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Autore Serenity, di Joss Wheadon
Pythoniana

Reg.: 06 Lug 2004
Messaggi: 1257
Da: Gorizia (GO)
Inviato: 23-11-2005 23:32  
*** QUALCHE PASSAGGIO POTREBBE ESSERE LIEVEMENTE SPOILEROSO... (niente di tragico, cmq) ***


26° secolo. Con la Terra sovrappopolata, il genere umano ha colonizzato un nuovo sistema solare, dal centro del quale una confederazione planetaria, l’Alleanza, ha quindi cercato di imporre all’esterno la propria pax, riunendo tutti i pianeti sotto un’unica bandiera e provocando così la guerra contro gli Indipendentisti. Tra questi si è distinto Malcolm Reynolds, che però, dopo la vittoria dell’Alleanza, si è dovuto riciclare come comandante di un’astronave-cargo, la Serenity, con cui effettua missioni al limite della legalità (e spesso oltre quel limite) con la costante minaccia delle forze dell’Alleanza. I veri guai, però, per lui e per il suo equipaggio, iniziano con l’imbarco di due strani passeggeri: il giovane medico Simon Tam e la sua misteriosa sorella...

In un periodo in cui Hollywood non pare brillare per originalità di idee, non può stupire la diffusione sul grande schermo di adattamenti da telefilm di successo, tra esempi fortunati quali la serie di Mission: impossible e tentativi più maldestri come il recupero dagli anni ’60 di The avengers. Al contrario, fa logicamente notizia un film ispirato ad una serie tv il cui successo è stato talmente limitato da causarne la soppressione addirittura prima che se ne esaurisse la prima stagione. Per paradossale che possa sembrare, è lo strano caso di Serenity, la pellicola sci-fi di Joss Wheadon che, a tre anni di distanza dalla sfortunata avventura televisiva, ha riesumato le situazioni ed i personaggi di Firefly e, dopo il battesimo del fuoco americano a fine settembre, è arrivata da noi aprendo martedì 22 novembre il Scienceplusfiction di Trieste. Merita allora spendere qualche riga per riassumere la singolare vicenda. Nell’autunno del 2002 la Fox vara un nuovo prodotto di fantascienza, concepito e realizzato da Joss Wheadon, già sceneggiatore di buon nome (Speed, Alien: resurrection e Toy story - film, quest’ultimo, per cui ha ricevuto una nomination all’Oscar) e “papà” di serie affermate quali Buffy ed il suo spin-off Angel. Wheadon, che pare quindi un cavallo vincente, si è ispirato alla lettura di Killer angels di Michael Shaara (una ricostruzione della battaglia di Gettysburg, episodio della Guerra Civile Americana che risultò determinante per la vittoria dei Nordisti) per portare nel 26° secolo le peripezie di un ribelle che cerca di sopravvivere dopo una sconfitta che ha cambiato il mondo che conosceva. Nascono così il personaggio di Malcolm “Mal” Reynolds, la Serenity (astronave di classe Firefly, da cui il titolo della serie) ed il resto del suo equipaggio, tutti impegnati a sopravvivere tra l’incudine dell’Alleanza ed il martello dei Reavers, fuorilegge cannibali che infestano le zone più remote del nuovo sistema solare.
Nonostante le lodi della critica ed il formarsi di un tenace zoccolo duro di fans, i riscontri di audience non sono confortanti, ciò che spinge la Fox a cancellare la serie dopo aver trasmesso solo 11 dei 14 episodi della prima stagione. Ma né Wheadon né gli attori né i fans considerano chiusa l’esperienza: il primo comincia a cercare altri approdi televisivi per la Serenity; i secondi si mantengono disponibili ed in contatto tra loro; gli ultimi si mobilitano, prima online, poi dando l’assalto alle videoteche quando, un anno dopo la soppressione, la serie intera è disponibile alla vendita in dvd, infine facendosi sentire al punto da acquistare una pagina su Variety in cui rivendicano il diritto di Mal e soci a continuare a solcare le rotte dello spazio. Tutto questo fermento non fa cambiare idea ai dirigenti della Fox, ma attira l’interesse della Universal che, con un budget di 40 milioni di dollari, permette infine di concretizzare gli sforzi delle parti nel salto sul grande schermo.
