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Autore Transformers - michael bay
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 13-07-2007 03:15  
e dunque, la magia?
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 13-07-2007 03:17  
quote:
In data 2007-07-13 03:05, Tristam scrive:
quote:
In data 2007-07-12 18:34, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2007-07-12 18:13, Tristam scrive:
sandrix aveva sparato una cazzata. ha fatto bene a canc.


ahaha
no è che alla fine non potevo prendere la macchina quindi non sono più andato

e comunque, se dobbiamo parlare di artigianato, meglio una granita alla merda.



e allora mangiati sta granita alla merda se non ci puoi arrivare. anzi, se fai uno squillo ti cago anche in testa.

è che certe volte di alcuni film mi dai l'idea di fare tanti bei giri di parole per dire "è bello perché è una merda". mi ricordo una cosa del genere anche con The day after tomorrow.

la rivoluzione di bay in che consisterebbe? nel far sì che le singoli componenti siano parte di un tutto indivisibile?
minchia!

_________________
Murphy era un ottimista.

[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 13-07-2007 alle 03:18 ]

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 13-07-2007 03:39  
quote:
In data 2007-07-12 19:34, RICHMOND scrive:
In questo senso il cinema può essere anche solo e puro intrattenimento, rimanendo comunque una forma d'arte espressiva, ma non più di quello che gli occhi vedono, senza spunti analitici particoarmente suggestivi, che invece la passione spesso può indurci a ricercare ovunque e comunque.


Non può essere intrattenimento se consideri una disciplina non dal punto di vista del regista, ma dal punto di vista critico-analitico.
Io non parlo di quello che Bay voleva/vuole fare... quello sono cazzi suoi che non hanno nulla a che vedere con il modo di recepire/interpretare/analizzare un film. Per Bay può essere una cosa, anche inconsapevole, per chi studia cinema un'alrta. Infatti: "L'azione del Fare, non comporta che chi Fa conosca il suo Fare meglio di chi studia quel Fare. Perché chi Fa, studia una vita come Fare, chi analizza il Fatto, studia una vita come analizzare il Fatto"

quote:
In data 2007-07-12 19:34, RICHMOND scrive:
Se invece sostenevi il contrario, e cioè che tutti i film sono necessariamente "d'intrattenimento"


Non capisci quello scrivo?
Per me, per me, per me è impossibile che chi studia/analizza/conosce il cinema possa solo pensare lontanamente che il cinema è solo intrattenimento.
Chi parla di intrattenimento al cinema è uguale a chi parla di intrattenimento in discoteca (e spesso in discoteca si fa anche teoria!) o sul prato guardando le nuvole nel tempo perso, perchè chi si intrattiene non ha un cazzo da fare se non passare del tempo a vuoto al cinema, a puttane,a giocare a calcio. comunque sia non considera ciò che sta facendo/guardando degno di analisi. Intrattenersi è il contrario di analizzare. CHIARO?!

quote:
In data 2007-07-12 19:34, RICHMOND scrive:
è vero che il cinema è d'intrattenimento per chi si vuole intrattenere, ma trovami chi va al cinema senza "intrattenersi" ed esce soddisfatto dalla sala, con una buona opinione in tasca el film che ha visto.



chi va al cinema per intrattnersi va al cinema per intrattenersi. se un film intrattiene è perchè si cerca intrattenimeto, non cinema. chi va al cinema per il cinema e ne esce intrattenuto, divertito, chi va al cinema per dimenticarsi del mondo, è come uno che va a puttane perchè ha i coglioni gonfi.
stop.
se tu frequenti delle lezioni di che cazzo vuoi tu all'università non ci vai certo perchè ci sono i tuoi amici che ti fanno divertire o perchè c'è il professore che spara cazzate, ci vai perchè andarci ha un preciso senso e perchè sentire quello che viene detto a lezione ha un preciso senso per la tua cultura, carriera, voglia, vita...

quote:
In data 2007-07-12 19:34, RICHMOND scrive:
La bellezza, la delicatezza di un quadro, saltano all'occhio e deliziano lo spettaore, il visitatore, prima di suscitargli l'interesse che lo spinge a scavare più a fondo, ascoltando la vocina interiore dell'intenditore (o presunto critico) d'arte che c'è in lui.


e infatti la pittura e il teatro sono mezzi espressivi contemporanei come il codice morse al posto di internet.
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 13-07-2007 03:41  
quote:
In data 2007-07-13 03:17, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2007-07-13 03:05, Tristam scrive:
quote:
In data 2007-07-12 18:34, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2007-07-12 18:13, Tristam scrive:
sandrix aveva sparato una cazzata. ha fatto bene a canc.


ahaha
no è che alla fine non potevo prendere la macchina quindi non sono più andato

e comunque, se dobbiamo parlare di artigianato, meglio una granita alla merda.



e allora mangiati sta granita alla merda se non ci puoi arrivare. anzi, se fai uno squillo ti cago anche in testa.

