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La Mala Educacion |
WilleJack
 Reg.: 27 Ott 2004 Messaggi: 5 Da: matera (MT)
| Inviato: 27-10-2004 13:11 |
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Qualche giorno fa ho visto questo meraviglioso film e sono contentissimo che ancora una volta Almodovar non abbia disilluso le mie aspettative: è un genio!
Sono contento di non aver letto nessuna recensione o commento del film in modo da potermi gustare ogni attimo di questa cruda ed intensa storia! In questo modo ho potuto assaporare pian piano la sua evoluzione fino ad arrivare al tremendo finale... comunque andrei subito a rivederlo, mi ha troppo coinvolto!
E' assolutamente da 10
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 27-10-2004 18:51 |
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Riallacciandomi agli ultimi messaggi, vorrei mettere insieme qualche altra considerazione, magari attingendo e riproponendo qualche idea buttata giù altrove, in più occasioni, nel rispondere ai detrattori del film.
La Mala educacion rappresenta il male di vivere. Questo film non è un melodramma. E'una tragedia. Fino in fondo, oltre il canovaccio noir che costituisce un mero espediente narrativo. Un film tragico come le esistenze di chi, avendo abbandonato il sentiero della "retta via" e di ciò che convenzionalmente riteniamo "normale", operando sceltre estreme, resta un escluso della vita (provando un sommesso ed insieme esplosivo fremito spirituale), solo, con se stesso e nessun altro. La vicenda riguarda l'omosessualità, ma credo che i "significati" potrebbero spiegare, riguardare, adattarsi ad altre forme di solitudine esistenziale e di travaglio interiore, o di totale perdita del "se". Almodovar affronta un argomento a lui familare, ma nella Mala educacion credo vi siano molti indizi, forse involontari, che depongono a favore di tale ipotesi, che a quanto leggo non sono il solo a prospettare. Ritengo che tutto questo, questa sconsolata solitudine, angosci lo spettatore, più che "emozionarlo". Mi sembra normale, giusto direi, forse proprio secondo le intenzioni del regista. In opere come Tutto su mia madre, La legge del desiderio, o Pepi, Luci.., per tornare alla preistoria almodovariana, pur tra tanti sconquassi, stranezze e stralunamenti della mente, del cuor e delle viscere, non viene esclusa la solidarietà, l'amicizia, la comunità, l'amore, il gioco delle parti come nelle migliori commedie, non solo americane, anzi. Questo emoziona lo spettatore, perchè in fondo, benchè intrigato dalla storia, si "rilassa", partecipa, tifa, sogna, spera.., ma può anche tirarsi indietro al momento giusto, evitandosi di finire in un cul de sac, cosa che ne La Mala educacion non gli è consentita. E'il classico film "prendere o lasciare", in entrambi i casi fino in fondo, con il quale Almodovar compie una brusca sterzata, sul piano sia estetico che narrativo, "filosofico" se vogliamo. A mio avviso trattasi di una svolta importante e matura, coraggiosa, perchè con il prossimo film il regista dovrà decidere se tornare indietro oppure spingersi oltre. Ma indietro non si torna e più avanti di così rischia la disaffezione del pubblico, perchè il pubblico (medio) va al cinema in cerca esclusivamente delle emozioni, che non "spiegano" nulla. Eppure questo film nasconde un emozionantissimo garofono rosso morsicato... Peccato che non si noti a prima vista, che non tutti lo notino, benchè vi sarebbe da dire che in alcuni detrattori e tiepidi estimatori, a distanza di qualche giorno dalla visione - mi è stato riferito da alcuni di loro -, si insinui qualche "rimorso" rivalutatore.
