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Autore The Black Dahlia - >De Palma
stefano76

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 191
Da: Milano (MI)
Inviato: 08-10-2006 15:43  
Scritto a suo tempo su Femme Fatale:

"Tutti gli elementi del cinema del maestro De Palma sono presenti in questo film: il tema del voyeurismo (Laura si finge una fotografa per entrare nel Palazzo di Cannes e lo stesso Banderas interpreta un fotografo), il cinema nel cinema (l'esplicito rimando a La fiamma del peccato che Laura guarda prima del colpo, le citazioni a La donna che visse due volte), il doppio in uno (che qui diventa addirittura triplo e quadruplo, tante quante sono le personalità assunte dalla protagonista), la poesia dello sguardo e della fatalità che porta al ribaltamento degli eventi (la scena finale). Questo si tratta quindi indiscutibilmente di un film di De Palma come dimostrano non solo i temi trattati, ma anche i virtuosismi registici, i piani sequenza, le inquadrature inclinate che seguono lo sguardo dei personaggi, le riprese a filo dall'alto, i giochi con la profondità di campo, gli split-screen, le sequenze al ralenty. Non si può non rimanere incantati dai primi splendidi dieci minuti di film, nei quali veniamo risucchiati in una situazione pericolosa, seducente e vorticosa che ad un certo punto prende una brutta piega e che porta la protagonista verso l'inizio della sua fuga.
Eppure, superata questa scena iniziale, Femme Fatale comincia a mettere in risalto tutti i suoi punti deboli, a cominciare da una sceneggiatura (firmata dallo stesso regista) che non può non lasciare spiazzati e perplessi. Senza entrare nei dettagli della trama, si tratta di una vicenda che potrebbe somigliare quasi ad un mal riuscito tentativo di imitare David Lynch, e molti sembrano essere i rimandi, voluti o meno, all'ultimo film di David Lynch, Mullholand Drive. Una sceneggiatura in cui De Palma sembra non trovarsi a suo agio: diretta impeccabilmente, ma quasi senza coinvolgimento, e i virtuosismi a cui siamo abituati inseriti più come marchi di fabbrica che per reale senso registico, come per esempio gli split-screen, tra i meno riusciti della carriera del regista che ne aveva fatti di memorabili in film come Blow Out e Omicidio in diretta. Una sceneggiatura che si sforza di assumere un senso e un significato, costellata di indizi e rimandi, di dettagli e introspezioni, ma che si conclude in maniera banale e scontata, vanificando tutta l'aspettativa. E il tanto celebrato personaggio della donna diabolica a cui viene affidato addirittura il titolo del film, non viene approfondito adeguatamente, come se fosse sufficiente girare una scena lesbica e far dire qualche battuta "cattiva" ad una bellissima attrice per inventare una memorabile "femme fatale".

A proposito degli attori, devo segnalare purtroppo un'altra nota negativa. Antonio Banderas è fuori parte e ci regala una prova a tratti imbarazzante, mentre la Stamos è certamente bellissima ma non riesce a dare al suo personaggio la giusta dose di carisma, come dicevo forse non aiutata neanche dalla sceneggiatura."

Forse per una volta siamo d'accordo?..

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[ Questo messaggio è stato modificato da: stefano76 il 08-10-2006 alle 15:44 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 08-10-2006 15:45  
quote:
In data 2006-10-08 15:43, stefano76 scrive:
Scritto a suo tempo su Femme Fatale:

.... omissis

Forse per una volta siamo d'accordo?..

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Redattore e moderatore di FILMSCOOP.

[ Questo messaggio è stato modificato da: stefano76 il 08-10-2006 alle 15:44 ]



Si.., ma a questo punto forse dovremmo spostarci sul topo di Femme Fatale... Però, già che ci siamo, a me sembra che quel che manca in F.F. sia stato egregiamente recuperato da De Palma nella Dalia.

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 08-10-2006 alle 15:47 ]

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stefano76

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 191
Da: Milano (MI)
Inviato: 08-10-2006 15:50  
La Dalia Nera lo rivedrò, le mie prime impressioni già le conosci. Che sia meglio di Femme Fatale è comunque fuori discussione...