è che certe volte di alcuni film mi dai l'idea di fare tanti bei giri di parole per dire "è bello perché è una merda". mi ricordo una cosa del genere anche con The day after tomorrow.

la rivoluzione di bay in che consisterebbe? nel far sì che le singoli componenti siano parte di un tutto indivisibile?
minchia!

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Murphy era un ottimista.

[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 13-07-2007 alle 03:18 ]


rileggiti i post su "The day after tomorrow"
se non mi sbaglio tu eri il paladino dei babbei che sosteneva che il film fosse una merda solo perchè la sceneggiatura era incoerente.
_________________
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 13-07-2007 03:42  
Transformers è l'astrazione pura, e il film ben al di là di ogni possibile mutamento di forma... semmai è la sua cancellazione e riscrizione instabile. In questo senso Transfomers non poteva altro che avere un corispettivo filmico come questo.
Il film poi ha una struttura narrativa estremamente semplice perchè si regola solamente sulla necessità di creare un'azione a sè stante, cancellando, eliminando, spostando i personaggi nello spazio più appropiato della storia, creando quella costante attesa dell'esplosione dell'azione, dello scontro, dove la mdp è capace di trascinarsi intorno ai robot appena ritornati in action (ma dove erano stati?) mutando costantemente punto di vista, avvolgendosi intorno ai corpi e all'azione stessa, ricostruendola nel momento stesso in cui viene ripresa.
Bay costruisce il film come se la regia fosse in mano ad un giocatore di videogiochi. Quei videogiochi, tipo Silent Hill, Medievil etc etc e soprattutto tutti quelli di questi ultimi anni dove la camera è in mano al giocatore che puoò scegliere e ripetere tutti i movimenti che vuole.
Pensate a Splinter Cell e a tutti quei momenti non di azione, o di attesa, dove puoi muovera la camera in tutte le posizioni migliori e più estreme, anche quando ti sposti e corri, o scendi attaccato ad un cavo lungo una parete usando sia il punto di vista in movimento (riprese dal basso mentre ti sposti, o super angolate quando aspetti l'ometto di turno a cui spezzare il collo)... ecco Bay mette in pratica un cinema multimediale. Un'esperienza che annulla il peso e la fisicità e la presenza della mdp per muoversi nello spazio e attorno agli autorobot senza nessuna costrizione e relazione planare.
Così come nei videogiochi a volte perdi il senso del movimento, o della posizione e delle relazioni spaziali, perchè hai esagerato nei movimenti di camera che per un dato luogo avevano un senso, ma che improvvisamente, cambiate le condizioni, ribaltano tutto nella pura astrazione delle forme... allo stesso modo Bay apre il cinema ad una visione slegata dallo sguardo canonico dove ogni relazione è costruita per stratificazione di un cinema di azione pura.

e aggiungo, citando:
"TANSFORMERS è grande proprio per la maniera in cui l'immagine diventa un personaggio che sa sporcarsi le mani in maniera incredibile. Bay riesce a rendere tutto sporco, le immagini si offuscano, la mdp nel suo istinto partecipativo buca l'immagine inquadrando spesso il nulla, quasi sempre s'intuisce la fatica immane di rendere noi spettatori, insieme al cinema, partecipi del cinema stesso".
_________________
Pickpocket Forum

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 13-07-2007 alle 03:43 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 13-07-2007 alle 03:45 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 13-07-2007 04:00  
quote:
In data 2007-07-13 03:41, Tristam scrive:
se non mi sbaglio tu eri il paladino dei babbei che sosteneva che il film fosse una merda solo perchè la sceneggiatura era incoerente.


ma no dai, mi ero attaccato con qualche altro babbeo che parlava di situazione realistica e di ambientalismo. anzi se non sbaglio quella discussione venne su prima ancora che vedessi il film.
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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 13-07-2007 04:04  
quote:
In data 2007-07-13 03:42, Tristam scrive:
Transformers è l'astrazione pura...

oh, questo finalmente è un bel post, lo trovo sia più chiaro che più concreto dei precedenti.
ora non mi resta che vedere il film. e poi mi sa che devo piantarla con il mame e scaricarmi qualche giochino più recente.