Alcune critiche ipotizzano una prima parte splendida ed un epilogo, diciamo l'ultima mezz'ora, inutile e sfilacciata, priva di sviluppo. Non mi sembra. E' proprio in quell'ultima mezz'ora, minuto più, minuto meno, che avviene la svolta più che significante, la terribile catarsi filmica, la scena madre, così come me la racconta bene un'amica di penna: "quel che più mi ha convinto è stata la scena in cui compare, improvvisamente, il vero ignacio ("quello non era il nostro ignacio, l'ignacio che abbiamo amato"). figura distorta, tristissima, così terribilmente lontana dall'ideale del sé rappresentato nel racconto, così differente dall'interpretazione resa fino a quel momento in un'illusoria "felice anormalità".
Rilancio dicendo che è proprio in quell'ultima mezz'ora che si condensano gli aspetti più importanti del film, che si esplicita ed approfondisce, in tutta la sua voluta, necessaria, disturbante brutalità, la componente omosessuale, le relazioni "pericolose". Da quel punto in poi, del "sogno", dei fantasmi del passato, dei ricordi, di ciò che tutto sommato sembrava contornato da un'aura di "romanticismo", non resterà più nulla. Resta la sconfinata solitudine di persone che aldilà di tutto provano un disperato e lacerante bisogno d'amore, di contatto fisico, di sesso, sporco quanto si vuole, ma vitale, sicuramente meno perverso ed estraniante del ricatto, della gelosia, della malvagità, delle scuse, dei pretesti di cui è intessuta la trama filmica e che rappresentano il mezzo, non il fine, l'alibi sotteso ed inammissibile, invocato dai protagonisti stessi che animano la vicenda, "vittime sacrificali" di una società rozza, crudele, bigotta e moralista. In quelle persone c'è un fremito spirituale che li accomuna ai personaggi di Pasolini, che ha attinenza con la stessa vita e morte di P.P.Pasolini. Credo che per compendere fino in fondo La Mala Educacion occorre fare i conti col fatto che è un film profondamente "frocio", senza cercare di rimuovere la cosa. Ragione per cui si fa poco amare. Non necessariamente per via dei pregiudizi o dello scandalo in se (ove ciò non sussista, visti i tempi.., eppure sussiste anche questo), ma per una sorta di comprensibile rifiuto, di pudore e di paura inconscia che montano a fronte di ciò che non vogliamo vedere, che non possiamo vedere. Inutile cercare l'emozione automatica di fronte a tutto questo. L'ultimo cinema, troppo cinema "emozionistico", ci ha abituati piuttosto male; ben venga pertanto questo sguardo oscuro, crudo, crudele ma disincantato, nel fondo pietoso, umanissimo, religioso, vero, che ci regala molto di più che una lacrimuccia sul viso.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Bunuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 27-10-2004 alle 18:57 ] |
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occhio
 Reg.: 24 Ott 2004 Messaggi: 2 Da: imola (BO)
| Inviato: 28-10-2004 11:54 |
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missGordon
 Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 29-10-2004 10:43 |
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quote: In data 2004-10-28 11:54, occhio scrive:
mi ha deluso!!
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...perchè?
_________________ "...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano |
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lorelai
 Reg.: 23 Set 2004 Messaggi: 2054 Da: varese (VA)
| Inviato: 29-10-2004 21:59 |
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quote: In data 2004-10-24 13:44, liliangish scrive:
Non posso che dare ragione a Miss Gordon su questo argomento. La Mala Educaciòn non è un film sugli omosessuali o sull’omosessualità. Il fatto che i personaggi siano tutti uomini omosessuali deriva da precise esigenze narrative connesse allo spazio-tempo in cui la storia si inscrive. Se l’infanzia dei protagonisti si svolge negli anni cinquanta in Spagna, non c’è modo di far nascere tra loro una storia se non iscrivendoli nello stesso microcosmo del collegio maschile. Le dinamiche che si sviluppano a partire da questo nucleo narrativo sono certamente influenzate dalla natura maschile (quale che sia) dei protagonisti, ma questo non comporta alcuna intenzione moralista da parte del regista. L’omosessualità dei protagonisti non influenza che gli aspetti meramente narrativi della storia. Siamo ben lontani dalle figure stereotipate dei gay colpevolizzati e autolesionisti di certe produzioni americane dei decenni passati. L’equazione prete = pedofilo = gay è del tutto assente nel film e non può scaturire che da una visione superficiale dello stesso, influenzata, è giusto dirlo, anche dal battage pubblicitario che ha accentuato il senso anticlericale della pellicola.