La sfida non partiva certo come una delle più semplici: un gruppo di attori sconosciuti ai più ed uno sforzo produttivo comunque lontano da quello di altri hit del genere (per fare qualche esempio, La vendetta dei Sith è costato 115 milioni di dollari; Terminator 2, a suo tempo, ne costò 100...) erano il contrario di una garanzia di successo. Inoltre, c’è almeno un problema connaturato a questo genere di operazioni: quello di riuscire a soddisfare sia i cultori della serie televisiva che gli spettatori che non conoscono affatto Firefly. Occorre dunque un prodotto che non sia una mera ripetizione o summa di quanto proposto in tv e che allo stesso tempo renda personaggi e situazioni di base immediatamente comprensibili ai profani. E qui Wheadon, che del film oltre che regista è ovviamente anche sceneggiatore, segna il primo punto a proprio favore. Dopo un breve antefatto che introduce il personaggio-chiave di River, medium manipolata dall’Alleanza e trasformata in macchina da guerra, un’ellisse temporale bypassa tutto il periodo narrato negli episodi di Firefly portandoci rapidamente a fare la conoscenza dell’equipaggio e quindi nel vivo della trama. Sebbene, per esigenze di sintesi e di azione, i personaggi e le loro relazioni non vengano subito descritti a tutto tondo, ben presto lo spettatore è in grado di padroneggiare gli elementi fondamentali della situazione, compresi quelli (come il rapporto tra Mal ed Inara) che non apparivano chiari al primissimo impatto. Il regista è abile nel dosare i diversi ingredienti, ed in questo lo soccorre anche la scelta di affidarsi a caratteri e topoi riconoscibili senza fatica, con questi ultimi mutuati con evidenza dal western, come derivazione letteraria pareva imporre. Se da un lato, infatti, Mal è una versione aggiornata dell’Han Solo di Guerre stellari e gli altri personaggi presentano tratti piuttosto netti (il mercenario muscolare, la combattente coraggiosa e leale, la ragazza positiva ed ingenua...), dall’altro è facile vedere nei Reavers gli indiani cattivi, nella cantina in cui River è protagonista di un combattimento il saloon o la posada messicana, nel pianeta Miranda la classica ghost-town. Con riferimenti solidi cui appigliarsi, allo spettatore non resta quindi che godersi il crescendo dell’azione, a tratti rutilante ma senza diventare mai insopportabilmente baracconesca o fracassona. Nello stesso tempo, gli effetti speciali sono sempre funzionali alle scene, e sono in grado qua e là di sorprendere senza scadere nell’esibizione gratuita (si veda il passaggio tra i tre differenti livelli di narrazione che compongono il suddetto antefatto). È vero, i contenuti “filosofici” (riassumibili con la vecchia massima per cui la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni) affidati al personaggio di Mr. Universe (un nu-global che si trova decisamente più a suo agio tra le stelle di quanto si sarebbe trovato in una prateria) e ai dialoghi tra Mal e l’Operativo (il killer senza identità che si percepisce come uno strumento malvagio al servizio di un Bene superiore) meritavano forse un maggiore sviluppo. Ma la costante ironia di cui Wheadon ammanta il suo manipolo di anti-eroi lascia comunque, a luci in sala di nuovo accese, con l’impressione di aver visto un’opera di piacevole intrattenimento, e non per questo stupida. Furba la sua parte, sì, più simpatica che bella in senso stretto, può essere... Ma intanto si esce dal cinema augurando alla Serenity di continuare il proprio volo. E magari, in attesa che Mal e compagni ci facciano avere loro notizie via Cortex, si ammazza il tempo recuperando Firefly in dvd.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: Pythoniana il 23-11-2005 alle 23:32 ]

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dende83

Reg.: 26 Giu 2004
Messaggi: 235
Da: La Maddalena (SS)
Inviato: 24-11-2005 19:52  
Questo film mi incuriosisce parecchio anche perchè sono un fan di Joss Wheadon....