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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 08-10-2006 15:56  
Vorrei rivedere la Dalia, in sala, ma ho un timore quai panico del doppiaggio...

Letto il post di Saeros.., mi ha convinto.

Barbara usanza, anche se siamo migliori doppiatori del mondo -il che sotto certi aspetti è ancora peggio - non c'è genio del doppiaggio che possa restituire la vera voce, il timbro, l'inflessione, la musicalità - ma la passione - del "declamato" originale.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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stefano76

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 191
Da: Milano (MI)
Inviato: 08-10-2006 15:57  
Da parte mia confermo le impressioni negative avute da qualcuno circa il doppiaggio di Hartnett...
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 08-10-2006 16:04  
quote:
In data 2006-10-02 01:14, AlZayd scrive:
De Palma si muove con leggiadra eleganza, e fa dimenticare spericolatezze, virtuosismi e tecniche eccelse (quasi zavorre nelle sue ultime pellicole), lo stesso “occhio” voyeuristico, medium del linguaggio e dell’espressione, elemento del “triangolo”, parte integrante ma non ingombrante di un’affascinante e simbiotica avventura cinematografica che ha come protagonisti l’autore, lo schermo, il pubblico.





Dicevo questo perchè l'ultimo De Palma non guardava più.., lui. Lasciava che fosse lo spettatore a guardare, ma non era la stessa cosa.
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stefano76

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 191
Da: Milano (MI)
Inviato: 08-10-2006 16:12  
Che negli ultimi film il virtuosismo tecnico sia troppo ricercato è vero, direi a partire da Mission to Mars, che pure ho comunque apprezzato. In Femme Fatale raggiunge i suoi vertici e si trasforma quasi in manierismo (forse anche senza quasi).

In Black Dhalia il problema sembra rientrare, come giustamente fai notare, e i virtuosismi tecnici tornano ad essere amalgamati con il resto della narrazione registica, invisibili no, ma nemmeno sbattuti in faccia, però vabbè, io ne La Dalia avevo mosso altre critiche.. Probabilmente avevo anche un'aspettativa troppo elevata.
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stefano76

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 191
Da: Milano (MI)
Inviato: 08-10-2006 16:22  
Comunque uno dei massimi vertici del discorso che fai circa il triangolo autore, schermo e pubblico è, a mio parere, la scena della secchiata di sangue in CARRIE. Da antologia del cinema.

Ma sto andando di nuovo off, scusate.
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 08-10-2006 17:01  
Non credo si sia fuori tema, anzi, è utile per delineare meglio l'humus in cui affonda le radici la Dalia. Concordo con Carrie, con quanto dici su quella straordinaria sequenza.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 08-10-2006 17:06  
quote:
In data 2006-10-06 16:37, Quilty scrive:
Oggi non ho proprio nulla da fare e mi sono fermato a leggere i commenti della critica al film: a dir poco allucinanti.
Ne riporto qualche campione

qui

L'unico commento decente sembra quello di Film Tv:

“Ci sono due modi per vedere Black Dalia. Come la versione cinematografica di un fantastico romanzo di James Ellroy o come un film di Brian De Palma. Nel primo caso hanno ragione i detrattori: la storia è a dir poco confusa, le situazioni improbabili e gli attori, a parte la vecchia drogata (Fiona Shaw), fanno a gara per chi recita peggio. Nel secondo caso, invece, siamo a un passo dal capolavoro. La cosa incredibile è che più De Palma rende evidente il suo totale disinteresse per il noir e il cosiddetto plot, più non ci si accorge del suo percorso astratto. Con Black Dalia De Palma continua la sua riflessione sul post-cinema iniziata con lo straordinario Femme fatale. Il cinema è morto perché ormai putrefatto dal virus del dejà-vu, della ripetizione, dell’eterno ritorno all’identico. Queste sono le sole ossessioni del regista: gli inani stereotipi di cui è fatto il film.”
Mauro Gervasini.


letta tutta... recensione meravigliosa.
magari poi la posto in critica il critico per riabilitarlo...
peraltro Fornara, in passato qui molto apprezzato, al film ha dato 5.