I personaggi di Almodovàr non sono “gay sporchi e cattivi”; sono uomini cui la casualità ha affidato ruoli diversi nella vita, accomunati da un’altrettanto casualmente determinatasi preferenza sessuale. Le scene di sesso tra gay, le inquadrature che evidenziano i glutei torniti o i seni palesemente siliconati non sono frutto di un autocompiacimento del regista né di una volontà superficiale di scandalo, ma sono più che mai funzionali ad una storia che si snoda intorno alle metamorfosi spirituali e corporee dei protagonisti, più dei nudi femminili che popolano voyeristicamente tante produzioni italiane. Il gioco delle parti tra gli attori spiazza lo spettatore e lo costringe ad andare a fondo, oltre le impressioni superficiali, a smontare le vite e i pensieri dei protagonisti. Leo dice giustamente che non è un film che regali grosse emozioni, ma il suo merito sta proprio nel non essere facilmente digeribile, nella necessità di riflessione a posteriori che induce nel pubblico. E’ un film che per arrivare al cuore sceglie la strada più lunga e difficile della mente.
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quoto al 100%. hai espresso esattamente il mio pensiero, l'ho trovato un film davvero bello ma non subito digeribile...
grandissima cmq l'interpretazione di gael, non lo conoscevo e con questo film mi ha davvero stupita e affascinata...penso che attori così giovani e così bravi siano davvero rari al giorno d'oggi..
voto: 9
_________________ Narcotic? Yes please, I'll have a sample. |
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AiAmano
 Reg.: 12 Ott 2003 Messaggi: 203 Da: taranto (TA)
| Inviato: 30-10-2004 22:59 |
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quote: In data 2004-05-12 20:28, Tenenbaum scrive:
quote: In data 2004-05-12 20:14, archer84 scrive:
si ma anche i migliori hanno i loro nei... Parla con lei era inguardabile...
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io direi che è splendido
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Inguardabile??? Oddio è meraviglioso!!!
_________________ Se il dito indica il cielo, l'imbecille guarda il dito... |
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AiAmano
 Reg.: 12 Ott 2003 Messaggi: 203 Da: taranto (TA)
| Inviato: 31-10-2004 12:03 |
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L'ho finalmente visto!
Mi è piaciuto molto anche se il mio preferito di Almodovar resta sempre Tutto su mia madre. In Tutto su mia madre c'è il dramma dell'omossessualità, della perdita del figlio e della morte ma c'è anche l'ilarità di Agrado che smorza un pò il tema duro del film. Ma è una storia vera?
_________________ Se il dito indica il cielo, l'imbecille guarda il dito... |
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AiAmano
 Reg.: 12 Ott 2003 Messaggi: 203 Da: taranto (TA)
| Inviato: 31-10-2004 12:05 |
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quote: In data 2004-10-30 22:59, AiAmano scrive:
quote: In data 2004-05-12 20:28, Tenenbaum scrive:
quote: In data 2004-05-12 20:14, archer84 scrive:
si ma anche i migliori hanno i loro nei... Parla con lei era inguardabile...
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io direi che è splendido
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Inguardabile??? Oddio è meraviglioso!!!
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Scusate, mi son confusa! Parla con lei non è meraviglioso! Inguardabile proprio no ma non meraviglioso. Troppo lento forse!