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Endyamon

Reg.: 13 Nov 2002
Messaggi: 354
Da: trento (TN)
Inviato: 25-11-2005 21:40  
Bella rece, il film merita secondo me se si amano i film di azione/fantascienza, ma oltre a questo la pellicola ha tratti western, horror e un po' di cultura orientale. Secondo me in lingua originale deve essere ancora più divertente, battute che nel trailer in inglese avevano un timing comico perfetto in italiano non rendono a dovere. Peccato per gli incassi deludenti negli States, dubito che vedremo Serenity volare ancora...

PS: il regista è Joss Whedon
PPS: nella rece di FilmUp, il nome della ragazza è River
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The God of Fire proclaims it so

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Pythoniana

Reg.: 06 Lug 2004
Messaggi: 1257
Da: Gorizia (GO)
Inviato: 29-11-2005 00:12  
quote:
In data 2005-11-25 21:40, Endyamon scrive:
PS: il regista è Joss Whedon


Eh, me lo ha già fatto notare il mio editor... mi cospargo umilmente il capo di cenere.

quote:

PPS: nella rece di FilmUp, il nome della ragazza è River


E io che ho scritto?
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Endyamon

Reg.: 13 Nov 2002
Messaggi: 354
Da: trento (TN)
Inviato: 29-11-2005 21:26  
Mi sembrava che ci fosse scritto Reaver o qualcosa del genere, comunque ora è stato corretto.
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Pythoniana

Reg.: 06 Lug 2004
Messaggi: 1257
Da: Gorizia (GO)
Inviato: 29-11-2005 21:38  
Non avevo corretto quello: River è la ragazza, i Reavers sono i cattivi della situazione.
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Shelob89

Reg.: 09 Dic 2005
Messaggi: 1479
Da: Palombara Sabina (RM)
Inviato: 09-01-2006 22:02  
allora...devo dire che mi aspettavo di meglio,certo il film di per se è moooolto ben fatto,prova positiva per gli attori e per la regia(come poteva non esserla?)molto piacevole e per di più anche molto divertente, ma a mio avviso manca qualcosa che lo distingua dagli altri filmetti del genere, forse un pò più di serietà e degli approfondimenti sia nella trama, nell'ambientazione che nella caratterizzazione dei personaggi non avrebbero guastato...rimane comunque interessantissimo:minimo 7.5

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 10-01-2006 00:06  
decisamente un film da guardare divertendosi senza farsi troppe menate , perche' whedon lo ha fatto solo per vendetta per la cancellazione di firefly dai palinsesti...io l'ho trovato gradevole ma sono troppo di parte, amo il genere e quella fantascenza un po'( tanto ) ingenua di cui serenity fa parte.assorbe tantissimo da molteplici cose gia' viste ( e questo e' ormai inevitabile ) ma il vero suo difetto e' che i personaggi sono caratterizzati malissimo ( sopratutto quello del nero, il cattivo) segno evidente che solo una programamzione piu' lunga da telefilm e non da film che whedon aveva in mente poteva dare spessore al tutto.onestamente i trucchi sono risibili( e in film di questo tipo di fantascenza sarebbe basilare avere trucchi all'altezza)e il personaggio della ragazza che scatena la sua furia invincibile sarebbe dovuto andare a un attrice piu' capace, perche' onestamente quelal scelta non ha ne il fisico del ruolo ( e questo potrebbe anche straci benissimo)o la furia recitativa per condurre in porto l'espressione di una persona in puro berserk.mi sono divertito ma se devo analizzarlo questi mi sono sembrati i suoi limiti.

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