva, mimica, gestualità e capacità di calarsi nel ruolo discrete. La jun è pressochè inespressiva (ricordo che la suddetta non ha voluto girare Two Sisters [titolo del futuro remake americano.. già ho voglia di piangere] perchè di sua ammissione non sapeva recitare lo spavento. Ora... voglio dire... un attore che si rispetti almeno le 4 prerogative della recitazione le dovrebbe saper rendere, non dico realistiche, ma quanto meno credibili (Tristezza, Paura, Gioia, Ilarità). Ricordo che in Italia non si supera l'esame di recitazione se non si sanno rendere con il volto i quattro AGGETTIVI DELL'UMORE (certo poi se ti chiami Bellucci manco lo fai l'esame)
Insomma... la Jun ha carenze nei basilari della recitazione
_________________ Chi soffre non muore, ma cresce e rinasce... |
|
riddick
 Reg.: 14 Giu 2003 Messaggi: 3018 Da: san giorgio in bosco (PD)
| Inviato: 30-06-2006 13:34 |
|
ma quanto poco si stupiscono di corrispondere con il futuro i ragazzi d'oggi!
_________________ M.O.I.G.E. al rogo |
|
Hawke84
 Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 5586 Da: Cavarzere (VE)
| Inviato: 30-06-2006 14:30 |
|
quote: In data 2006-06-30 11:40, Sandino81 scrive:
forza allora Hawke, dicci perchè la Jun è meglio della Bullock e spiegaci i punti forti della jun
|
quanto mi dai?
_________________ perchè l'italiano è sempre quello che va piano quando vede la macchina della polizia e appena passata corre oltre il limite.
[anthares] |
|
|