_________________ Se il dito indica il cielo, l'imbecille guarda il dito... |
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AiAmano
 Reg.: 12 Ott 2003 Messaggi: 203 Da: taranto (TA)
| Inviato: 31-10-2004 12:12 |
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E cmq quello che mi fa davvero impazzire dei film di Almodovar sono i colori! I colori delle case, degli interni e degli esterni, i colori dei vestiti dei protagonisti, i colori dei loro capelli. I quadri appesi nelle loro case, quel rosso acceso sempre presente, le tende, i copriletti, i divani, i pavimenti della casa di Manuela a Barcellona. Le pareti dello studio di Enrique, con la tenda rossa che dà colore al buio e che, se vogliamo, contrasta con i tragici articoli che ritaglia Enrique in cerca di ispirazione per un film.
_________________ Se il dito indica il cielo, l'imbecille guarda il dito... |
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christabel
 Reg.: 02 Ago 2004 Messaggi: 1644 Da: cremona (CR)
| Inviato: 01-11-2004 09:23 |
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Ancora una volta Almodovar ha saputo mostrare al mondo il suo grande genio artistico. Il suo pregio maggiore credo che sia il fatto che è capace di mostrare sempre la realtà dei fatti così com'è, senza giudicare direttamente. E' in grado di portare lo spettatore a riflettere durante tutto l'arco del film e anche dopo, ma in modo del tutto personale senza influenzare la tua opinione. E poi diciamo la verità, credo che al momento sia l'unico regista sulla piazza che ogni volta vuole affrontare temi sempre più difficili e reali, per dimostrare quanto il cinema non americano sia a volte migliore e più intenso...in ogni singolo particolare, dalla scelta del cast, dai colori, dalla successione delle scene...
Meraviglioso.
_________________ Lunga ed impervia è la strada che dall'Inferno si snoda verso la Luce...
"Paradiso perduto - J.Mylton" |
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markoff
 Reg.: 11 Feb 2004 Messaggi: 22 Da: Torre Boldone (BG)
| Inviato: 03-11-2004 16:35 |
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Non è questo gran film come si dice qui,almeni secondo m...poi si sa sono cose di gusti.
Non l'ho trovato così eccezionale o sorprendente,secondo me troppo colmo di cose che fanno di Aldomovar un regista un tantino ripetitivo,tipo Muccino,ma non divaghiamo.
secondo il mio piccolo e quanto modesto parere deve ancora arrivare chi fa passare un tema forte e disarmante come la pedofilia il disgaio che ne consegue durante la crescita del bambino(fino a un certo punto in questo film).Si è parlato ijn un modo sempre violento dell'omosessualità,da entrambi i sessi,e questèestate ho visto "Mambo Italiano"non un eccelso filmabbastanza mediocre,ma m'è piaciuto perchè affronta il tema con serenità e consapevolezza che non è qualcosa di strano che deve far scalpore e fuoco e fiamme con la chiesa cattolica,non c'è bisogno di questo.
come i film di Ozpetek(o come si scrive,non riesco mai)sono sempre scoinvolgenti e autodistrutti trattando del tema dell'omosessualità e non riesco a capire perchè.
E comunque,chiudo,deve ancora venire chi girerà un film con i contro c....i su questo tema,non violento e non allegro,ma nella giusta misura.
non siate cattivi con me
Bye byehttp://www.filmup.com/forum/images/smiles/icon_wink.gif
Ammiccante |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 03-11-2004 18:52 |
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quote: In data 2004-11-03 16:35, markoff scrive:
Non è questo gran film come si dice qui,almeni secondo m...poi si sa sono cose di gusti.
Non l'ho trovato così eccezionale o sorprendente,secondo me troppo colmo di cose che fanno di Aldomovar un regista un tantino ripetitivo,tipo Muccino,ma non divaghiamo.
secondo il mio piccolo e quanto modesto parere deve ancora arrivare chi fa passare un tema forte e disarmante come la pedofilia il disgaio che ne consegue durante la crescita del bambino(fino a un certo punto in questo film).Si è parlato ijn un modo sempre violento dell'omosessualità,da entrambi i sessi,e questèestate ho visto "Mambo Italiano"non un eccelso filmabbastanza mediocre,ma m'è piaciuto perchè affronta il tema con serenità e consapevolezza che non è qualcosa di strano che deve far scalpore e fuoco e fiamme con la chiesa cattolica,non c'è bisogno di questo.
come i film di Ozpetek(o come si scrive,non riesco mai)sono sempre scoinvolgenti e autodistrutti trattando del tema dell'omosessualità e non riesco a capire perchè.