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Murphy era un ottimista.

[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 13-07-2007 alle 04:05 ]

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 13-07-2007 08:47  
è una discussione molto interessante, mi piacerebbe parteciparvi, se magari i mod estrapolassero i post ad essa inerenti dal topic di transformers,film che peraltro non ho visto, e aprissero un nuovo topic. perchè cosi si fa casino e basta.
cmq mescal, da quel che dici tu, sembra che l arte sia tutto e niente, e sembri cosi dar ragione a tristam, per il quale l arte, tout court, non esiste.
cosa sulla quale si può benissimo concordare. il punto è che prima ci si deve mettere d accordo sul significato delle parole. lo stesso vale per il significato di cinema o di intrattenimeno. mi sembra che abbiate, tutti voi che avete scritto, delle idee diverse su cosa siano. quindi hai voglia a dire "esiste o non esiste" "è giusto o non è giusto" etc, se i punti di partenza sono diversi.
_________________
"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 13-07-2007 13:20  
quote:
In data 2007-07-13 03:39, Tristam scrive:
quote:
In data 2007-07-12 19:34, RICHMOND scrive:
In questo senso il cinema può essere anche solo e puro intrattenimento, rimanendo comunque una forma d'arte espressiva, ma non più di quello che gli occhi vedono, senza spunti analitici particoarmente suggestivi, che invece la passione spesso può indurci a ricercare ovunque e comunque.


Non può essere intrattenimento se consideri una disciplina non dal punto di vista del regista, ma dal punto di vista critico-analitico.
Io non parlo di quello che Bay voleva/vuole fare... quello sono cazzi suoi che non hanno nulla a che vedere con il modo di recepire/interpretare/analizzare un film. Per Bay può essere una cosa, anche inconsapevole, per chi studia cinema un'alrta. Infatti: "L'azione del Fare, non comporta che chi Fa conosca il suo Fare meglio di chi studia quel Fare. Perché chi Fa, studia una vita come Fare, chi analizza il Fatto, studia una vita come analizzare il Fatto"

quote:
In data 2007-07-12 19:34, RICHMOND scrive:
Se invece sostenevi il contrario, e cioè che tutti i film sono necessariamente "d'intrattenimento"


Non capisci quello scrivo?
Per me, per me, per me è impossibile che chi studia/analizza/conosce il cinema possa solo pensare lontanamente che il cinema è solo intrattenimento.
Chi parla di intrattenimento al cinema è uguale a chi parla di intrattenimento in discoteca (e spesso in discoteca si fa anche teoria!) o sul prato guardando le nuvole nel tempo perso, perchè chi si intrattiene non ha un cazzo da fare se non passare del tempo a vuoto al cinema, a puttane,a giocare a calcio. comunque sia non considera ciò che sta facendo/guardando degno di analisi. Intrattenersi è il contrario di analizzare. CHIARO?!

quote:
In data 2007-07-12 19:34, RICHMOND scrive:
è vero che il cinema è d'intrattenimento per chi si vuole intrattenere, ma trovami chi va al cinema senza "intrattenersi" ed esce soddisfatto dalla sala, con una buona opinione in tasca el film che ha visto.



chi va al cinema per intrattnersi va al cinema per intrattenersi. se un film intrattiene è perchè si cerca intrattenimeto, non cinema. chi va al cinema per il cinema e ne esce intrattenuto, divertito, chi va al cinema per dimenticarsi del mondo, è come uno che va a puttane perchè ha i coglioni gonfi.
stop.
se tu frequenti delle lezioni di che cazzo vuoi tu all'università non ci vai certo perchè ci sono i tuoi amici che ti fanno divertire o perchè c'è il professore che spara cazzate, ci vai perchè andarci ha un preciso senso e perchè sentire quello che viene detto a lezione ha un preciso senso per la tua cultura, carriera, voglia, vita...

quote:
In data 2007-07-12 19:34, RICHMOND scrive:
La bellezza, la delicatezza di un quadro, saltano all'occhio e deliziano lo spettaore, il visitatore, prima di suscitargli l'interesse che lo spinge a scavare più a fondo, ascoltando la vocina interiore dell'intenditore (o presunto critico) d'arte che c'è in lui.


e infatti la pittura e il teatro sono mezzi espressivi contemporanei come il codice morse al posto di internet.