[ Questo messaggio è stato modificato da: mescal il 08-10-2006 alle 17:08 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 08-10-2006 17:15  
Ma che vuol dire post-cinema? Soprattutto posto in relazione con Femme Fatale? Per me sono etichette masturbatorie. Gervasini non parla del film, lo caccia dentro lo stampino degli slogan.

Oiccola digressione. Il triste Fornara dovrebbe tornare a fare televisione depressiva. Ha avuto il coraggio di mettere un 5 a Belle Toujour di de Oliveira. Lo so che tutte le opinioni meritano rispetto, ma per una volta tanto a quel 5 ci minziono sopra... E' fuori dalla realtà.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 08-10-2006 17:20  
quote:
In data 2006-10-08 17:15, AlZayd scrive:
Ma che vuol dire post-cinema? Soprattutto posto in relazione con Femme Fatale? Per me sono etichette masturbatorie. Gervasini non parla del film, lo caccia dentro lo stampino degli slogan.




rientra in un ragionamento che per molti versi condivido...
poi se posto il resto della recensione sarà chiaro.
si può considerarlo nel senso di "dopo il cinema", ma anche in relazione al concetto di postmoderno... può darsi che sia una masturbazione intellettuale, ma si basa su riflessioni che affiorano abbastanza lampanti guardando al panorama cinematografico attuale...

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 08-10-2006 19:14  
quote:
In data 2006-10-08 17:15, AlZayd scrive:
Oiccola digressione. Il triste Fornara dovrebbe tornare a fare televisione depressiva. Ha avuto il coraggio di mettere un 5 a Belle Toujour di de Oliveira. Lo so che tutte le opinioni meritano rispetto, ma per una volta tanto a quel 5 ci minziono sopra... E' fuori dalla realtà.

mi sa che ti sei confuso, Fornara al film di De Oliveira ha dato 10.

tralaltro quando ho visto il suo 5 a Black Dahlia mi sono preoccupato, allora ho visto il film a casa (anche perché non è che posso andare al cinema veramente ogni giorno...). non sono d'accordo col suo voto, se passasse di qui gli chiederei di argomentare.
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Midknight

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 3555
Da: Perugia (PG)
Inviato: 08-10-2006 20:16  
quote:
In data 2006-10-08 15:56, AlZayd scrive:
Vorrei rivedere la Dalia, in sala, ma ho un timore quai panico del doppiaggio...

Letto il post di Saeros.., mi ha convinto.

Barbara usanza, anche se siamo migliori doppiatori del mondo -il che sotto certi aspetti è ancora peggio - non c'è genio del doppiaggio che possa restituire la vera voce, il timbro, l'inflessione, la musicalità - ma la passione - del "declamato" originale.




Mi sa che è la prima volta che sono daccordissimo con te
_________________

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 08-10-2006 23:13  
quote:
In data 2006-10-08 19:14, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2006-10-08 17:15, AlZayd scrive:
Oiccola digressione. Il triste Fornara dovrebbe tornare a fare televisione depressiva. Ha avuto il coraggio di mettere un 5 a Belle Toujour di de Oliveira. Lo so che tutte le opinioni meritano rispetto, ma per una volta tanto a quel 5 ci minziono sopra... E' fuori dalla realtà.

mi sa che ti sei confuso, Fornara al film di De Oliveira ha dato 10.

tralaltro quando ho visto il suo 5 a Black Dahlia mi sono preoccupato, allora ho visto il film a casa (anche perché non è che posso andare al cinema veramente ogni giorno...). non sono d'accordo col suo voto, se passasse di qui gli chiederei di argomentare.




Hai ragione, era Alberto Crespi.., che pure a quello te raccomando. Ciò che ho detto su Fornara vale per il 5 alla Dalia, per tante altre stroncature da "accettaro" e, soprattutto, per l'ignobile recensione sul magnifico film di Peter Greenaway, The Tulse Luper Suitcases. Ma ne aprlammo su queste pagine. In ogni caso questa generazione di critici, oramai da rotocalco, una volta a fare gli "intellettuali" su Filmcritica, Cineforum, ecc.., svendutisi al sistema, è in realtà un'unica penna.
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