E comunque,chiudo,deve ancora venire chi girerà un film con i contro c....i su questo tema,non violento e non allegro,ma nella giusta misura.
non siate cattivi con me
Bye byehttp://www.filmup.com/forum/images/smiles/icon_wink.gif
Ammiccante
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Senza cattiveria.., ma hai mai visto un film di Derek Jarman, oppure La Morte di Mikel di Imanol Uribe, My Beautiful Laudrette di S. Fears, i film dello stesso Almodovar, ecc, i primi che mi vengono in mente, al volo, chè la storia del cinema è piena di opere che affrontano con "giusta misura" ed ottimamente l'omosessualità? Assimilare poi Almodovar a Muccino.., beh.., Senza cattiveria, eh...!
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Bunuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 03-11-2004 alle 18:56 ] |
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markoff
 Reg.: 11 Feb 2004 Messaggi: 22 Da: Torre Boldone (BG)
| Inviato: 06-11-2004 13:57 |
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No non sto dicendo che Aldomavar e Muccino sono comparabili,ma dico solo che spesso(e del secondo MOLTO spesso)sono ripetitivi,per quanto possa dire,ne ho visti solo due di film di Aldomovar e mi baso su i due(Tutto su mia madre-La mala educazion),si ripetono un pò. Muccino invece è sempre quello,visto Come te nessuno mai lìn hai visti tutti,e per quello che mi rattristo quando vedo una storia ripropinata quindicimilavolte(anche se La mala educazion si scosta da Tutto su mia madre)mi scappa la voglia di parlare bene di un film che ho intravisto in un modo diverso,e credo che dopo 15 anni di attività ci si dovrebbe un pò rimodernare.Poi non ho visto gli altri e magari mi sbaglio.
Cmq grazie per i suggerimenti andrò a guardarli,ma tu prova a vedere:
clerks-commessi
si gira a manathan
Non centrano niente con l'omessualità però è un modo di fare cinema con temi stravaganti,fuori dal commerciale.
Sempilci consigli |
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Tenenbaum
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 09-11-2004 11:34 |
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al cinema con stefano disegni
ultime 4 vignette
- salve siamo il fronte omofobo olzantrista.
ricapitoliamo: un gay regista che per inchiappettarsi un attoruncolo gli dà una parte che non merita.
un gay attoruncolo e fratricida che per avere una parte da travestito lo dà via come l'acqua.
un gay marchettaro strafatto di eroina e ricattatore ...
- ... e un gay prete pedofilo e assassino che molla la famiglia per spupazzarsi un ragazzotto.
il fronte omofobo oltranzista ringrazia Almodovar che con questa sua opera dimostra alla gente che abbiamo ragione noi
- sono uno spettatore etero.
esco dal cinema e corro a trombare mia moglie felice di essere sano ed estraneo al mondo torbido e perverso degli omossessuali
w la fica
- sono un gay normale .
io quelle cose non le ho mai fatte
* un gay non può essere normale !
* a malato !!
* culattone
* la smetta on. Tremaglia ...
_________________
For relaxing times make it Suntory time
For relaxing times make it Ilaria time
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tenenbaum il 09-11-2004 alle 11:35 ] |
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francuzzu
 Reg.: 10 Nov 2004 Messaggi: 1 Da: Ragusa (RG)
| Inviato: 10-11-2004 18:15 |
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Ho visto la mala education; vado sempre con una certa resistenza a vedre i film di Almadovar, ma alla fine sono contento di essere andato. Il film è bello, i suoi personaggi estremi sono sempre molto interessati, la musica è coinvolgente. E' decisamente bravo
_________________ francuzzu |
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