Si evince, da ciò che dici, una preoccupante confusione fra il cinema (prodotto da chi vi sta dentro e vissuto da chi ne sta al di fuori) e insidiose interferenze esogene riguardo al concetto di critica cinematografica (sia pure a livello passionale e dilettantistico): l'andare al cinema per interpretare un film, non può essere qualcosa che nasce al di fuori del sedersi di fronte al grande schermo per vivere sensazioni piacevoli (intrattenersi, per l'appunto). Da quello che scrivi tu, invece, parrebbe che non si può pensare di capire un film, cominciando dal prenderne visione per mero piacere personale. Insomma....secondo te il cinema come intrattenimento e l'andare al cinema con spirito critico sono due concetti che nascono separati, l'uno al di fuori dell'altro, l'uno esclusione dell'altro. In questo senso la critica è una contaminazione esogena, secondo il tuo punto di vista, che parrebbe non azzardato definire come potenziale attentatrice della passione (prima ed unica scintilla da cui può scaturire un buon lavoro, molto di più che dal senso del dovere). Andare al cinema per forza, secondo me, è qualcosa che svilisce l'arte stessa. E' normale che la passione spinga anche a recarsi al cinema per vedere film lontani dal proprio genere preferito (è quello che accade, per quanto mi riguarda, quando vado a vedere uno splatter), ma ciò è ben lungi dal tuo concetto di spirito critico.

Riguardo alla scienza che studia il cinema: come, dappertutto, anche qui, giustamente, si scinde chi pratica un'arte da chi la studia ed analizza. Ma non si può pretendere di far vivere queste due componenti del cinema separatamente e quasi in antagonismo reciproco. E' scontato che non sempre l'interpretazione coincide con la vera volontà del regista nel lanciare questo o quel messaggio in quella particolare inquadratura, ma mi pare azzardato affermare che la critica (come disciplina che studia il cinema) possa pretendere di sapere più dell'autore dell'opera quello che il film sta dicendo.
Sostituirsi al cervello del regista, fingere di intuire certe sue intenzioni che nemmeno lui - secondo questa teoria - conoscerebbe, attribuire al tutto un significato particolare, partendo dal presupposto che il regista, in realtà, quasi sicuramente intendeva comunicare ben altro (o forse nulla), ma spingersi a tali considerazioni unicamente per spirito di appartenenza alla "casta critica" o senso del dovere nell'analizzare il film....mi sembra il modo migliore per decretare il fallimento della critica artistica (cinematografica) fin dall'inizio, oltre che la via più sicura verso l'esclusione di ogni altro punto di vista che non sia figlio di questo tipo di ragionamento.


Pe quanto attiene, infine, prettamente al concetto di "cinema di puro intrattenimento", che malauguratamente, nel mio post su "Transformers" mi sono trovato ad utilizzare (specificando, inoltre che non è il caso di quest'opera, la quale si finge film d'intrattenimento, ma in realtà è a mio avviso molto di più) mi limiterò a porti un semplice quesito: che cosa sai dirmi riguardo a film come "Vacanze di natale"?
_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 13-07-2007 13:56  
Che tu vada al cinema per intrattenerti o divertirti non mi frega nulla. non te lo impedirei, nè lo reputo un problema.
è la tua vita, fai il cazzo che vuoi.
Dal momento che però esprimi un giudizio ti metti nella condizione di esprimere dei concetti, delle idee, dei punti di vista. Se questi hanno un fondamento bene, se non ce l'hanno allora sono sparate buttate lì, perchè sparare sul cinema è sempre più facile che parlare di chirurgia.
E di certo non entreresti in un forum di medicina sparando il tuo punto di vista su come si opera a cuore aperto, perchè di operazioni chirurgiche non ne sai un cazzo. Mentre il cinema... eeeeh giù a scilaquare parole, concetti, supponenze di pensiero, Ford propagandista etc etc. e tutto questo solo perchè il cinema è lì, ad un passo da te, perchè ti piace perdere due ore, perchè ti diverte vedere certi film.
etc etc etc all'infinito... sono anni che rispondo a queste cose e mi sono annoiato.
Il film di Bay non può essere intrattenimento, nè può essere "molto di più di intrattenimento".
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Maresca

