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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Monsieur Ibrahim et les fleurs du Coran   
Autore Monsieur Ibrahim et les fleurs du Coran
missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 19-09-2003 21:52  
...la mia lunga assenza forse mi ha fatto perdere qualche argomento interessante e vi chiedo scusa e la cortesia di indicarmi il link nel caso ci fosse già un topic su questo film.

Sarò banale ma spero che molti di voi l'abbiano visto perchè è un piccolo gioiello dal fascino discreto e dall'impatto immediato.
La trama esilissima, lo schema del viaggio in cerca delle origini della propria cultura, intesa nel senso "sociale" del termine, già visto diverse volte ma è piacevole abbandonarsi alle immagine piene di colore di questo che più che un film sembra una conversazione con un vecchio amico durante la quale si parla di cose che già sai ma è ugualmente piacevole ed ugualmente ti lascia in cuore contento.
se non lo avete ancora fatto prendetevi una pausa dalla realtà e dalla velocità del nostro tempo e andate a vederlo.
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"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 19-09-2003 23:06  
concordo con miss, l'unica pecca del film è una certa ruffianeria (ma perdonabile)
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tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 20-09-2003 01:26  
...ma si dai...ruffiano quel tanto che bastava a metterti a tuo agio...il tempo di pensare: "ma si ho capito dove vuoi arrivare...l'ho già vista 'sta cosa..." e farti abbandonare al ritmo di Monsieur Ibrahim...
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"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

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Lauretta

Reg.: 30 Lug 2003
Messaggi: 123
Da: Catania (CT)
Inviato: 25-09-2003 20:37  
Film toccante, che non si rifà strettamente agli insegnamenti del corano, ma a come il corano, o qualsiasi altra verità su carta, viene da noi interpretata.
Ognuno ha infatti il “suo” corano, la sua filosofia di vita, che scaturisce dall’esperienza, dai modi di pensare, da quello che ci è stato detto. Tutto quello che ci è richiesto di sapere lo troviamo, in realtà, dentro di noi.
Omar Sharif dà vita ad un grande personaggio, attraverso una grande interpretazione.
Il film è privo di colpi di scena, il finale è un po’ scontato ed è complessivamente lento (ma la lentezza è il segreto della felicità)
La bellezza del film sta nei lunghi periodi di silenzio tra gli intervalli delle poche battute di dialogo. Infatti i due protagonisti riescono quasi a comunicare attraverso il silenzio; è come se il vecchio dicesse al ragazzo di ascoltarsi attraverso quel silenzio.

Non eccezionale, ma merita indubbiamente di essere visto.

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Ci vogliono due persone per capire le cose: una che le spieghi, e l'altra che le sappia comprendere.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Lauretta il 25-09-2003 alle 20:38 ]

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kaladj

Reg.: 24 Giu 2003
Messaggi: 2365
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-10-2003 16:43  
Ho ricercato questo "vecchio" topic nei meandri del forum solo per dirmi d'accordo con voi...Il film è carino, non eccezionale, me vedibile...l'ho visto ieri sera...
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Quante gioie Troppo dolore

d

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 08-10-2003 16:45  
quote:
In data 2003-09-19 21:52, missGordon scrive:
...la mia lunga assenza forse mi ha fatto perdere qualche argomento interessante e vi chiedo scusa e la cortesia di indicarmi il link nel caso ci fosse già un topic su questo film.

Sarò banale ma spero che molti di voi l'abbiano visto perchè è un piccolo gioiello dal fascino discreto e dall'impatto immediato.
La trama esilissima, lo schema del viaggio in cerca delle origini della propria cultura, intesa nel senso "sociale" del termine, già visto diverse volte ma è piacevole abbandonarsi alle immagine piene di colore di questo che più che un film sembra una conversazione con un vecchio amico durante la quale si parla di cose che già sai ma è ugualmente piacevole ed ugualmente ti lascia in cuore contento.
se non lo avete ancora fatto prendetevi una pausa dalla realtà e dalla velocità del nostro tempo e andate a vederlo.



concordo. molto bello.
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Quattro galìne dodicimila

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gongolante

Reg.: 06 Feb 2002
Messaggi: 3054
Da: Cesena (FO)
Inviato: 04-02-2004 11:05  
In un quartiere povero di una Parigi d'altri tempi (anni '60 indicativamente) vive Momo (Pierre Boulanger), un adolescente, con il padre operaio e schiavo del lavoro. La madre di Momo se n'è andata, così come il fratello maggiore, quello bravo, quello perfettino con cui deve sempre fare i conti, nonostante la sua assenza, agli occhi del padre. Momo instaura un rapporto particolare con Monsieur Ibrahim (Omar Sharif) il padrone di un emporio aperto dalle 8 di mattina alle 11 di sera.

Film senz'altro particolare, informe e più sfuggevole di un'anguilla. Parte come una commedia, piega in dramma familiare e poi ritorna alla commedia poi via, on the road. Colpi di scena quando meno li si aspetta, rilvelazioni ed apparizioni ambigue e "da sogno" (una per tutte la star del cinema, un cameo della Adjani), una seconda parte di fuga, di scoperta del mondo, dopo aver, nella prima parte tentato di scoprire se stessi. Un film che parla di tolleranza, di ignoranza, di come sia importante il modo di approcciarsi alle cose e agli altri. Non riuscitissimo (la seconda parte soprattutto l'ho trovata un po' debole) ma divertente, non superficiale e vivo! Ottime tra l'altro le musiche e come sono integrate nel film.
Voto 6.5
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In fase di lettura: LE ETICHETTA DELLE CAMICIE di Tiziano Sclavi
Ultimo film: UN BACIO APPASSIONATO di Ken Loach

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