Reg.: 12 Mar 2007
Messaggi: 2111
Da: Siviglia (es)
Inviato: 13-07-2007 14:14  
quote:
In data 2007-07-13 03:04, Tristam scrive:
quote:
In data 2007-07-12 18:32, Maresca scrive:
quote:
In data 2007-07-12 17:55, Tristam scrive:
Prima di tutto devi ancora definire cosa intendi per arte. Facendo finta di non aver letto stai portando il discorso lontano dal suo senso.
Comunque...
Nel cinema non ci sono artisti, perchè gli artisti fanno arte, non cinema.
L'arte, a cui qui viene data una connatazione sia romanticizzata sia classica, oltre a definirla erroneamente intrattenimento (semmai antropolgicamente l'arte è comunicazione), ma solo perchè per te la vita è intrattenimento, non può avere nulla a che fare con il cinema per ovvie ragioni. Se intuisci come il cinema, o meglio un film si costruisce (o ancora se preferisci pensa soltanto ad una scena di una sequenza, uno scambio di battute tra due attori) capirai che il gesto è praticamente annullato in favore di una precisa costruzione.
Credi che l'artista, quello che fa arte visuale, si metta nelle condizioni di affrontare il mondo dal suo piccolo lanciando una sfida alla forze che dominano lo scorrere della vita per poter sintetizzare come un alchimista quelle strane potenze capaci di trasformare il metallo in oro?
Credi che l'artista nella solitudine del suo studio, di fronte ad un pezzo di marmo od una tela bianca, sia pronto a sferrare il suo colpo di genio?
L'arte visuale si avvale di immense collaborazioni sottoreanee e di tutta la tecnologia possibile per rappresentare una condensazione di forze e riflessioni personali in una forma anche altamente imprecisa per poter competere con l'idea o la forma personale che vuolevano esprimere.
Non c'è nulla di artistico nemmeno in un lavoro inventariato all'interno della disciplina "arte visiva". Nemmeno in Pollock... e questo è così dalle avanguardie, anzi... da cezanne e seurat.
Stesso dicasi per il cinema... definire arte il cinema vuol semplicemente dire di non conoscere come funziona il cinema, relegando l'atto creativo alla potenza del singolo che da solo si scontra col cazzo di mondo e inoltre, di seguito, pensare che il cinema, in quanto oggetto sconosciuto, sia ammantato di magia. Vizio terribile che hanno tutte le persone che si definiscono cinefili e provano nei confronti dell'oggetto una passione cieca.
Ma ora definiscimi cosa intendi per arte. perchè per te il cinema è arte.
spezza il sillogismo: arte=intrattenimento=cinema

_________________
Pickpocket Forum

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 12-07-2007 alle 17:56 ]


L'arte per quanto mi riguarda, e non credo di essere lontano dalla sua definizione comune, è ogni tipo di espressione che tende a trasmettere valori di tipo principalmente estetico.
Nel cinema il gesto non può in alcun modo annullarsi in una costruzione, anzi mantiene la sua importanza accanto a ciò che esso determina a costruire... non abbiamo una costruzione statica ma dinamica, e soprattutto una costruzione che si svolge nel tempo, quindi ogni elemento di questa costruzione esiste sempre da solo. Non possiamo certo apprezzare il valore estetico e artistico di un film senza apprezzare il valore di una singola scena, di una sequenza, di una battuta, o di un gesto.
E qui vedi che non c'è assolutamente nulla della definizione di arte da te definita come romantica, del singolo che sfida gli elementi per plasmarli nel tentativo di dare forma all'idea, perché per me può nascere una potentissima forma estetica anche dalla casualità, o da gesti non intenzionalmente artistici, e la potenza del cinema è spesso nella capacità di catturarli direttamente.
C'è una bellezza, terribile, angosciante, ma innegabile, anche nelle immagini del crollo delle torri gemelle, o del fungo di Hiroshima.



le immagini delle torri gemelle che crollono sono una delle cose più belle e intense mai successe nella storia delle immagini.
con rarità si raggiunge una tale emozione concreta, il-crollo-delle-torri-in-quel-momento, e allo stesso tempo una spettacolarità paragonabile solo a certo cinema, e anche oltre.
Il gesto che intendevo io è il gesto momentaneo, la pennellata improvvisa, la condensa del colore. nel cinema esiste perchè il cinema ha una durata fatta di minuscoli momenti che si chiamano secondi e frazioni di secondi. Ma il caso che si attribuiva a Pollock è un caso posticcio, così come succede nel cinema. Perchè un secondo, come una pennellata, non può cambiare faccia ad un'intenzione. Semmai il particolare rientra all'interno di undisegno che comprende anche e semmai la possibilità del gesto.
ma solo questa possibilità. perchè il gesto in sè è spazzattura ai nostri tempi.
Fa parte di un'estetica adusa, vecchia e consumata... e compresa all'interno di un linguaggio le cui componenti vanno riscritte e ripensate, perchè lo stesso linguaggio che le usa è cambiato. Noi stessi non parliamo/scriviamo/significamo per immagini come facevamo 20, 30, 40, e anche 10 anni fa.
fermarsi sulle piccole cose, sui particolari, sull'intensità delle immagini che di per sè da sole hanno un significato non ha più senso nel cinema. Il gesto è quindi concepito e apprezzato nella visione di un cinema antico.
Se TRANSFORMERS è un fil che ha un senso per questo cinema è prorpio perchè elimina ogni singolarità artistica per trasformarsi in simultaneità multimediale, dove le singoli componenti (zoom, movimento a spalla della macchina, articolazione campo e contro campo, movimento etc etc) non hanno più un valore specifico e quindi catalogabile, ma semmai ininventariabile perchè parte di un tutto indivisibile.



Capisco il tuo voler dare valore al tutto, ed è vero che, se guardiamo ai cambiamenti produttivi, il fare cinema è un processo molto meno aleatorio rispetto al passato. C'è la possibilità, con i sistemi attuali, di tenere sotto controllo praticamente ogni fattore; la postproduzione è diventata un momento in cui non solo puoi montare con maggiore precisione e sperimentare una grande varietà di soluzioni, giungendo a un risultato finale più creativo, ma il materiale è ormai talmente duttile che puoi intervenire approtando cambiamenti molto significativi alla fotografia, al suono...
Il risultato è che hai un'opera relativamente molto plasmabile in ogni momento del processo produttivo. Questo può far pensare che si possa guardare al film come a una costruzione complessiva in cui i singoli momenti non contano. Però mi spiace ma trovo questa idea molto riduttiva... I singoli momenti ci sono sempre, se un attore ti offre una determinata espressione che non ti aspettavi la tua abilità sta sempre nel coglierla e metterla nel film, l'alea è ancora tutto.
E inoltre sono molto diffidente riguardo a questa idea di progettualità applicata a un'espressione artistica. Ciò che un artista, o chi per lui, visto che rifiuti la definizione, vuole ottenere non ha mai nessuna importanza, così come non l'ha avuta in passato. Ciò che conta è ciò che c'è (o non c'è) sullo schermo. Che non ci è finito (o ne è stato escluso) in maniera non necessariamente volontaria o consapevole.
Io non amo la critica, e penso che siano molto rari i casi di gente che sia in grado di parlare di cinema senza praticarlo in prima persona, ma quella a cui sono più portato a riconoscere validità è sempre quella che parte dall'analisi del testo...


[ Questo messaggio è stato modificato da: Maresca il 13-07-2007 alle 14:49 ]

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ermejofico

Reg.: 17 Ago 2005
Messaggi: 662
Da: roma (RM)
Inviato: 13-07-2007 14:35  
quote:
In data 2007-07-13 13:56, Tristam scrive:
. Se questi hanno un fondamento bene, se non ce l'hanno allora sono sparate buttate lì, perchè sparare sul cinema è sempre più facile che parlare di chirurgia.
E di certo non entreresti in un forum di medicina sparando il tuo punto di vista su come si opera a cuore aperto, perchè di operazioni chirurgiche non ne sai un cazzo. Mentre il cinema... eeeeh giù a scilaquare parole, concetti, supponenze di pensiero, Ford propagandista etc etc. e tutto questo solo perchè il cinema è lì, ad un passo da te, perchè ti piace perdere due ore, perchè ti diverte vedere certi film.


Hahaha… Buon vecchio Nanni!
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"Che cosa te ne fai di una banca se hai perduto l'amore?"

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 13-07-2007 14:47  
Ciao.
Vado in Tailandia.
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 13-07-2007 15:33  
quote:
In data 2007-07-13 14:47, Tristam scrive:
Ciao.
Vado in Tailandia.




O dì, avevo dimenticavo che oggi partivi.
Ciao e divertiti, ci si becca "là " quando torni.

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 13-07-2007 15:35  
occhio al pesce, c'è appena stata la mia capa per una conferenza e hanno avuto tutti problemi intestinali pazzeschi tranne lei che non lo mangia.

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